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Full text of "Applicando 23"

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Jtility Ecco come 
jrogrammare il mouse II 




Brattea Doppia Hi-Res 
:on scorrimento 

Siochi Distruggi gj f 
obelisco spaziale g 

Scuola 3 dimensioni* 
senza lato nascosto m 

’resentazioni Meglio 
ielle diapositive 


Rivoluzione 

nell'editoria 


Data base Cfs, 
xova su strada 


tfac-lbm PC Tutto 
>ui collegamenti, 
utto sull'emulazione 


Come realizzare libri, giornali, 
house-organ, opuscoli, 
cataloghi e news-letter con 
il Macintosh e l'Apple II 








UNA MEMORIA DA ELEFANTE 
PER IL VOSTRO COMPUTER 





I floppy disk Elephant Memory offrono il massimo grado di affi¬ 
dabilità perché sono costruiti secondo gli standard Elephant, 
che sono più severi di quelli richiesti dalle principali normative 
industriali. 

Nei floppy disk Elephant Memory ogni particolare - dall’anello 
di rinforzo alla busta permanente in materiale antigraffio con 
doppie saldature, dalla dotazione di etichette di identificazione 
alle speciali etichette metallizzate contro la cancellazione acci¬ 
dentale - dimostra che i floppy disk Elephant Memory sono sta¬ 
ti pensati senza risparmio, avendo presente soltanto il migliore 
servizio da offrire all'utente. 

E che i floppy disk Elephant Memory offrono un buon servizio 
lo dimostrano i milioni di pezzi venduti ogni anno negli Stati 
Uniti, uno dei mercati più evoluti ed esigenti. 

I floppy disk Elephant Memory sono distribuiti in Italia da KING 


MEC, i professionisti dell’ufficio: ecco perchè è così facile tro¬ 
varli negli oltre duemila punti vendita autorizzati - articoli per uf¬ 
ficio, cartoleria, computer shops - che espongono il marchio 
dell’elefante. 

CARATTERISTICHE 

COMPATIBILITÀ: tutti i sistemi 5 1/4", 3 1/2” 

Singola e doppia faccia - singola, doppia e quadrupla 
densità -, 

CAPACITÀ: secondo l’hardware (corrispondente alle specifiche 
di tutte le case costruttrici). 

CERTIFICAZIONE: dischi singolarmente certificati a livello 
uguale o superiore agli standards ANSI, ECMA, ISO. 
CONDIZIONI D'USO: temperatura 10 - 52°C. 
umidità relativa 8% - 80%. 


Dennison 



ELEPHANT NON DIMENTICA MAI 


Francia: Soroclass. Boulogne, Tel.: 16 (1) 605-98-99, Telex 206436 
Germania: Marconi Computerzubehor GmbH, Hannover. Tel : (05 11) 64 74 20. Telex 923818 
Gran Bretagna: Dennison Mfg. Co. Ltd., Watford, Tèi.: (0923) 41244, Telex 923321 
Altri Paesi: Dennison International Company, Germania, Tel : (02 11) 25 37 57, Telex: 858 6600 


® 


^ DISTRIBUITO IN ITALIA DA 

King Mec S.p.A., via Regio Parco 108 bis, 10036 Settimo Torinese, tei: 8009393, Telex: 211467 


Hi 


KING MEC 
















































sommario 

I mmm Mouse per II. Aggiungere un mouse a un computer del- 
^ la serie II? Sì, e non solo: programmare in modo da poterlo 
” r 'l utilizzare non è affatto difficile; ecco tutte le istruzioni per 
l’uso, sia in Applesoft sia in linguaggio macchina. 


Sistemi. Macintosh e IBM sono incompatibili. Eppure è 
possibile metterli in comunicazione, utilizzando le adegua¬ 
te tecniche di connessione e il giusto software. Ma c’è di 
più: Mac può fare da terminale di mainframe IBM! 


Guerre stellari. Se si è alla guida di una unità mobile 
nello spazio, munita di fasori e in grado di scatenare me¬ 
gaesplosioni, si è destinati al combattimento spaziale. 
Con Obelisk, però, si può fare anche carriera... 


Speciale editoria. Rivoluzioni come questa se ne fan¬ 
no poche: Macintosh e stampante laser fma Ile e Ile fan¬ 
no la loro parte) anziché tipografia per realizzare intere rivi¬ 
ste. E se chi scrive è via, o non ha il Mac? Allora... 


Macnews. Anche i grandi possono giocare con il treni¬ 
no; sempre che non preferiscano studiare il DNA, pianifica¬ 
re il proprio magazzino, fare fatture, gestire la contabilità 
o approfittare dell'ultimo integrato per Mac,oppure... 


Diapositive. E' possibile realizzare sul Ile e sul Ile delle 
presentazioni di "diapositive” con la velocità della RAM. 
Per realizzare qualcosa di diverso dai soliti effetti di scorri¬ 
mento questa utility immagazzina ben 18 immagini 


Grafica. Lo scorrimento orizzontale di una stringa sul 
video dell'alta risoluzione permette gradevolissimi effetti 
grazie a una tecnica altamente professionale. Come fun¬ 
ziona, dove sta il trucco, come imparare a realizzarlo? 


Scuola. Durante l'incontro internazionale organizzato a 
Pisa dalla Apple, docenti e coordinatori didattici si sono 
scambiati affascinanti informazioni sulle più recenti espe¬ 
rienze di informatica didattica. Eccone il resoconto. 


Tre dimensioni. Dedicato agli studenti di calcolo, di ar¬ 
chitettura o di disegno, un programma che consente la vi¬ 
sualizzazione Hi-Res di funzioni e di grafici tridimensiona¬ 
li, con la rimozione delle linee nascoste. 


Appliscuola. Un trivia per studiare? Il computer cono¬ 
sce a menadito elementi chimici e relativa tavola, e vi sfi¬ 
da a scoprirli. Basta fargli le giuste domande, scegliendo¬ 
le in sequenza, per vincere (ripassando la chimica). 


Recensioni. Certo, il software non si vende un tanto al 
chilo, ma se si trova un integrato dal buon rapporto prez¬ 
zo/prestazioni la scelta è fatta... Ecco Harmony, per Ile e 
Ile: database, text-editor e generatore di istogrammi. 


John Sculley presenta il Mac Plus, pag. 8 


Archiviazione. In ogni ufficio c'è il problema della ge¬ 
stione di informazioni. E gestirle significa poterle rintrac¬ 
ciare ed elaborare nel minor tempo possibile. Qual è l'i¬ 
dea? Un pacchetto per archiviare, utilizzare e... 


Comunicazioni: Mac e IBM, pag.23 


Basic. In questa puntata, ancora due trucchi per la pro¬ 
grammazione avanzata in linguaggio Basic: routine ricor¬ 
sive e alberi binari; consentono di ottimizzare spazio e 
tempi di memorizzazione e di illustrare alcuni algoritmi. 


Tre dimensioni per studiare, pag. 112 


Le rubriche 6 Applichi 121 Applipratica 124 Applettere 

8 Applicosa 122 Applihelp 126 Disk Service 


Speciale editoria, pag. 42 


3 



























• Programmi 
didattici, professionali 

e giochi 

• Modulistica 

continua 

• Accessori 
per Gomputers 
e Stampanti 

• Noleggio sul posto 
di Macintosh 512 
e LaserWriter 
per stampa su carta 
comune, 
cartoncino e lucido 



• Libri e riviste 
specializzate 
nazionali ed estere 

• Tappeti 
antistatici 3M 

• Assistenza 
tecnica hardware 
e software 

• Corsi introduttivi 
e specialistici 

• Collegamento a 
Banche dati e Pagine 
Gialle Elettroniche 


SMALL BUSINESS COMPUTERS s.r 


via Settembrini ang. via Vitruvio 38 - 20124 Milano 
telefono (02) - 6706652/6705661 
























applicando 


DIREZIONE GENERALE E AMMINISTRAZIONE 



20122 Milano - Corso Monforte, 39 
Telefono (02) 702429 
Telex 350132 MACORM I 

Direttore responsabile 

Stefano Benvenuti 

Coordinamento editoriale 

Francesca Marzotto 

Responsabile programmi 

Giorgio Caironi 

Grafica 

Aldo Brambilla 

Impaginazione 

elettronica 

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Collaboratori 

Marco Gussoni 
Mario Magnani 
Alfonso Scoppetta 

Pubbliche relazioni 

Mauro Gandini 


Tutti i diritti di riproduzione e traduzio¬ 
ne di testi, articoli, progetti, illustra¬ 
zioni, disegni, listati di programmi, 
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Applicando possono essere utilizza¬ 
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del Software e dell'Hardware Apple 
L. 60.000 (estero L. 80.000). Periodi¬ 
co mensile - Stampa: Poligrafico Pie¬ 
montese srl, Casale Monferrato (AL) - 
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Fotolito: Mediolanum Color Separa- 
tion, Via Marcona 3, Milano. © Co¬ 
pyright 1986 by Editronica srl - Regi¬ 
strazione Tribunale di Milano n. 24 
del 15,1.1983-Pubbl.inf. al 70%. 



Le rivoluzioni (pacifiche, naturalmente), sono una gran 
bella cosa, soprattutto se fanno: 1. risparmiare denaro; 2. ri¬ 
sparmiare tempo; 3. migliorano il modo di lavorare. E Ma¬ 
cintosh, nonostante che si possa considerare un computer 
ancora “giovanissimo”, è già all'alba della sua seconda ri¬ 
voluzione. 

Questa volta in campo editoriale. E si tratta davvero di 
una profonda mutazione. Purtroppo non è possibile, ma mi 
piacerebbe invitare tutti i lettori in redazione da noi: tocche¬ 
rebbero con mano i cambiamenti che hanno contraddistin¬ 
to il nostro modo di lavorare nell'ultimo mese. Le persone, 
naturalmente, sono le stesse; ci sono solo un paio di Macin¬ 
tosh in più e la LaserWriter. Comunque, per capire cosa è 
successo, andate a pagina 42: abbiamo cercato di descrive¬ 
re questa rivoluzione, ripromettendoci di tornare ancora sul¬ 
l'argomento nei prossimi numeri. Tenete a mente bene una 
cosa, quando leggerete quelle pagine: il giornale che avete 
in mano, che state sfogliando, leggendo, è tutto realizzato 
senza più l'apporto di una tipografia; i nuovi strumenti per 
comporlo sono per noi oggi Macintosh, con i suoi appositi 
pacchetti di software, e la nuova stampante Apple Laser¬ 
Writer. 

Pur essendo la più importante, la rivoluzione nel campo 
editoriale non è l’unica sorpresa di questo numero. Sono 
appena rientrato da San Francisco, dove la Apple ha presen¬ 
tato il nuovo Macintosh Plus: a pagina 8 ne troverete descri¬ 
zione e caratteristiche. 

Anche per gli utenti dell'Apple II Applicando riserva pe¬ 
rò qualche sorpresa: da questo numero cominciamo a pub¬ 
blicare una serie di articoli e di programmi dedicati all'uso 
del mouse. Non mancano, naturalmente, programmi, utili¬ 
ty e un bellissimo gioco in alta risoluzione. 

Unica nota dolente (ma spero nella comprensione dei let¬ 
tori): Applicando, da questo numero, costa mille lire di 
più. Per tre anni siamo riusciti a mantenere bloccato il prez¬ 
zo di copertina, benché l'inflazione, in questo lasso di tem¬ 
po, si sia fatta sentire come ben tutti sappiamo. Inoltre il 
giornale è cresciuto di pagine, per fare posto a un numero 
maggiore di programmi e di articoli. Fra l'altro, dal prossi¬ 
mo numero cominceremo a pubblicare i primi programmi 
per Macintosh, pur mantenendo invariato il numero di pagi¬ 
ne dedicate all'Apple II. 

Comunque, a pagina 57, vi proponiamo, oltre alla con¬ 
sueta formula di abbonamento annuale, anche una nuova 
formula biennale: quest'ultima vi permetterà di continuare a 
ricevere Applicando ancora al vecchio prezzo di copertina. 
Di più proprio non ci è possibile fare, se non a discapito 
della qualità dei contenuti della rivista, alla quale non vo¬ 
gliamo certo rinunciare. 



UNIONE STAMPA 
PERIODICA ITALIANA 


5 















a[°)g)D8chi 


delle maggiori aziende ita¬ 
liane, avente come tema 
“L'evoluzione delle struttu¬ 
re retributive e dei costi di¬ 
rigenti e quadri in Italia”. 
Infatti il gruppo Hay, che 
si articola oggi in tre socie¬ 
tà distinte, opera sui temi 
interdisciplinari dello svi¬ 
luppo delle risorse umane, 
della strategia e marketing, 
della ottimizzazione di effi¬ 
cienza e organizzazione a- 
ziendale. 

In questo incontro sono 
stati discussi e presentati i 
risultati delle indagini retri¬ 
butive condotte su oltre 
300 aziende; i dati, per un 
complesso di 20551 posi¬ 
zioni con una maggiore 
presenza di aziende na¬ 
zionali sono stati acquisi¬ 
ti, analizzati e presentati 
con una serie di Macintosh 
fomiti dalla New Line di 
Milano. In seguito i risul¬ 
tati (tabelle, grafici eccete¬ 
ra) sono stati montati co¬ 
me slide e inviati da un 
Macintosh a un proiettore 
che visualizzava il tutto su 
uno schermo di dimensio¬ 
ni inusitate: 4 metri per 3. 

Dopo il rituale benvenu¬ 
to ai partecipanti da parte 
di Ottorino Beltrami, presi¬ 
dente dell'Assolombarda, i 
lavori sono stati aperti dal¬ 
l’intervento di Romano 
Prodi, presidente dell'Iri, 
con una relazione sul tema 
“La risorsa umana quale 
variabile stategica”. Via 
via si sono succeduti gli 
interventi di Lodovico Flo- 
riani.direttoregeneraledel- 
la Hay Italiana, di Giorgio 
Aiuto, direttore della Divi¬ 
sione sistemi retributivi, 
di Marco Galbiati, respon- 


Mac slide 
e retribuzioni 

Il 6 dicembre 1985, 
presso la sala grande dei 
congressidell'Assolombar¬ 
da, si è svolto l'annuale in¬ 
contro del Gruppo Hay Ita¬ 
lia con i rappresentanti del¬ 
le direzioni del personale 


Al lavoro 
dietro le quinte 

E' ormai appuntamento 
fisso per molti telespettato¬ 
ri, attratti dall'umorismo 
demenziale (forse), e dalle 
forme esibite generosa¬ 
mente da un gruppo di fan¬ 
ciulle fast food (più proba¬ 
bilmente). Si chiama Dri¬ 
ve In, la trasmissione tra¬ 
smessa la domenica sera 
dall'emittente privata Italia 
1, ed è tra i programmi 
che hanno riscosso mag¬ 
gior successo negli ultimi 
anni. 

In un alternarsi a ruota 
libera di sketch di cabaretti¬ 
sti più o meno noti e più 
o meno apprezzati, dietro 
le quinte, in mezzo a truc¬ 
catori, cameramen, assi¬ 
stenti e registi c'è, in un 
angolo, un Apple Ile: sup¬ 
porto determinante alla tra¬ 
smissione. Il suo compito 


è quello della gestione del¬ 
lo schermo piazzato dietro 
il palco dove si alternano i 
vari Gianfranco D’Angelo, 
Ezio Greggio, il commis¬ 
sario Zuzzurro con il fede¬ 
le Gaspare e altre mac¬ 
chiette. 

Applicando è andato a 
scoprire come il computer 
della mela lavora. La pri¬ 
ma sorpresa è giunta dalla 
sala produzione, dove a 
fianco del calendario di re¬ 
gistrazione degli artisti ce 
n'è uno anche per l'Apple 


I trenta proiettori di Drive In e l'Apple Ile che 
li "governa" tutti. 


con data e ora di lavoro. 
Ma come lavora Apple? 

Giriamo la domanda a 
Claudio Coassin dello Stu¬ 
dio Due Effe di Milano, so¬ 
cietà alla quale la direzione 
di Italia 1 ha affidato il 
compito della suddetta ge¬ 
stione. La configurazione 
minima è un Apple Ile 
con 64Kb, 1 drive e il mo¬ 
nitor. Il software è, strano 
ma vero, di una software 
house norvegese, la Data- 
ton, ed è distribuito in Ita¬ 
lia dalla Audiomatic. Il 
programma è un linguag¬ 
gio di programmazione per 
la gestione di proiettori, è 
in grado cioè di program¬ 
mare le sequenze e le diver¬ 
se combinazioni delle 
proiezioni. Le istruzioni 
così impartite vengono tra¬ 
smesse tramite un'interfac¬ 
cia seriale di tipo modem 
a un'unità di controllo e 
poi ai proiettori, con la 
possibilità di registrazio¬ 


ne su nastro delle sequen¬ 
ze. Il software può gestire 
fino à 56 indirizzi diversi, 
in ognuno dei quali può es¬ 
serci, teoricamente, un 
qualsiasi numero di proiet¬ 
tori. Per Drive In vengono 
usati 30 proiettori con i ri¬ 
spettivi indirizzi. Le imma¬ 
gini trasmesse sono deriva¬ 
te da fotografie, volte in 
diapositive e rifotografate 
con un registro fotografico 
in 30 pezzetti, uno per 
proiettore. 

Ecco dunque svelato il 
trucco: lo schermo di Dri¬ 
ve In funziona così. 


6 




















sabile della Divisione in¬ 
dagini retributive, e di San¬ 
dro Catani, amministratore 
delegato ISSO. I lavori so¬ 
no stati chiusi da Claudio 
Belli, presidente della Hay 
Europa, con un intervento 
sul tema “Le sfide alla dire¬ 
zione del personale nell'ora 
della trasformazione post- 
industriale’Mn merito a ta¬ 
le incontro Claudio Belli 
ha voluto sottolineare che 
“la ricerca, lo sviluppo e il 
perfezionamento delle me¬ 
todologie è continuo: ab¬ 
biamo ampliato la gamma 
degli strumenti diagnostici 
a supporto della gestione 
del personale, abbiamo en¬ 
fatizzato la responsabilità 
sulla qualità sia a livello 
di direttori di progetto, sia 
attraverso la costituzione 
di un ruolo specifico di 
quality assurance, ed è per 
questi motivi che quest'an¬ 
no abbiamo ulteriormente 
investito in strumenti in¬ 
formatici (tra cui una rete 
di svariati Macintosh con 
Hard-disk da 45 MB e La¬ 
serWriter) a supporto del¬ 
l'attività svolta. Dietro i 
dati analizzati e discussi 
vi è quindi una struttura e 
un gruppo di persone che 
garantiscono la professio¬ 
nalità e il supporto orga¬ 
nizzativo del Gruppo Hay, 
di cui siamo molto orgo¬ 
gliosi, e i risultati ottenuti 
in questo incontro, davanti 
a un numero di partecipan¬ 
ti così numeroso, è il mi¬ 
glior riconoscimento di 
quanto abbiamo fatto in¬ 
sieme, ed è una spinta a in¬ 
vestire in professionalità, 
mezzi e tecnologie per po¬ 
ter garantire risposte ade¬ 
guate a un ambiente in e- 
voluzione continua e quin¬ 
di sempre più esigente”. 

Il coordinatore e respon¬ 
sabile della realizzazione di 
questo incontro è stato Si¬ 
ro Temi del Gruppo Hay, 
coadiuvato da un pool di e- 
sperti che hanno usufrui¬ 
to di una tecnica messa a 
punto da Alfonso Scoppet¬ 
ta della New Line: i dati 
che mano a mano veniva¬ 



no fomiti dai vari servizi 
venivano analizzati con 
Multiplan e Microsoft 
Chart sulla loro rete di Ma¬ 
cintosh e trasformati in 
grafici e tabelle, che in pri¬ 
ma istanza sono stati stam¬ 
pati con una LaserWriter e 
quindi fascicolati per esse¬ 
re distribuiti a tutti i parte¬ 
cipanti. Poi per ottenere 
delle slide da proiettare, 
questi risultati sono stati 
trasformati in disegni, at¬ 
traverso la funzione di har- 
d-copy del video come file 
MacPaint, e successiva¬ 
mente, dopo averli “puliti 
e abbelliti”, sono stati riu¬ 
niti per gruppi di argomen¬ 
ti e quindi montati come 
slide tramite il programma 
Slide Show Magician. 

Questo programma si è 
rivelato molto utile allo 
scopo, infatti ha permesso 
non solo di riunire i dise¬ 
gni per una presentazione 
elegante e interessante, ma 
anche di aggiungere scritte 
e disegni a singole slide e 
di intervenire manualmen¬ 
te, durante la proiezione 
stessa, per sottolineare, cer¬ 
chiare o evidenziare in al¬ 
tro modo i passi più signi¬ 
ficativi di una qualsiasi 
diapositiva. Ma la cosa 
più interessante si è rivela¬ 
ta la possibilità di collega¬ 
re il Macintosh, su cui 
giravano le slide, attraver¬ 
so un'interfaccia particola¬ 
re in grado di fornire un'u¬ 
scita video RGB supple¬ 
mentare, a un proiettore ad 
altissima qualità (un Ele- 
ctroHome fornito dalla Te- 
com di Garbagnate) capace 
di proiettare le videate del 


Macintosh su uno scher¬ 
mo di dimensioni molto 
grandi, circa 3x4 metri. 

La presentazione ha ot¬ 
tenuto molti consensi, e 
quasi quasi è passato in se- 
cond'ordine l'argomento 
dell'incontro; infatti duran¬ 
te i vari coffee-break si in¬ 
trecciavano i commenti 
sulle tecniche di presenta¬ 
zione dei risultati che han¬ 
no favorevolmente impres¬ 
sionato i partecipanti. 

Se il mercato 
è marinaio 

A diciannove anni ave¬ 
va già una sua software 
house che lavorava soprat¬ 
tutto per i minicomputer. 
Mano a mano che il merca¬ 
to si evolveva ha trasfor¬ 
mato la software house pri¬ 
ma in un centro servizi, 
poi in un ufficio vendita di 
minicomputer e in seguito 
di personal, e due anni fa, 
grande balzo, in un compu¬ 
ter shop. Si chiama Alber¬ 
to B artolini, 28 anni, re¬ 
sponsabile della Sals Infor¬ 
matica in via D'Annunzio 
2 a Genova, città portuale 
dove il mercato è, a defini¬ 
zione dello stesso B artoli¬ 
ni, “marinaio”. 

“Non si può prevedere 
niente", dice Bartolini. 
“Un giorno riesco a vende¬ 
re cinque Macintosh, un al¬ 
tro tre stampanti oppure 
dieci applicazioni, un altro 
giorno non vedo ombra di 
cliente." 

La società ha cambiato 
chiaramente la linea di con¬ 


dotta passando da un merca¬ 
to di mini a un mercato di 
personal: perché siete arri¬ 
vati ad Apple? 

“Perché è come vedia¬ 
mo noi il personal compu¬ 
ter: semplicità d'uso, ergo- 
nomicità, applicazioni stu¬ 
diate seguendo standard 
precisi. Non sto elencando 
le caratteristiche del Ma¬ 
cintosh; anche quando ab¬ 
biamo cominciato a distri¬ 
buire la serie II la pensavo 
così su tutte le macchine 
di Cupertino". 

Che quota ha Apple nel 
vostro venduto? 

“Parlando di macchine, 
Apple detiene il 50%, con 
una predominanza negli ul¬ 
timi mesi di Macintosh". 

Apple ha sempre rivol¬ 
to la propria politica verso 
i professionisti, solo ulti¬ 
mamente, grazie ad Apple- 
talk, ha toccato il mercato 
delle grosse utenze. Qual è 
il target dei vostri clienti? 

“In ordine di numero, 
professionisti, hobbisti e 
grosse utenze. In particola¬ 
re, serviamo tutte le uni¬ 
versità della Liguria." 

La scelta delle universi¬ 
tà di adottare Apple è stata 
presa grazie a una vostra a- 
zione promozionale o so¬ 
no state le facoltà a propor¬ 
si a voi come utenti 
Apple? 

“E" stato un amore reci¬ 
proco. Il nostro per i moti¬ 
vi prima citati, il loro per 

10 stesso concetto di versa¬ 
tilità della macchine che 
ha contraddistinto la nostra 
scelta. Non ultimo il meri¬ 
to della Apple, che si è 
sempre dimostrata inte¬ 
ressata alla scuola." 

Una previsione del mer¬ 
cato Apple; in America c'è 
stato un giugno in piena 
crisi e un settembre con il 
massimo utile mai rag¬ 
giunto. In Italia cosa suc¬ 
cede? 

“E" un mercato sempre 
in evoluzione e noi, come 
abbiamo fatto da dieci anni 
a questa parte, vogliamo 
muoverci in sintonia con 

11 mercato." 


7 







cosa 


Quanti Plus 
a S. Francisco 

La profonda trasforma¬ 
zione che l'innovazione te¬ 
cnologica e in particolare 
lo sviluppo e la diffusione 
dell'informatica ha già de¬ 
terminato nella società con¬ 
temporanea non ha prece¬ 
denti nella storia, e questa 
spinta è ben lungi dall'e- 
saurirsi. Ogni due anni e 
mezzo la quantità di infor¬ 
mazioni disponibili com¬ 
plessivamente nel mondo 
raddoppia. Ciò significa 
che a questo ritmo un bam¬ 
bino che inizia oggi ad an¬ 
dare all'asilo, al termine 
delle scuole superiori do¬ 
vrà fare i conti con una 
mole di informazioni 16 
volte maggiore. 

Anche gli strumenti e le 
tecniche con cui le infor¬ 
mazioni vengono gestite 
stanno cambiando di conse¬ 
guenza. Fino al 1975 in 
tutto il mondo esistevano 
meno di 50.000 computer, 
oggi, dieci anni più tardi, 
50.000 computer si co¬ 
struiscono in un solo 
giorno. 

La Apple ha dimostrato 
di saper cambiare con il 
mondo. Lo spirito che ha 
animato raffermarsi del 
personal computer non è 
cambiato: un computer 

per ciascuno è sempre l'o¬ 
biettivo centrale, ma l'evo¬ 
luzione delle esigenze e le 
possibilità delle nuove te¬ 
cnologie consentono di e- 
spandere il sistema colle¬ 
gando in rete più elaborato¬ 
ri e nuove periferiche. Il 
computer di ieri deve esse¬ 
re potenziato per far fronte 
ai problemi di oggi. La 
Apple, consapevole di que¬ 
sta problematica, ha pre¬ 
sentato alla Apple World 
Conference, che si è tenuta 
a San Francisco dal 16 al 
18 gennaio, le ultime novi¬ 
tà per quanto riguarda Ma¬ 
cintosh. 

Macintosh Plus, innanzi¬ 
tutto. E' il Mac del futuro, 
perfettamente compatibile 


con i modelli precedenti, 
con tutte le periferiche e 
le stampanti, LaserWriter 
e ImageWriter, e con Ap¬ 
ple Talk, ma dotato di 
maggiore memoria, espan- 
dibilità, velocità e di un 
nuovo sistema operativo. 
In questi anni infatti Mac 
è stato utilizzato con suc¬ 
cesso da professionisti at¬ 
tratti dalla potenza e dalla 
facilità d'uso degli applica¬ 
tivi, è stato adottato da cen- 
tinaiadiuniversità america¬ 
ne grazie alle sue possibili¬ 
tà grafiche e alla sua flessi¬ 
bilità. Ora con questa nuo¬ 
va potenza Mac entra di di¬ 
ritto nell'area business. La 
memoria interna è stata 
portata a un megabyte, 
con la possibilità in futuro 



Macintosh Plus: scheda tecnica 

Processore: MC68000, architettura interna a 32 
bit con frequenza di 7.8336 MHz. 

Memoria operativa: 1 Megabyte di RAM, con 
256K configurabili dall'utente, 128K di ROM. 

Memoria di massa: Unità interna ed esterna da 
800K formattati per dischi da 36 pollici a doppia 
faccia e doppia densità, disco rigido da 20 Mbyte. 

Schermo: 9 pollici, monocromatico ad alta riso¬ 
luzione (512x342 pixel). 

Interfacce: 2 RS232IRS422 porte seriali, inter¬ 
faccia del mouse, porta per il disco esterno, por¬ 
ta SCSI con velocità di trasferimento fino a 320K 
al secondo. 

Tastiera: 78 tasti, con tasti cursore e tastierino 
numerico. 


di espanderla fino a 4 me¬ 
gabyte, consentendo una 
velocità superiore del 50% 
ai modelli con 512K. La 
capacità del drive interno è 
stata portata a 800 K, gra¬ 
zie alla possibilità di lavo¬ 
rare su entrambe le facce 
del disco. Anche la capaci¬ 
tà di collegamento con l'e¬ 
sterno è stata ampliata per 
mezzo di una nuova porta 
SCSI (Small Computer 
System Interface) situata 
sul pannello posteriore di 
Macintosh Plus. La tastie¬ 
ra è stata ottimizzata con 
l'aggiunta del tastierino 
numerico e dei tasti cur¬ 
sore. 

Macintosh Plus è uno 


strumento ideale per appli¬ 
cazioni gestionali nel cam¬ 
po degli affari, della finan¬ 
za, dellaproduzione, dell'e¬ 
ditoria e per lo sviluppo 
del software universitario. 
Con una memoria interna 
di un megabyte, circa 500 
pagine di testo, Mac è in 
grado di gestire sprea¬ 
dsheet, database, testi e gra¬ 
fici di dimensioni notevol¬ 
mente superiori. Inoltre un 
maggior spazio in RAM 
(RAM cache) e la diminui¬ 
ta necessità di effettuare de¬ 
gli accessi al disco, per fa¬ 
re lo swapping, consento¬ 
no una velocità superiore 
particolarmente evidente 
con lo Switcher e i taglia 


e incolla da un applicativo 
all'altro. La raddoppiata ca¬ 
pacità del drive interno con¬ 
sente di mantenere un gran 
numero di font di caratteri 
e di accessori sullo stesso 
dischetto,senzapregiudica- 
re le operazioni di swap. Il 
nuovo drive, a cui è stata 
fornita anche una maggio¬ 
re velocità di accesso, è in 
grado di leggere dischi sia 
a doppia faccia che a faccia 
singola, facilitando quindi 
lo scambio di informazio¬ 
ni con i modelli da 400K. 

Come il modello a 
512K, il Macintosh Plus 
supporta l'hard disk 20, i- 
noltre è in grado per mez¬ 
zo della nuova porta SCSI 
di collegarsi con dischi ri¬ 
gidi ad alta velocità, con si¬ 
stemi di backup a nastro e 
con innumerevoli altre pe¬ 
riferiche. Questa nuova 
porta utilizza un'interfaccia 
parallela ad alta velocità 
che consente di trasferire 
dati 5 volte più rapidamen¬ 
te della porta standard del 
drive. Diverse società, co¬ 
me la AST Research, Io¬ 
mega, MDIdeas eccetera, 
renderanno disponibili dai 
prossimi mesi numerose 
periferiche che utilizzano 
la porta SCSI; questa, gra¬ 
zie alla sua espandibilità, 
consente di connettere e ge- 


8 























Drive da 800K: scheda tecnica 

Capacità del disco: 800K formattati. 

Tipo di supporto: dischi da 35 pollici a rivesti¬ 
mento rigido, doppia faccia, 80 tracce per pollice 

Interfaccia: si connette direttamente a Macinto¬ 
sh o a Macintosh Plus. 

Caratteristiche: tempo di startup massimo 600 
millisecondi, tempo di ricerca 6 millisecondi al 
massimo, tempo di riordinamento 30 millisecondi 
al massimo. 

Dimensioni e peso: 1.29 Kg, 485 mm di altez¬ 
za, 120 mm di larghezza e 200 mm di profondità. 









stire fino a 7 device di¬ 
verse. Il nuovo sistema o- 
perativo contiene un siste¬ 
ma di archiviazione gerar- 
chicaHFS (Hierarchical Fi¬ 
le System) che consente di 
organizzare migliaia di do¬ 
cumenti e applicativi (il 
numero è limitato solo dal¬ 
le risorse fisiche del sup¬ 
porto scelto) secondo una 
logicagerarchica. Questoa- 
gevola notevolmente la lo¬ 
calizzazione dei file, incre- 
mentandol'efficenzaequin- 
di la produttività delle pre¬ 
stazioni del computer. 

Anche il software verrà 
adeguato alle mutate possi¬ 


La nuova tastiera, 
arricchita del tastierino 
numerico e dei tasti 
cursore, e il pannello 
posteriore del Mac Plus; 
da notare (terza da 
destra) la porta SCSI. 


bilità deli'hardware: nume¬ 
rosi produttori di software 
stanno rielaborando i pro¬ 
pri pacchetti affinché pos¬ 
sano usufruire al meglio 
della nuova capacità di me¬ 
moria e della porta addizio¬ 
nale SCSI; tra gli altri la 
Boston Software Ine. ha 
messo a punto MacPubli- 
sher II e Mac-Hy-phen, la 
Aldus Corporation ha pre¬ 
parato la versione 1.2 di 
PageMaker, la Blyth So¬ 
ftware Ine. la versione 
Omnis 3, eccetera. 

Il salto in avanti costi¬ 
tuito da Macintosh Plus 
tuttavia non lascerà indie¬ 
tro i modelli precedenti. 
Lo stesso studio per la pro¬ 
gettazione del nuovo Mac 
ha reso possibile la realiz¬ 
zazione deli'hardware ne¬ 
cessario per l’espansione 
dei modelli esistenti: kit di 
espansione di memoria per 
portare sia i modelli da 
128K che da 512K a 1 
MByte, la sostituzione del 
drive interno con quello da 
800K e la tastiera am¬ 


pliata. I prezzi del nuovo 
Macintosh Plus e dei kit 
diaggiomamento (così co¬ 
me quelli della LaserWriter 
Plus e del drive da 800K) 
sono espressi in dollari, 
perché il piano commercia¬ 
le per il mercato italiano 
non è ancora pronto, al 
momento in cui andiamo 
in stampa: Macintosh 
Plus costa 2.599 dollari, 
mentre il prezzo della ver¬ 
sione da 512K è stato ri¬ 
bassato di ben 500 dollari 
rispetto al suo prezzo origi¬ 
nale che era di 2.499 dolla¬ 
ri. I kit di aggiornamento 
per il 128K e per il 512K 
costano rispetivamente 
799 e 599 dollari, mentre 
il prezzo della tastiera am¬ 
pliata di Macintosh Plus 
venduta separatamente è di 
129 dollari. 

Accanto al nuovo 
Macintosh, non poteva 
mancare una LaserWriter 
Plus. L'anno scorso la Ap¬ 
ple, utilizzando la propria 
tecnologia Macintosh e La¬ 
serWriter, ha lanciato un 
sistema di editoria che ha 
suscitato l’interesse di tutti 
coloro che realizzano pro¬ 
prie pubblicazioni e delle 
stesse aziende grafiche e ti¬ 
pografiche di medie dimen¬ 
sioni. Quest'anno sempre 
a San Francisco la Apple 
ha presentato la nuova 
stampante laser: LaserWri¬ 
ter Plus. Come la preceden¬ 
te versione offre testi e gra¬ 
fica in type-set quality, 


con una spesa nettamente 
inferiore a qualsiasi foto¬ 
compositrice. La nuova 
stampante aggiunge sette 
font di caratteri tra quelli 
più utilizzati in vari tipi di 
pubblicazioni; per far que¬ 
sto sono state espanse le 
ROM da 512K a 1MByte, 
fornendo agli utenti una 
maggiore flessibilità nella 
progettazione dei propri do¬ 
cumenti: lettere, resoconti, 
presentazioni, circolari, ec¬ 
cetera. Questi 7 nuovi 
font, Palatino, New Cen- 
tury Schoolbook, Helveti- 
ca Narrow, ITC Bookman, 
ITC Avant Garde, ITC Za- 
pf Chancery, e ITC Din- 
gbats, vanno ad aggiunger¬ 
si ai 4 presenti nella La¬ 
serWriter, che sono: Ti¬ 
mes, Helvetica, Courier e 
Symbol e sono disponibili 
in 35 stili diversi e in di¬ 
mensioni dipendenti dal so¬ 
ftware utilizzato. 

Con la LaserWriter Plus 
vengono anche fomiti un 
disco che consente ai pos¬ 
sessori di un Macintosh 
512K, Macintosh Plus o 
Macintosh XL di stampare 
con una qualsiasi delle 
stampanti della famiglia 
LaserWriter e ImageWriter 
e un nuovo dischetto di 
font e accessori (F/DA) da 
cui caricare solo gli stili 
che occorrono lasciando 
sul disco più spazio per al¬ 
tri dati. Come nel caso del 
Macintosh Plus, anche per 
quanto rigurda le stampan- 


LaserWriter Plus: scheda tecnica 

Metodo di stampa: Canon LBP-CX laser-xero- 
graphic. 

Processore: motorola 68000 con frequenza 
12MHz. 

Memoria: 1 megabyte di ROM e 15 megabyte 
di RAM. 

Interfaccia: AppleTalk e RS232. 

Qualità di stampa: sia testo che grafica in 300 
punti per pollice. 

Fonti built-in: Helvetica, Times, Courier, 
Symbol, Palatino, ITC Avant Garde, ITC Boo¬ 
kman, Helvetic Narrow, New Century School¬ 
book, ITC Zapf Chancery, ITC Dingbats. 

Velocità: 8 pagine al minuto. 

Protocollo di stampa: PostScript e un sottoin¬ 
sieme del Diablo. 













































ti laser sarà disponibile un 
kit di aggiornamento che 
consentirà ai possessori 
della LaserWriter di espan¬ 
dere il proprio sistema. Il 
prezzo della nuova Laser¬ 
Writer Plus è di 6.798 dol¬ 
lari, mentre il kit di aggior¬ 
namento per la versione 
precedente costa 799 dol¬ 
lari. 

In corrispondenza del po¬ 
tenziamento della RAM e 
della capacità del drive in¬ 
terno, la Apple ha presenta¬ 
to la nuova versione del 
drive esterno. Lavora sem¬ 
pre con dischetti da 3.5 
pollici, ma su entrambe le 
facce, consentendo quindi 
una capacità di 800K. Co¬ 
me per il drive interno di 
Macintosh Plus la velocità 
di accesso al disco è stata 
migliorata, inoltre la possi¬ 
bilità di leggere dischetti a 
una sola faccia consente lo 
scambio del software e dei 
dati con i modelli preceden¬ 
ti. Il prezzo della nuova u- 
nità esterna è di 499 dolla¬ 
ri, mentre il kit di aggior¬ 
namento, contenente il 
nuovo sistema operativo, 
necessario ai possessori 
del 128K e del 512K per u- 
tilizzare il nuovo drive, è 
venduto a 299 dollari. 

Drive Abaton 

La Abaton ha prodotto 
un drive da 5 pollici e 1/4 


a doppia faccia e doppia 
densità che consente a Ma¬ 
cintosh non solo di sfrutta¬ 
re dischetti di questo forma¬ 
to, ma di entrare diretta- 
mente in ambienti che 
sfruttano questo standard 
come IBM e compatibili, 
CP/M e Unix. Infatti que¬ 
sto drive consente non so¬ 
lo di leggere e scrivere file 
in 50 formati diversi per di¬ 
schi da 5 pollici e 1/4, ma 
di far girare direttamente 
programmi in CP/M; inol¬ 
tre, grazie alla possibilità 
di connettere in serie altre 
unità, consente di visitare 
unità da 8, 5.25, 3.5 e 3 
pollici. Questa flessibilità 
elimina tutti gli inconve¬ 
nienti che possono sorgere 
tentando di trasportare dati 
e programmi da ambienti 
diversi, inoltre consente ra¬ 


pidamente di effettuare il 
passaggio inverso, cioè di 
esportare file elaborati con 
Macintosh in dischi succes¬ 
sivamente utilizzabili da I- 
BM, CP/M o Unix. Con 
dischi da 5 pollici e 1/4 è 
per esempio possibile inse¬ 
rire file con Lotus 1-2-3, 
Synfony o Framework e 
importarli con Jazz o Mi¬ 
crosoft Excel. Addirittura 
è possibile utilizzare file 
di testo editati con Vol- 
kswriter o Wordstar dentro 
MacWrite e viceversa. Per 
lavorare in CP/M il drive 
opera come un micropro¬ 
cessore Z80 stand alone a 
4 megahertz a 64K, con¬ 
sentendo a Macintosh di 
leggere ogni documento 
del sistema CP/M 2.2. 
Questoconsente di utilizza¬ 
re migliaia di programmi 
di questo popolare sistema 
come Wordstar, Super 
Cale, dBase II e molti al¬ 
tri. Oltre a connettere altri 
drive in serie, questa unità 
comunica con l'esterno at¬ 
traverso una porta seriale 
RS232 e una parallela 
compatibile Centronics. 

Il drive è prodotto da A- 
baton, 1526 Cloverfield 
Boulevard, Santa Monica, 
CA 90404 USA, Tel. 
001/818/9059399. 

Apple e Olivetti 

Con oltre 350.000 esem¬ 
plari venduti, la Olivetti è 


leader incontrastata del 
mercato italiano delle mac¬ 
chine per scrivere elettroni¬ 
che, settore verso il quale 
la società di Ivrea non ha 
mai nascosto le sue ambi¬ 
zioni. 

Il funzionamento delle 
macchine per scrivere elet¬ 
troniche è identico a quello 
delle stampanti letter quali- 
ty: perché allora non sfrut¬ 
tarle come tali? 

Applicando ha provato 
la portatile ET Compact 
60, collegata con l'apposi¬ 
to connettore della macchi¬ 
na in parallelo con un Ap¬ 
ple II e, con i programmi 
Apple Writer e Tre per te, 
e ha provato su strada la to¬ 
tale compatibilità con la 
macchina Olivetti. 

I risultati ottenuti si so¬ 
no rivelati eccellenti per 
qualità (quanto si chiede a 
una stampante a margheri¬ 
ta), discreti per prestazioni 
(sono possibili opzioni co¬ 
me la sottolineatura, la bi- 
direzionalità e la giustifica¬ 
zione), scarsi per quanto ri¬ 
guarda velocità e rumoro¬ 
sità. 

Chi ha sfruttato le mac¬ 
chine per scrivere elettroni¬ 
che come stampanti è stata 
la Delin di Firenze, che ha 
studiato delle particolari in¬ 
terfacce che permettono il 
collegamento di un Apple, 
sia in seriale che in paralle¬ 
lo, con i modelli ET 111 e 
ET 115, e consentono, ol¬ 
tre alla perfetta compatibi¬ 
lità, anche la bidirezionali- 
tà di stampa. 

Compact drive 

All'avanguardia nell’im¬ 
piego della tecnologia otti¬ 
ca per la memorizzazione 
di informazioni, la Philips 
Subsystems e Peripherals 
ha lanciato sul mercato il 
drive CM 100. Si tratta di 
un drive compact disc a so¬ 
la lettura, capace di memo¬ 
rizzare ad altissima densità 
una grande quantità di in¬ 
formazioni di rapida con¬ 
sultazione. Utilizza dischi 



Il drive da 5 pollici et/4, potente, flessibile e 
supercompatibile, prodotto dalla Abaton. 


10 


















Sil-la. Trattino e a capo. 
L'unico prodotto per Macintosh che consente 


una presentazione dei testi davvero 
professionale, secondo le regole italiane di sillabazione. 

Da usare con MicrosoftWord, PageMaker, ecc. 



Nome e cognome 


SI, desidero acquistare Sil-la. Scelgo la 
seguente formula di pagamento: 

I I Accludo assegno non trasferibile di lire 381.500 
1 — 1 (Iva e spese di spedizione comprese), 
intestato a Editronica srl. 


' nc * irizzo .^ap. I [Accludo ricevuta di versamento su conto 

■—I corrente postale n. 19740208 intestato a 
Editronica srl, di lire 381.500 (Iva e spese di 
Città.Prov. spedizione comprese). 

Ritagliare e spedire in busta chiusa a: Editronica srl, Corso Monforte 39, 20122 Milano. 


















ag^fficosa 



CM 100 della Philips: un drive per compact disc, 
ideale per chi vuole memorizzare grandi moli di 
informazioni. 


compact standard da 120 
mm (4.72 pollici) memo¬ 
rizzando fino a 600 mega¬ 
byte di informazioni digita¬ 
lizzate, virtualmente libere 
da qualsiasi errore di lettu¬ 
ra. La capacità è equivalen¬ 
te a circa 1.200 floppy e la 
velocità di accesso medio 
alla singola unità di infor¬ 
mazione è di appena 1 se¬ 
condo. Inoltre grazie all'e¬ 
sclusione di qualsiasi alte¬ 
razione dovuta alla polvere 
o ad agenti esterni e alla 
tecnologia compact, la pro¬ 
babilità che possa verifi¬ 
carsi un errore nella lettura 
dei dati è di 1 su 1016 bit 
letti. Queste unità di sola 
lettura risultano ideali per 
gestire una base di dati sta¬ 
tica, che non richieda di es¬ 
sere aggiornata o modifica¬ 
ta; basti pensare che su u- 
na singola faccia di un 
compact disc è possibile ar¬ 
chiviare tutti e 20 i volu¬ 
mi dell'Academic Ame¬ 
rican Encyclopedia. Il prez¬ 
zo di questi drive è di 
1.495 dollari, per maggio¬ 
ri informazioni rivolgersi 
a Philips Subsystems and 
Peripherals Ine. 100 East 
42nd Street, New York, 
NY 10017 USA, Tel. 
001/212/8505125. 

O-razio 

ottimizza 

E' un pacchetto di pro¬ 
grammi per l'Apple II, che 
permette la gestione delle 
aziende agricole e per l'otti¬ 
mizzazione delle razioni 
per le bovine da latte. L’u¬ 
tilizzo dei programmi è sta¬ 
to semplificato al massi¬ 
mo per consentire il rapido 
impiego da parte dell’uten¬ 
te finale: l'allevatore. 

La parte del programma 
dedicata alla gestione con¬ 
tabile in una azienda agri¬ 
cola tralascia volutamente 
l’aspetto fiscale, normal¬ 
mente affidato alle associa¬ 
zioni di categoria, e si con¬ 
centra sulla gestione delle 
entrate, delle uscite, dei co¬ 
sti e dei ricavi. L'allevato¬ 


re può inserire tutte le ope¬ 
razioni di pagamento o di 
incasso, in sequenza o nel 
modo che crede più oppor¬ 
tuno, può creare più conti 
bancari o di cassa e avere 
sempre con stampe partico¬ 
lari un estratto conto ordi¬ 
nato e aggiornato all'ulti¬ 
ma operazione. Nello stes¬ 
so modo può registrare tut¬ 
ti i costi o i ricavi, legan¬ 
doli a diverse categorie in 
modo da avere sempre a 
portata di mano la situazio¬ 
ne economica dell'impresa. 
Con la collaborazione del¬ 
l'Istituto Lattiero Caseario 
di Mantova è stato realizza¬ 
to poi uno schedario elet¬ 
tronico che contiene tutti i 
dati della bovina per un to¬ 
tale di 130 campi di ricerca 
e di elaborazione. Per quan¬ 
to riguarda poi la gestione 
della lattazione bovina, c'è 
un altro schedario elettroni¬ 
co che contiene tutti i dati, 
circa 140, di ricerca e di e- 
laborazione. Il magazzino 
degli alimenti, oltre a con¬ 
tenere tutti i dati di analisi 
di uno specifico alimento, 
gestisce carico, scarico ed 
esistenza attuale. Consente 
di ottimizzare la produzio¬ 
ne in base ai dati reali e di 


simulare il fabbisogno fu¬ 
turo, pianificandolo sulla 
base dei capi di bestiame 
presenti nell’azienda. E’ i- 
noltre possibile gestire tut¬ 
ti i costi, la dimensione 
del terreno coltivato, al fi¬ 
ne di raggiungere un costo 
di produzione per unità di 
misura locale, ettaro e per 
quintale. Ciò permette di 
controllare il costo dell'ali¬ 
mento prodotto in modo 
da utilizzarlo nell'ottimiz¬ 
zazione della razione. L’ot¬ 
timizzazione della razione 
consente di scegliere 10 e- 
lementi con cui integrare 
la razione (su 100 a dispo¬ 
sizione) e di scegliere per 
quale tipo di bovina si vuo¬ 
le la razione (sono presenti 
30 tipologie diverse). A 
questo punto il program¬ 
ma, attraverso il calcolo 
del Simplesso, provvede al- 
l’ottimizzazionedell arazio- 
ne in base al contenuto 
proteico degli alimenti e al 
prezzo degli stessi, tenen¬ 
do conto dei fabbisogni di 
UFL, calcio, fosforo, pe¬ 
so, latte prodotto, eccetera. 

Viene distribuito dalla 
PPS, Viale Libertà 72, 
Lissone (Mi); telefono 
039/461362 


Stampare 
col display 

Entrambe a matrici ed 
entrambe con una velocità 
di oltre 210 cps, le due 
nuove linee di stampanti 
Fujitsu, battezzate DX 
2000 e DL 2400, offrono 
versatilità di stampa e fles¬ 
sibilità applicative con 
stampa monocromatica e a 
colori. La famiglia DX 
2000 raggiunge i 220 cps 
in draft mode stampando li¬ 
nee di 80 caratteri. E' di¬ 
sponibile l'opzione di 
stampa in Near Letter Qua- 
lity che abbassa però la ve¬ 
locità a 44 cps con una ri¬ 
soluzione di 1/240" x 
1/144". Sono previste due 
interfacce: di tipo parallelo 
Centronics e di tipo seriale 
della Epson JX-80 colour 
e Epson FX-80. A disposi¬ 
zione un kit opzionale per 
la stampa a colori (350 mi¬ 
la lire), mentre la macchi¬ 
na costa 1,295 milioni nel¬ 
la versione a 80 colonne e 
1,595 nella versione a 132 
colonne. 

In risposta a esigenze 
più professionali si presta 
invece la serie DL 2400 
che, utilizzando una testi¬ 
na a 24 aghi, si adatta ad 
applicazioni di word pro¬ 
cessing e di grafica partico¬ 
larmente sofisticate. Parti¬ 
colare innovativo la presen¬ 
za di un display a cristalli 
liquidi a 16 Digit che forni¬ 
sce all'utente informazioni 
sulla modalità di funziona¬ 
mento. La velocità può ar¬ 
rivare fino a 216 cps a 12 
caratteri per pollice. In Let¬ 
ter Quality si scende a 60 
cps. 

Anche per questa serie 
sono disponibili sia l'inter¬ 
faccia parallela standard 
Centronics, sia l’interfac¬ 
cia seriale RS 232. I prez¬ 
zi sono di 2,830 milioni 
per la versione monocro¬ 
matica e di 3,450 per la 
versione a colori. Per il 
mercato dei personal e mi¬ 
crocomputer la distribuzio¬ 
ne sarà curata dalla Com- 


12 






Le Fujitsu a matrice DX 2200, monocromatica, 
e DL 2400, a colori; sono macchine veloci e 
notevolmente flessibili, soprattutto la seconda, che 
viene proposta infatti per le esigenze più 
marcatamente professionali. 



prel, mentre il mercato 
OEM di grosse dimensioni 
verrà indirizzato diretta- 
mente alla Fujitsu Italia, 
Via Lazzaroni 4, Milano, 
telefono 02/6073601, dove 
possono essere richieste 
maggiori informazioni. 

Epson-Segi 

Tdk 

Già famosa per la produ¬ 
zione di materiale magneti¬ 
co per registrazione audio 
e video, la Tdk entra nel 
mercato dei floppy disk. 
La distribuzione in Italia è 
stata affidata in esclusiva 
alla Epson-Segi. 

I nuovi dischetti sono 
contenuti in una custodia 
realizzata da uno spesso fo¬ 
glio di materiale vinilico 
perfettamente liscio, realiz¬ 
zato con saldatura a caldo 
per garantire una superficie 
piatta. Il disco è invece 
composto da uno strato di 
microscopiche particelle di 
ossido di ferro e da uno 
speciale legante. 

Infine la tecnica di rive¬ 
stimento, esclusiva della 
Tdk, disperde casualmente 
le particelle di ossido di fer¬ 
ro sopra l'intera superficie, 
per ottenere la massima 
ampiezza e modulazione 
dei segnali. 

Per informazioni, rivol- 
gersialla EpsonSegi, via 


Timavo 12, 20122 Mila¬ 
no, telefono 02/6709136. 

Mac XL: 
su misura 

Pur non essendo più in 
produzione, il Lisa, ribat¬ 
tezzato un anno fa Macin¬ 
tosh XL, fa ancora parlare 
di sé. Infatti con l’introdu¬ 
zione del Macintosh XL è 
stato reso disponibile nella 
versione definitiva anche il 
programma MacWork che 
consente di utilizzare il 
modello XL come un Ma¬ 


cintosh “classico”. L'uni¬ 
co problema è quello del 
video del modello XL che 
essendo più grande del mo¬ 
dello “classico” deforma le 
immagini prodotte con i 
programmi grafici del Ma¬ 
cintosh. Da oggi questo, 
però, non è più un proble¬ 
ma. 

L'Apple Center di Co- 
moAccaesse(ViaAcquane- 
ra, 46 - Tel. 031/591040) 
ha messo a punto una mo- 
dificahardwaredellascheda 
video del Macintosh XL, 
assolutamente innocua per 
il computer, che consente 
di passare da schermo gran¬ 
de a schermo Macintosh 


“classico” attraverso un 
commutatore posto sul la¬ 
to del computer. Così an¬ 
che con il computer in uso 
si potrà passare dal video 
grande, particolarmente a- 
datto quando si utilizzano 
programmi di testo, al vi¬ 
deo ridotto, che avendo le 
proporzioni giuste è perfet¬ 
to per l'utilizzo di program¬ 
mi grafici come MacDraw 
e MacPaint. Con solo 
L.290.000 + Iva si avrà 
praticamente la possibilità 
di utilizzare sia Lisa che 
Macintosh secondo le pro¬ 
prie esigenze. 


Inoltre l'Accaesse su ri¬ 
chiesta può caricare diretta- 
mente sul disco rigido del¬ 
la macchina il vostro pro¬ 
gramma di conversione 
Mac Works e allocare una 
parte di memoria dello stes¬ 
so per l'utilizzo con i pro¬ 
grammi Macintosh. 

Noleggio 

software 

E' una nuova iniziativa 
proposta dalla Memor In¬ 
formatica che consente di 
prendere a noleggio del so¬ 
ftware gestionale pagando 
una cifra giornaliera di 
1.000 lire più Iva. Sarà co¬ 
sì possibile valutare atten¬ 
tamente la validità e l'ido¬ 
neità di un programma sen¬ 
za dover necessariamente 
investire una grossa cifra. 

Si tratta, però, di un'ini¬ 
ziativa a favore della cosid¬ 
detta pirateria del software: 
con la modica cifra di 
1.180 lire una qualsiasi 
personapuòtranquillamen- 
te portarsi a casa un deter¬ 
minato pacchetto, farsi la 
copia e restituirlo il gior¬ 
no dopo. 

“E' una considerazione 
che abbiamo fatto anche 
noi”, dicono alla Memor 
Informatica, “e abbiamo di 
conseguenza preso delle 
contromisure per salva¬ 
guardarci da questo perico¬ 
lo. In primo luogo non sa¬ 
rà possibile tenere per un 
solo giorno un program¬ 
ma. Per usufruire del servi¬ 
zio abbiamo posto dei li¬ 
miti minimi di tempo. In 
secondo luogo abbiamo in¬ 
serito delle opzioni che 
funzionano solo per il pe¬ 
riodo nel quale il program¬ 
ma è stato noleggiato. 

Ad esempio la data: in 
un programma di contabili¬ 
tà generale sarà possibile 
effettuare operazioni solo 
fino al giorno in cui scade 
la licenza d’uso. Ancora, j 
successivi aggiornamenti 
del software: solo chi avrà 
il contratto in mano potrà 
ricevere il nuovo program- 





cosa 



ma. Addirittura non chie¬ 
diamo più indietro il di¬ 
schetto quando scade il con¬ 
tratto di nolo, perché il 
possessore non potrà utiliz¬ 
zarlo in alcun modo profes¬ 
sionale”. Il noleggio è de¬ 
stinato ai possessori di Oli¬ 
vetti M20 e M24, Pc Ibm 
e XT, e alla serie Apple II 
e compatibili con almeno 
48Kb di memoria Ram. 
Per ulteriori informazioni: 
Memor Informatica, Via 
Togliatti 4, Perignano (PI) 
Telefono 0587/616084. 

Per tutti i gusti 

Al mondo si è presenta¬ 
ta come sponsor ufficiale 
della Coppa Davis di ten¬ 
nis. In Italia si è inserita 
grazie alla Digitronica. Si 
tratta della Nec Corpora¬ 
tion, gigante mondiale nel 
settore computer e comuni¬ 
cazioni, che ha affidato al¬ 
la Digitronica l'esclusiva 
della distribuzione della li¬ 
nea di stampanti Nec. 

Il parco stampanti della 
Nec copre tutte le possibi¬ 
li esigenze gestionali. Per 
il comparto dei personal 
computer e dei sistemi ge¬ 
stionali viene offerta la li¬ 
nea Pinwriter, disponibile 
in tre modelli differenti, 
P2, P3 e P5, tutti a matri¬ 
ce di aghi. 




I Rainbow Box della MEE sono strumenti validi per 
conservare in ordine i propri dati: il colore del box 
funge infatti da criterio di archiviazione dei 
dischetti. 


I primi due utilizzano u- 
na testina a 18 aghi ognu¬ 
no dei quali è indirizzabile 
da software, che consente 
una maggior chiarezza ri¬ 
spetto alle tradizionali 
stampanti a 9 aghi. I due 
modelli si differenziano so¬ 
lo per la larghezza del car¬ 
rello: a 80 colonne il P2, 
a 136 colonne il P3. Le 
principali caratteristiche 
sono, per entrambe le mac¬ 
chine, una velocità di 180 
cps in modo draft, 90 cps 
in alta densità e 30 cps in 
letter quality, con i vari 
font di caratteri e le caratte¬ 
ristiche di s tampa program¬ 
mabili dal pannello: Pica, 
Elite, spaziatura proporzio¬ 
nale, stile, corrispondenza 
eccetera. A disposizione 
due interfacce, seriale e pa- 


PS, la testa di ponte della linea Pinwriter Nec: è il 
primo tipo di stampante a matrice con testina a 24 
aghi; un buffer di stampa di 8Kb è già incorporato. 


rallela, e la scelta tra bian¬ 
co e nero sette colori. 

I prezzi: 1,450 milioni, 
Iva esclusa per P2 e 2,140 
milioni per P3; per l'opzio¬ 
ne colore bisogna aggiun¬ 
gere, per entrambi i model¬ 
li, 900 mila lire più Iva. 

Numerosi gli optional 
cometrascinatori,separato¬ 
ri di moduli continui ecce¬ 
tera; spicca un kit dedicato 
al Macintosh, chiamato 
Color-Mate, che, oltre a 
renderetotalmentecompati- 
bili le stampanti con il 
gioiello di Cupertino, per¬ 
mette una stampa a colori 
anche da monitor in bian¬ 
co e nero. Color-Mate co¬ 
sta 350 mila lire più Iva. 

E veniamo al modello 
P5, fiore all'occhiello del¬ 
la linea Pinwriter. Rappre¬ 
senta il primo tipo di stam¬ 
pante a matrice con testina 
a 24 aghi. La velocità 
giunge, in modo draft a 12 
caratteri per pollice, a 264 
cps, ridotti a 88 in letter 
quality. Il buffer è di 8Kb 
espandibili fino a 40Kb; 
consente cioè di operare al 
computer anche mentre 
vengono stampate 20 pagi¬ 
ne di dati. 

Anche con la P5 tutti 
gli input vengono dati sia 
da software cha da pannel¬ 
lo di controllo. Il costo è 
di 3,6 milioni in bianco e 
nero e di 4,650 a colori; 
entrambi i prezzi mancano 
di Iva. 

Per il mercato a marghe¬ 
rita, la Nec presenta la 


stampante Spinwriter Elf, 
basata sull'utilizzo del 
thimble, una speciale mar- 
gheritaintercambiabilepro- 
gettata dalla Nec che con¬ 
sente una più elevata defi¬ 
nizione dei caratteri. I 
thimble a disposizione so¬ 
no oltre 90, con 128 carat¬ 
teri ognuno. La velocità, 
come in tutte le stampanti 
a margherita, è relativa¬ 
mente bassa (19 cps in 12 
pitch), ma anche il prezzo 
è piuttosto contenuto: 
1,370 milioni di lire, Iva e- 
sclusa. Infine la Laser prin¬ 
ter, battezzata Lc08, pro¬ 
duce fino a 8 pagine al mi¬ 
nuto, con una risoluzione 
di 300 x 300 punti per pol¬ 
lice. Sono a disposizione 
delleinterfacceselezionabi- 
li per il collegamento a tut¬ 
ti i personal computer og¬ 
gi sul mercato. Disponibi¬ 
le da marzo, costerà tra gli 
8 e i 9 milioni di lire. Per 
ulteriori informazioni: Di¬ 
gitronica Perpherals, Cor¬ 
so Milano 88, Verona, te¬ 
lefono 045/566698. 

Accessori MEE 

Il colore è la caratteristi¬ 
ca predominante dei pro¬ 
dotti MEE. Dopo l'uscita 
dei Rainbow Disk, i di¬ 
schetti da 5 1/4", la linea 
continua con i Rainbow 
Box, i nuovi contenitori di¬ 
sponibili in dieci colori di¬ 
versi. L'apertura è stata stu¬ 
diata a leggio, cosicché i 
dischetti si possono tenere 
in posizione verticale e la 
consultazione è più agevo¬ 
le. Una manna per i più di¬ 
sordinati: i dati Applewor- 
ks nel contenitore azzur¬ 
ro, quelli AppleWriter nel 
contenitore rosso, le utili¬ 
ty in quello verde... 

Fabbricati in materiale 
plastico antistatico, sono 
prodotti nelle versioni da 
8, 5 1/4 e 3,5 pollici. Di¬ 
sponibili presso i compu¬ 
ter shop più fomiti, sono 
prodotti e distribuiti dalla 
MEE, via Boni 29, Mila¬ 
no, telefono 02/4988541. 




14 


























Aggiungendo un mouse a un computer della serie Apple II, 
potrete impiegare le tecniche descritte in questo articolo per 
creare programmi che lo utilizzino. Vengono esposte sia la tecnica 
di programmazione in Applesoft sia quella in linguaggio macchina, 
illustrate con due semplici programmi. 


Ditelo col mouse 


La tecnologia del mouse offre e- 
mozionanti prospettive ai possessori 
di computer della serie Apple II. 
Non è più necessario un computer a 
16 o 32 bit per realizzare menù a di¬ 
scesa, icone e grafica sofisticata. Ba¬ 
sta entrare nel più vicino computer 
shop e acquistare il “topo”. 

Nell'Apple Ile è incorporato il fir¬ 
mware per il mouse. Agli altri Ap¬ 
ple della serie II occorre una scheda 
che si può inserire in qualsiasi slot 
d'espansione libero, tranne lo slot ze¬ 
ro del II/II Plus e lo slot 3 del Ile 
con scheda 80 colonne nello slot au¬ 
siliario. E' consigliabile utilizzare lo 
slot 4. 

Nel Ile il collegamento del mouse 
è quanto mai semplice: basta inseri¬ 
re il connettore del cavo nella porta 
mouse/joystick sul retro del compu¬ 
ter. Per l’installazione del mouse nel 
Ile, nel II o nel II Plus, occorre to¬ 
gliere il coperchio al computer, inse¬ 
rire la scheda nello slot 4 e collegare 
il mouse alla scheda stessa. 


Il MousePaint 

La prima idea della potenza del 
mouse Apple II l’avrete dal dischetto 
MousePaint che fa parte del packa¬ 
ge. Questo notevole programma è 
l’adattamento del MacPaint fatto da 
Bill Budge per i computer della serie 
Apple II. Per quanto la grafica non 
sia incisa come quella del Macinto¬ 
sh e manchi di qualcuna delle raffina¬ 
tezze originarie, si tratta di un pro¬ 
gramma vincente. 

Si può contare di trovarci i menù 
a discesa (File, Edit, Aids e Fonts), 
i riquadri retinati, le righe di larghez¬ 
za variabile, le figure geometriche 
(piene e vuote) e gli utensili da dise¬ 
gno come matita, bomboletta, pen¬ 
nello, righello, lettera di testo e 


gomma per cancellare. Ci sono an¬ 
che la mano che afferra e il riquadro 
di editing che ben conoscete. Manca¬ 
no il barattolo di colore e il lazo, 
ma questo fatto toglie poco al pro¬ 
gramma. Tutto considerato il Mouse¬ 
Paint vi piacerà molto. 

I manuali allegati al package del 
mouse contengono un adeguato capi¬ 
tolo sulla programmazione del mou¬ 
se in Basic. Tuttavia per qualche ine¬ 


splicabile ragione l’importante capi¬ 
tolo sul firmware del mouse è omes¬ 
so nel manuale del Ile. E’ vero che 
le schede periferiche sono incluse so¬ 
lo nei kit per Ile, II e II Plus, ma il 
Ile contiene lo stesso firmware. Le 
informazioni fomite in questa sezio¬ 
ne sono essenziali per i programma- 
tori in linguaggio assemblatore 
(L.A.) e i programmatori avanzati in 
Basic. 


Listato 1 


1 REM ********************** 

2 REM * MOUSE.SKETCH * 

3 REM * DI SANDY MOSSBERG * 

4 REM * COPYRIGHT (C) 1985 * 

5 REM * BY APPLICANDO S * 

6 REM * MICROSPARC, INC * 

7 REM ********************** 

100 REM ********************************* 

110 REM * VARIABILI: * 

120 REM * X = COORDINATA ORIZZONTALE * 

130 REM * Y = COORDINATA VERTICALE * 

140 REM * OX = VALORE PRECEDENTE DI X * 

150 REM * OY - VALORE PRECEDENTE DI Y * 

160 REM * C = COLORE DI X,Y * 

170 REM * S = PULSANTE MOUSE * 

180 REM * N = SLOT DEL MOUSE FIRMWARE * 

190 REM ********************************* 

200 : 

210 GOSUB 710: REM TEST PER MOUSE FIRMWARE 
220 GOSUB 620: REM INIZIALIZZA 
230 PRINT D$"IN#"N: REM RICEVE INPUT DAL MOUSE 
240 REM ========================= 

250 REM PERCORSO DEL MOUSE: 

260 REM ========================= 

270 GOSUB 390: REM RICEVE DATI POSIZIONE MOUSE 
280 IF PEEK (49249) > = 128 OR PEEK (49250) > = 128 THEN IF S 

< 3 THEN C = 0: COLOR= 0: GOTO 330: REM PULSANTE DEL MOUSE ABB 
ASSATO E TASTO MELA VUOTA/PIENA PREMUTO, PULISCE IL PUNTO SULLO 
SCHERMO (IMPOSTA IL COLORE SUL NERO) 

290 IF OX < > X OR OY < > Y THEN IF S > =2 THEN COLOR= C: PLO 

T OX,OY:C = SCRN( X,Y): REM SE LA POSIZIONE DEL MOUSE E' CAMB 
IATA, PULISCE IL CURSORE PRECEDENTE E LEGGE LA NUOVA COORDINATA 
300 IF S < 0 THEN 460: REM ELABORA LA PRESSIONE DEL TASTO 
310 IF S < =2 THEN COLOR= 15 :C = 15: GOTO 330: REM SE IL PULSAN 
TE DEL MOUSE E’ PREMUTO, IMPOSTA IL COLORE BIANCO 
320 COLOR= 1: REM IL COLORE DEL CURSORE E' MAGENTA (RIQUADRO TRATT 
EGGIATO) 

330 PLOT X,Y: REM METTE COLORE SULLO SCHERMO 
340 OX = X:OY = Y: REM IMPOSTA LE NUOVE COORDINATE 
350 GOTO 270: REM ACCETTA UN ALTRO INPUT 
360 REM ======================== 

370 REM ACCETTA INPUT DAL MOUSE: 

380 REM ======================== 

3 90 INPUT ""; X,Y,S: REM LEGGE I DATI DEL MOUSE 

400 X = INT (X / 25.575): REM CONVERTE LE COORDINATE ORIZZONTALI 

(Continua) 


DOS 3.3 
ProDOS 
APPLE Ile 
APPLE Ile 


15 






















DELLA POSIZIONE DEL MOUSE (0-1023) IN COORDINATE DELLO SCHERMO 
(0-40) 

410 Y = INT (Y / 25.575): REM IDEM PER LE COORDINATE VERTICALI 
420 RETURN 

430 REM ========================= 

440 REM CONTROLLA INPUT TASTIERA: 

460 POKE - 16368,0: REM AZZERA STROBE TASTIERA 
470 PRINT D$"IN#0": REM ACCETTA INPUT DA TASTIERA 

480 VTAB 22: PRINT "RETURN PER CONTINUARE, ESC PER FINIRE CTL-C P 
ER PULIRE SCHERMO GET A$: REM INPUT PER CONTINUARE, FINIRE 
O PULIRE LO SCHERMO 

490 PRINT : IF A$ = CHR$ (3) THEN 220: REM CTL-C, PULISCE LO SCHE 
RMO 

500 IF A$ = CHR$ (13) THEN HOME : PRINT D$"IN#"N: GOTO 270: REM 
RETURN, CONTINUA 

510 IF AS < > CHRS (27) THEN PRINT CHR$ (7): GOTO 480: REM ERR 

ATA PRESSIONE TASTO 
520 REM ===== 

530 REM FINE: 

540 REM ===== 

550 TEXT : HOME 

560 PRINT D$"PR#"N: PRINT CHR$ (0) : REM DISATTIVA IL MOUSE 
570 PRINT D$"PR#0": REM INVIA OUTPUT SULLO SCHERMO 
580 PRINT "IL TOPO DORME...": END 
590 REM ============================ 

600 REM INIZIALIZZA SCHERMO E MOUSE: 

610 REM ============================ 

620 HOME : GR : REM PULISCE LO SCHERMO E IMPOSTA PAGINA GRAFICA IN 
BASSA RISOLUZIONE 

630 D$ = CHRS (4): REM DEFINISCE COMANDO DOS. PER DOS 3.3 USARE D 
$=CHR$(13)+CHRS(4) 

640 C = 0: REM AZZERAMENTO DEL PUNTO D'AVVIO 

650 PRINT D$"PR#"N: PRINT CHRS (1): REM ATTIVA IL MOUSE 

660 PRINT D$"PR#0": REM INVIA OUTPUT ALLO SCHERMO 

670 RETURN 

680 REM =========================== 

690 REM RICERCA FIRMWARE DEL MOUSE: 

700 REM =========================== 

710 HOME : LI = 49420-.L2 = 49659: REM INIZIA CON LO SLOT 1 (L1=$C10 
C, L2=$C1FB) 

720 FOR I = 1 TO 7: REM CONTROLLA GLI SLOT 1-7 

730 IF PEEK (LI) = 32 AND PEEK (L2) = 214 THEN N = I:I = 9: REM 
SE TROVA IL FIRMWARE DEL MOUSE, N=N. SLOT E I > 8, SEGNALA LO 
SLOT CORRISPONDENTE 

740 LI = LI + 256:L2 = L2 + 256: REM CONTROLLA LO SLOT SUCCESSIVO 
750 NEXT I 

760 IF I > 8 THEN RETURN : REM FIRMWARE DEL MOUSE TROVATO 
770 POP : PRINT CHRS (7);: PRINT "MANCA IL FIRMWARE DEL MOUSE...": 
REM IL FIRMWARE DEL MOUSE NON E' STATO LOCALIZZATO 


La programmazione 

I programmi per il mouse funzio¬ 
nano in ambiente DOS 3.3 e Pro- 
DOS. Il materiale che segue dovreb¬ 
be fornire le principali caratteristiche 
della stesura di programmi per il 
mouse in Basic e in L.A. Entrambi 
i programmi esemplificativi fun¬ 
zionano su tutti i computer della se¬ 
rie Apple II che impiegano l'uno o 
l'altro dei principali sistemi opera¬ 
tivi. 

Se la scheda del mouse occupa u- 
no slot periferico, le seguenti due 
locazioni (in cui n è uguale al nume¬ 
ro di slot) contengono valori che i- 
dentificano il firmware come apparte¬ 
nente a un mouse: 


indirizzo $Cn0C contenuto $20 
indirizzo $CnFB contenuto $D6 


Per localizzare il mouse basta e- 
splorare ogni slot di espansione alla 
ricerca di questi due byte di firma. 
Questa tecnica sarà descritta più a- 


vanti per i programmi in Basic e in 
L.A. Tuttavia tenete presente che 
per scrivere software “dedicato” per 
il Ile il mouse viene riconosciuto co¬ 
me collegato allo slot numero 4. 
Così la locazione $C40C (50188) 
contiene $20 (32), e $C4FB (50427) 
conserva $D6 (214). 

E veniamo alla programmazione 
del mouse in Basic. Il mouse funzio¬ 
na come qualunque altra periferica. 
Ai fini illustrativi si suppone che 
sia nello slot 4. Per attivare il 
“topo” dovete dargli un colpetto con 
il carattere ASCII 1. A farlo pensa 
la seguente linea di programma: 


PRINT CHR$(4)“PR#4” : PRINT 
CHR$(1) 


La prima istruzione assegna l'ou¬ 
tput allo slot 4, la seconda attiva il 
“topo” con il suo formaggio preferi¬ 
to, il carattere ASCII 1. 

Una volta che il mouse è stato at¬ 
tivato l'output può essere inviato al¬ 
lo schermo con il comando PRINT 
CHR$(4)“PR#0”. 

La posizione del mouse e lo stato 
del pulsante possono essere determi¬ 
nati dalla seguente linea di pro¬ 
gramma: 


PRINT CHR$(4)“IN#4” : INPUT 
X,Y,S 


11 primo comando assegna l'input 
allo slot 4, e il secondo comando 
colloca i dati nelle tre variabili elen¬ 
cate. X contiene la posizione oriz¬ 
zontale del mouse, Y la coordinata 
verticale e S specifica lo stato del 
pulsante. Le virgolette vuote soppri¬ 
mono la stampa del punto interroga¬ 
tivo di prompt chiamato dal sempli¬ 
ce comando INPUT. 

Le coordinate X,Y vanno da zero 
a 1.023. Guardando il “topo” dalla 
coda X aumenta con lo spostamento 
verso destra e Y aumenta con il mo¬ 
vimento verso sinistra. 

La variabile di stato conserva un 
valore compreso fra -4 e +4. Un nu¬ 
mero negativo indica che è stato pre¬ 
muto un tasto, nel qual caso S rimar¬ 
rà negativa fino a quando lo strobe 
di tastiera sarà azzerato con il co¬ 
mando POKE -16368,0. La tavola 
1 converte i valori (positivi o negati¬ 
vi) possibili per S (dove P indica 
che il pulsante è stato premuto e R 
indica che è stato rilasciato). 

Per ricevere input dalla tastiera in¬ 
serite il comando PRINT 
CHR$(4)“IN#0”. Se avete nuova¬ 
mente bisogno dei servigi del mou¬ 
se, ristabilite l'input dallo slot 4. 

Per disattivare il mouse, poi, ba¬ 
sta inviargli un carattere ASCII 0: 


TAVOLA 1. 

Conversione dei 

valori per S 

S 

Corrente 

Precedente 

1 

P 

P 

2 

P 

R 

3 

R 

P 

4 

R 

R 


I 


16 

























PRINT CHR$(4)“PR#4” : PRINT 
CHR$(Q)_ 

Il primo comando assegna l’ou¬ 
tput allo slot 4, e il secondo coman¬ 
do disattiva il mouse. 


Il demo in Basic 

Entrambi i manuali del mouse 
contengono MOUSE.DRAW, un 
breve programma dimostrativo. Il 
MOUSE.SKETCH (listato 1) svi¬ 
luppa il tema del MOUSE.DRAW 
coprendo una gamma completa di 
manipolazioni del mouse in Basic. 
Il MOUSE.SKETCH vi permette di 
realizzare disegni al tratto sullo 
schermo a bassa risoluzione (Lo- 
Res) utilizzando il mouse. La posi¬ 
zione in cui vi trovate sullo scher¬ 
mo è indicata da un cursore del mou¬ 
se. La locazione di schermo può es¬ 
sere riempita di bianco premendo il 
pulsante. Un riquadro riempito può 
essere cancellato premendo la mela 
vuota o la mela piena (equivalenti ai 
pulsanti delle paddle nel II e II Plus) 
in combinazione con il pulsante del 
mouse. Premendo <CTRL>C si pu¬ 
lisce lo schermo, e con <ESC> si 
mette fine alla seduta di disegno. 

Per digitare il MOUSE.SKETCH 
battete il programma visibile nel li¬ 
stato 1 e salvatelo con il comando: 


SAVE MOUSE.SKETCH 


Per un aiuto nell'introduzione dei 
listati di Applicando potete vedere la 
rubrica “Per chi comincia” in questo 
numero della rivista. 

Il MOUSE.SKETCH è ben prov¬ 
visto di note di commento. Le varia¬ 
bili importanti del programma sono 
visibili all'inizio del listato. La li¬ 
nea 210 richiama la subroutine che 
localizza il firmware del mouse (li¬ 
nee 710-770). A partire dallo slot 1 
gli slot vengono esplorati uno dopo 
l'altro per l'individuazione dei byte 
di identificazione giusti. Se viene lo¬ 
calizzato il firmware appropriato il 
numero di slot è assegnato a N e la 
subroutine ritorna. Se non viene tro¬ 
vato firmware viene prelevato dallo 
stack l'indirizzo di ritorno, viene 
stampato un messaggio e il program¬ 
ma ha termine. 

La linea 220 richiama la subrouti¬ 
ne (linee 620-670) che imposta il 
modo misto Lo-Res e testo, sveglia 
il “topo” e dirige l'output verso lo 


schermo. Dato che lo schermo vuo¬ 
to è pulito (nero) il colore della coor¬ 
dinata di schermo corrente (C) è im¬ 
postato sul nero. 

La linea 230 dà istruzione che l'in¬ 
put sia preso dalla porta del mouse, 
e la linea 270 richiama la subroutine 


(linee 390-420) che legge la posizio¬ 
ne del mouse e i dati del pulsante. 
Lo schermo a bassa risoluzione di 
20 righe è un reticolo di 40x40. Le 
linee 400-410 convertono i valori di 
posizione grezzi in coordinate Lo- 
Res (il numero 25,575 è ottenuto di- 


Listato 2 


0000 

0000 

0000 

0000 

0000 

0000 

0000 

0000 

0000 

0000 

0000 


1 

2 

3 

4 

5 

e 

7 

8 
9 

10 

11 


* MOUSE.TRACK * 

* BY SANDY MOSSBERG * 

* COPYRIGHT (C) 1985 * 

* BY APPLICANDO 4 * 

* MICROSPARC, INC. * 
********************** 

* Tool Kit Assembler 

* 

* General Equates: 


DOS 3.3 


Pro DOS 


0006 




12 

PTR 

EQU 

$0 6 

Pointer, temp Storage 

0024 




13 

CH 

EQU 

$24 

Column 

0025 




14 

CV 

EQU 

$25 

Row 

0028 




15 

BASL 

EQU 

$28 

Left char of current row 

03D0 




16 

DOSWARM 

EQU 

$3D0 

Warm-start (Pro)DOS 

cooo 




17 

KBD 

EQU 

$C000 

Keyboard input 

coio 




18 

STROBE 

EQU 

$C010 

Keyboard strobe 

ED24 




19 

LINPRT 

EQU 

$ED24 

Print decimai of A,X 

F948 




20 

PRBLNK 

EQU 

$F948 

Print 3 blanks 

FB39 




21 

TEXT 

EQU 

$FB39 

Set normal text window 

FB5B 




22 

TABV 

EQU 

$FB5B 

Set row in A-reg 

FC58 




23 

HOME 

EQU 

$FC58 

Home cursor, clear screen 

FD8E 




24 

CROUT 

EQU 

$FD8E 

Output CR 

FDED 




25 

COUT 

EQU 

$FDED 

Output char 

0000 




26 

* 




0000 




27 

* Screenhole 

Equates : 


0000 




28 

* 




0478 




29 

XL 

EQU 

$478 

+n=lo byte X-position 

04F8 




30 

YL 

EQU 

$4F8 

+n=lo byte Y-position 

0578 




31 

XH 

EQU 

$578 

+n=hi byte X-position 

05F8 




32 

YH 

EQU 

$5F8 

+n=hi byte Y-position 

0778 




33 

BUTTON 

EQU 

$778 

+n=button status 

0000 




34 

* 




0000 




35 

* Offsets to 

Mouse Entry Points: 

0000 




36 

* 




0012 




37 

SETMSE 

EQU 

$12 


0014 




38 

READMSE 

EQU 

$14 


0017 




39 

CLAMPMSE EQU 

$17 


0018 




40 

HOMEMSE 

EQU 

$18 


0019 




41 

INITMSE 

EQU 

$19 


0000 




42 

* 





NEXT 

OBJECT 

"ILE NAME IS 

MOUSE.TRACK 


6000 




43 


ORG 

$6000 


6000 




44 

★____ 




6000 




45 

* Initialize 



6000 




46 

* 




6000 

20 

39 

FB 

47 


JSR 

TEXT 

Set text mode 

6003 

20 

94 

61 

48 


JSR 

CHKMOUSE 

Check for Mouse firmware 

6006 

A9 

91 


49 


LDA 

#$91 

CTL-Q 

6008 

20 

ED 

FD 

50 


JSR 

COUT 

Set 40 columns 

600B 

A0 

19 


51 


LDY 

#INITMSE 


600D 

20 

18 

61 

52 


JSR 

CALLFIRM 

Initialize Mouse firmware 

6010 

20 

28 

61 

53 


JSR 

FMTSCR 

Format screen 

6013 

A0 

12 


54 


LDY 

#SETMSE 


6015 

A9 

01 


55 


LDA 

#1 

Set passive mode 

6017 

20 

18 

61 

56 


JSR 

CALLFIRM 

Start mouse 

601A 

A0 

17 


57 


LDY 

#CLAMPMSE 


601C 

20 

B0 

60 

58 


JSR 

SETCLAMP 

Set new clamping values 

601F 

A9 

00 


59 


LDA 

#0 

for X-coordinate 

6021 

20 

18 

61 

60 


JSR 

CALLFIRM 

Clamp X-coordinate 

6024 

A0 

17 


61 


LDY 

#CLAMPMSE 


6026 

20 

B0 

60 

62 


JSR 

SETCLAMP 

Set new clamping values 

6029 

A9 

01 


63 


LDA 

#1 

for Y-coordinate 

602B 

20 

18 

61 

64 


JSR 

CALLFIRM 

Clamp Y-coordinate 

602E 

A0 

18 


65 


LDY 

#HOMEMSE 


6030 

20 

18 

61 

66 


JSR 

CALLFIRM 

Home Mouse position 

6033 

2C 

10 

CO 

67 


BIT 

STROBE 

Reset keyboard strobe 

6036 




68 

*- 




6036 




69 

* Track 

thè 

Creature: 


6036 




70 

* ______ 




6036 

A0 

14 


71 

TRAKMOUS LDY 

#READMSE 


6038 

20 

18 

61 

72 


JSR 

CALLFIRM 

•Read initial position 

603B 

.90 

16 


73 


BCC 

DUE 

Set initial cursor (alway 


(Continua) 




17 


























videndo 1.023 per 40). Se il mouse 
è fermo e non si è verificato alcun 
avvenimento (per esempio pulsante 
abbassato, pressione di tasto o spo¬ 
stamento del mouse) le linee 320- 
330 mettono il cursore sullo scher¬ 
mo. Su un monitor a colori il curso¬ 
re è color magenta, su un monitor 
monocromatico ha l'aspetto di un ri¬ 
quadro tratteggiato. La linea 340 as¬ 
segna i correnti valori X,Y a OX e 
OY in modo che si possa successiva¬ 
mente documentare un cambiamento 
di posizione. La linea 350 toma ci¬ 
clicamente indietro per un'altra ri¬ 
chiesta di dati. 

La linea 280 saggia la posizione 
di abbassamento dell'una o dell'altra 
mela. Se una mela e il pulsante del 
mouse sono premuti insieme la cor¬ 
rente coordinata Lo-Res è colorata 
in nero, vale a dire un riquadro non 
riempito (nero) rimane nero, mentre 
un riquadro riempito (bianco) viene 
cancellato (reso nero). 

La linea 290 saggia il movimen¬ 
to del mouse confrontando OX con 
X e OY con Y. Se la posizione del 
mouse è cambiata e il pulsante del 
mouse è o era alzato, il vecchio cur¬ 
sore viene pulito, il colore della nuo¬ 
va coordinata di schermo viene letto 
e messo in C e si ha una diramazio¬ 
ne del flusso alle linee che produco¬ 
no il cursore. 

La linea 300 controlla se ci sia u- 
na pressione di tasto, vale a dire se 
ci sia un valore negativo per S. Se 
c'è un tasto premuto il controllo pas¬ 
sa alle linee 460-510 dove lo strabe 
di tastiera viene azzerato, l'input è ac¬ 
cettato da tastiera anziché dal mouse, 
viene stampato un messaggio sulla 
parte di testo dello schermo e viene 
sollecitato l'input. <CTRL>C puli¬ 
sce la videata dello schizzo, <RE- 
TURN> riporta alla corrente videata 
di schizzo e <ESC> mette fine al 
programma. Quando si è messo ter¬ 
mine al programma (linee 550-580) 
viene impostato il modo tutto te¬ 
sto, il mouse viene disattivato e l'ou¬ 
tput è diretto verso lo schermo. 

Afferrato il funzionamento in Ba¬ 
sic, potrete inoltrarvi sulla via che 
porta a diventare competenti pro¬ 
grammatori di mouse. Potrete addirit¬ 
tura migliorare il MOUSE.SKE- 
TCH aggiungendogli un comando 
che salvi gli schizzi su dischetto. 

Per quanto riguarda invece la pro¬ 
grammazione del mouse in assem¬ 
bler, tenete conto che i programmi 
in L.A. interagiscono con il firmwa- 


603D:A0 

14 


74 

UNO 

LDY 

#READMSE 


603F:20 

18 

61 

75 



JSR 

CALLFIRM 

;Read Mouse position 

6042:20 

C3 

60 

76 



JSR 

PRTDATA 

;Print data to screen 

604 5 :B9 

78 

07 

77 



LDA 

BUTTON,Y 

;Get Mouse button status 

604 8 :A4 

24 


78 



LDY 

CH 


604A:29 

20 


79 



AND 

#$20 

/Test bit 5 

604C:F0 

OD 


80 



BEQ 

TRE 

;X,Y unchanged 

604E:AD 

FB 

61 

81 



LDA 

OLDCHAR 

;X,Y changed so 

6051:91 

28 


82 



STA 

(BASL) , Y 

; restore screen char 

6053:20 

7E 

60 

83 

DUE 

JSR 

SETPOSN 

/Set cursor position 

6056:B1 

28 


84 



LDA 

(BASL),Y 


6058:8D 

FB 

61 

85 



STA 

OLDCHAR 

/Save screen char 

605B:A9 

DE 


86 

TRE 

LDA 

#$DE 


605D:91 

28 


87 



STA 

(BASL),Y 

/Print cursor 

605F:2C 

00 

CO 

88 



BIT 

KBD 

/Check keypress 

6062:10 

D9 


89 



BPL 

UNO 

/No keypress. Loop back 

6064: 



90 

*_ 





6064: 



91 

* 

Quit 

: 



6064: 



92 

*- 





6064:2C 

10 

CO 

93 



BIT 

STROBE 

/Reset keyboard strobe 

6067 :AD 

FB 

61 

94 



LDA 

OLDCHAR 


606A:91 

28 


95 



STA 

(BASL)/Y 

;Kill cursor 

606C:A0 

12 


96 



LDY 

#SETMSE 


606E:A9 

00 


97 



LDA 

#0 


6070:20 

18 

61 

98 



JSR 

CALLFIRM 

/Turn Mouse off 

6073:A9 

04 


99 



LDA 

#4 


6075:20 

5B 

FB 

100 



JSR 

TABV 


6078:20 

8E 

FD 

101 



JSR 

CROUT 


607B : 4C 

DO 

03 

102 



JMP 

DOSWARM 

/Exit to Applesoft 

607E: 



103 

*- 





607E: 



104 

* 

Set 

Cursor 

Position 


607E: 



105 

*- 





607E : 



106 

Ir 

Set 

row: 



607E: 



107 

* 





607E:AE 

F8 

61 

108 

SETPOSN LDX 

N 


6081 :BD 

F8 

05 

109 



LDA 

YH, X 


6084:85 

08 


110 



STA 

PTR+2 


6086:A0 

FF 


111 



LDY 

#$FF 


6088 :BD 

F8 

04 

112 



LDA 

YL, X 


608B:38 



113 

QUATTRO SEC 



608C:E9 

28 


114 

CINQUE SBC 

#40 

/Y-units per row 

608E:C8 



115 



INY 



608F:B0 

FB 


116 



BCS 

CINQUE 


6091 :C6 

08 


117 



DEC 

PTR+2 


6093:10 

F6 


118 



BPL 

QUATTRO 


6095:98 



119 



TYA 



6096:20 

5B 

FB 

120 



JSR 

TABV 


6099: 



121 

* 





6099: 



122 

* 

Set 

column 



6099: 



123 

* 





6099:BD 

78 

05 

124 



LDA 

XH, X 


609C: 85 

08 


125 



STA 

PTR+2 


609E:A0 

FF 


126 



LDY 

#$FF 


60A0:BD 

78 

04 

127 



LDA 

XL, X 


60A3:38 



128 

SEI 

SEC 



60A4-.E9 

18 


129 

SETTE 

SBC 

#24 

,*X-units per column 

60A6:C8 



130 



INY 



60A7:B0 

FB 


131 



BCS 

SETTE 


60A9:C6 

08 


132 



DEC 

PTR+2 


60AB:10 

F6 


133 



BPL 

SEI 


60AD: 84 

24 


134 



STY 

CH 


60AF: 60 



135 



RTS 



60B0 : 



136 

*. 





60B0: 



137 

* 

Set 

New Clamping Values: 

60B0 : 



138 

*. 





60B0 : 



139 

* 

Entry conditions: 


60B0 : 



140 

* 

XL/H EQU lo boundary 

60B0 : 



141 

★ 

YL/H EQU hi boundary 

60B0 : 



142 

* 





60B0:A9 

00 


143 

SETCLAMP LDA 

, #0 

/Min=0 

60B2:8D 

78 

04 

144 



STA 

XL 


60B5:8D 

78 

05 

145 



STA 

XH 


60B8:A9 

BF 


146 



LDA 

# $BF 

/Max=959 ($3BF) 

60BA:8D 

F8 

04 

147 



STA 

YL 


60BD : A9 

03 


148 



LDA 

#3 


60BF : 8D 

F8 

05 

149 



STA 

YH 


60C2 : 60 



150 



RTS 



60C3 : 



151 

* 





60C3 : 



152 

* 

Print Data 

Line to 

Screen: 

60C3 : 



153 

* 





60C3 : A5 

25 


154 

PRTDATA LDA 

CV 


60C5 : 48 



155 



PHA 


/Save entry row 

60C6 : A5 

24 


156 



LDA 

CH 


60C8 : 48 



157 



PHA 


/Save entry column 

60C9:A9 

03 


158 



LDA 

#3 


60CB:20 

5B 

FB 

159 



JSR 

TABV 


60CE :A9 

05 


160 



LDA 

#5 


60D0:85 

24 


161 



STA 

CH 


60D2:AC 

F8 

61 

162 



LDY 

N 

/Slot offset 

60D5 : B9 

78 

05 

163 



LDA 

XH, Y 

/Hi byte X-coordinate 

60D8:BE 

78 

04 

164 



LDX 

XL, Y 

/Lo byte X-coordinate 


18 
















60DB:20 

24 

ED 

165 




JSR 

LINPRT 

Print X-coordinate 

60DE: 20 

48 

F9 

166 




JSR 

PRBLNK 


60E1:A9 

0F 


167 




LDA 

#15 


60E3:85 

24 


168 




STA 

CH 


60E5: AC 

F8 

61 

169 




LDY 

N 

Slot offset 

60E8:B9 

F8 

05 

170 




LDA 

YH, Y 

Hi byte Y-coordinate 

60EB:BE 

F8 

04 

171 




LDX 

YL,Y 

Lo byte Y-coordinate 

60EE:20 

24 

ED 

172 




JSR 

LINPRT 

Print Y-coordinate 

60F1:20 

48 

F9 

173 




JSR 

PRBLNK 


60F4:A9 

1A 


174 




LDA 

#26 


60F6:85 

24 


175 




STA 

CH 


60F8:AC 

F8 

61 

176 




LDY 

N 

Slot offset 

60FB:B9 

78 

07 

177 




LDA 

BUTTON,Y 


60FE:A2 

08 


178 




LDX 

#8 

Bit counter 

6100:0A 



179 

OTTO 


ASL 

A 


6101:48 



180 




PHA 



6102:90 

04 


181 




BCC 

NOVE 

Clear bit found 

6104 :A9 

B1 


182 




LDA 

# $B1 

Set bit found 

6106:24 

02 


183 




BIT 

2C 

Skip next 2 bytes 

6108 :A9 

B0 


184 

NOVE 


LDA 

#$B0 


610A:20 

ED 

FD 

185 




JSR 

COUT 

Print bit status 

610D:68 



186 




PLA 



610E-.CA 



187 




DEX 


;Decrement bit counter 

610F:10 

EF 


188 




BPL 

OTTO 

Get another bit 

6111:68 



189 




PLA 



6112:85 

24 


190 




STA 

CH 

Restore entry column 

6114:68 



191 




PLA 



6115 : 4C 

5B 

FB 

192 




JMP 

TABV 

Restore entry row 

6118: 



193 

★ 






6118: 



194 

* 

Cali 

Mouse 

Firmware: 


6118: 



195 

* 






6118: 



196 

* 

Entry conditions: 


6118: 



197 

* 


X 

EQU Cn 


6118: 



198 

■k 


Y 

EQU nO 


6118: 



199 

* 


A 

EQU user defined 


6118: 



200 

* 






6118:48 



201 

CALLFIRM PHA 



6119:B1 

06 


202 




LDA 

(PTR),Y 

•Set lo byte of Mouse 

611B:8D 

26 

61 

203 




STA 

FIRMADR+1 

firmware routine 

611E:AE 

F9 

61 

204 




LDX 

CN 

■Entry X-reg 

6121: AC 

FA 

61 

205 




LDY 

NO 

•Entry Y-reg 

6124:68 



206 




PLA 


; Entry A-reg 

6125:4C 

00 

00 

207 

FIRMADR JMP 

$0000 

; Set by CHKMOUSE & CALLFIRM 

6128: 



208 

*. 






6128: 



209 

★ 

Format Screen: 


6128: 



210 

*. 






6128:20 

58 

FC 

211 

FMTSCR 

JSR 

HOME 


612B:A2 

00 


212 




LDX 

#0 


612D:BD 

6C 

61 

213 

A 



LDA 

TXHDR,X 

;Print header 

6130 :F0 

06 


214 




BEQ 

B 


6132:20 

ED 

FD 

215 




JSR 

COUT 


6135 :E8 



216 




INX 



6136:DO 

F5 


217 




BNE 

A 

Always 

6138 :A9 

03 


218 

B 



LDA 

#3 


613A:20 

5B 

FB 

219 




JSR 

TABV 


613D:A9 

03 


220 




LDA 

#3 


613F: 85 

24 


221 




STA 

CH 


6141 :A9 

D8 


222 




LDA 

#$D8 

■Print status line 

6143:20 

ED 

FD 

223 




JSR 

COUT 


6146:A9 

BD 


224 




LDA 

# $BD 


6148:20 

ED 

FD 

225 




JSR 

COUT 


614B:A9 

OD 


226 




LDA 

#13 


614D:85 

24 


227 




STA 

CH 


614F:A9 

D9 


228 




LDA 

# $D9 


6151:20 

ED 

FD 

229 




JSR 

COUT 


6154 :A9 

BD 


230 




LDA 

# $BD 


6156:20 

ED 

FD 

231 




JSR 

COUT 


6159:A9 

17 


232 




LDA 

#23 


615B:85 

24 


233 




STA 

CH 


615D:A9 

C2 


234 




LDA 

# $C2 


615F:20 

ED 

FD 

235 




JSR 

COUT 


6162 :A9 

BD 


236 




LDA 

#$BD 


6164:20 

ED 

FD 

237 




JSR 

COUT 


6167 :A9 

A5 


238 




LDA 

#$A5 


6169:4C 

ED 

FD 

239 




JMP 

COUT 


616C: 



240 

* 






616C : AA 

AA 

AA 

241 

TXHDR 

ASC 

" *** * *APPLEMOUSE TRACKING STATION*****" 

616F:AA 

AA 

A0 








6172:CI 

DO 

DO 








6175 :CC 

C5 

CD 








6178 :CF 

D5 

D3 








617B:C5 

A0 

D4 








617E:D2 

CI 

C3 








6181:CB 

C9 

CE 








6184 :C7 

A0 

D3 








6187 :D4 

CI 

D4 








618A:C9 

CF 

CE 








618D:A0 

AA 

AA 








6190:AA 

AA 

AA 








6193:00 



242 




DFB 

00 


6194: 



243 

*- 





- (Continua) 


re dello slot d'espansione accedendo 
a tre aree speciali di memoria: 

1. Lo spazio di ROM della scheda 
periferica è un'area di 256 byte (da 
$CnOO a$CnFF, dove n è il numero 
dello slot). Basta inserire una scheda 
in uno slot d'espansione perché que¬ 
sto spazio si riempia di codici bi¬ 
nari. 

2. Lo spazio di I/O della scheda 
periferica occupa i 16 byte da $C080 
+ Y a $C08F + Y, dove Y è uguale 
al numero dello slot moltiplicato 
per 16. E' possibile comunicare diret¬ 
tamente con la ROM del firmware 
periferico attraverso dei soft switch. 

3. La RAM degli slot periferici 
consta di otto locazioni per ciascuno 
slot d'espansione (1-7) ed è usata 
principalmente per immagazzinare 
dati. Poiché questi indirizzi rientrano 
nell'ambito del testo e del display a 
bassa risoluzione (ma il loro conte¬ 
nuto non compare sullo schermo e 
su di essi non influiscono le norma¬ 
li operazioni di schermo) vengono 
chiamati buchi di schermo. 

Per quanto la descrizione qui so¬ 
pra sia generica essa è valida per il 
firmware del mouse. Si vedrà adesso 
come i programmi in L.A. possano 
controllare il mouse. 


Modi e routine 

Il modo passivo costituisce la ma¬ 
niera più semplice per gestire il 
mouse. Tutte le funzioni sono svol¬ 
te internamente al firmware senza di¬ 
sturbare il sistema principale. Nel 
modo interrupt il firmware del mou¬ 
se invia un segnale d’interruzione 
(IRQ) all'unità di elaborazione centra¬ 
le dell'Apple ogni qualvolta si verifi¬ 
ca un evento d'interruzione valido. 
In generale l’interrupt viene servito 
durante il ciclo di refresh verticale 
del monitor. Il modo è impostato 
durante la chiamata della routine SE- 
TMOUSE descritta nella sezione se¬ 
guente. Il nibble di ordine basso del 
byte di modo contiene tutte le infor¬ 
mazioni pertinenti, come si vede nel¬ 
la tavola 2. Per la manipolazione 
del mouse sono disponibili otto rou¬ 
tine contenute nel firmware: 

1. INITMOUSE imposta i valori 
interni di default per il firmware del 
mouse e sincronizza la sua funzione 
con il ciclo di blanking verticale. 
Questa routine dev'essere chiamata 
prima di qualsiasi altra routine del 
mouse ed è meglio chiamarla prima 


■ 

19 















di creare qualche cosa sullo schermo. 

2. SETMOUSE avvia o arresta le 
operazioni del mouse, a seconda del 
contenuto del byte di modo nel regi¬ 
stro A. Se l'accumulatore contiene 
zero il mouse viene disattivato. Un 
valore di 1 nel registro A imposta il 
modo passivo. I valori da $2 a $F 
impostano il modo interrupt. 

3. READMOUSE trasferisce i da¬ 
ti del mouse dal firmware ai buchi di 
schermo come risulta dall'elenco del¬ 
la tavola 3 (dove n è uguale al nu¬ 
mero dello slot).Gli attributi del 
byte dello stato del pulsante e del- 
l’interrupt (BIS) sono visibili nella 
tavola 4. READMOUSE pulisce i 
bit 1-3 nel byte BIS. Lo spostamen¬ 
to del mouse può essere misurato su 
un arco massimo di 65.536 unità; i 
valori di default sono però limitati a 
un arco di 0-1.023. 

4. CLEARMOUSE azzera le coor¬ 
dinate X,Y, sia nel firmware sia nei 
buchi di schermo. Il byte BIS rima¬ 
ne intatto. 

5. SERVEMOUSE aggiorna il 
byte BIS per rivelare quale evento ab¬ 
bia causato l'interruzione. I buchi di 
schermo restano intatti. All'uscita 
il carry azzerato indica che l'interru¬ 
zione è stata causata dal mouse, men¬ 
tre il carry a 1 segnala un'interruzio¬ 
ne non causata dal mouse. 

6. CLAMPMOUSE imposta nuo¬ 
vi valori per i dati di posizione del 
mouse in conformità con il contenu¬ 
to delle locazioni dei buchi di scher¬ 
mo elencate nella tavola 5. Se il 
registro A contiene uno zero CLAM¬ 
PMOUSE imposta l'estensione delle 
coordinate X. Se l'accumulatore è di¬ 
verso da zero l'estensione delle coor¬ 
dinate Y viene bloccata. Questa rou¬ 
tine mescola i contenuti dei buchi 
di schermo della posizione X,Y (li 
si può ripristinare con REA¬ 
DMOUSE). 

7. HOMEMOUSE imposta i dati 
di posizione del firmware sui valori 
più bassi permessi. Questa chiamata 
equivale a impostare la posizione del 
mouse sull'angolo in alto a sinistra 
della finestra di delimitazione. I valo¬ 
ri dei buchi di schermo rimangono 
intatti (li si può reimpostare con 
READMOUSE). 

8. POSMOUSE imposta i regi¬ 
stri di posizione del firmware sui va¬ 
lori esistenti nei buchi di schermo 
della posizione X,Y. 

Gli indirizzi dei punti d'ingresso 
per ciascuna delle routine del mouse 
sono contenuti in una tavola nel fir¬ 


mware e possono essere ricavati co¬ 
me segue. 

Il byte di ordine alto è sempre 
Cn, dove n è il numero dello slot. 
La tavola di ricerca (tavola 6) prov¬ 
vede solo l'indirizzo di ordine basso 
per ciascuna routine. 

Per esempio se il “topo” è inseri¬ 
to nello slot 4 il punto d'ingresso 
per impostare il mouse viene calcola¬ 
to addizionando il contenuto della lo¬ 
cazione $C412 al valore $C400. 


Un modo per farlo è descritto nel 
programma dimostrativo che segue. 

Prima che si faccia la chiamata ef¬ 
fettiva del mouse i registri X e Y de¬ 
vono contenere il valore Cn (per e- 
sempio $C4 per lo slot 4) e il valo¬ 
re nò (il numero di slot moltiplicato 
$10, per esempio $40 per lo slot 4). 
Con l'eccezione di SERVEMOUSE 
il bit di carry indica se la chiamata è 
stata completata con successo (se il 
carry è a 1 è avvenuto un errore). 


6194: 



244 

* Check Slots 

for Mouse Firmware: 

6194: 



245 

* - 



6194: 



246 

* Signature bytes of 

Mouse firmware: 

6194: 



247 

* CnOC EQU $20 


6194: 



248 

* CnFB EQU $D6 


6194: 



249 

* 



6194: 



250 

* Look for Mouse firmware: 

6194: 



251 

* 



6194 :A2 

08 


252 

CHKMOUSE LDX 

#8 

;Slot counter (+1) 

6196 :A9 

00 


253 

LDA 

#0 

;Lo byte of CnOO 

6198:85 

06 


254 

STA 

PTR 


619A:A9 

C8 


255 

LDA 

#$C8 

;Hi byte of CnOO (+1) 

619C:85 

07 


256 

STA 

PTR+1 


619E:C6 

07 


257 

C DEC 

PTR+1 

;Decrement Cn 

61A0:CA 



258 

DEX 


;Decrement slot counter 

61A1:F0 

23 


259 

BEQ 

NOMOUSE 

;Mouse firmware not found 

61A3:A0 

OC 


260 

LDY 

#$C 

; Offset to CnOC 

61A5:B1 

06 


261 

LDA 

(PTR) , Y 

;Get byte 

61A7:C9 

20 


262 

CMP 

#$20 

;Is it lst ID byte? 

61A9:D0 

F3 


263 

BNE 

C 

;No. Check next slot 

61AB:A0 

FB 


264 

LDY 

# $FB 

/Offset to CnFB 

61AD:B1 

06 


265 

LDA 

(PTR) , Y 

;Get byte 

61AF:C9 

D6 


266 

CMP 

#$D6 

;Is it 2nd ID byte? 

61B1:D0 

EB 


267 

BNE 

C 

;No. Check next slot 

61B3 : 



268 

* 



61B3 : 



269 

* Mouse firmware found: 

61B3 : 



270 

* 



61B3:A5 

07 


271 

LDA 

PTR+1 


61B5:8D 

27 

61 

272 

STA 

FIRMADR+2 ; Set hi byte of slot 

61B8:8D 

F9 

61 

273 

STA 

CN 

;Save Cn for X-reg 

61BB:0A 



274 

ASLA 

;shift 

n to hi nibble 

61BC : 0A 



275 

ASLA 



61BD:0A 



276 

ASLA 



61BE:0A 



277 

ASLA 



61BF:8D 

FA 

61 

278 

STA 

NO 

;Save nO for Y-reg 

61C2 : 8E 

F8 

61 

279 

STX 

N 

;Save slot # 

61C5 : 60 



280 

RTS 



61C6: 



281 

* 



61C6: 



282 

* Mouse firmware not 

located: 

61C6: 



283 

* 



61C6:20 

58 

FC 

284 

NOMOUSE JSR 

HOME 


61C9:A2 

00 


285 

LDX 

#0 


61CB:BD 

D9 

61 

286 

D LDA 

TXNOMSE 

X /Print message 

61CE:F0 

06 


287 

BEQ 

TOBASIC 


61D0 : 20 

ED 

FD 

288 

JSR 

COUT 


61D3:E8 



289 

INX 



61D4:D0 

F5 


290 

BNE 

D 

;Always 

61D6:4C 

DO 

03 

291 

TOBASIC JMP 

DOSWARM 


61D9: 



292 

* 



61D9:2C 

6E 

03 

293 

TXNOMSE BIT 

878D 


61DC: CD 

CF 

D5 

294 

ASC 

"MOUSE 

FIRMWARE NOT FOUND..." 

61DF:D3 

C5 

A0 





61E2:C6 

C9 

D2 





61E5: CD 

D7 

CI 





61E8:D2 

C5 

A0 





61EB:CE 

CF 

D4 





61EE:A0 

C6 

CF 





61F1-.D5 

CE 

C4 





61F4.-AE 

AE 

AE 





61F7:00 



295 

DFB 

00 


61F8 : 



296 

*- 



61F8 : 



297 

* Storage Locations: 


61F8 : 



298 

*_ 



61F8 : 



299 

N DS 

1,0 

/Slot # 

61F9: 



300 

CN DS 

1,0 

;X-reg setup 

61 FA: 



301 

NO DS 

1,0 

/Y-reg setup 

61FB: 



302 

OLDCHAR DS 

1,0 

/Screen char replaced 

61FC: 



303 



/by cursor 


*** SUCCESSFUL ASSEMBLY : NO ERRORS 


20 












TAVOLA 2. Attributi byte di modo 

Bit 

Funzione (se impostata) 

0 

Attiva il mouse 

1 

Abilita l’interrupt se il mouse si sposta 

2 

Abilita l'interrupt quando il pulsante del mouse è giù 

3 

Abilita l'interrupt a ogni ciclo di refresh dello schermo 

4-7 

Riservato (deve essere zero) 


TAVOLA 3. Trasferimenti di READMOUSE 

Indirizzo buco schermo 

Contenuto 

$478 + n 

Byte basso della coordinata X 

$4F8 + n 

Byte basso della coordinata V 

$578 + n 

Byte alto della coordinata X 

$5F8 + n 

Byte alto della coordinata Y 

$678 + n 

Riservato 

$6F8 + n 

Riservato 

$778 + n 

Stato pulsante e interrupt 

$7F8 + n 

Modo corrente 


Attributi del 

TAVOLA 4. 

bit di stato pulsante e interrupt (BIS) 

Bit BIS 

Significato (se uno) 

0 

Riservato 

1 

Interrupt causato da spostamento del mouse 

2 

Interrupt causato da pulsante giù 

3 

Interrupt causato da refresh schermo 

4 

Riservato 

5 

X o Y cambiato rispetto a lettura precedente 

6 

Pulsante giù (lettura precedente) 

7 

Pulsante giù attualmente 


Il demo in L.A. 

Il MOUSE.TRACK (listato 2) 
è più complesso del semplice pro¬ 
gramma in linguaggio assemblatore 
del manuale del Ile. 

Sullo schermo viene posto il cur¬ 
sore del mouse e una linea di stato 
fornisce le coordinate X, Y del curso¬ 
re e i valori di bit del byte di BIS. 
Premendo un tasto qualunque si met¬ 
te fine al programma. La cosa può 
sembrare non molto emozionante, 
ma le tecniche impiegate semplifi¬ 
cheranno la programmazione del 
mouse in L.A. 

Usate un assemblatore per intro¬ 
durre il codice sorgente visibile nel 
listato 2, o usate il Monitor per in¬ 
trodurre direttamente il codice. Sal¬ 


vate il programma con il comando: 
BSAVE MOUSE.TRA- 

CK,A$6000,L$1F6 

Chi non avesse pratica di pro¬ 
grammi assemblatori può consultare 
la rubrica “Per chi comincia” in que¬ 
sto numero. 

Dopo che è stata impostata una 
normale finestra di testo (linea 47) u- 
na chiamata (linea 48) alla subrouti¬ 
ne CHKMOUSE (linee 252-295) ri¬ 
cerca nel firmware dello slot i byte 
ID del mouse. 

Se non trova il “topo” viene stam¬ 
pato un messaggio e il programma 
ha termine. Se viene trovato il fir¬ 
mware del mouse le locazioni di me¬ 
moria N, CN e NO (linee 299-301) 
vengono riempite rispettivamente 
con il numero dello slot, il valore 


Cn, e il numero dello slot moltipli¬ 
cato per $10. 

Qualora non sia attivo il modo 
quaranta colonne a ciò si provvede 
con 1'emissione di <CTRL>Q via 
COUT (linee 49-50). 

Le chiamate sono gestite dalla su¬ 
broutine CALLFIRM (linee 201- 
207), che salvaguarda il registro A 
d'introduzione e carica CN e NO ri¬ 
spettivamente nei registri X e Y. Un 
codice ad automodifica (linee 202- 
203) produce la corretta istruzione 
di salto (linea 207). Dopo che il 
“topo” è stato svegliato con INI- 
TMOUSE (linee 51-52) viene for¬ 
mattato lo schermo (linea 53) e SE- 
TMOUSE avvia il mouse nel modo 
passivo (linee 54-56). 

Dato che si segue la posizione del 
mouse su uno schermo che contiene 
40 colonne e 24 righe è logico cam¬ 
biare le estensioni di default X e Y 
da 0-1023 a valori che rendano più 
facile tracciare le coordinate di scher¬ 
mo. Poiché 40 per 24 è uguale a 
960 è stata fissata con CLAM- 
PMOUSE una finestra di delimita¬ 
zione di 0-959 per ambedue gli assi 
(linee 57-64). Dopo aver azzerato il 
mouse (linee 65-66) ed essersi assi¬ 
curati che lo strobe di tastiera sia 
sgombro (linea 67) si comincia seria¬ 
mente a tener dietro al mouse. 

Dopo una chiamata di predisposi¬ 
zione a READMOUSE (linee 71- 
72) il controllo passa alla linea 83, 
dove si imposta la posizione del cur¬ 
sore chiamando SETPOSN (linee 
108-135). Qui vengono estratti i da¬ 
ti dei buchi di schermo e fissati i 
valori per CH e CV. Notate che o- 
gnuna delle 40 colonne è rappresenta¬ 
ta da 24 unità di spostamento (40 x 
24 = 960), mentre ognuna delle 24 
righe richiede 40 unità di spostamen¬ 
to (24 x 40 = 960). 

Vi chiederete forse perché la fine¬ 
stra di delimitazione non sia stata fis¬ 
sata su un'estensione di 0-23 per l'as¬ 
se Y e di 0-39 per le coordinate X. 

La risposta è semplice: valori di 
delimitazione tantobassiingrandireb- 
bero a tal punto i movimenti del 
mouse che uno spostamento pur mi¬ 
nimo farebbe avanzare il cursore at¬ 
traverso l'intera videata. 

Quando sarete a vostro agio con 
questo programma provate questi 
piccoli valori di delimitazione, modi¬ 
ficate SETPOSN in modo che riflet¬ 
ta la nuova estensione, e osservate 
di persona il fenomeno. Applicando 
queste tecniche a un autentico pro- 


■n 


21 




















lo applico, 
tu applichi? 


La pubblicità su 
Applicando è informazione. 
Chi legge Applicando 
possiede un computer 
Apple o sta per cambiarlo 
con un Apple Ile. 

O con un Apple Ile. 

Ocon un Macintosh. 
Oppure non lo cambia 
affatto, se lo tiene stretto, 
ma vuol sapere dove, 
come e cosa fa 
veramente per lui. 

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P Iva 0701483015 7-C.CJAA 
Milano 1132820 - Tribunale 
MilanoReg Soc. n. 64797 
Banca Popolare di 
M ilano Ag. 17 

Per la pubblicità 
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telefono 02/ 7533939 - 7532151 



TAVOLA 5. Valori 

di clamping 

Indirizzo buco di schermo 

Contenuto 

$478 

Byte basso della coordinata X 

$4F8 

Byte basso della coordinata V 

$578 

Byte alto della coordinata X 

$5F8 

Byte alto della coordinata V 


TAVOLA 6. Indirizzi di ordine basso 
per la routine del firmware del mouse 

Indirizzo 

Routine 

$Cn12 

SETMOUSE 

$Cn13 

SERVEMOUSE 

$Cn14 

READMOUSE 

$Cn15 

CLEARMOUSE 

$Cn16 

POSMOUSE 

$Cn17 

CLAMPMOUSE 

$Cn18 

HOMEMOUSE 

$Cn19 

INITMOUSE 


gramma troverete probabilmente op¬ 
portuno ridurre i valori di delimita¬ 
zione. I valori correnti offrono una 
risoluzione estremamente elevata, 
ma il mouse esige una supericie di o- 
perazione molto vasta. 

Il loop formato dalle linee 74-89 
aggiorna in continuazione i dati del 
mouse. Le linee 74-75 leggono il 
firmware e la linea 76 chiama la su¬ 
broutine che stampa le informazioni 
sullo schermo. 

Lo spostamento del mouse è rive¬ 
lato testando il bit 5 del byte di BIS 
(linee 77 e 79). Se il bit è a zero (li¬ 
nea 80) il mouse è rimasto fermo e 
il flusso passa alle linee 86-88, che 
mettono il cursore sullo schermo e 
controllano se sia stato premuto un 
tasto. Se il bit 5 del byte di BIS è a 
1 vuol dire che il mouse è andato in 
giù, e in questo caso il cursore viene 
sostituito con il carattere di schermo 
che occupava in precedenza quella 
posizione (linee 81-82), viene calco¬ 
lata la nuova posizione (linea 83) e 
il carattere di schermo a quella loca¬ 
zione viene salvato (linee 84-85) pri¬ 
ma che venga stampato il cursore (li¬ 
nee 86-87). 

Se c'è un tasto premuto la dirama¬ 
zione a linea 89 non viene accolta e 
il flusso va al codice di uscita dal 
programma. 

La linea 93 azzera lo strabe di ta¬ 
stiera, le linee 94-95 obliterano il 
cursore, le linee 96-98 disattivano il 
mouse e le linee 99-102 fanno usci¬ 
re in Applesoft. 


Va detto infine che sono disponi¬ 
bili per il vostro Apple due nuovi 
prodotti importanti. 

L'Apple Ile Enhancement Kit che 
trasforma il vostro Ile in uno stru¬ 
mento più potente. Quattro chip di 
sostituzione comprendono una CPU 
65C02, con il suo set di istruzioni 
migliorato e l'elaborazione più rapi¬ 
da, un generatore di caratteri che 
provvede icone grafiche e due chip di 
ROM del Monitor. Il nuovo Moni¬ 
tor permette comandi Applesoft in 
lettere minuscole, comprende un mi¬ 
ni-assembler e ha la capacità di ricer¬ 
ca dell'ASCII. Sono supportati gli 
interrupt. Così per un prezzo esiguo 
il vostro vecchio Ile può esser tra¬ 
sformato in un computer più poten¬ 
te analogo al Ile. 

Il MouseText Tool Kit provvede 
un ambiente analogo a quello del 
Macintosh nel Ile e nel Ile che sia 
stato aggiornato con l'Enhancement 
Kit. Il cuore del kit è un insieme di 
routine in linguaggio macchina ac¬ 
cessibili o dal L.A. o dal Basic tra¬ 
mite il comando di ampersand (&). 
E' necessario il ProDOS. La veloci¬ 
tà dell'interfaccia Basic si avvicina a 
quella di un programma binario. 

Questo programma è disponibile 
su dischetto. L'elenco, i prezzi 

e le modalità d'ordine di questo e 
degli altri dischetti disponibili sono 
riportati nella rubrica Disk Service. 


22 























^ Scambiare informazioni fra un Macintosh e un PC IBM sarebbe 
semplicissimo se ci fosse compatibilità fra i sistemi operativi utilizzati 
dalle due macchine. Invece i due computer non solo utilizzano sistemi 
operativi diversi, ma registrano anche le informazioni in maniera differente. 
E' tuttavia possibile comunicare fra i due sistemi. Vediamo come. 


Pronto, Big Blue? 


Sembra incredibile che possano 
comunicare due computer che utiliz¬ 
zano sistemi operativi incompatibi¬ 
li, tanto più che per registrare le 
informazioni utilizzano un diverso 
processo; il modo per ottenere que¬ 
sto “dialogo” invece c'è, ed è quello 
di trasferire un documento (o un file) 
da un computer all’altro attraverso le 
uscite seriali presenti in ciascuna 
macchina. 

Connessioni 
e software 

I due computer si possono colle¬ 
gare con un cavo la cui estremità ver¬ 
so Mac dev'essere inserita nella usci¬ 
ta modem, e verso IBM è inserita 
nelle uscite seriali COMI oppure 
COM2. In molti casi si può utilizza¬ 
re un cavo chiamato “modem-elimi- 
nator”, che scambia le linee di in¬ 
gresso e uscita dati. Il cavo utilizza¬ 
to da Macintosh per l'Imagewriter, 
essendo un cavo modem-eliminator, 
può essere per esempio utilizzato a 
tale scopo se i due computer si trova¬ 
no abbastanza vicini. 

Se però la loro distanza non con¬ 
sente un interfacciamento diretto, la 
connessione può aver luogo attraver¬ 
so le linee telefoniche: è necessario 
avere un modem per ciascun compu¬ 
ter. Il modem del computer che in¬ 
via i dati serve per convertire le in¬ 
formazioni digitali in modulazione 
di suoni che possono viaggiare nelle 
linee telefoniche. Il modem del com¬ 
puter ricevente demodula i suoni 
nuovamente in informazioni digitali 
che il computer è in grado di leggere 
e immagazzinare. 

II modem deve essere collegato 


nel Macintosh all'uscita modem con 
un cavo per modem, mentre il mo¬ 
dem per PC IBM può essere una 
scheda circuitale da inserire in uno 
degli slot, oppure è un apparecchio a 
se stante, da collegare sull’uscita se¬ 
riale COMI o COM2, con un cavo 
modem con connettore a 25 pin a 
ciascuna estremità (figura 1). 

Ciascun modem va poi collegato 
alla linea telefonica; la maggior par¬ 
te dei modem più recenti si collega 
attraverso una spina modulare stan¬ 
dard per telefono, altri, come il mo¬ 
dem Hayes Smartmodem 1200, si 
collegano in modo diretto, formando 
automaticamente il numero telefo¬ 
nico. 

Per quanto riguarda il software di 


comunicazione, va detto subito che 
non si possono inviare direttamente 
documenti da un programma di word 
processing tipo MacWrite per il 
Mac a un programma di word proces¬ 
sing come il MultiMate o il Micro¬ 
soft Word per il PC IBM; è necessa¬ 
rio un programma di comunicazione 
su ciascuna macchina, per trasferire 
fisicamente i file da un computer al¬ 
l'altro. 

Normalmente si usano program¬ 
mi di emulazione di terminali, oppu¬ 
re programmi che consentono lo 
scambio di informazioni con banche 
dati, o ancora dedicati allo scopo spe¬ 
cifico per trasferire file da Mac ad al¬ 
tri computer. Per il Macintosh esi¬ 
stono programmi come MacTermi- 



Connettendo MacCharlie a un Mac si ottiene un sistema che simula PC IBM. 


23 









nal, Smartcom II, Telescape, e perfi¬ 
no degli accessori della scrivania co¬ 
me MockTerminal. Sul PC IBM, in¬ 
vece, ci sono programmi come PC- 
Talk III, Crosstalk, Smartcom II e 
molti altri. 

Se si utilizza un modem il softwa¬ 
re deve essere compatibile con il mo¬ 
dem stesso, così che il programma 
possa far funzionare il modem per 
comporre il numero telefonico, stabi¬ 
lire la comunicazione, rispondere al¬ 
le chiamate in arrivo, e così via. Un 
metodo ottimale è quello di usare un 
tipo di software per comunicazione 
studiato appositamente per trasferire 
documenti da Mac a un altro perso¬ 
nal computer, tipo il PC IBM: tali 
programmi sono il MacLink e il PC 
to Mac and Back. Programmi di co¬ 
municazioni come questi ultimi sem¬ 
plificano il processo di trasferimento 
dei file e hanno caratteristiche parti¬ 
colari: ad esempio MacLink permet¬ 
te di controllare l'intero file trasferi¬ 
to, sia in uscita che in ingresso da 
Mac. 


Variano i parametri 

Per scambiare informazioni fra 
Macintosh e PC è necessario che le 
regolazioni di entrambe le macchine 
siano conformi. Quasi tutti i pro¬ 
grammi per comunication possono 
variare i parametri attraverso un me¬ 
nù oppure con speciali comandi. 

MacLink e PC to Mac and Back 
vengono fomiti con tutte le regola¬ 


zioni corrette. Il parametro più im¬ 
portante è la velocità alla quale av¬ 
viene lo scambio di informazioni fra 
i due computer, che viene chiamata 
“baud rate”. I suoi valori spaziano da 
110 bit per secondo (bps) fino a 
19200 bps, ovvero da 11 a 1920 ca¬ 
ratteri per secondo. 

Sia il Mac che il PC devono esse¬ 
re regolati allo stesso baud rate. Bi¬ 
sogna attivare anche la funzione di e- 
co, talvolta chiamata “half-duplex”, 
in modo da vedere ciò che viene bat¬ 
tuto a tastiera. 

Il significato delle altre regolazio¬ 
ni (il numero dei bit di dati, chiama¬ 
to “lunghezza di parola”; la parità; i 
bit di start e i bit di stop) non è im¬ 
portante, purché i parametri siano 
gli stessi su entrambi i computer. 

Dopo aver fatto partire su entram¬ 
bi i computer i programmi appositi 
e aver predisposto correttamente i pa¬ 
rametri, finalmente Mac e PC posso¬ 
no comunicare. Se i due computer 
sono connessi direttamente attraver¬ 
so un cavo, senza modem, qualun¬ 
que cosa venga battuta su di uno dei 
due computer viene visualizzata su 
entrambi i monitor. 

Se i due computer sono connessi 
via modem, un computer deve chia¬ 
mare l'altro prima di poter comunica¬ 
re. I programmi di comunicazione 
generalmente hanno nel menù la pro¬ 
cedura per comporre il numero di te¬ 
lefono, oppure esiste un apposito co¬ 
mando da battere sulla tastiera affin¬ 
ché il modem componga il numero 
telefonico. Per esempio, per lo 


1 . 1 8 

2 2 3 

3 3 5 

7 7 7 

20 20 9 

2 


1.1 Collegamento PC IBM a Modem 6 


1 

7 
3 

8 
2 
6 

20 


9 

5 

3 


1.2 Collegamento Mac a Modem 

. 2 

. 3 

- 7 


1.3 Collegamento Macintosh a PC IBM 


Figura 1. Schema cavi di connessione per trasmissione dati. 


Smartmodem della Hayes, per il mo¬ 
dem Apple o altri compatibili, batte¬ 
re ATD55512121 serve per dare l'i¬ 
struzione di comporre il numero tele¬ 
fonico 5551212. 

La maggior parte dei programmi 
di comunicazione risponde automati¬ 
camente alle chiamate in arrivo e sta¬ 
bilisce la comunicazione con il com¬ 
puter in chiamata. Per i modem so¬ 
pra citati il comando ATA serve a 
questo scopo. 

Se Mac e PC sono connessi e nes¬ 
sun carattere battuto appare su cia¬ 
scuno dei due video, potrebbe essere 
colpa del cavo, che va sostituito: se 
si utilizza un cavo modem-elimina- 
tor, per esempio un cavo dell'Image- 
writer, forse è meglio sostituirlo 
con un cavo modem standard. Se en¬ 
trambi i tipi di cavo non funziona¬ 
no, allora bisogna controllare i para¬ 
metri impostati sui due computer, 
che devono essere esattamente u- 
guali. 

Trasferimento 
e ricezione 

La maggior parte dei programmi 
di comunicazione è in grado di rice¬ 
vere o di spedire dei documenti sia 
seguendo una procedura di controllo 
degli errori durante il trasferimento, 
sia senza seguirla. Il modo in cui si 
ottiene tale controllo non è impor¬ 
tante; ciò che è invece importante è 
che i due programmi di comunicazio¬ 
ne usino lo stesso metodo. 

Il modo più semplice per trasferi¬ 
re un file, chiamato modo-testo, 
cattura di file, o modo ASCII, è quel¬ 
lo di non fare nessun controllo di er¬ 
rori. I trasferimenti di file in mo¬ 
do-testo sono generalmente corretti 
quando i due computer sono collega¬ 
ti direttamente attraverso un cavo. 

Quando il Mac e il PC sono colle¬ 
gati attraverso modem su linea tele¬ 
fonica, c'è la possibilità di errori do¬ 
vuti al rumore elettrico o statico del¬ 
la linea, per cui è consigliabile ese¬ 
guire il controllo di errori durante il 
trasferimento. Il protocollo Xmo¬ 
dem, chiamato anche protocollo 
Christiansen, da Ward Christiansen 
che lo ha sviluppato, è la forma più 
comune di controllo di errori nelle 
comunicazioni fra personal com¬ 
puter. Altri programmi di comunica¬ 
zione offrono protocolli diversi di 
controllo di errori: per esempio, Ma¬ 
cLink e PC to Mac and Back. 


24 






















é Rrthiuio Composizione Ricerca Caratteri Paragrafo Documento 



Figura 2. Puntini tra una parola e l'altra e strane P rovesciate alla 
fine di ogni paragrafo appaiono, con alcuni W. P., se il testo viene 
trasferito. 


Usare un protocollo di controllo 
di errori, ovviamente, rallenta la con¬ 
versione dei file, ma garantisce un 
trasferimento più accurato. 

Quando si usa un protocollo 
Xmodem, non è importante che un 
computer cominci l'invio di un docu¬ 
mento prima che l'altro inizi a rice¬ 
verlo o viceversa, perché entrambi i 
computer attendono un segnale di 
“pronto” prima di iniziare il trasferi¬ 
mento. Quando si usa il modo testo, 
per la verità, un computer potrebbe 
essere pronto a ricevere in anticipo 
sull’invio, oppure potrebbe perdersi 
la prima parte della trasmissione. 

Molti programmi di comunicazio¬ 
ne, come MacTerminal, evitano la 
perdita di informazioni in modo te¬ 
sto registrando automaticamente i da¬ 
ti in arrivo in aree speciali del di¬ 
schetto chiamate “buffer di cattura”. 
Con MacTerminal si può salvare il 
buffer di cattura su dischetto attraver¬ 
so la scelta del comando Salva o Re¬ 
gistra. Molti programmi di comuni¬ 
cazione del PC IBM hanno una carat¬ 
teristica analoga. Usando il protocol¬ 
lo di verifica dell'errore di MacTermi¬ 
nal, il comando Ricevi nel Menù 
permette di specificare il nome del fi¬ 
le e il dischetto dove devono essere 
immagazzinate le informazioni in ar¬ 
rivo. Per spedire un documento con 
MacTerminal, bisogna selezionare la 
funzione Invia sul Menù, quindi sele¬ 
zionare il nome del documento dall'e¬ 
lenco nell'area video del MiniFinder. 
Da PC, invece, bisogna battere il co¬ 
mando di invio e poi il nome del fi¬ 


le da inviare. Usando il modo testo, 
il testo del documento scorre sullo 
schermo di entrambi i computer du¬ 
rante la trasmissione. Usando il pro¬ 
tocollo Xmodem con MacTerminal, 
si vede una scala che indica a che 
punto del trasferimento si è arrivati. 

Quando il trasferimento è termi¬ 
nato, se i computer sono connessi 
via cavo diretto, si esce dal program¬ 
ma di comunicazione. Se i computer 
sono, invece, connessi attraverso le 
linee telefoniche, bisogna seleziona¬ 
re il comando di “hang up” da menù 
oppure battere il comando “riappen¬ 
dere la cornetta”. Con un modem del¬ 
la Hayes, della Apple o altri equiva¬ 
lenti, si deve attendere qualche secon¬ 
do e poi battere la sequenza “+++”. 

Quando compare su video “OK”, 


bisogna battere ATH per riappendere 
la cornetta. Se questi comandi non 
ottengono risultato, basta spegnere 
il modem. E' sempre necessario co¬ 
me ultima operazione uscire dal pro¬ 
gramma di comunicazione. 

Il software 

Per aprire un documento che è sta¬ 
to trasferito al Macintosh, basta ini¬ 
ziare con il programma applicativo 
nel quale si intende usare il documen¬ 
to trasferito, quindi si può sia aprire 
l'applicativo desiderato sia caricare il 
documento trasferito. 

Generalmente su Mac si può apri¬ 
re un documento eseguendo un dop¬ 
pio click in sequenza col mouse sul¬ 
l'icona del documento, ma questo 
non è quasi mai possibile con un do¬ 
cumento appena trasferito. Bisogna 
prima aprire il programma applicati¬ 
vo, e da questo, scegliendo la funzio¬ 
ne Apri dal Menù, fare un doppio cli¬ 
ck sul nome del documento che com¬ 
pare nel MiniFinder. 

Aprendo un documento trasferito 
con MacWrite, una finestra di dialo¬ 
go chiede se il “ritorno carrello” nel 
documento ha significato di “fine li¬ 
nea” oppure di “fine paragrafo”. Va 
introdotta la risposta corretta, che, 
generalmente, è “fine paragrafo”; co¬ 
sì MacWrite riconoscerà il giusto 
modo di procedere nel documento tra¬ 
sferito. La figura 2 mostra i carat¬ 
teri identificativi del ritorno carrello, 
che normalmente sono invisibili. 

Sebbene MacWrite sia stato stu¬ 
diato come word-processor, esso è in 
grado di editare anche uno sprea¬ 
dsheet o un data base creato sul PC. 


1-2-3 

ZL 


DIF 

Multiplan 


Teut 

lilordstar 

Multimate 


ZX 


MacUJrìte 


Z\ Conuersione Mac-PC IBM 


Conuersione PC IBM-Mac 


Figura 3. MacLink, per il trasferimento tra Mac e PC IBM, traduce 
anche i caratteri di controllo. 


■■■■ 


25 




















■ 


Con MacCharlie si può 

Sono sempre di più le aziende che comprano Macintosh per utiliz¬ 
zarlo come terminale superintelligente da inserire nella rete del pro¬ 
prio grande sistema. Tuttavia non sempre è sufficiente scrivere del 
buon software di emulazione di terminale per effettuare il collegamen¬ 
to desiderato: infatti mentre le uscite seriali del Mac sono di tipo “a- 
sincrono", quelle dei grandi sistemi sono di tipo “sincrono", oppure u- 
sano un protocollo totalmente diverso. Quindi si rende necessario un 
convertitore di protocollo tra il mainframe e il Macintosh. 

Negli Stati Uniti sono disponibili alcuni convertitori in grado di in¬ 
trodurre Mac nelle reti dei più comuni mainframe. 

Anche in Italia si sta muovendo qualcosa; infatti è stato annunciato 
da parte di un' azienda specializzata nel settore la prossima uscita di 
un convertitore di protocollo in grado di utilizzare Macintosh come 
terminale IBM 3278. Ciò permetterebbe ad aziende che adoperano tale 
sistema di avere all'interno di un singolo ufficio non solo un termina¬ 
le collegato al proprio mainframe, ma qualcosa che all'occorrenza 
può essere utilizzato come personal separato per la gestione dell'uffi¬ 
cio stesso. 

Tuttavia esiste qualcosa in grado di trasformare Macintosh in qual¬ 
cosa di compatibile col PC IBM: MacCharlie; questo prodotto hardwa¬ 
re si attacca al Mac attraverso una porta seriale, ottenendo una perfetta 
“copia" di un PC, compresi i drive da5"l!4 incorporati nello strumen¬ 
to, all'interno del Macintosh. 

MacCharlie permette a Mac di poter sfruttare la miriade di program¬ 
mi per IBM, e viceversa può mettere a disposizione per l'IBM i nu¬ 
merosi programmi del Mac; ma le caratteristiche non si fermano qui. 
Infatti alcuni dei programmi per IBM fatti girare su questa macchina 
(in particolar modo quelli prodotti dalla Microsoft) sono in grado di u- 
sufruire delle capacità esclusive del Mac, ovvero le window, la barra 
dei menù, la clipboard, la calcolatrice e il blocco note. Ovviamente 
con questo strumento resta mollo più facile connettersi ad altri PC o 
mainframe IBM. 

MacCharlie, insieme al resto del software citato nell'articolo, è di¬ 
sponibile anche sul mercato italiano; per maggiori informazioni o ul¬ 
teriori chiarimenti rivolgetevi al vostro rivenditore di fiducia oppure 
alla New Line di Milano, tei 02/469.72.05 


Se si trasferisce un data base oppu¬ 
re uno spreadsheet al Macintosh e si 
vuole aprirlo con MacWrite, biso¬ 
gna scegliere l'opzione paragrafo. 

Gli spreadsheet hanno un ritorno 
carrello dopo ogni riga, e i data base 
ne hanno uno dopo ogni record. 

Un documento trasferito può esse¬ 
re meno utile dell'originale, poiché 
durante il trasferimento si possono 
perdere le caratteristiche di formatta¬ 
zione dei dati. Esiste una piccola 
standardizzazione nel formato dei fi¬ 
le, persino tra applicazioni dello stes¬ 
so tipo. 

Quasi tutti i word processor preve¬ 
dono l'uso del testo in grassetto, i 
margini variabili, l'intestazione della 
pagina, ecc., ma ad esempio il Wor¬ 
dstar per PC IBM ha un certo tipo 
di formattazione, mentre il MacWri¬ 
te ne ha un'altra per il Macintosh. 


Se si trasferisce semplicemente un 
documento Wordstar al Macintosh e 
lo si apre con MacWrite, sarà pieno 
di caratteri strani, come risultato del 
mancato riconoscimento della for¬ 
mattazione del file da parte di Mac 
Write. I programmi come MacLink 
possono tradurre un documentoWord 
Star in documento MacWrite, oppu¬ 
re è possibile utilizzare un program¬ 
ma in grado di filtrare i caratteri di 
controllo per trasformarlo in un file 
ASCII. 

Alcuni tipi di formattazione di da¬ 
ti non solo permettono l’interscam- 
biabilità tra questi due computer di 
file creati con word processor, ma an¬ 
che per quanto riguarda quelli creati 
da data-base e spreadsheet. Tra questi 
formati va ricordato il SYLK, svi¬ 
luppato dalla Microsoft, che è in gra¬ 
do di codificare tutti i valori, le for¬ 


mule e le relazioni del Multiplan; il 
DIF, sviluppato dalla Software Arts 
produttrice del Visicalc, che imma¬ 
gazzina solo i valori, ma non le for¬ 
mule o le relazioni; il WKS, svilup¬ 
pato dalla LOTUS, per rappresentare 
completamente documenti prodotti 
con l'ormai famoso 1-2-3. Alcuni 
programmi dell’ultima generazione 
sono in grado di aprire documenti ge¬ 
nerati in questi tipi di formato. Ad e- 
sempio Excel per Macintosh può a- 
prire documenti creati su PC IBM, e 
successivamente trasferiti, come 
Multiplan o Lotus 1-2-3, oppure 
può salvare su Mac documenti in for¬ 
mato WKS per Lotus 1-2-3 o in 
formato SYLK per il Multiplan. Il 
Jazz, addirittura, ha nella scrivania 
un accessorio che converte documen¬ 
ti ricevuti dal Lotus 1-2-3 in forma¬ 
to WKS oppure un documento da 
formato SYLK a formato Jazz, ma 
non viceversa. La compatibilità è 
massima quando uno stesso program¬ 
ma può girare su entrambe le mac¬ 
chine; come ad esempio il Multi¬ 
plan, presente sia per PC IBM che 
per Macintosh, in grado di leggere 
su una macchina i file creati sull'al¬ 
tra, se essi sono stati salvati in for¬ 
mato SYLK. In maniera del tutto i- 
dentica si comporta il Microsoft 
Word versione 1.05, che nella versio¬ 
ne per Macintosh contiene una utili¬ 
ty in grado di convertire i file prove¬ 
nienti dall'analogo programma in 
versione per PC IBM. Tuttavia, alcu¬ 
ne versioni di uno stesso program¬ 
ma scritto per Macintosh e per PC I- 
BM, come il PFS:File e il PFS:Re- 
port, hanno un formato diverso per 
ogni macchina, e quindi non posso¬ 
no interscambiarsi i dati. 
Considerando uno dei vari program¬ 
mi presenti sul mercato per il trasfe¬ 
rimento dei dati tra un Mac e un PC 
IBM, il MacLink, una delle sue ca¬ 
ratteristiche più interessanti è la ca¬ 
pacità di tradurre i caratteri di control¬ 
lo usati da un programma in quelli u- 
sati da un altro (figura 3): ad esem¬ 
pio si può convertire un documento 
Wordstar del PC in documento Mac 
Write per Macintosh, conservando 
tutte le caratteristiche come il gras¬ 
setto o il corsivo e la sottolineatura, 
oppure come la marginatura e i tabu¬ 
latori; inoltre esso può convertire va¬ 
ri formati di spreadsheet. 

Un altro programma di questo ti¬ 
po è il IstPORT, che permette di 
convertire, una volta che i file sono 
stati trasferiti da una macchina all'al- 


26 












TEST 



Sei proprio sicuro che il tuo computer 
sia sempre al sicuro? 


Siete certi di aver messo al riparo il vostro computer dai più comuni rischi 
e incidenti che possono capitargli? Rispondete sinceramente 
a queste 7 domande, sia che abbiate già sottoscritto una polizza assicurativa, 

sia che ancora non l'abbiate fatto. 



sempre più compatti e proprio per questo 
sempre più portatili isi pensi all'Apple //tì, i 
personal si trasportano da casa all'ufficio, e 
viceversa, con estrema facilita. E se durante il 
tragitto si ha un incidente? Pagate voi?nSìoNo 




Andate al mare, in montagna, a casa di un 
amico e vi fermate lungo il tragitto per una 
commissione, un ladro vi ruha il computer dal 
portabagagli. Pagate voi? □ Sì □ No 



partite per una vacanza e decidete di portare 
con voi il vostro personal Andate in 
albergo, in una casa in affitto o nella villa 
di vostro fratello, e succede qualcosa al vostro 
computer. Pagate voi? a Si n No 




Siete nel bel mezzo di un 'applicazione 
complicata. Non volete interrompervi ma 
nemmeno rinunciare a un whisky on thè rocks 
o al caffè. Ahimè, il liquido finisce sulla 
tastiera mandando in cortocircuito il 
computer. Pagate voi?o Sìa No 



vostro figlio si avvicina ai computer senza 
essere visto e comincia a picchiarci sopra con 
un oggetto più duro del vostro computer. 
Pagate voi? o Si a no 




Se qualche vostro amico o una vostra 
impiegata si fa male maneggiando il vostro 
personal, pagate voi?a Sia No 


Se un corto circuito o uno sbalzo di tensione 
danneggia il computer, pagate voi? □ Si u No 


RISPOSTE 

7 No. Il vostro computer è davvero al sicu¬ 
ro. Bravi. 

6 No e 1 Si. valutate bene se II caso In cui 
avete risposto si ha scarse possibilità di 
verificarsi. Potrebbe valere la pena di ri¬ 
schiare e di lasciare le cose come stanno. 
Da 2 a 7 Si. Affrettatevi a leggere il box qui 
sotto, perché II vostro computer non è 
affatto al sicuro, Il che potrebbe causarvi 
un sacco di fastidi e farvi perdere un muc¬ 
chio di soldi. 


&A& e applicando 

vi mettono al sicuro 

Sicuramente sarete convinti che esista già da tempo una 
polizza per assicurare il personal computer Non è cosi 
Finora tutte le compagnie di assicurazione hanno creato 
polizze nate per garantire i grossi centri di elaborazione 
dati, e solo in seguito hanno adattato queste polizze alle 
esigenze di coloro che vogliono assicurare il proprio perso¬ 
nal Ma una polizza adattata non può certo paragonarsi a 
una polizza nata apposta per soddisfare le esigenze del 
possessore di un personal computer. Applicando. In colla¬ 
borazione con la Ras. una delle più importanti compagnie di 
assicurazioni italiane, ha studiato a fondo II problema. E' 
nata cosi la Polizza Applicando, la prima e. per il momento, 
unica assicurazione che copra tutti i rischi relativi al posses¬ 
so e all'uso di un personal e delle sue periferiche (stampan¬ 
ti. drive, video.ecc). Applicando è orgogliosa di presentarla 
in anteprima ai suoi lettori e di offrire loro la possibilità di 
sottoscriverla nella maniera più semplice. Basta leggere 
attentamente le condizioni pubblicate alla pagina seguen 
te. compilare il tagliando e spedirlo a Editronlca srl. Polizza 
Applicando. Corso Monforte 39. 20122 Milano. Avrete cosi 
risolto, per sempre, tutti I vostri problemi. 





























Condizioni generali di assicurazione. 


1) Premessa 

a) l'adesione alla presente polizza è riservata ai proprie¬ 
tari di un Personal Computer il cui valore stabilito 
come alla Condizione 6) sia superiore a L. 2.500.000 
IVA compresa; 

b) l'adesione alla presente polizza da parte dei proprie¬ 
tari di personal Computer avverrà a mezzo invio di 
apposita cartolina con il relativo importo di premio; 

c) l'intestatario della cartolina sarà considerato a tutti gli 
effetti come l'Assicurato; 

d) la garanzia sarà operante dalle ore 24 del giorno di 
spedizione della cartolina, risultante dal timbro posta¬ 
le. La copertura avrà durata un anno, sempreché la 
data di inizio della garanzia sia compresa nel periodo 
di validità della convenzione; 

GARANZIE PRESTATE E CONDIZIONI DI 
ASSICURAZIONE 

2) Sez. I - Danni materiali 

Derivanti da: 

a) incendio, opera di spegnimento e salvataggio, fulmi¬ 
ne, esplosione, scoppio, implosione; 

b) acqua e liquidi in genere, inondazione, alluvione, 
trombe, uragani, gelo, ghiaccio, neve, grandine, va¬ 
langa, caduta di massi e altri simili eventi; 

c) superamento del muro del suono, caduta di aeromo¬ 
bili o cose da essi trasportate; 

d) corto circuito, variazione di corrente, sovratensione 
arco voltaico, deficienze di isolamento, effetti di elet¬ 
tricità statica, induzione; 

e) imperizia, negligenza, errata manovra, nonché azioni 
dolose e colpose in genere, 

f) trasporti e smontaggi connessi con lavori di pulizia o 
di manutenzione; 

g) furto e rapina; 

h) terremoto, maremoto od eruzioni vulcaniche; 

i) persone che prendono parte a tumulti popolari, scio¬ 
peri, sommosse e che perpetrino indivudualmente od 
in associazione atti di terrorismo o sabotaggio verifi¬ 
catisi in occasioni di serrate. 

3) Sez. Il - Responsabilità Civile Terzi 

L'assiGurazione si intende inoltre prestata per la Respon¬ 
sabilità Civile derivante all’Assicurato dalla proprietà e 

dall'uso personale del Computer assicurato identificato 

nel certificato di assicurazione. 

I massimali di garanzia si intendono fissati in: 


L. 100.000.000 per sinistro con il limite di 

L. 100.000.000 per ciascuna persona deceduta o che 
abbia subito lesioni personali 

L. 100.000.000 per danni a cose e/o animali 

4) Esclusioni 

La Società non è obbligata per i danni dovuti a: 

- dolo dell'Assicurato; 

- corrosione, deperimento, logoramento che siano con¬ 
seguenza del normale uso o funzionamento o causati 
dagli effetti graduali degli agenti atmosferici; 

- per i quali deve rispondere il fornitore, venditore o loca¬ 
tore degli enti assicurati per legge o per contratto, o per 
inadeguata manutenzione. 

- causati da difetti di materiale o di costruzione che esi¬ 
stevano già all'atto della stipulazione della polizza ed 
erano a conoscenza dell'Assicurato; 

- causati direttamente od indirettamente da avvenimenti 
bellici, sommosse militari, invasioni, adozionedi misure 
da parte di potenze straniere, rivoluzione, ribellione, 
insurrezione, assunzione od usurpazione di potere di 
carattere militare, sequestri; 

- verificatisi in occasione di esplosione, radiazione nu¬ 
cleare o di contaminazione radioattiva; 

- uso improprio del bene (mancato rispetto delle norme 
di impiego dettate dal costruttore); 

- danni estetici (quelli interessanti l'involucro esterno che 
non sia conseguenza di un danno risarcibile a termine 
della presente polizza); 

- guasti casualmente riconducibili ad interventi, a ripara¬ 
zioni e/o modifiche effettuate da un centro non autoriz¬ 
zato dalla casa costruttrice della macchina; 

- danni indiretti in genere. 

5) Operatività della garanzia 

a) La garanzia è operante solamente se gli enti assicurati 
sono ubicati presso il domicilio dell'Assicurato od in 
luoghi diversi da questi se in possesso dell'Assi¬ 
curato. 

b) La garanzia è pure efficace se i beni si trovano sull'au¬ 
tovettura in uso all'Assicurato, salvo i seguenti casi: 

- qualora l’autovettura venga lasciata incustodita dal¬ 
le ore 22 alle ore 6; 

- qualora l'autovettura regolarmente chiusa a chiave 
venga lasciata incustodia dalle ore6 alle ore 22 e gli 
enti assicurati non opportunamente occultati nel 
bagagliaio. 


c) Limitatamente ai danni di rottura la garanzia è effica¬ 
ce solamente nel caso questi siano dovuti ad un inci¬ 
dente in cui rimanga coinvolto anche il veicolo in uso 
dell'Assicurato che trasportava i beni assicurati. 

d) Per gli enti per i quali non è stato stipulato il contratto 
di manutenzione e/o assistenza con la casa costrut¬ 
trice e/o ditte di essa mandatarie qualora l'ente ri¬ 
chieda per norma del fornitore detto contratto, la 
Società non risponde dei danni verificatisi in conse¬ 
guenza di guasto meccanico e/o elettrico salvo che 
l'Assicurato provi che tale guasto sia causato da even¬ 
to esterno agli enti assicurati o da incendio originato 
da uno di questi enti 

6) Somma Assicurata 

La somma assicurata per ciascun ente deve corrispondere 
al costo di rimpiazzo, ossia al prezzo di listino della casa 
costruttrice ed escluso ogni sconto o prezzo di favore di 
un ente nuovo, eguale od equivalente per caratteristiche, 
prestazioni e rendimento economico. 


7) Premio 

Per ogni singola applicazione è stabilito un premio forfet¬ 
tario omnicomprensivo cosi calcolato: 


Somma assicurata 

Premio 

da 2.500.000 a 3 000.000 

L. 

50.000 

da 3.000.000 a 5.000 000 

L. 

65 000 

da 5.000.000 a 7.000 000 

L. 

80.000 

da 7.000.000 a 10.000.000 

L. 

100 000 

da 10.000.000 a 15.000 000 

L. 

120.000 

da 15.000.000 a 20.000.000 

L. 

150.000 


8) Franchigia 

per ogni e qualsiasi danno che colpisca gli enti assicurati è 
stabilita una franchigia di: 

L. 50.000 per somma assicurata fino a L. 5.000.000 
L. 100.000 per somma assicurata superiore a 
L. 5.000.000 

Per sinistri causati da eventi come ai punti g) ed h) delle 
garanzie prestate, la Società liquiderà i danni sotto dedu¬ 
zione di uno scoperto pari al 20% della somma assicurata, 
col minimo delle franchigie sopra stabilite. 

9) Rinvio alle norme di legge 

Per tutto quanto non è qui diversamente regolato, valgono 
le norme di legge. 


e applicando 

vi mettono al sicuro 


Sì! Desidero assicurare i miei/il mio computer. Inviatemi a stretto giro di posta il certificato emesso dalla Ras. 
L’assicurazione avrà valore a decorrere dalle ore 24 del giorno di spedizione della mia adesione. Per la data fa fede il 
timbro postale. 


COGNOME. 

NOME. 

INDIRIZZO. 

CAP. CITTA’ . 


. PROVINCIA. 

. N. 

Assicuro i/il seguente personal: 
Marca e Modello 

N. di matricola 

Valore (IVA compresa) 



Con le seguenti periferiche (stampanti, video, drive, hard disk, ecc) 

Marca e Modello N. di matricola valore (IVA compresa) 


Nel caso non abbiate sufficiente spazio ricopiate su un foglio il testo completo di questo tagliando indicando tutti i prodotti che intendete assicurare. 

Per un totale complessivo di Lire.su cui pago il premio calcolato in base alla tabella riportata qui sopra (su fondoverde). 

Allego assegno non trasferibile di Lire.intestato a Editronica srl, corso Monforte 39,20i22Miiano. 













































* File Edit Settlngs Options 


IstPort 


OData Comunìcations 

o 

OTeHt File Editor 



<§) File Conuerslon 


| IstBase 


1 stBase 

DIF 

r> 

DIF 

SYLK 

SYLK 

Fiat File 
Clipboard 

Fiat File 
Clipboard 


[( OK )1 ( HELP ) 


Figura 4. Anche IstPORT è un programma di trasferimento che 
permette la conversione di documenti. 


tra, i vari documenti, sebbene si li¬ 
miti ai soli formati SYLK, DIF, Te¬ 
sto (o ASCII) e IstBase (figura 4). 
Quest'ultimo formato è quello pro¬ 
dotto dall'analogo data base prodotto 
dalla stessa del IstPort. 


Testi normali 

Spesso l'unico modo di trasferire 
un file da Macintosh a PC IBM, e 
viceversa, è quello di convertirlo in¬ 
nanzitutto in file di testo o file A- 
SCII. Questo perché quasi tutti i pro¬ 
grammi presenti per le due macchine 
sono in grado di aprire e rielaborare 
file di questo tipo, come ad esempio 
i word processor, che li leggono co¬ 
me testo, oppure come gli sprea¬ 
dsheet che li leggono come valori in 
righe per colonne, o ancora come i 
data base che li trattano come campi 
e record, e infine i linguaggi di pro¬ 
grammazione che li gestiscono co¬ 
me listati nel loro interprete. D'altro 
canto vi sono delle limitazioni a tale 
tecnica, infatti non si possono trafe¬ 
rire come file di testo dei disegni o 
dei grafici, poiché le immagini so¬ 
no solitamente registrate come una 


serie codificata di bit in maniera par¬ 
ticolare, piuttosto che come una se¬ 
rie di caratteri di testo. 

Un modo molto semplice di otte¬ 
nere dei file di testo normali è quello 
di far girare un programma in grado 
di filtrare i caratteri di controllo da 
un testo formattato, ma ciò è valido 


esclusivamente per i documenti crea¬ 
ti da word processor, e non per i data 
base e gli spreadsheet; un program¬ 
ma di questo tipo è il famoso File 
Filter, una utility disponibile presso 
uno dei qualsiasi Macintosh User’s 
Group americani. 

Alfonso Scoppetta 


Speciali confezioni, in formato 
economico, studiate appositamente per 
la pulizia dei minicomputers, contengono 
prodotti, facili da usare, che assicurano 
una corretta protezione dei video, 
tastiere, drive 3" 1/2, 5" 1/4. 
In vendita anche presso i negozi Buffetti. 


TUTTO 

PER LA PULIZIA 
DEL COMPUTER 


I La polvere, il fumo, le contaminazioni 
esterne, possono deteriorare le 
apparecchiature o cancellare i dati. 
Un costante uso dei prodotti pulizia, 
mantiene inalterati dischi, nastri, 
superfici, carte di credito, ecc. 

Tutti i prodotti sono omologati dalle 
migliori case produffici di drive. 





























































* 

ss. Distruggete gli obelischi sul pianeta alieno, schivate 

i dischi volanti e tornate sull'astronave: al vostro ritorno sarete 
promossi al rango di Comandante di vagante. Obelisk, un programma 
in Applesoft, richiede abilità strategica e padronanza delle paddle; 
in cambio promette emozioni in alta risoluzione stile arcade. 


Oggetto vagante 
non neutralizzato 


Nel lontano mondo di Obelisk, co¬ 
mandate un piccolo veicolo d'esplora¬ 
zione in superficie chiamato “vagan¬ 
te”. Siete appena tornati da una sfi¬ 
brante missione cartografica su un 
planetoide scoperto da poco. Ma fate 
presto a rendervi conto che la vostra 


astronave base è caduta in mano a u- 
na squadra di invasori alieni. 

Gli alieni hanno portato la nave in 
un luogo imprecisato e hanno mina¬ 
to la zona con oggetti simili a obeli¬ 
schi. Questi obelischi sono muniti 
di sensori, di modo che possono spa¬ 


rare sul vostro vagante ogni volta 
che è a tiro. 

Per di più gli alieni sorvolano o- 
gni tanto la vostra postazione con u- 
na piccola vedetta armata. Se lasciate 
che vi passino sulla testa segnaleran¬ 
no la vostra posizione e trasferiranno 
la nave base in un nuovo nascondi¬ 
glio. 

Scopo primo della missione è di¬ 
struggere quanti più obelischi alieni 
potrete, rendendo nuovamente sicuro 
il planetoide per le future esplorazio¬ 
ni. Poi dovrete localizzare la vostra a- 
stronave, centrarla sullo schermo di 
osservazione (visibile nella figura di 
questa pagina), e far rientrare il va¬ 
gante pilotandolo all'astronave. Se ci 
riuscirete l'astronave decollerà e vi ri¬ 
porterà alla base sulla Terra. 

Come si gioca 

Diversi comandi permettono di gui¬ 
dare gli spostamenti del vagante e di 
azionare i sistemi di armamento. Per 
rivedere in quasiasi momento questi 
comandi, premete <ESC> e avrete u- 
na videata di aiuto. Oltre a un som¬ 
mario dei comandi viene visualizzato 
anche un rapporto sulla situazione, 
che vi mostra il punteggio corrente e 
i valori di diverse variabili essenzia¬ 
li, come si vede nella tavola di 
pag.34. 

Il vagante è dotato di due distinti 
sistemi di armamento: i fasori, che 
sono comandati dalla paddle 0, e l'at¬ 
tivatore di megaesplosione, coman- 


* A A 

A A A ^ 






■~p; 

. 

.... 






Lo schermo di osservazione sul quale è necessario localizzare e 
centrare l'astronave per potervi ritornare alla guida del vagante. 


30 


























































dato dalla lettera M. Il fasore dev'es¬ 
sere puntato direttamente contro il 
pannello di comando sulla parte fron¬ 
tale dell'obelisco perché si possa di¬ 
struggerlo; la megaesplosione, inve¬ 
ce, distrugge tutti gli obelischi visi¬ 
bili in quel momento sullo scher¬ 
mo. Ma consumerà anche energia in 
misura considerevolmente superiore 
a quella di un singolo colpo di faso¬ 
re: avete infatti un limite massimo 
di otto megaesplosioni per ogni mis¬ 
sione. Il numero delle megaesplosio¬ 
ni restanti è indicato in basso a de¬ 
stra sul pannello di comando. 

Punteggio e rango finali del gioca¬ 
tore sono determinati da una combi¬ 
nazione del numero degli obelischi e- 
liminati (% obelischi colpiti) e della 
quantità di energia consumata (% e- 
nergia residua) e dall'entità dei danni 
subiti dal vagante. 


Se individuate l’astronave base e 
riuscite adecollare, avrete un bonus 
di punti. Se invece abbandonate la 
missione prima che sia completata 
verrete penalizzati. 

Il punteggio che si ottiene in Obe- 
lisk è un indicatore dinamico della 
prestazione generale nella missione. 

Se, per esempio, si eliminano obe¬ 
lischi con molta efficienza all’inizio 
della missione, ma si diventa più ne¬ 
gligenti verso la fine, il punteggio 
può salire a una punta massima e 
poi scendere. In generale si può otte¬ 
nere il punteggio più elevato elimi¬ 
nando quanti più obelischi possibile 
e al tempo stesso risparmiando ener¬ 
gia, evitando i danni e infine decol¬ 
lando con l'astronave. 

Ecco qualche suggerimento per mi¬ 
gliorare il punteggio: 

1. Sono gli obelischi più vicini a 


fare il maggior danno; è bene cercare 
di eliminarli per primi. 

2. Ogni spostamento consuma e- 
nergia, e quindi fate con cura i piani 
d'azione. 

3. Per riuscire a decollare si deve 
prima manovrare il vagante in posi¬ 
zione tale che la nave base sia centra¬ 
ta sullo schermo. Poi si può avanza¬ 
re fin dentro la nave base. 

4. Non lasciatevi mai sorvolare dal 
disco esploratore. Segnalerà sempre 
la vostra posizione, e la nave base sa¬ 
rà portata altrove. 

5. Per localizzare la vostra astrona¬ 
ve osservate attentamente l'indicatore 
radar/direzione in basso a sinistra sul¬ 
lo schermo. Spostatevi solo nel me¬ 
desimo quadrante in cui viene indica¬ 
ta la presenza dell'astronave base. 

Per giocare a Obelisk dovete prima 
introdurre il programma in Appleso¬ 
ft del listato 1 , e poi salvarlo su di¬ 
schetto con il comando: 


SAVE OBELISK 


Per avere maggiori informazioni 
su come introdurre i listati di Appli¬ 
cando potete consultare la rubrica 
“Per chi comincia” nelle ultime pagi¬ 
ne di questo numero. 


Come funziona 

Il cuore di Obelisk è la matrice di 
20x20 rappresentata dal vettore strin¬ 
ga P$. Essa contiene tutte le infor¬ 
mazioni sugli oggetti situati sulla 
superficie del planetoide. 

Ogni locazione della matrice 
20x20 può contenere o un “1” che in¬ 
dica un obelisco, o un “2” che indica 
i resti di un obelisco distrutto, o un 
“3” che indica la nave base, o infine 
uno “0” che indica una posizione 
vuota. 

Il display indica quali nuovi ogget¬ 
ti siano visibili al presente. Essi so¬ 
no determinati con la lettura di cia¬ 
scuna delle nove locazioni della ma¬ 
trice P$ nella direzione alla quale si 
fa fronte. 

Poi gli oggetti vengono disegnati 
sullo schermo, uno alla volta, come 
indicato dal codice corrispondente a 
quella locazione. 

Mano a mano che il giocatore spo¬ 
sta il vagante, la sua posizione relati¬ 
va viene rilevata in conformità nella 
matrice 20x20. 

Se si sposta in una direzione che 
lo manderebbe oltre il bordo della 


■ 


31 














Listato Obelisk 


10 

REM 

* ■ 

********************* 

20 

REM 

* 

* 

30 

REM 

★ 

OBELISK * 

40 

REM 

* 

DI DARYL L. SCOTT * 

50 

REM 

* 

COPYRIGHT (C) 1986 * 

60 

REM 

* 

BY APPLICANDO & * 

70 

REM 

* 

MICROSPARC, INC * 

80 

REM 

* 

* 

90 

REM 

* 

********************* 

100 

110 

REM 
LOMEM: 

24576: FOR X = 1 TO 16 



FOR 

X = 800 TO 813: READ Y 


DOS 3.3 


120 

130 

140 

150 

160 

170 


180 


200 


READ P,D: NEXT 
POKE X, Y : NEXT 
: FOR X = 832 TO 848: READ Y: POKE X,Y: NEXT 
: POKE 850,0: POKE 851,0: ONERR GOTO 2970 
GOTO 2990 

IF DS = 1 THEN SC = 3 
IF DS = 3 THEN SC = 2 

ON SH GOSUB 160,190,160,160,200,210,220,230,1 
90,240,190: RETURN 

+ SC * (SC + 1) :W = B + 8 - SC 

Z,W TO Z + 12 * SC,W TO Z + 12 * SC,W + 

SC TO Z,W + 30 * SC TO Z,W TO Z - 2 * S 

2 * SC TO Z + 10 * SC,W - 2 * SC TO Z + 

SC, W: HPLOT Z - 2 * SC,W - 2 * SC TO Z 
SC,W + 28 * SC TO Z,W + 30 * SC 
Z + 2 * SC,B + 13 * SC TO Z + 10 * SC,B 
Z + 10 * SC,B + 15 * SC TO Z + 

* SC TO Z + 2 * SC,B + 13 * SC: 


Z = A 
HPLOT 
30 * 

c,w - 
12 * 

- 2 * 

HPLOT 
+ 13 

2 * SC,B 
RETURN 

HPLOT A - 5 * SC,B + 20 * SC TO A,B TO A + 5 
* SC,B + 20 * SC TO A,B + 15 * SC TO A - 5 * 
SC, B + 20 * SC: HPLOT A,B + 12 * SC TO A,B + 
20 * SC: RETURN 

HPLOT A - 3,B + 2 TO A + 3,B + 2 TO A - 3,B + 
6 TO A, B TO A + 3,B+ 6TOA- 3,B+ 2: RETU 
RN 


SC TO 
15 


210 

220 

230 

240 

250 


260 

270 

280 

290 

300 

310 

320 

330 

340 

350 

360 

370 

380 

390 


400 

410 

420 


430 

440 

450 


460' 


HPLOT A,B + 7 TO A + 20,B + 7 TO A + 10, B TO 
A,B + 7: RETURN 

W = B - 5 : ZZ = A - 5: HPLOT ZZ,W TO ZZ + 8,W 

+ 6 TO ZZ + 5 ,W TO ZZ + 9,W + 5 TO ZZ,W + 9 T 

O ZZ + 8,W: RETURN 

HPLOT A,B + 2 TO A + 14 * SC,B + 2: HPLOT A + 

3 * SC,B + 1 TO A + 11 * SC,B + 1 : HPLOT A + 

5 * SC,B TO A + 9 * SC, B: RETURN 
HPLOT A + 1,B + 1 TO A + 9, B + 1 TO A + 9,B + 
9TOA + 1 ,B + 9TOA + 1 , B + 1 : RETURN 
OP = PD : PD = PDL (0): IF OP < > PD THEN HC 

OLOR= 0: HPLOT 140,158 TO LX,150:LX = 127 + 
INT (PD / 255 * 25): HCOLOR= 3: HPLOT 140,158 
TO LX, 150 : SI = LX - 140 
RETURN 

X = INT ( RND (1) * 10): IF RP(X) < > 1 THE 

N 400 

DD = 400: ON X GOTO 290,300,310,320,330,340,3 
50,360,370 

XR = 135-.YR = 62 : Z = 135:DD = 800: GOTO 380 
XR = 135 :YR = 70:Z = 135:DD = 600: GOTO 380 
XR = 135 :YR = 55 : Z = 135: GOTO 380 
XR = 60 : YR = 70 :Z = 64: GOTO 380 
XR = 220:YR = 70 : Z = 216: GOTO 380 
XR = 28 : YR = 55 :Z = 32: GOTO 380 
XR = 93 :YR = 55 :Z = 97: GOTO 380 
XR = 178:YR = 55 : Z = 174: GOTO 380 
XR = 24 8 : YR = 55:Z = 244 
IF PEEK ( - 16287) > 127 THEN 420 
POKE 806,25: POKE 801,20: HCOLOR= 5: CALL 800 
: HPLOT XR, YR TO Z,158:SH = 7:A = Z:B = 153: 
GOSUB 220: HCOLOR= 0: POKE 839,10: POKE 845,4 
0: CALL 832: HPLOT XR, YR TO Z,158: GOSUB 220: 
HCOLOR= 3: DA = DA + DD: GOSUB 920 
IF DA > 40000 THEN EN = EN - 50 
GOSUB 250 :A$ = "": FR = FRE (0): IF PEEK ( - 
16287) < 128 THEN 470 

HCOLOR= 6: POKE 839,0: POKE 845,60: CALL 832: 
FX = LX: FY = 150 : SF = SF + 1 : OX = FX:OY = FY: 

FY = P3:DS = 1 : Y = FY : FX = LX + SI * (150 - F 

Y) / P5: IF FX > 1 AND FX < 267 THEN HPLOT O 

X, OY TO FX, FY :OX = FX:OY = FY : GOTO 1940 
GOTO 460 

FY = P2:DS = 3: GOTO 1970 

FY = PI :DS = 4 : Y = FY : FX = LX + SI * (150 - F 

Y) / P5: IF FX > 1 AND FX < 267 THEN HPLOT O 

X,OY TO FX, FY :OX = FX:OY = FY: GOTO 2020 
EN = EN - 500: GOSUB 900: HCOLOR= 0: HPLOT LX 
,150 TO OX,OY: GOSUB 250 


470 

IF PEEK ( 

- 16287) 

> 127 THEN 420 

480 

IF RND 

(1) 

> .96 THEN 700 


490 

AD J = 1: 
N 270 

KEY 

= PEEK 

(49152) : IF 

KEY < 

500 

GET A3: 

IF 

A3 = " " 

THEN 1430 


510 

IF A3 < 

> 

"M" OR ME 

< =0 THEN 

640 


520 ME = ME - 1:EN = EN - 1600: POKE 839,0: POKE 
845,50: FOR Z = 1 TO 2: CALL 832: HPLOT 0,0: CA 
LL 62454: HCOLOR= 2: CALL 832: HPLOT 0,0: CALL 6 
2454: HCOLOR= 5: NEXT : CALL 832 
530 F2 = 1: FOR Z = 1 TO 9: ON Z GOTO 540,550,560 
,570,580,590,600,610,620 
540 FX = 131 : FY = P3: GOTO 1940 
550 FX = 131 : FY = P2: GOTO 1970 
560 FX = 128:FY = PI: GOTO 2020 
570 FX = 59 : FY = P2: GOTO 1970 
580 FX = 221: GOTO 1970 
590 FX = 32 : FY = PI: GOTO 2020 
600 FX = 92: GOTO 2020 
610 FX = 176: GOTO 2020 
620 FX = 248: GOTO 2020 

630 NEXT : F2 = PEEK (49168) :F2 = 0: GOTO 1160 
640 IF A$ = CHR3 (27) THEN Tl$ = " RAPPORTO SITU 
AZIONE ": POKE 801,0: POKE 806,8: CALL 800: G 
OSUB 2670: CALL 800 

650 IF VAL (A$) > 0 AND VAL (A$) < 9 THEN HCOL 
OR= 0: GOSUB 1260 : DI = VAL (A$) : GOSUB 1210 
660 IF A$ < > "Q" THEN 270 

670 TEXT : HOME : VTAB (12) : HTAB (4) : FLASH : PR 
INT "VUOI DAVVERO SMETTERE <S/N>?";: FOR X = 

1 TO 3: POKE 801,0: POKE 806,10: CALL 800: PO 
KE 801,200: POKE 806,15: CALL 800: NEXT 
680 NORMAL : GET AN3: IF AN$ < > M S" THEN POKE 

- 16302,0: POKE - 16299,0: POKE - 16304,0: 
GOTO 270 

690 EOG = 1:T1$ = "*ABBANDONO MISSIONE* " :ADJ = .8 
: GOTO 2670 

700 X = 241:1 = - 8 - INT ( RND (1) * 10) :R = 

RND (1) : FF = 1: IF R > .5 THEN 1=1* - 1:X 
= 20 

710 Y = 28: HCOLOR= 3: POKE 801,60: POKE 806,2 
720 HCOLOR= 1:X = X + I:A = X:B = Y: GOSUB 210: C 
ALL 800 

730 IF RND (1) < .30 THEN HCOLOR= 3: HPLOT X + 
P4,Y + P4 TO X + P4,158 : HCOLOR= 5:A = X + 9: 

B = 152: GOSUB 220: CALL 800: HCOLOR= 0: HPLO 
T X + P4,Y + P4 TO X + P4,158 : GOSUB 220: HCO 
LOR= 3: DA = DA + 600 

740 CALL 800: HCOLOR= 0:A = X:B = Y: GOSUB 210: I 
F X > 19 AND X < 242 THEN 770 
750 X = PEEK (49168): FOR X = 1 TO 2 : POKE 801,0 
: POKE 806,10: CALL 800: POKE 801,200: POKE 8 
06,15: CALL 800: NEXT : TR = TR + 1 
760 X = RI : Y = R2:F2 = 1:C$ = "1": GOSUB 2570.-F2 

= 0:R1 = INT ( RND (1) * 16) + 2:R2 = INT ( 

RND (1) * 16) + 2:P$(R2) = LEFT3 (P3(R2),R1 

- 1) + "3" + RIGHTS (P3(R2),20 - RI) :MV = 0 
: PD = 0:F1 = 0:S1 = 0: GOTO 1160 

770 IF FF = - 1 THEN HCOLOR= P6: GOTO 830 

780 OP = PD : PD = PDL (0): IF OP < > PD THEN HC 

OLOR= 0: HPLOT 140,158 TO LX,150:LX = 127 + 
INT (PD / 255 * 25): HCOLOR= 3: HPLOT 140,158 
TO LX,150 : SI = LX - 140 
790 IF PEEK ( - 16287) < 128 THEN 720 
800 EN = EN - 450 : FI = 1: HCOLOR= 6: POKE 839,0: 
POKE 845,60: CALL 832:OX = LX:OY = 150:SF = S 
F + 1: IF LX < 131 OR LX > 149 THEN FY =78: 
GOTO 820 
810 FY = 62 

820 FX = LX + SI * (150 - FY) / P5: IF FF = 1 THE 
N 860 

830 IF LX < 132 OR LX > 147 THEN FF = 1 : GOTO 870 
840 OY = FY:OX = FX: FY = 30:FX = LX + SI * (150 - 
FY) / P5 : IF FX < 2 THEN FX = 2 
850 IF FX > 266 THEN FX = 266 

860 HPLOT OX,OY TO FX,FY:FF = FF * - 1: IF FF = 

- 1 THEN 720 

870 HCOLOR= 0 : LY = 150: HPLOT LX,LY TO FX,FY : IF 
FY = 30 AND FX < X + 15 AND FX > X + 3 THEN 8 
90 

880 FI = 0: GOTO 720 

890 DS « 4:S « 1: GOSUB 920: GOSUB 900: GOTO 2100 
900 IF EN > 0 THEN HCOLOR= 0: HPLOT 242,171 TO 8 
5 + EN / 99999 * 157,171: HCOLOR= 6: RETURN 
910 T13 = M ENERGIA ESAURITA ":EOG = 1:EN = 0: GO 

TO 2670 

920 IF DA < 99999 THEN HCOLOR= 5: HPLOT 85,181 T 
O 85 + DA / 99999 * 158,181: HCOLOR= 3: RETUR 

(Continua) 


U 


32 





















■ 


matrice il programma salterà sul la¬ 
to opposto e proseguirà. Ecco una 
breve descrizione del programma li¬ 
nea per linea: 

Linee 110-120: Scrivono in me¬ 
moria con POKE le routine sonore 
contenute nelle istruzioni data alla fi¬ 
ne del programma e saltano alla vi- 
deata d'intestazione. 

Linee 130-240: Contengono le su¬ 
broutine che tracciano con HPLOT i 
principali oggetti del programma. 

Linea 250: Subroutine per control¬ 


lare se si stia sparando un fasore. 

Linee 270-390: Routine per deter¬ 
minare se qualcuno degli obelischi 
sullo schermo sparerà al vagante. 

Linee 400-690: Loop principale 
che legge i comandi da tastiera e gli 
altri comandi e determina l'azione 
appropriata. 

Linee 700-740: Determina se il di¬ 
sco volante di ricognizione sorvolerà 
il vagante e agisce in conformità. 

Linee 750-760: Se il disco ricogni¬ 
tore riesce a sorvolare la posizione 


questa routine sposta altrove l'astro¬ 
nave base. 

Linee 770-890: Punta e spara un 
fasore. 

Linee 900-930: Subroutine per 
l'aggiornamento dei display dell'ener¬ 
gia residua e dell'indicatore dei danni. 

Linee 940-970: Controlla la posi¬ 
zione della matrice e determina se an¬ 
dare al lato opposto. 

Linee 980-1070: Determina quale 
forma disegnare e in che posizione di 
schermo. 


N 

OT 10,166 

930 Tl$ = “DANNI CRITICI":EOG = 1:DA = 99999: GOT 

1220 X = PX - RI : Y = PY - R2 : IF X = >0 AND Y = 

O 2670 

> 0 THEN SH = 10 : A = 9:B = 165: GOSUB 240: 

940 IF X < 1 THEN X = 20 + X 

GOTO 1260 

950 IF X > 20 THEN X = X - 20 

1230 IF X = >0 AND Y < 0 THEN SH = 10:A = 9:B = 

960 IF Y < 1 THEN Y = 20 + Y 

175: GOSUB 240: GOTO 1260 

970 IF Y > 20 THEN Y = Y - 20 

1240 IF X < 0 AND Y = >0 THEN SH = 10:A = 18:B 

980 LC = VAL ( MID$ (P$ (Y),X,1)): RETURN 

= 165: GOSUB 240: GOTO 1260 

990 IF LC = 1 THEN RP (P) = 1 : SC = 1: HCOLOR= 3 : SH 

1250 SH = 10:A = 18:B = 175: GOSUB 240 

= 1:A = XL:B = YL: GOSUB 130: RETURN 

1260 ON DI GOSUB 1270,1280,1290,1300,1310,1320,13 

1000 IF LC = 2 AND DS = 1 THEN SC = 3:RX = 111:RY 

30,1340: RETURN 

= 148 

1270 HPLOT 20,176 TO 20,166: RETURN 

1010 IF LC = 2 AND DS = 4 THEN SC = 1 :RX = XL - 4 

1280 HPLOT 20,176 TO 30,166: RETURN 

:RY = YL + 25 

1290 HPLOT 20,176 TO 30,176: RETURN 

1020 IF LC = 2 AND DS = 3 THEN SC = 2:RX = XL + 8 

1300 HPLOT 20,176 TO 30,186: RETURN 

:RY = YL + 70 

1310 HPLOT 20,176 TO 20,186: RETURN 

1030 IF LC = 2 THEN HCOLOR= 5:SH = 8:A = RX:B = 

1320 HPLOT 20,176 TO 10,186: RETURN 

RY: GOSUB 130 

1330 HPLOT 20,176 TO 10,176: RETURN 

1040 IF LC = 3 AND DS = 4 THEN SH = 9:A = XL:B = 

1340 HPLOT 20,176 TO 10,166: RETURN 

YL:SC - 1: GOSUB 130 

1350 Y = 171: HCOLOR= 1: HPLOT 45,Y TO 65,167 TO 

1050 IF LC = 3 AND DS = 3 THEN SH = 2:SC = 2:A = 

55,175 TO 75,Y:X = 84 + EN / 99999 * 159: HP 

XL + 15 : b = L : gusUb 130 

LOT 85,Y TO X,Y: HPLOT 243,171 

1060 IF LC = 3 AND DS - 1 THEN SC = 3:SH = 2:A = 

1360 Y = 181: HCOLOR= 5: FOR X = 45 TO 75 STEP 6: 

140:B = 95: GOSUB 130: HCOLOR= 0: HPLOT 50,1 

HPLOT X,Y TO X + 3,Y: NEXT :X = 85 + DA / 9 

60 TO 225,160 

9999 * 158: HPLOT 85,Y TO X,Y: HPLOT 243,Y: 

1070 HCOLOR= 3 :SC = 1: RETURN 

IF ME < 1 THEN 1390 

1080 CLEAR : ONERR GOTO 2970 

1370 HCOLOR= 6:X1 = 253:X2 = 260:Y = 165:E = ME: 

1090 DIM P$(20):DI = 1 :A$ = “ ":LX = 140:EN = 999 

IF ME > 4 THEN E = 4 

99:ME = 8:P1 = 62:P2 = 78:P3 = 86:P4 = 10:P5 

1380 FOR X - 1 TO E: HPLOT XI,Y TO X2,Y:Y = Y + 7 

= 8 :P6 = 6 : P7 = 33:ADJ = 1 

: NEXT 

1100 W = ( PEEK (78) + 1) / 256: FOR Y = 1 TO 20 

1390 IF ME < 5 THEN HCOLOR= 3: GOTO 1410 

: FOR X = 1 TO 20 :V = RND (1) * W: IF V < 

1400 XI = 268 : X2 = 275:Y = 165:E = ME - 4 : FOR X 

.50 * W THEN V = 1:TR = TR + 1 

= 1 TO E: HPLOT XI,Y TO X2,Y:Y = Y + 7: NEXT 

1110 VS = STR$ ( INT (V)) : P$ (X) = P$ (X) + V$: NE 

: HCOLOR= 3: IF F5 = 1 THEN RETURN 

XT X: POKE 801,10 + Y: POKE 806,25 - Y: CALL 

1410 IF SI = 1 THEN GOSUB 1520: GOSUB 1210: GOTO 

800: NEXT Y:R = RND (1) * 4:RL = TR:V = I 

270 

NT (V * 20) :W = INT (W * 20) : IF W < 2 T 

1420 GOSUB 1530: GOSUB 1210: GOTO 270 

HEN W = 2 

1430 POKE 801,30: POKE 806,25: CALL 800:EN = EN - 

1120 IF W > 19 THEN W = 19 

300: ON DI GOTO 1440,1450,1460,1470,1480,14 

1130 P$(V) = LEFT$ (P$(V),W - 1) + "3“ + RIGHT 

90,1500,1510 

$ (P$ (V) , 20 - W):R1 = W:R2 = V:PX = INT ( 

1440 Xl’ = 0 : YI = 1: GOTO 1160 

W + 8 + R) : PY = INT (V + 8 + R) : IF PX > 2 

1450 XI = 1:YI = 1: GOTO 1160 

0 THEN PX = PX - 20 

1460 XI = 1:YI = 0: GOTO 1160 

1140 IF PY > 20 THEN PY = PY - 20 

1470 XI = 1 :YI = - 1: GOTO 1160 

1150 OL = 1: GOTO 1430 

1480 XI = 0 : YI = - 1: GOTO 1160 

1160 HGR2 : POKE - 16302,0:PD = - 1: HCOLOR= 1: 

1490 XI = - 1 : YI = - 1: GOTO 1160 

HPLOT 1,0 TO 279,0 TO 279,159 TO 1,159 TO 1 

1500 XI = - 1 :YI = 0: GOTO 1160 

,0 

1510 XI = - 1 : YI = 1: GOTO 1160 

1170 HCOLOR= 2 : HX = 1: HPLOT HX,50:HX = 0: FOR X 

1520 IF AS < > "M" THEN PX = PX + XI :PY = PY - Y 

= 1 TO 10 :HY = INT ( RND (1) * 10) :HX = HX 

I 

+ 28: HPLOT TO HX - 1,50 - HY: NEXT : HCOLO 

1530 FOR X = 1 TO 9:RP(X) = 0: NEXT : IF PX < 1 T 

R= 1: HPLOT HX - 1,50 - HY: HCOLOR= 3 

HEN PX = 20 

1180 FR = FRE (0): HCOLOR= 3: HPLOT 1,50: FOR X 

1540 IF PX > 20 THEN PX = 1 

= 28 TO 280 STEP 28:B = 22 - INT ( RND (1) 

1550 IF PY < 1 THEN PY = 20 

* 22):SH = 5 :A = X - 20 + (INT ( RND (1) * 

1560 IF PY > 20 THEN PY = 1 

10)): GOSUB 200: NEXT : HCOLOR= 3 

1570 IF SI = 0 THEN SI = 1 : GOTO 1620 

1190 HCOLOR= 3: HPLOT 1,161 TO 279,161 TO 279,191 

1580 IF A$ < > "M“ THEN X = PX:Y = PY: GOSUB 980 

TO 1,191 TO 1,161: HPLOT 40,161 TO 40,191: 

: IF LC = 1 AND DP = DI THEN DA = DA + 10000 

HPLOT 249,161 TO 249,191: HPLOT 264,161 TO 2 

: TEXT : HOME : VTAB 10: INVERSE : PRINT " O 

64,191: HPLOT 250,168 TO 278,168: HPLOT 250, 

BELI SCO COLPITO-SI AUTODISTRUGGE": NORMAL 

176 TO 278,176: HPLOT 250,184 TO 278,184 

: PRINT : FLASH : PRINT "<< VAGANTE SUBISCE 

1200 HCOLOR= 3: HPLOT 20,166: HPLOT 30,166: HPLOT 

GRAVI DANNI >>“ 

30,176: HPLOT 30,186: HPLOT 20,186: HPLOT 1 

1590 IF A$ < > "M" AND LC = 1 AND DP = DI THEN 

0,186: HPLOT 10,176: HPLOT 10,166: GOTO 1350 

NORMAL : FOR X = 1 TO 3: POKE 801,0: POKE 80 

1210 HCOLOR= 0 :SH = 10:A = 9:B = 165: GOSUB 240:B 

6,10: CALL 800: POKE 801,200: POKE 806,15: C 

= 175: GOSUB 240 : A = 18:B = 165: GOSUB 240: 

ALL 800: NEXT : FOR X = 1 TO 1500: NEXT : PO 

B = 175: GOSUB 240: HCOLOR= 3: HPLOT 20,166: 

KE - 16302,0: POKE - 16299,0: POKE - 1630 

HPLOT 30,166: HPLOT 30,176: HPLOT 30,186: H 

4,0 

PLOT 20,186: HPLOT 10,186: HPLOT 10,176: HPL 

(Continua) 


33 










Linee 1080-1150: Routine princi¬ 
pale di inizializzazione, che all'ini¬ 
zio di ogni partita colloca in una 
nuova matrice obelischi assegnati ca¬ 
sualmente, spazi vuoti, e la nave 
base. 

Linee 1160-1200: Disegnano i pro¬ 
fili della videata, lo sfondo e le 
stelle. 

Linee 1210-1340: Aggiornano l'in¬ 
dicatore radar/direzione. 

Linee 1350-1420: Disegnano il 
pannello di comando. 

Linee 1430-1510: Impostano i pa¬ 
rametri di direzione. 

Linee 1520-1650: Cercano ogget¬ 
ti nella matrice. 

Linee 1660-1720: Subroutine per 
cercare oggetti nelle direzioni 1 o 5. 

Linee 1730-1790: Subroutine per 
trovare oggetti nelle direzioni 2 o 6. 

Linee 1800-1860: Subroutine per 
trovare oggetti nelle direzioni 3 o 7. 

Linee 1870-1930: Subroutine per 
trovare oggetti nelle direzioni 4 o 8. 

Linee 1940-2080: Sentono se il 
fuoco del fasore ha colpito un obe¬ 
lisco. 


RAPPORTO SITUAZIONE 
*** STATO DELLA MISSIONE *** 


DIREZ. CORR. =8 
OBELIS. REST. =159 
COLPI SPARATI =30 
MEGAESPLOSIONI = 2 
RANGO : ASSISTENTE 


% ENER. REST. =74 
% OBEL. COLP. = 22 
% DANNI =49 

PUNT. TOTALE =11 
MASSIMO OGGI =0 


*** SOMMARIO DEI COMANDI **’ 


NUMER11 - 8 - IMPOSTA DIREZIONE 
BARRA SPAZIO - AVANZA 
PADDLE0 - PUNTA FASORE 
PULSANTE 0 - SPARA FASORE 
LETTERA M - MEGAESPLOSIONE 
LETTERAQ - ABBANDONA MISSIONE 
TASTO <ESC> - STATO DELLA MISSIONE 


PREMI UNTASTOQUALUNQUE 


Chiedendo al computer di mostrare la videata di aiuto, 
si ottengono sul video un sommario dei comandi e la situazione 
corrente (punteggio e valore delle variabili). 


: 


1600 IF LC = 3 AND DP < > DI THEN 1620 

1610 IF LC = 3 THEN Tl$ = " AL SICURO SULLA NAVE! 

":EOG = 1 :ADJ = 1.2: GOTO 2940 
1620 DP = DI:X = PX + 1 * XI:Y = PY - 1 * YI: GOS 

UB 940: IF LC < >0 THEN XL = 100:YL = 50:D 

S = 1:P = 1 : GOSUB 990: IF LC < >2 THEN 16 

50 

1630 X = PX + 2 * XI :Y = PY - 2 * YI: GOSUB 940: 
IF LC < >0 THEN XL = 115:YL = 60:DS = 3:P 

= 2: GOSUB 990: IF LC < >2 THEN 1650 

1640 X = PX + 3 * XI:Y = PY - 3 * YI: GOSUB 940: 
IF LC < >0 THEN XL = 127:YL = 50:DS = 4:P 

= 3: GOSUB 990 

1650 ON DI GOTO 1660,1730,1800,1870,1660,1730,180 
0,1870 

1660 YL = 60:DS = 3:X = PX - 1:Y = PY - 2 * YI: G 

OSUB 940: IF LC < >0 THEN XL = 40:P = 4: G 

OSUB 990 

1670 X = PX + 1: GOSUB 940: IF LC < >0 THEN XL 

= 200 :P = 5: GOSUB 990 

1680 YL = 50:DS = 4:X = PX - 2:Y = PY - 3 * YI: G 

OSUB 940: IF LC < >0 THEN XL = 20:P = 6: G 

OSUB 990 

1690 X = PX - 1: GOSUB 940: IF LC < >0 THEN XL 

= 85:P = 7: GOSUB 990 

1700 X = PX + 1: GOSUB 940: IF LC < >0 THEN XL 

= 170:P = 8: GOSUB 990 

1710 X = PX + 2: GOSUB 940: IF LC < >0 THEN XL 

= 240:P = 9: GOSUB 990 
1720 RETURN 

1730 YL = 60:DS = 3:X = PX + 1 * XI:Y = PY - 2 * 
YI: GOSUB 940: IF LC < >0 THEN XL = 40:P = 

4 : GOSUB 990 

1740 X = PX + 2 * XI :Y = PY - 1 * YI: GOSUB 940: 

IF LC < > 0 THEN XL = 200:P = 5: GOSUB 990 

1750 YL = 50:DS = 4:X = PX + 1 * XI:Y = PY - 3 * 
YI: GOSUB 940: IF LC < >0 THEN XL = 20:P = 

6: GOSUB 990 

1760 X = PX + 2 * XI: GOSUB 940: IF LC < >0 THE 

N XL = 85:P = 7: GOSUB 990 
1770 X = PX + 3 * XI;Y = PY - 2 * YI: GOSUB 940: 

IF LC < >0 THEN XL = 170:P = 8: GOSUB 990 

1780 Y = PY - 1 * YI: GOSUB 940: IF LC < >0 THE 

N XL = 240 :P = 9: GOSUB 990 
1790 RETURN 

1800 YL = 60:DS = 3:X = PX + XI * 2:Y = PY + 1: G 
OSUB 940: IF LC < >0 THEN XL = 40:P = 4: G 
OSUB 990 

1810 Y = PY - 1: GOSUB 940: IF LC < >0 THEN XL 


= 200:P = 5: GOSUB 990 

1820 YL = 50:DS = 4:X = PX + XI * 3:Y = PY + 2: G 
OSUB 940: IF LC < >0 THEN XL = 20:P = 6: G 
OSUB 990 

1830 Y = PY + 1: GOSUB 940: IF LC < >0 THEN XL 

= 85:P = 7: GOSUB 990 

1840 Y = PY - 1: GOSUB 940: IF LC < >0 THEN XL 

= 170:P = 8: GOSUB 990 

1850 X = PX + XI * 3:Y = PY - 2: GOSUB 940: IF LC 
< > 0 THEN XL = 240:P = 9: GOSUB 990 

1860 RETURN 

1870 YL = 60:DS = 3:X = PX + 2 * XI:Y = PY - 1 * 
YI: GOSUB 940: IF LC < >0 THEN XL = 40:P = 

4: GOSUB 990 

1880 X = PX + 1 * XI :Y = PY - 2 * YI: GOSUB 940: 

IF LC < >0 THEN XL = 200:P = 5: GOSUB 990 

1890 YL = 50 :DS = 4:X = PX + 3 * XI:Y = PY - 1 * 
YI: GOSUB 940: IF LC < >0 THEN XL = 20:P = 

6: GOSUB 990 

1900 Y = PY - 2 * YI: GOSUB 940: IF LC < >0 THE 

N XL = 85:P = 7: GOSUB 990 
1910 X = PX + 2 * XI :Y = PY - 3 * YI: GOSUB 940: 

IF LC < >0 THEN XL = 170 :P = 8: GOSUB 990 

1920 X = PX + 1 * XI:Y = PY - 3 * YI: GOSUB 940: 

IF LC < >0 THEN XL = 240:P = 9: GOSUB 990 

1930 RETURN 

1940 IF FX = 131 AND RP(1) = 1 THEN X = 131:XL = 
100 :YL = 50 :RX = 111:RY = 148:RP(1) = 0: GOT 
O 2090 

1950 IF F2 = 1 THEN 630 
1960 GOTO 440 

1970 IF FX = 59 AND RP(4) = 1 THEN X = 56:XL = 40 
:YL = 60:RX = 48:RY = 130:RP(4) = 0: GOTO 20 
90 

1980 IF FX = 131 AND RP (2) = 1 THEN X = 131:XL = 
115 :YL = 60 :RX = 123:RY = 130:RP(2) = 0: GOT 
O 2090 

1990 IF FX = 221 AND RP(5) = 1 THEN X = 216:XL = 
200:YL = 60 :RX = 208:RY = 130:RP(5) = 0: GOT 
O 2090 

2000 IF FY < > PI AND F2 = 0 THEN 450 

2010 GOTO 630 

2020 IF FX = 32 AND RP(6) = 1 THEN X = 24:XL = 20 
: YL = 50 :RX = 16:RY = 75:RP{6) = 0: GOTO 20 9 
0 

2030 IF FX = 92 AND RP (7) = 1 THEN X = 89:XL = 85 
: YL = 50 :RX = 81:RY = 75:RP(7) = 0: GOTO 209 
0 

(Continua) 


■ 

34 















20° BIAS Convegno Mostra Internazionale 
dell'Automazione Strumentazione 
Edizione 1986 dedicata alla MICROELETTRONICA 



Fiera di Milano - Pad. 2, 3, 7 
18-22 Marzo 1986 


n^Tir:n 



MICROELETTRONICA 


COMPONENTI ELETTRONICI 


SISTEMI DI PRODUZIONE E COLLAUDO 


STRUMENTAZIONE DI LABORATORIO 


MICROCOMPUTER E PERIFERICHE 


SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONI 


] 


J 


J 


] 


INGRESSI (9,30-18,00): 

• P.ta Carlo Magno 

• P.ta Domodossola 


E.I.O.M. Ente Italiano Organizzazione Mostre 
Segreteria della Mostra 

Viale Premuda, 2-20129 Milano (Italy) - Tel. (02) 54.00.196-135-471 - Telex 334022 CONSEL I 


studio martinetti 





















































































































































2040 IF FX = 128 AND RP (3) = 1 THEN X = 131:XL = 
127 :YL = 50:RX - 123-.RY - 75 : RP (3) - 0: GOTO 
2090 

2050 IF FX - 176 AND RP (8) = 1 THEN X - 174:XL - 
170 : YL - 50:RX - 166:RY - 75:RP(8> = 0: GOTO 
2090 

2060 IF FX - 248 AND RP(9) = 1 THEN X = 244 :XL - 
240 :YL - 50 :RX = 236:RY - 75:RP<9) = 0: GOTO 
2090 

2070 IF F2 = 1 THEN 630 

2080 GOTO 460 

2090 RL - RL - 1: IF F2 - 1 THEN GOSUB 2150: GOT 
O 630 

2100 HCOLOR- 0: HPLOT LX,150 TO OX,OY: FOR S = 1 
TO 6 - DS:SC - S:XX = X + 5:YY = Y + 5 : POKE 
839,40: POKE 845,8: HCOLOR- 5: CALL 832:SH 
= 7 :A = XX:B - YY: GOSUB 220: HCOLOR- 0: POK 
E 839,30: CALL 832: GOSUB 220: NEXT :SC - 1: 
HCOLOR- 3 

2110 IF FI - 1 THEN FI - 0: GOTO 270 

2120 HCOLOR- 5 : SH - DS:A - XL:B - YL: GOSUB 130: 
HCOLOR- 0: GOSUB 130: IF DS = 1 THEN SC = 3 

2130 GOSUB 2150: HCOLOR- 5: IF P > 2 THEN SH = 8 : 
A = RX:B - RY: GOSUB 130: HCOLOR- 3 

2140 SC = 1: HCOLOR- 3: GOTO 270 

2150 C$ - "2": IF YL = 50 AND XL = 100 THEN GOSU 
B 2240: GOTO 2570 


2160 

IF YL = 60 
TO 2570 

AND 

XL 

= 

115 

THEN 

GOSUB 2250: GO 

2170 

IF YL = 50 
TO 2570 

AND 

XL 

= 

127 

THEN 

GOSUB 2260: GO 

2180 

IF YL = 60 
O 2570 

AND 

XL 

' 

40 1 

THEN 

GOSUB 2270: GOT 

2190 

IF YL = 60 
TO 2570 

AND 

XL 

= 

200 

THEN 

GOSUB 2320: GO 

2200 

IF YL = 50 
O 2570 

AND 

XL 

” 

20 

THEN 

GOSUB 2370: GOT 

2210 

IF YL = 50 
O 2570 

AND 

XL 

= 

85 

THEN 

GOSUB 2420: GOT 

2220 

IF YL = 50 
TO 2570 

AND 

XL 

= 

170 

THEN 

GOSUB 2470: GO 

2230 

IF YL = 50 
TO 2570 

AND 

XL 

= 

240 

THEN 

GOSUB 2520: GO 

2240 

X = PX + 1 

* XI :Y 

= 

PY 

- 1 * 

YI: RETURN 

2250 

X = PX + 2 

* XI : Y 

= 

PY 

- 2 * 

YI: RETURN 

2260 

X = PX + 3 

* XI :Y 

= 

PY 

- 3 * 

YI: RETURN 


2270 ON DI GOTO 2280,2290,2300,2310,2280,2290,230 
0,2310 


2280 

X = PX 

- 

1: 

: Y 

= PY 

- 

2 * YI: RETURN 

2290 

X = PX 

+ 

1 

* 

XI :Y 

= 

PY - 2 * YI: RETURN 

2300 

X = PX 

+ 

2 

* 

XI : Y 

= 

PY + 1: RETURN 

2310 

X = PX 

+ 

2 

* 

XI : Y 

= 

PY - 1 * YI: RETURN 

2320 

ON DI GOTO 
0,2360 

2330,234C 

1,2350,2360,2330, 2340. 

2330 

X = PX 

+ 

1: 

: Y 

= PY 

- 

2 * YI: RETURN 

2340 

X = PX 

+ 

2 

* 

XI :Y 

= 

PY - 1 * YI: RETURN 

2350 

X = PX 

+ 

2 

* 

XI : Y 

= 

PY - 1: RETURN 

2360 

X = PX 

+ 

1 

Ir 

XI : Y 

= 

PY - 2 * YI: RETURN 

2370 

ON DI ( 
0,2410 

GOTO 

2380,2390,2400,2410,2380,2390 

2380 

X = PX 

- 

2: 

: Y 

= PY 

- 

3 * YI: RETURN 

2390 

X = PX 

+ 

1 

* 

XI :Y 

= 

PY - 3 * YI: RETURN 

2400 

X = PX 

+ 

3 

* 

XI : Y 

= 

PY + 2: RETURN 

2410 

X = PX 

+ 

3 

* 

XI :Y 

= 

PY - 1 * YI: RETURN 

2420 

ON DI i 
0,2460 

GOTO 

2430,2440, 2450, 2460,2430, 2440 

2430 

X = PX 

- 

1: 

: Y 

= PY 

- 

3 * YI: RETURN 

2440 

X = PX 

+ 

2 

* 

XI :Y 

= 

PY - 3 * YI: RETURN 

2450 

X = PX 

+ 

3 

* 

XI : Y 

= 

PY + 1: RETURN 

2460 

X = PX 

+ 

3 

* 

XI:Y 

= 

PY - 2 * YI: RETURN 


2470 ON DI GOTO 2480,2490,2500,2510,2480,2490,250 
0,2510 


2480 

X = 

PX 

+ 

1: 

: Y 

= PY - 3 * 

YI: RETURN 

2490 

X = 

PX 

+ 

3 

★ 

XI : Y = PY 

- 2 * YI: RETURN 

2500 

X = 

PX 

+ 

3 

* 

XI:Y = PY 

- 1: RETURN 

2510 

X = 

PX 

+ 

2 

* 

XI:Y = PY 

- 3 * YI: RETURN 


2520 ON DI GOTO 2530,2540,2550,2560,2530,2540,255 
0,2560 


2530 

X = PX 

+ 

2: 

: Y 

= PY - 3 * 

YI: RETURN 

2540 

X = PX 

+ 

3 

* 

XI : Y = PY 

- 1 * YI: RETURN 

2550 

X = PX 

+ 

3 

* 

XI :Y = PY 

- 2: RETURN 

2560 

X = PX 

+ 

1 

* 

XI :Y = PY 

- 3 * YI: RETURN 


2570 GOSUB 940: IF X < 2 THEN PS(Y) = C$ + RIGHT 
$ (PS (Y) , 19) : RETURN 

2580 IF X > 19 THEN PS (Y) = LEFTS (PS (Y) , 19) + C 
S: RETURN 

2590 PS (Y) = LEFTS (PS(Y|,X - 1) + CS + RIGHTS 
(PS (Y) ,20 -X): IF F2 - 1 THEN RETURN 
2600 IF FY = P3 THEN 2630 
2610 IF FY = P2 AND FX = 131 THEN 2640 


2620 P - 3: RETURN 

2630 X - PX + 1 * XI: Y - PY - 1 * YI: GOSUB 940: 

IF LC < >0 THEN XL = 100:YL = 50:DS = 1:P 

= 1: GOSUB 990: IF LC < >2 THEN RETURN 

2640 X - PX + 2 * XI:Y = PY - 2 * YI:P = 2: GOSUB 
940: IF LC < >0 THEN XL = 115:YL - 60:DS 

= 3: GOSUB 990: IF LC < >2 THEN RETURN 

2650 X = PX + 3 * XI:Y = PY - 3 * YI: GOSUB 940: 

IF LC < >0 THEN XL - 127:YL - 50:DS = 4:P 

= 3: GOSUB 990 
2660 P = 2: RETURN 

2670 EL - INT (EN / 99999 * 100 + .5):RH = INT 
( (TR - RL + .000001) / (TR + .001) * 100 + . 
5):DM - INT ((DA + .000001) / 99999 * 100 + 
.5) : HS - PEEK (850) + PEEK (851) * 256 
2680 R = INT (ADJ * RH * ((200 + EL) / 100) - DM 
) : IF ADJ = .8 THEN R = R - 20 
2690 IF ADJ =1.2 THEN R - R + 20 
2700 IF R < 0 THEN R = 0 

2710 IF R < HS OR EOG - 0 THEN F8 - 0: GOTO 2730 
2720 HS = R: POKE 851,HS / 256: POKE 850,HS - PE 
EK (851) * 256:F8 = 1 

2730 TEXT : HOME : HTAB (13) : FLASH : PRINT T1S: 

NORMAL : PRINT : IF EOG - 1 THEN POKE 839,0 
: POKE 845,50: FOR X - 1 TO 5 : CALL 832: NEX 

T 

2740 HTAB 9: INVERSE : PRINT "*** STATO DELLA MIS 
SIONE ***“: NORMAL : PRINT "DIREZ . CORR. - 
";DI; 

2745 PRINT " % ENER. REST.- ";EL: PRINT "OBELI 

5. REST. = " ; RL; : PRINT TAB( 22)"% OBEL. CO 

_ Il . 

2750 PRINT ''COLPI SPARATI = ";SF;: PRINT TAB ( 22 
)"% DANNI = "; DM : PRINT "MEGAESPLOSIONI 

= " ;ME; : PRINT TAB{ 22)"PUNT. TOTALE = ";R: 
GOSUB 2850: REM CALCOLA RANGO 
2760 PRINT "RANGO: "; R$; : HTAB (22): IF F8 - 1 THE 
N FLASH 

2770 PRINT "MASSIMO OGGI = ";HS: NORMAL : PRINT : 

HTAB (7): INVERSE : PRINT "*** SOMMARIO DEI 
COMANDI ***": NORMAL : PRINT : PRINT TAB( 

7)"NUMERI 1-8 - IMPOSTA DIREZIONE" 

2775 PRINT TAB ( 7)"BARRA SPAZIO - AVANZA": PRINT 

2780 PRINT TAB( 7)"PADDLE 0 - PUNTA FASORE": PRI 
NT TAB( 7)"PULSANTE 0 - SPARA FASORE": PRIN 
T : PRINT TAB ( 7)"LETTERA M - MEGAESPLOSION 
E": PRINT TAB( 7)"LETTERA Q - ABBANDONO MIS 
SIONE": PRINT TAB( 7)"TASTO <ESC> - STATO D 
ELLA MISSIONE 

2790 IF NOT EOG THEN 2840 

2800 GOSUB 2930: VTAB (24): HTAB (9): PRINT "UN'A 
LTRA PARTITA <S/N>?"; 

2810 GET AN$: IF AN$ < > "S" AND ANS < > "N" TH 

EN 2810 

2820 IF ANS = "S" THEN OL = 0:NX = 1: GOTO 2990 
2830 VTAB (23): HTAB 1: CALL - 958: HTAB 7: INVE 
RSE : PRINT "« GRAZIE PER AVER GIOCATO »"; 

: NORMAL : END 

2840 VTAB 24: PRINT TAB( 8)"PREMI UN TASTO QUALU 
NQUE" ; 

2845 GET ANS: POKE - 16302,0: POKE - 16299,0: P 
OKE - 16304,0: RETURN 

2850 IF R < 16 THEN R$ = "ASSISTENTE": RETURN 

2860 IF R < 31 THEN R$ = "MECCANICO": RETURN 

2870 IF R < 51 THEN R$ = "UOMO EQUIPAGGIO": RETUR 

N 

2880 IF R < 76 THEN R$ = "SECONDO PILOTA": RETURN 

2890 IF R < 96 THEN R$ = "PRIMO PILOTA": RETURN 

2900 IF R < 116 THEN R$ = "CAPITANO": RETURN 

2910 IF R < 136 THEN R$ = "AMMIRAGLIO": RETURN 

2920 R$ = "COMANDANTE": RETURN 

2930 RESTORE : FOR X = 1 TO 16: READ P,D: POKE 80 

6, P : POKE 801,D: CALL 800: NEXT : RETURN 
2940 F5 = 1: GOSUB 1160:X = 132:S = 4:1 = 14:Y = 

115:F = 1.2: POKE 806,10: POKE 801,60: HCOLO 
R= 3 

2950 CALL 800:S = S * F: IF S > Y THEN 2670 
2960 SH = 9:A = X:B = Y - S: HCOLOR= 3: CALL 800: 

SC = 1-: GOSUB 130: CALL 800: HCOLOR= 0: GOSU 

B 130: CALL 800: POKE 806,10 - S / I: GOTO 2 
950 

2970 ER = PEEK (222):EL = PEEK (218) + PEEK (2 
19) * 256: IF OL = 1 THEN 1160 
2980 GOTO 1080 

2990 TEXT : HOME : INVERSE :BL$ « "": VTAB 5: HTA 
B (14): PRINT "O B E L I S K" : NORMAL : PRIN 

(Continua ) 


36 




















T : PRINT TAB( 12) "DI DARYL L. SCOTT" 

3000 VTAB 10: GOSUB 3050: PRINT : PRINT TAB ( 4)" 
DISTRUGGI GLI OBELISCHI , TROVA" 

3005 PRINT TAB ( 4) "LA TUA NAVE BASE E DECOLLA !! 
!": PRINT : GOSUB 3050 

3010 PRINT : PRINT : PRINT TAB{ 14)"COPYRIGHT 19 
86": PRINT TAB( 14) "BY APPLICANDO" 

3020 VTAB 1: HTAB 1: FOR X = 1 TO 39:BL$ = BL$ + 

" " : NEXT : INVERSE : PRINT BL$: FOR X = 2 T 
O 23: PRINT " ";: HTAB 39: PRINT " ": NEXT : 

PRINT BL$; : NORMAL 

3030 VTAB 20: IF NOT NX THEN GOSUB 2930: HTAB { 
6) : FLASH : PRINT " «PREMI UN TASTO QUALUNQ 
UE» ";: NORMAL 

3035 GET A$: PRINT : VTAB 20: HTAB (6): PRINT " 
USA <ESC> PER LE ISTRUZIONI 

3040 VTAB 12: HTAB 2: PRINT LEFTS (BL$,35);: HTA 
B 13: FLASH : PRINT "« ALLARME »";: NORMAL 

3045 VTAB 13: HTAB 2: PRINT LEFT$ (BL$,35);: HTA 
B 9: FLASH : PRINT "« DI COMBATTIMENTO »"; 

: NORMAL : GOTO 1080 

3050 HTAB 4: FOR X = 1 TO 32: PRINT NEXT : 

PRINT : RETURN 

3060 DATA 18,250,24,250,23,75,22,72,19,75,28,250 
,24,250,23,75,22,75,19,75,28,250,24,250,23,1 
00,22,100,23,100,19,250: DATA 162,48,141,48 
,192,169,16,32,168,252,202,208,245,96,162, 1, 
141,48,192,138,105,56,32,168,252,232,224,21, 
208,242,96 

3070 DATA 18,250,24,250,23,75,22,72,19,75,28,250 
,24,250,23,75,22,75,19,75,28,250,24,250,23,1 
00,22,100,23,100,19,250 


Linee 2090-2140: Routine per il 
colpo a bersaglio del fasore alle coor¬ 
dinate x,y. 

Linee 2150-2660: Mettono sullo 
schermo e nella matrice i resti di un 
obelisco distrutto. 

Linee 2670-2840: Visualizzazione 
dello stato della missione. 

Linee 2850-2920: Determinano il 
rango sulla base del punteggio. 

Linea 2930: Subroutine musicale. 

Linee 2940-2980: Routine per il 
decollo dell'astronave base. 

Linee2990-3050: Videata d'intesta¬ 
zione. 

Linee 3060-3070: Dati per le routi¬ 
ne sonore e musicale. 


Questo programma è disponibile 
su dischetto. L’elenco, i prezzi 
e le modalità d'ordine di questo e 
degli altri dischetti disponibili sono 
riportati nella rubrica Disk Service. 


W!ìgfc<Nibble e Applicando 


INFORMATICA BIELLA - ZANOTTO & BERNUZZO Srl 







©303031 


Per Apple II, Ile, Ile : 

Contabilità Generale Prodos (Hard Disk, 3" 1/2) 
Contabilità Generale Dos ( 5' ) 

Contabilità Forfettaria ( Mono/Multiaziendale ) 

Parcellazione Studi Legali 

Gestior? Parrocchie ( anche MS/DOS ) 

Gestione Alberghi 




INFORMATICA BIELLA ZANOTTO & BERNUZZO Srl 
P.za S. Paolo 1 - 13051 BIELLA 
Tel. 015 - 24181 / 29875 


37 



















































ITAL1A/BBD0 


Ora che avete lavorato tanto \ 

fate qualcosa j: 



Apple, il marchio Apple, LaserWriter sono marchi della Apple Computer Ine. Macintosh è un marchio dato in licenza alla Apple Computer Ine Jazz è un marchio registrato della Lotus Itd. 













;r scrivere la vostra relazione, 
?r farla leggere. 


È perfettamente inutile restare alzati la notte per 
scrivere un documento se poi la gente, leggendolo, 
si addormenta. 

Perchè anche le idee più brillanti sembrano 
noiose se non vengono presentate in una forma 
ugualmente brillante. Fortunatamente ci sono i 
personal computer Apple' 

Macintosh™ e Apple II vi aiutano a comunicare 
qualsiasi idea in modo più chiaro e persuasivo. 

E, allo stesso tempo, a risparmiare tempo prezioso. 
Innanzi tutto, considerate quello che in una 
presentazione colpisce a prima vista: la scrittura. 


Le capacità di word processing di un computer 
Apple vi permettono di comporre parole e cifre 
direttamente sullo schermo, con una normale 
tastiera. Potete scrivere, correggere, dare una veste 
editoriale, aggiornare e registrare interi paragrafi o 
pagine. Tutto in pochi secondi. 

Potete confrontare bozze, formati e caratteri. 
L’uno di fianco all’altro, contemporaneamente. 

Con Macintosh 512K e programmi come Jazz" 
della Lotus, potete convertire pagine e pagine di 
noiosi e incomprensibili dati statistici in efficaci 
grafici di facile lettura. 





Se poi modificate un dettaglio, ad 
esempio, nei fogli elettronici, anche il 
grafico viene automaticamente 
aggiornato. 

Poi, quando è tutto come desiderate, 
stampatelo in pochi secondi. 

Perfettamente. Con Apple LaserWriter.™ 


Otterrete documenti così nitidi da 
sembrare realizzati in tipografia. 

Testo e grafici. 

A questo punto avrete ottenuto due cose: 
un documento presentato così 
efficacemente che sarà difficile non 
leggerlo. E tempo in più per fare altre 


cose. Venite in un Apple Center, per 
conoscere Apple LaserWriter. Trovate gli 
indirizzi sulle Pagine Gialle. 

m. Apple Computer 










































E' entrato sul mercato da poco, ma promette di diventare 
0 <£x rapidamente un best seller, considerando il favorevolissimo 
rapporto prezzo-prestazioni. Harmony è il primo pacchetto 
applicativo nato per Apple Ile o Ile che integri sullo stesso dischetto 
tre programmi dedicati a funzioni di data base, text—editing e generatore 
di istogrammi a barre, torta e linee a due o tre dimensioni. 


Performance e 
prezzo in armonia 


Da una nuova filosofia di proget¬ 
tazione di software è nato un 
pacchetto agile, molto veloce, sem¬ 
plice da usare, con un prezzo molto 
contenuto, viste le prestazioni, e che 
può coprire le esigenze più vaste del 
mercato: Harmony. La notevole ve¬ 
locità di esecuzione dei programmi è 
giustificata dal fatto che si tratta di 
ben 70 K scritti in assembler. 

La confezione del package, grade¬ 
vole, riporta su un fondo bianco l'iri¬ 
de dei colori Apple e una immagine 
delle famose “Three sisters”, le tre 
torri ai confini tra Utah e deserto del- 
l'Arizona, a simboleggiare le tre fun¬ 
zioni svolte da Harmony. 

All'interno della confezione sono 
contenuti il dischetto programmi, il 
manuale d'uso e 2 copie della garan¬ 
zia del programma, una da trattenere 
da parte dell'utente e una da rispe¬ 
dire. Harmony è commercializzato 
anche per Apple Unidisk da 800 K. 

La fase di avviamento del pro¬ 
gramma (booting) avviene in modo 
molto rapido con un “Benvenuti in 
Harmony” in alta risoluzione che 
prelude alla presentazione dell'elenco 
operativo principale dell'intero pro¬ 
gramma. 

Le tre sezioni del programma so¬ 
no raffigurate su tre foglietti che si 
possono fare scorrere in avanti e in¬ 
dietro perla selezione dell'applicazio¬ 
ne che si desidera; ciascun foglietto 
riporta un'icona corrispondente: uno 
schedario,delle lettere, alcuni grafici. 


Il Filer 

La parte senz’altro più potente di 
Harmony è il data base. Vediamo in 
dettaglio alcune delle 8 funzioni otte¬ 
nibili con il Filer di Harmony. 

Con Creazione schedario è 
possibile creare un proprio archivio 
(o più d'uno), esattamente secondo i 
canoni di un personal filing System 
che si rispetti. Tre sono le pagine a 
disposizione per la creazione dei cam¬ 
pi, con 1600 caratteri per pagina: i 
campi possono essere fino a 256 
per un totale di 4800 caratteri sulle 
tre pagine. 

Quello che è ragguardevole è che 
non è dato alcun limite alla lunghez¬ 
za di ogni singolo campo. Sarà così 
possibile, all'occorrenza, creare ele¬ 
menti di informazione anche molto 
estesi e archivi a propria misura: l'ar¬ 
chitetto potrà creare intestazioni rela¬ 
tive a un progetto, il suo numero di 
autorizzazione, la descrizione, tutte 
le caratteristiche a esso relative; un 
medico potrà servirsi di uno scheda¬ 
rio ove compaiono nome, indirizzo, 
estese anamnesi, visite e terapie; e 
così via. 

Questa flessibilità fa dello scheda¬ 
rio personalizzabile la maggior for¬ 
za, ma non l'unica. E' durante il la¬ 
voro quotidiano che si apprezza la in¬ 
credibile velocità di ricerca del Filer 
di Harmony: in uno schedario di 500 
elementi ove si cerchi una scheda, o- 
vunque essa sia, il tempo di reperi¬ 


mento delfinformazione non supera 
i due secondi. Harmony prevede ricer¬ 
che con inserimento di chiavi multi¬ 
ple (fino a otto). Sarà così possibi¬ 
le reperire, stampare o cancellare, 
per esempio, tutti i clienti che abbia¬ 
no sede nella provincia di Milano, 
con acquisti superiori a 1 milione 
che non abbiano pagato fatture relati¬ 
ve al mese di dicembre. 

Con due driver si possono avere 
in linea 1024 schede, poiché il Filer 
lavora interamente in memoria. 

Una delle opzioni del Filer è par¬ 
ticolarmente nuova e utile ed è l'ag¬ 
giornamento numerico automatico. 
Se, per esempio, si devono aggiorna¬ 
re alla fine di un anno tutti i prezzi 
degli articoli di un listino, incremen¬ 
tandoli del 10%, Harmony consente 
di farlo con la massima naturalezza, 
molto velocemente, ma sopratutto 
in modo completamente automatico, 
sollevando l'utente dal peso di dover¬ 
si spulciare una per una tutte le sche¬ 
de contenute nell'archivio; sarà suffi¬ 
ciente specificare in che modo (asso¬ 
luto, percentuale, in più o in meno) 
e su quale campo dovrà essere esegui¬ 
to l’aggiornamento. 

A proposito di calcoli, il Filer 
possiede una calcolatrice, sempre ri¬ 
chiamabile e con possibilità di stam¬ 
pa, in grado di lavorare sulle 4 opera¬ 
zioni fondamentali e sulla percen¬ 
tuale. 

Le altre funzioni del Filer prevedo¬ 
no stampe personalizzate (per etichet- 


40 






te, elenchi selettivi eccetera), cancel¬ 
lazione delle schede, copie di salva¬ 
taggio dei dischetti e ordinamento al¬ 
fabetico dello schedario in base al 
primo campo dello schedario. 

Il Graph 

L'unica sezione di Harmony a se 
stante è il Graph, un versatile genera¬ 
tore di istogrammi a barre, torta, li¬ 
nee. Tutti i valori di ogni grafico so¬ 
no impostabili dall'utente sia per 
l'asse x che per l’asse y. L’utente po¬ 
trà anche definire i titoli del grafico, 
la scalatura dell'asse y, l'eventuale u- 
so del colore, il fatto che un grafico 
debba essere a due o tre dimensioni, 
con o senza griglia, nonché le dimen¬ 
sioni e lo sfondo della stampa su car¬ 
ta. I risultati sono veramente note¬ 
voli per accuratezza di esecuzione, 
tanto è vero che la stessa Apple ne 
ha scelti alcuni da porre sui suoi mo¬ 
nitor in alcuni depliant. Fa difetto 


invece a questa sezione del pacchetto 
la sua non integrabilità con le altre. 

Su ogni dischetto dati dedicato al 
Graph possono essere memorizzati 
fino a 136 grafici e possono essere 
sovrapposti fino a 2 grafici per un 
totale di 24 dati. Solo i grafici a tor¬ 
ta non possono essere sovrapposti, 
per motivi ovvi. 

Il Text-Editing 

La stesura di testi con Harmony 
è consentita fino a un massimo di 
8000 caratteri: non certo tantissimi, 
tuttavia sufficienti a un impiego qua¬ 
le quello per il quale il programma è 
stato ideato, cioè il normale lavoro 
di ufficio per la battitura di normali 
lettere, o circolari o relazioni. Tutta¬ 
via, per chi volesse comunque utiliz¬ 
zare le interessanti e originali opzio¬ 
ni di cui Harmony è dotato, c'è, natu¬ 
ralmente, la possibilità di spezzare 
testi particolarmente lunghi in più 


frazioni, salvandole separatamente 
su disco per un massimo di 16 testi 
per disco. Oltre alle funzioni di ta¬ 
glia, copia e incolla, l'editor prevede 
l’inserimento di righelli (fino a 
256), come nel fratello maggiore di 
casa Apple, il Macintosh, tuttavia 
con una velocità di modifica del posi¬ 
zionamento dei margini e del tipo di 
giustificazione da fare arrossire un 
32 bit. Se ben sfruttato, il caro, vec¬ 
chio 6502 ha ancora mille risorse na¬ 
scoste. 

La opzione Pagina intera permet¬ 
te di visualizzare in alta risoluzione 
l'aspetto finale della pagina corrente 
esattamente come essa verrà stampa¬ 
ta all'insegna del detto “what you 
see is what you get”: ciò che vedi è 
ciò che ottieni. 

Le opzioni del WP prevedono che 
si definiscano la lunghezza pagina, 
il numero di copie per pagina duran¬ 
te le stampe, la pagina di partenza e 
arrivo delle stampe e che si 
stabilisca se deve essere osservata u- 
na pausa durante il cambio pagina (u- 
tile per fogli singoli). 

La sezione destinata alla stesura 
dei testi di Harmony è integrabile, 
naturalmente, con i dati del Filer. E' 
così possibile redigere una lettera cir¬ 
colare e farla stampare da Harmony, 
semplicemente indicando dove van¬ 
no inseriti i dati prelevati in modo 
automatico dallo schedario. 

Questo mail-merge è senz'altro il 
più sofisticato e facile da usarsi, vi¬ 
sto in circolazione, più user frien¬ 
dly, per esempio, di quello possibile 
con il WPL di Apple Works. 

Per Unidisk 3.5 

Nella versione di Harmony dedica¬ 
ta agli Apple Unidisk da 800 Kilo- 
byte è possibile memorizzare sullo 
stesso dischetto 1024 schede, 136 
grafici e 16 testi, in modo tale da a- 
vere in linea tutto ciò che serve al la¬ 
voro quotidiano senza necessità di 
cambiare né il disco programmi, né 
il disco dati. Il costruttore garantisce 
che lel024 schede di cui si parla so¬ 
no realmente tali; si è preferito 
infatti garantire un tale numero di 
schede per disco, piuttosto che pro¬ 
metterne il triplo, a condizioni che 
però, in realtà, non si verificano mai 
durante il normale lavoro. 

Il costo del pacchetto completo è 
di L. 246.800 più Iva. 

Marco Gussoni 


41 









Dopo la prima rivoluzione che ha fatto tramontare l'era 
del piombo e iniziare quella della fotocomposizione, ecco la seconda: 
per realizzare libri, giornali, bollettini, news-letter, house-organ, invece di 
grossi computer da centinaia di milioni oggi si può usare un Macintosh. 


Visto si stampi 


Solo quindici anni fa, l'editoria era 
in piena età del piombo. Le macchi¬ 
ne, enormi ammassi di ferro lugubre 
e nero, con in testa una caldaia che 
teneva liquido il piombo, colavano 
righe così calde, che a malapena qual¬ 
che anziano proto, dalle mani abitua¬ 
te, riusciva a stringere senza bruciar¬ 
si. A quel tempo vigevano imperati¬ 
vi indiscutibili: usare il corsivo o il 
nero con grandissima parsimonia, 
mai o quasi mai per una singola pa¬ 
rola, perché significava, ogni volta 
che si cambiava carattere, svitare pe¬ 
santi magazzini di matrici e sostituir¬ 
li con altri, e i costi quindi aumenta¬ 
vano considerevolmente; non tutte 
le macchine infatti possedevano ma¬ 
gazzini multipli. Quando poi si do¬ 
veva intervenire redazionalmente per 
tagliare o accorciare qualche riga di 
testo che magari cresceva nell'impa- 
ginazione, bisognava intervenire in 
quel determinato capoverso, perché 
tutto doveva essere ricomposto, e ta¬ 
gliare anche solo mezza pagina più 
in là significava appunto ricomporre 
un bel po' di testo, col pericolo di 
commettere nuovi errori di stampa 
durante la ricomposizione. 

I correttori di bozze, poi, dovevano 
rileggere non solo per intero tutte le 
righe nelle quali figurava qualche er¬ 
rore, ma anche ricontrollare la corret¬ 
ta successione delle righe sopra e sot¬ 
to l'errore, perché il tipografo ricom¬ 
poneva completamente la riga dove 
quello era stato commesso, poi pren¬ 
deva la pagina formata da tante sin¬ 
gole righe di piombo legate con spa¬ 
go sottile, slegava lo spago, toglie¬ 
va la riga sbagliata, e al suo po¬ 


sto rimetteva la nuova; infine, con 
l'abilità e la sveltezza di anni di me¬ 
stiere, riprendeva lo spago e lo riav¬ 
volgeva attorno al piombo per ri¬ 
comporre la pagina. Ma a volte (cor¬ 
rezioni frettolose dell’ultima ora!) la 
riga ricomposta finiva nel posto sba¬ 
gliato, ed ecco il perché della lettura 
sopra e sotto la riga corretta. 

Se poi si prevedeva di ristampare 
nel futuro, con l'esigenza di inserire 
i dovuti aggiornamenti, anziché con¬ 
servare solo le veline, cioè gli im¬ 
pianti per lo stampatore, bisognava 
conservare anche il piombo, e ogni 
pagina pesava almeno un paio di chi¬ 
li, mentre un volume di 200 pagine 
occupava quasi una stanza... 

Vantaggi della 
fotocomposizione 

Dall'età del piombo all'età dell’oro 
il passaggio non fu indolore. I primi 
elaboratori per la fotocomposizione 
dei testi furono adottati da grandi a- 
ziende, ma vennero accolti con scetti¬ 
cismo da parte di tipografi, redattori, 
correttori di bozze. Solo i più giova¬ 
ni furono subito affascinati e com¬ 
presero le possibilità che le nuove te¬ 
cnologie offrivano. Così, come sem¬ 
pre accade, la storia fu la solita: im¬ 
portanti tipografie di decennali tradi¬ 
zioni vennero travolte e fallirono o 
dovettero ridimensionarsi drastica¬ 
mente nel giro di pochissimi anni, 
perché non seppero adattarsi, mentre 
chi seppe sfruttare subito tutti i van¬ 
taggi che le nuove macchine offriva¬ 
no fece la propria fortuna. 



Il piombo e le ingombranti macchi¬ 
ne da tipografia vennero sostituiti in 
pochissimi anni da terminali collega¬ 
ti a elaboratori centrali. Oltre ad am¬ 
bienti di lavoro ben diversi (la com¬ 
posizione a caldo si svolgeva in am¬ 
bienti rumorosi, dove il nerofumo 
impalpabile come borotalco si depo¬ 
sitava ovunque, e ai tipografi si som¬ 
ministravano dosi massicce di latte 
per combattere i pericoli del piom¬ 
bo, mentre la nuova composizione, 
a freddo, si svolge in ambienti puli¬ 
tissimi e nient'affatto pericolosi per 
la salute, identici ai centri EDP) le 
nuove tecnologie offrirono quei van¬ 
taggi che ben presto le fecero impor¬ 
re universalmente: se si doveva cor¬ 
reggere un errore, bastava controlla¬ 
re solo la parola sbagliata, perché 
tutto il resto non veniva toccato; e- 
ventuali tagli e aggiunte potevano 
essere effettuati in qualunque punto, 
perché le righe non venivano più fat¬ 
te girare a mano, ma “giravano” di¬ 
rettamente nella memoria dell'elabo¬ 
ratore; se si decideva di cambiare cor¬ 
po e carattere anche a un libro inte¬ 
ro, bastava sostituire un comando, e 
tutto il testo veniva automaticamen¬ 
te ristampato nel carattere e nella 
giustezza desiderati; mantenere in 
memoria libri anche voluminosi 
per eventuali aggiornamenti in vista 
di ristampe occupava pochi metri di 
nastro magnetico... 

A questo punto, a mugugnare rima¬ 
sero in pochi, e coloro i quali sulle 
prime avevano sostenuto l'effimera- 
tezza della nuova era dovettero ab¬ 
bondantemente ricredersi. 

La seconda 
rivoluzione: il Mac 

Ma la prima rivoluzione dal piom¬ 
bo ha portato al grande computer. 
Prezzo minimo: dal mezzo miliardo 
in su. E inoltre: per cambiare un ca- 


42 



























rattere, un corpo, una giustezza, sui 
terminali di queste nuove tipografie 
occorre digitare ostici codici alfanu¬ 
merici. E impaginare a video? Certo 
che si può, ma per poter spostare u- 
na colonna di testo senza far uso di 
codici alfanumerici, ecco la necessità 
d'investire altre decine e decine di mi¬ 
lioni. A questo punto, la seconda, in¬ 
credibile rivoluzione: con i nuovi 
programmi di impaginazione, per 
realizzare un giornale oggi può basta¬ 
re un Macintosh, con un investimen¬ 
to che può andare da poco più di cin¬ 
que milioni a una ventina di milioni 
se si acquista anche la LaserWriter. 
E i noiosissimi codici si possono 
dimenticare una volta per tutte, sen¬ 
za considerare l'incredibile abbatti¬ 
mento di tempi e di costi. 


Gli strumenti 

Innanzitutto esistono alcuni pro¬ 
grammi specifici per rimpaginazio¬ 
ne dei testi: PageMaker, Ready Set 
Go, MacPublisher. Anche i program¬ 
mi di WordProcessing, in particolare 
MicrosoftWord, sono a volte suffi¬ 
cienti a svolgere per intero il lavoro, 
sia esso una relazione o un roman¬ 
zo. Poi i data base, grafici e non, ri¬ 
sultano utilissimi nella stesura delle 
tabelle vedi il box a pag. 44), men¬ 
tre altri programmi ancora sono indi¬ 
spensabili per la generazione dei gra¬ 
fici. Non può mancare un sillabatore 
di parole che permetta di giustificare 
in maniera perfetta i testi: sul merca¬ 
to italiano è disponibile Siila. 

L'hardwareè composto dal Macinto¬ 
sh, possibilmente corredato di hard 
disk, e dalla LaserWriter, ma è possi¬ 
bile anche sfruttare un elaboratore ti¬ 
pografico di testi per una migliore re¬ 
sa di stampa. 

L'impostazione 
del lavoro 

Il segreto di un buon risultato con¬ 
siste essenzialmente nell'organizzare 
nel modo migliore il lavoro. Per 
quanto riguarda i testi, non è affatto 
indispensabile che questi vengano e- 
laborati in prima battuta con Macin¬ 
tosh. Un esempio concreto: il gior¬ 
nale che state leggendo è stato tutto 
realizzato con le tecniche, i program¬ 
mi e l'hardware descritti in questa 
speciale inchiesta dedicata all'edito¬ 
ria. Un giornale come Applicando 



ha diversi collaboratori esterni: i tra¬ 
duttori, che traducono i testi di alcu¬ 
ni articoli di Nibble di cui Applican¬ 
do ha l'esclusiva per l'Italia; i colla¬ 
boratori, che vengono incaricati di 
volta in volta di stendere un articolo 
su questo o quell'argomento. Si trat¬ 
ta, in ogni caso, di collaboratori e- 
stemi, che possono non avere a di¬ 
sposizione un Macintosh. L'alternati¬ 
va ideale è un Apple Ile o Ile. Me¬ 
glio quest'ultimo per la sua portatili- 
tà e maneggevolezza; basti pensare 
che in viaggio un Apple Ile può an¬ 
che essere utilizzato senza il video di 


dotazione, perché ormai in tutti gli 
alberghi è disponibile la televisione 
in camera, alla quale il Ile può esse¬ 
re collegato. Inoltre, il costo del Ile 
o del Ile è talmente contenuto, che 
un'azienda può anche andare incontro 
ai collaboratori abituali aiutandoli e- 
conomicamente nell'acquisto. 

Sicuramente qualcuno obietterà: 
“Abbandonare la macchina da scrive¬ 
re per il personal computer!”, sottin¬ 
tendendo che il fatto è praticamente 
improponibile. Ma la storia, ahimè, 
continua a ripetersi. Tanto tempo fa, 
quando Olivetti introdusse sul merca- 


43 




to la macchina da scrivere portatile 
Lettera 22, molti collaboratori scrive¬ 
vano ancora con la penna stilografi¬ 
ca, e ci fu una vera lotta tra i redatto¬ 
ri delle case editrici che volevano tra¬ 
duzioni e articoli scritti a macchina e 
i collaboratori che invece si rifiutava¬ 
no. Oggi, quando si parla di scritto¬ 
ri, nelle case editrici si dice ancora 
“il tale ha consegnato il manoscrit¬ 


to”, ma è un vezzo che sta scompa¬ 
rendo, perché nessuno più, ormai, 
consegna manoscritti. Fra qualche 
tempo, quindi, cominceremo a dire: 
“il tale ha consegnato il dischetto”. 

Ad Applicando questo avviene già 
da più di un anno, senza contare i te¬ 
sti che arrivano via modem e telefo¬ 
no. Infatti, quando ancora non aveva¬ 
mo a disposizione i programmi di 


impaginazione e la LaserWriter, pre¬ 
paravamo tutto su dischetti Apple 
II, e poi mandavamo questi ultimi 
in tipografia o trasmettevamo via 
modem i file da stampare. In questo 
modo si evitava la battitura, cioè la 
trascrizione o composizione vera e 
propria del famoso e ormai antiquato 
dattiloscritto da parte di un impiega¬ 
to della tipografia. L'impiegato in 
questione, infatti, trascrive testi i 
cui argomenti possono variare dal 
giardinaggioalromanzod'amore, dal¬ 
la relazione specialistica di medicina 
all'articolo tecnico sul computer, ma 
di tutte queste cose sa ben poco o 
nulla, e così nella ribattitura facil¬ 
mente commette numerosi errori, 
detti in gergo “refusi”. Saltare questa 
fase, da sempre un doppio lavoro, è 
utilissimo non solo per evitare gran 
parte dei refusi abituali, ma anche 
perché comporta un risparmio di de¬ 
naro, in quanto la battitura non vie¬ 
ne più eseguita. 

Oggi abbiamo fatto un altro passo 
avanti. Il dischetto con gli articoli, 
realizzato con qualunque computer, 
viene consegnato in redazione e i fi¬ 
le di testo che esso contiene vengo¬ 
no trasferiti su Macintosh. Il trasferi¬ 
mento da Apple II è semplicissimo 
se si usa il programma giusto, e Ap¬ 
plicando, questo programma, è lieto 
di offrirlo in questo stesso numero a 
pagina 65. 

A chi intende utilizzare altri compu¬ 
ter per la stesura iniziale dei testi (i- 
nutile non usufruire dei mezzi che 
già si posseggono) potrà interessare 
il box di pagina 46, dal titolo Pron¬ 
to, chi scrive? 

Una volta trasferito il file di testo 
su Macintosh, per prima cosa biso¬ 
gna riprenderlo con MicrosoftWord, 
salvarlo, sempre e solo come file di 
testo, e sillabarlo con Siila. 


Sillabare col trattino 

Si tratta di un programma che per¬ 
mette la sillabazione di qualunque te¬ 
sto, in modo che, una volta ripreso 
con un programma di scrittura, quale 
che sia la giustezza impostata, le pa¬ 
role vengono spezzate col trattino, 
se capita che vadano a capo, secondo 
le regole grammaticali italiane. 

Il grande vantaggio di un simile 
programma sta nel fatto che, quando 
si vuole stampare un testo giustifica¬ 
to, cioè allineato sia a sinistra sia a 
destra, non vengono lasciati gli an- 


Tabella offresi 

Le tabelle, gioia e dannazione. Gioia dei direttori dei giornali, che a 
ragione le ritengono uno strumento di sintesi e di praticità. Dannazio¬ 
ne dei redattori e dei tipografi, che per impostarle e comporle perdono 
giornate intere. Basti pensare che per completare una tabella mediamen¬ 
te complessa di un mensile occorrono almeno tre-quattro giorni di lavo¬ 
razione redazionale e di tipografia, senza contare il tempo necessario a 
monte per preparare l'originale da mandare in tipografia. E cosa arriva 
solitamente in tipografia dalle redazioni dei giornali? Un enorme fo¬ 
glio con finche tracciale a mano e generalmente scritto a mano, pieno 
di cancellature e correzioni, spesso addirittura tutto ritagliato e incolla¬ 
to con lo scotch perchè a tabella già pronta si è deciso di modificare 
l'ordine delle finche. 

Ebbene, anche se un programma specifico per la preparazione di tabel¬ 
le di tipo giornalistico non esiste ancora, un grosso aiuto possono for¬ 
nirlo i programmi di data-base, e perfino, secondo i casi, gli sprea¬ 
dsheet. 

Spreadsheet. Nelle versioni più evolute (per esempio quello incluso 
in Jazz della Lotus), consentono di impostare una tabella sul foglio 
elettronico esattamente così come si vuole che venga una volta stampa¬ 
ta, con le finche che si possono allargare o restringere a piacimento; 
di ordinare tutte le voci secondo l'ordine che si preferisce (alfabetico, 
di prezzo, di dimensioni, ecc.); e perfino di trasformare in verticale una 
tabella nata orizzontale, o viceversa, nel senso di transporre le finche 
orizzontali o verticali, facendole diventare verticali o orizzontali. 

Un vantaggio ulteriore dei fogli elettronici è quello di affrancarsi com¬ 
pletamente dai calcoli matematici spesso necessari: se per esempio si 
desidera che in una certa finca compaia il prodotto dei valori presenti 
in altre due, basterà impostare la formula una volta per tutte per ottene¬ 
re automaticamente la finca risultante. Il difetto invece dei fogli elettro¬ 
nici è che richiedono una certa attenzione al momento della compila¬ 
zione per non uscire dalle caselle che si intendono assegnare alle varie 
voci, e che non si prestano nel modo migliore per le tabelle che nelle 
finche orizzontali richiedono più di una riga di testo. 

Data base. Il principe dei data base da utilizzare per la costruzione 
di tabelle da stampare, giornalistiche è non, è sicuramente Microsoft Fi¬ 
le. Il programma consente infatti di impostare una volta per tutte ogni 
record come se fosse la finca orizzontale, e ogni campo come se fosse 
la finca verticale della tabella. Inoltre, strada facendo, si può provvede¬ 
re ad aggiungere o togliere un campo, se si decide di modificare l'impo¬ 
stazione generale, o di allargare o restringere in altezza o in larghezza 
qualunque casella. Ovviamente si potrà procedere a qualsiasi ordinamen¬ 
to nel modo più flessibile, e V inserimento di apposite formule potrà 
garantire la possibilità di calcolare intere finche verticali. 

Se si adotta Microsoft File a quest'uso si avranno però due difetti: al 
momento di stampare , l'altezza delle finche orizzontali dovrà essere pa¬ 
ri all'altezza della finca contenente il maggior numero di righe di testo: 
come dire che le finche orizzontali dovranno necessariamente esser tut¬ 
te alte uguali; e non si potrà facilmente trasporre una tabella orizzonta¬ 
le in verticale, o viceversa. 

In ogni caso, con entrambi i sistemi, niente più cancellature, correzio¬ 
ni a mano, avanti-indietro di bozze dalla tipografia. Invece un risultato 
immediato, pulito, ancora facilissimamente e anzi istantaneamente mo¬ 
dificabile, pronto per la stampa così com'è sulla LaserWriter, oppure 
pronto per il trasferimento e l'utilizzo da programmi come Microsoft 
Word o Page Maker. 


44 






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Pronto, chi scrive? 

Il telefono, la tua voce. Così esordisce una famosa pubblicità SIP; 
ebbene mai come oggi questo strumento si sta rivelando utile, anche 
per ciò che riguarda il mondo dell'informatica. Infatti sono molte le a- 
ziende di piccolo, medio o grande taglio che sfruttando i computer tra¬ 
smettono o ricevono i dati da elaborare attraverso le linee telefoniche: 
è sufficiente un'interfaccia seriale per comunicazioni dati RS-232C e un 
accoppiatore acustico (o un modem) in grado di trasformare i segnali 
del computer in impulsi tonali da inviare lungo la linea telefonica. 

Ad esempio è possibile che un agente dotato dalla propria azienda di ■ 
un personal computer portatile o trasportabile sia in grado di inviare 
gli ordini che raccoglie dai propri clienti al computer della casa madre, 
che provvederà alla registrazione dell'ordine e alla sua evasione. Oppu¬ 
re un giornalista, che si trovi fuori sede, può spedire al giornale un arti¬ 
colo anche lungo al costo di un paio di scatti telefonici. 

Come detto, è sufficiente fornirsi di pochi elementi per poter effet¬ 
tuare tali collegamenti; ma la cosa più importante è che chi trasmette e 
chi riceve, sia pur in possesso di apparecchiature diverse, siano fasati 
sul trasferimento, ovvero siano d'accordo sul protocollo di trasmissio¬ 
ne dei dati. Tali protocolli vengono dettati dalle esigenze incontrale, 
quindi poco importa che si usi un trasferimento in ASCII o Text-Fìle, o 
col metodo Christiansen, o ancora in XModem, l'essenziale è che il 
protocollo usato sia lo stesso. 

In commercio si trovano molte macchine, equipaggiate di un'uscita 
seriale RS-232C, in grado di essere trasportate in giro e di poter collo¬ 
quiare via telefono con l'ausilio di un accoppiatore acustico. Tra i picco¬ 
li portatili (completamente autonomi, anche nell'alimentazione) vanno 
ricordati il Casio FP-200, l'Epson PX4 oppure PX8, dotati anche della 
possibilità di registrare su cassetta o memoria RAM non volatile i dati 
da analizzare. Tra i portatili troviamo l'Apple Ile, che, con l'aggiunta 
del video a cristalli liquidi, diventa un ottimo computer "da viaggio", 
il Digital-ONE, il più caro del mercato, l'HP-150. Infine nella categoria 
dei "Trasportabili" (definizione che identifica delle macchine dal peso 
variabile tra i 10 ed. i 14 Kg, ma compatte) vale la pena citare l'IBM 
con 256K di memoria base, video grafico e due Disk Drive da 360K l'u¬ 
no e il nuovo OSBORNE II totalmente IBM-compatibile. 


Elaborazione testi 

Il testo trasferito su Macintosh è a 
questo punto sillabato; non resta che 
stabilire corpi, caratteri, giustezza, 
oltre naturalmente a decidere titoli, 
titolini, tagli, aggiunte e didascalie, 
cioè il tradizionale lavoro di redazio¬ 
ne. Poiché, come abbiamo già avuto 
occasione di scrivere su Applicando, 
MacWrite, come word processor, 
pur essendo un ottimo programma 
svolge la sua funzione primaria nel¬ 
l'ambito della corrispondenza, il pro¬ 
gramma che noi riteniamo migliore 
per la preparazione di un giornale, e 
che abbiamo adottato per Applican¬ 
do, è MicrosoftWord. Fra l'altro, Sii¬ 
la non funziona con MacWrite. 

Con MicrosoftWord non solo è 
possibile stendere relazioni che nulla 
hanno da invidiare a quelle che addi¬ 
rittura, per la loro importanza, capi¬ 
ta di mandare in tipografia a stampa¬ 
re, ma è possibile gestire interi volu¬ 
mi, in quanto non esiste limite di 
memoria, se non nell'hardware a di¬ 
sposizione: su un dischetto non si 
potranno superare le 400.000 battu¬ 
te, ma su un hard-disk Guerra e pace 
occuperà solo un angolino. 

Una volta caricato il testo con Mi¬ 
crosoftWord, bisognerà stabilire, co¬ 
me si diceva, corpi e caratteri da adot¬ 
tare. Poiché ci troviamo di fronte a 


tiestetici spazi bianchi tra parola e 
parola, dovuti appunto alla giustifi¬ 
cazione. Nel box della pagina se¬ 
guente potete vedere due brevi testi, 
uno trattato con Siila, l'altro no: la 
differenza è macroscopica. Natural¬ 
mente è possibile cambiare in qual¬ 
siasi momento la giustezza del te¬ 
sto, perché gli a capi vengono muta¬ 
ti automaticamente, senza bisogno 
di risillabare il testo. In pratica, il 
programma lavora in questo modo: 
il testo viene sillabato completamen¬ 
te e dopo ogni sillaba viene messo 
un trattino che però compare solo 
nel punto in cui il testo va a capo. 
11 testo da sillabare può essere lun¬ 
ghissimo, infatti il programma è ve¬ 
locissimo essendo in grado di sillaba¬ 
re 50.000 battute in 4 minuti. 

Il programma, distribuito da Edi- 
tronica, Corso Monforte 39, 20122 
Milano, costa 350.000 lire più Iva, 
ed è disponibile attualmente solo per 
la sillabazione di testi ih italiano; 
presto sarà disponibile una versione 
che permetterà di sillabare anche te¬ 
sti in inglese, francese e tedesco. 


Jazz: non tutto è perduto. 

Page Maker riesce a "leggere" solo i documenti creati con Jazz e sal¬ 
vati come "Solo testo". Dovendo quindi utilizzare Jazz in collegamen¬ 
to con Page Maker bisognerà utilizzare questa sequenza operativa: I) 
scrivere il testo con il programma di scrittura di Jazz; 2) salvare quan¬ 
to scritto come “Solo testo" ; 3) trattare questo testo con il program¬ 
ma di sillabazione Sil-la; 4) aprire questo documento con il comando 
"Place..." di Page Maker e inserire nella pagina in preparazione; 5) e- 
seguire tutte le variazioni di scrittura (neretti, corsivi, corpi, caratte¬ 
ri, ecc.) necessarie. 

Tutte le operazioni di trattamento del testo, infatti, devono essere 
fatte su Page Maker in quanto il programma non riesce a “leggere" do¬ 
cumenti scritti con Jazz e salvati come “Documento intero". Per quan¬ 
to riguarda la lettura del testo sillabato da parte di Jazz, è possibile, 
ma il programma non tiene conto della sillabazione: appena la Lotus, 
produttrice di Jazz, fornirà le indicazioni relative al sistema di lettura 
dei File sarà possibile adattare il programma Sil-la per il funzionamen¬ 
to con Jazz. 

Altro materiale interessante per il trasferimento da Jazz a Page Ma¬ 
ker è quello costituito dai grafici. Anche in questo caso esiste una pro¬ 
cedura consigliata: 1) selezionare il grafico sul documento Jazz e ta¬ 
gliarlo (o copiarlo) attraverso il relativo comando di composizione; 
2) uscire da Jazz e aprire MacDraw senza spegnere o resellare il Macin¬ 
tosh; 3) incollare il grafico sul documento MacDraw e salvarlo come 
PICT su un dischetto contenente i file da inserire nel lavoro in prepa¬ 
razione con Page Maker; 4) riprendere con la funzione “Place..." di Pa¬ 
ge Maker il grafico salvato da MacDraw come PICT. 


46 
















Testo non sillabato 

Questo documento è diviso in due 
parti: la prima non è stata trattata 
con il programma di sillabazione 
MacSil-la. li testo non sillabato non 
spezza le parole quando deve 
andare a capo, inserisce soltanto 
spazi vuoti tra le parole per 
raggiungere la massima 
giustificazione. 


una vera e propria rivoluzione, è 
chiaro che in questo momento a di¬ 
sposizione non c'è molto; di caratte¬ 
ri tipografici, per la precisione, la 
LaserWriter può stampare solo l'Hel- 
vetica e il Times. Tutto considerato, 
però, si tratta dei caratteri più diffusi 
in assoluto, e da soli permettono am¬ 
pie possibilità. Comunque sono già 
stati annunciati altri caratteri presto 
disponibili con la nuova LaserWriter 
Plus (vedi specchietto a fondo pagi¬ 
na). Inoltre, l'Adobe commercializza 
set di caratteri a 185 dollari l'uno. 
Fra i più interessanti: Garamond, O- 
ptima, Souvenir. Oltre all'Helvetica 
e al Times, oggi sono disponibili an¬ 
che il Symbol e il Courier. Il primo 
è essenzialmente l’alfabeto greco, e 
serve per trascrivere tutta quella sim¬ 
bologia scientifica che spesso com¬ 
pare soprattutto nei libri di testo e 
nei manuali, il secondo è praticamen¬ 
te il carattere di una macchina da scri¬ 
vere, con la resa qualitativa che può 


Testo sillabato 

Dopo il trattamento con Mac Sil-la il 
testo appare uniforme e compatto, e- 
sattamente come uscito dalla tipo¬ 
grafia. Inoltre la giustezza del testo 
può essere modificata : il program¬ 
ma inserisce nelle parole dei riferi¬ 
menti invisibili che consentono, in 
caso di modifiche alla giustezza, di 
ottenere sempre un testo sillabato. 


dare unastampante laser. In questo 
numero di Applicando, per esempio, 
abbiamo usato il Courier per la 
stampa dei listati, che mai come og¬ 
gi appaiono chiari, pur essendo in 
corpo 7, il che permette di risparmia¬ 
re spazio, con la conseguenza che da 
questo numero in poi potremo offri¬ 
re ai lettori più programmi nello 
stesso numero di pagine. A proposi¬ 
to del Symbol, è bene sottolineare 
che un autore di relazioni o di testi 
scientifici potrà scrivere direttamente 
con il Macintosh traendone un gran¬ 
de vantaggio. Innanzitutto perché, 
appunto per mezzo del Symbol, ha a 
disposizione la simbologia che gli 
serve, e poi perché parentesi quadre, 
graffe e altri utilissimi simboli spe¬ 
ciali si trovano nella stessa tastiera, 
basta premere da solo, o in abbinata 
con il tasto maiuscole, il tasto o- 
pzione. Come scoprire questi tasti? 
Nella melina in alto a sinistra, dove 
sono nascosti tutti gli accessori del¬ 


la scrivania, c'è anche “Key Caps”, 
basta aprirlo, e a video si presenta la 
tastiera; a questo punto premete pri¬ 
ma il tasto opzione da solo, poi in 
abbinata con il tasto delle maiusco¬ 
le, e vedrete dietro quali tasti si na¬ 
sconde questo o quel simbolo. Un li¬ 
bro fatto così è praticamente compo¬ 
sto: un redattore, anziché impazzire 
con bozze che vanno e vengono dal¬ 
la tipografia, probabilmente con 
molti errori e costi ingenti proprio 
per via dei caratteri e simboli specia¬ 
li, non dovrà fare altro che stabilire 
il corpo di quel titolo, il corsivo di 
quella frase, il neretto di quella paro¬ 
la... A stampare ci pensa la Laser¬ 
Writer. Se poi sempre per la compo¬ 
sizione di un libro si usa Microso- 
ftWord, non c'è nemmeno bisogno 
di impaginare, perché il programma 
ci pensa da solo, una volta imposta¬ 
ti i margini della pagina. Anche la 
numerazione è automatica, come pu¬ 
re le testatine, se ce ne sono, ed è 
perfino possibile impostare il nume¬ 
ro delle colonne. Per esempio un 
Giallo Mondadori, un Segretissimo, 
un Urania potrebbero benissimo na¬ 
scere così, con un risparmio di tem¬ 
po e di denaro che in un solo anno ri¬ 
pagherebbero ampiamente il costo 
di qualche Macintosh e di un paio di 
LaserWriter. Lo stesso dicasi per le 
relazioni: quante società di marketin- 
g, di ricerche di mercato, di relazioni 
esterne, e così via, hanno il proble- 


AvantGarde-Book 

Helvetica-Narrow-Oblique 


AvantGarde-BookOblique 

Helvetica-Oblique 


AvantGarde-Demi 

NewCenturySchlbk-Bold 


AvantGarde-DemiOblique 

NeivCenturySchlbk-Boldltalic 


Bookman-Demi 

NewCenturySchlbk-Italic 


Bookman-Demiltalic 

NewCenturySchlbk-Roman 


Bookman-Light 

Palatino-Bold 


Bookman-Lightltalic 

Palatino-Boldltalic 


Courier 

Palatino-ltalic 


Courier-Bold 

Palatino-Roman 


Courier-BoldOblique 

Symbol aPxAEO 


Courier-Oblique 

Times-Bold 


Helvetica 

Times-Boldltalic 


Helvetica-Bold 

Times-Italic 


Helvetica-BoldOblique 

Times-Roman 


Helvetica-Narrow 

ZapfCftancery-Mecfìumltaiic 


Helvetica-Narrow-Bold 

ZapfDingbats 


Helvetica-Narrow-BoldOblIque 



Ecco tutti i caratteri disponibili della nuova LaserWriter Plus. 








47 














ma quotidiano di realizzare in fretta e 
di presentare nel modo più professio¬ 
nale i loro lavori? Come pure gli uf¬ 
fici grafici e di pubblicità, che per 
preparare un layout devono aspettare 
giorni, prima di poter presentare al 
cliente una bozza, della quale, come 
premessa, si dice spesso: “E 1 solo 
buttata giù, perché non c'era tem¬ 
po...”. Su questi argomenti, Appli¬ 
cando tornerà nei prossimi numeri, 
per analizzare a fondo tutte le solu¬ 
zioni che oggi si prospettano, golo¬ 
se e rivoluzionarie. 

PageMaker 

Per impaginare un giornale, nulla 
di meglio di PageMaker. Prodotto da 
Aldus, in Italia è commercializzato 
da Italware, che ha tradotto sia il pro¬ 
gramma sia il manale: costerà circa 
un milione e mezzo e sarà dispo¬ 
nibile attorno alla metà di marzo. 
Questo programma è stato realizzato 
con la consulenza di grafici e gente 
del mestiere, perché nulla sembra 
che in esso sia stato dimenticato. 
Chi deve impaginare ha a disposizio¬ 
ne tutti gli strumenti abituali: tipo¬ 
metro, righello, gabbie con tanto di 
colonne, matita, fondini... Natural¬ 
mente tutto è elettronico. Le conse¬ 
guenze? Un modo di lavorare più 
creativo, senza vincoli e, soprattut¬ 
to, molto più veloce ed economico. 
Quel che conta, anche in questo ca¬ 
so, è l'impostazione. Noi qui in reda¬ 
zione da due mesi lavoriamo con Pa¬ 
geMaker, e riteniamo di esserci fatte 
le ossa: non va dimenticato che il 
giornale che state sfogliando è tutto 
realizzato con questo programma, e 
parla da sé. Questo per dire che le 
procedure adottate da noi possono an¬ 
che essere variate, ma, comunque, a 
noi sono sembrate le più efficaci. 

Un servizio giornalistico è compo¬ 
sto da vari elementi: il testo dell'arti¬ 
colo, eventuali box, fotografie, dise¬ 
gni, tabelle, didascalie. E' evidente 
che le fotografie, non possono esse¬ 
re trattate in maniera diversa da quel¬ 
la tradizionale, quindi vanno conside¬ 
rate a parte e mandate come sempre 
in fotolito. I disegni invece, se al 
tratto e realizzati o ripresi con Mac 
Paint e MacDraw, possono essere 
prelevati da disco e impaginati diret¬ 
tamente con PageMaker. Le tabelle, 
come indicato nel box di pagina 44, 
possono essere realizzate con vari 
programmi. Per quanto riguarda il re¬ 
sto, si tratta di testi che è opportuno 



Lines Shades 


Tools 


timno turni» :*:z 


Show Clipboard 


SCREEN 1. 



Type tines Shades 


Tools Page 


Measurement System: 
O Inches 
® Millimeters 
O Picas and polnts 


--— ■. ■.— 


SCREEN 2. 



Edit Tools Page Type Lines Shades 


O A4 letter 
O Tabloid 


Paper: ® US letter 
O US legai 
Orientation: ©Tali OU-lide 

Doublé sided: □ Start page #: | 
Margin In mm: 


Cancel 


# of pages 


Inside 


Outside 




SCREEN 3. 


48 




















































































«EH^Edit Tools Page Tgpe Lines Shades 




gjfj; : i 


Paper: OUSIetter <•) H4 letter 
O US legai OTabloid 
Orientation: (8) Tali O Wide 

Doublé sided: [ 

Margin in mm: 


[ Cancel ) 
Start page #: 11 ~| * of pages: 116 [ 


Inside 11 5 
Top fzo” 


Outside 25 


Bottoni 30 




SCREEN 4. 



SCREEN 5. 


« File Editi 


Page Tgpe Lines Shades 



SCREEN 6. 


tenere in file separati: il corpo dell'ar¬ 
ticolo, con il suo occhiello, titolo e 
sommario; le didascalie dell'articolo, 
riunite in un unico file; gli eventua¬ 
li box, ciascuno in un file per conto 
suo. Esiste una ragione precisa per 
questa separazione: come vedremo, 
rimpaginazione di ogni file di testo 
trattato con PageMaker può essere 
modificata; se, per esempio, la quar¬ 
ta colonna era in origine lunga tren¬ 
ta righe e si è deciso solo in seguito 
di farla diventare lunga venti, il te¬ 
sto scorrerà per tutte le colonne che 
seguono e l'ultima risulterà lunga 
dieci righe di più. Legare quindi le di¬ 
dascalie e i box tra di loro e al testo 
può comportare in qualche caso una 
gestione più difficile. 

Cosa offre 
PageMaker 


Non può essere questa la sede per ri¬ 
scrivere un manuale d'uso di Page¬ 
Maker, ma perfino lo stesso manua¬ 
le americano non riporta tutte le pos¬ 
sibilità o le scorciatoie che il pro¬ 
gramma offre (per esempio: se si 
piazza un testo tenendo premuto il 
tasto comando, il testo non rimarrà 
ingabbiato nella colonna, ma verrà 
sviluppato nella giustezza con la qua¬ 
le è stato salvato nel suo file origina¬ 
rio con Microsoft Word). Inoltre, il 
programma permette una creatività 
che solo l'uso quotidiano mette l'ope¬ 
ratore in grado di esprimere. Tutta¬ 
via desideriamo presentare una pano¬ 
ramica del suo funzionamento attra¬ 
verso le principali opzioni che il pro¬ 
gramma offre. Torneremo nei prossi¬ 
mi numeri di Applicando sui singoli 
problemi e rimaniamo a disposizio¬ 
ne dei lettori, utenti o futuri utenti 
di tutte le importanti e rivoluziona¬ 
rie novità che la Apple ha sviluppa¬ 
to e svilupperà nell'immediato futu¬ 
ro, per qualunque quesito specifico 
vorranno porci, perché dalla pratica 
quotidiana che svolgiamo in redazio¬ 
ne siamo convinti di aver acquisito, 
e di acquisire maggiormente in futu¬ 
ro, un know-how che mettermo il 
più possibile a disposizione di tutti. 

Screen 1 . La prima operazione da 
compiere, non appena aperto un nuo¬ 
vo file di PageMaker consiste nel de¬ 
finire l'unità di misura attivando, dal 
menù Edit, l'opzione Preferences. 

Screen 2. La scelta dell'unità di 
misura può essere effettuata tra polli¬ 
ci, millimetri e punti tipografici. La 
più immediata per le esigenze di im- 


■■■■■ 


49 



























































































paginazione è risultata l’unità in 
millimetri. 

Screen 3. Prima di poter iniziare 
qualunque impaginazione bisogna 
stabilire il formato della pagina: let¬ 
tera USA, A4, Legale USA o ta¬ 
bloid. Dovendo stampare con la La¬ 
serWriter, il formato ideale è l'A4.1- 
noltre bisogna stabilire subito l'o¬ 
rientamento della pagina, se vertica¬ 
le (tali) oppure orizzontale (wide). 

Screen 4. Poiché ipotizziamo di 
impaginare un giornale, quindi non 
una singola pagina, le operazioni 
successive consistono nell’attivare le 
pagine affiancate (doublé sided), nel¬ 
lo stabilire da che numero di pagina 
comincia la pubblicazione e di quan¬ 
te pagine è composta. Poiché però 
PageMaker permette di gestire con¬ 
temporaneamente in un unico file so- 





La tabella 5 ialina illuatra in un certo dettaglio il fluaao 
dei prodotti di alcune «arche: encora ai evldenaiano la 
politiche distributive (volute, lnpoete o congiunturali cha 





TABELLA 5 : 


STRUTTURA DEL CANALE OtSTRIBITIVO 
IN UN DATO PERIODO 



mmn 


mrn 






zione di massa, ma ad un livello nettamente piu' elevato. 

La marca "A" infine sta conducendo una politica elitaria ca¬ 
ratterizzata da contenuti costi distributivi, bassa penetra¬ 
zione ma presenza nel segmento di mercato piu' qualificato. 

La tabella 5 infine illustra in un certo dettaglio il flusso 
dei prodotti di alcune marche: ancora si evidenziano le po¬ 
litiche distributive (volute, imposte o congiunturali che 
siano) dei fornitori nazionali. 



Qui sopra, la pagina di 
una relazione in 
apparenza complessa 
(testo e istogrammi), 
ma in realtà semplice 
da realizzare, se si 
usano programmi Come 
Microsoftword, 
MicrosoftChart e Sil-la, 
con risultati 
decisamente migliori (a 
sinistra). 



SS 


■■■hmhhb 


■■■■■■■■■■■■■■■■■ 


50 














































































































































































' é File Edit Tools Page Type Lines Shades 



lo 16 pagine, bisogna suddividere la 
pubblicazione in sedicesimi: per e- 
sempio, questo numero di Applican¬ 
do è stato suddiviso in 8 sedicesimi, 
per un totale di 128 pagine, più un 
quartino, corrispondente alla I, II, III 
e IV di copertina. Infine, per differen¬ 
za dalla gabbia esterna (il formato 
A4, in questo caso) si definisce la 
gabbia interna, ponendo, per esem¬ 
pio, una distanza di 15 mm dal ta¬ 
glio interno (inside), 25 mm dal ta¬ 
glio esterno (outside), 20 mm dal ta¬ 
glio in alto (top) e 30 mm dal taglio 
in basso (bottom). 

Screen 5. Una volta dato l'OK al¬ 
la gabbia esterna e a quella interna 
del giornale, il video si presenta con 
la pagina impostata: il filetto intero 
delimita il rifilo esterno, l'ombra ne¬ 
ra di sinistra sta a indicare che ci tro- 




News letter o giornali 
aziendali riescono 
perfettamente usando 
un programma di 
impaqinazione come 
PageMaker. A pagina 50 
la realizzazione di una 
pagina del giornale 
aziendale della 
Memorex e, qui sopra, 
la stessa pagina 
originale. 


Con PageMaker e gli 
altri strumenti descritti 
in questo speciale 
editoria, è stato 
persino possibile 
'rifare” una pagina di 
Panorama, anche se 
naturalmente i caratteri 
non sono gli stessi: 
quelli di Panorama non 
sono disponibili sulla 
LaseWriter Apple. 


Configurazioni più flessibili 
per le unità a nastro compatte 


51 






















































































Le altre strade 


JH 


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I.UU 

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A 

f 


n 

m 


hi 


didascalie e I box tra di loro e al te¬ 
sto può comportare In qualche caso 
una gestione più difficile. 

Cosa offre 
PageMaker 


Non può essere questa la sede per 
riscrìvere un manuale d'uso di Page¬ 
Maker, ma perfino lo stesso manua¬ 
le americano non risorta tutte le pot¬ 
abilità o le scorciatole che il pro- 


Per stampare un documento da 
PageMaker non è necessario munirsi 
di una LaserWriter Apple: infatti il 
programma viene fornito già predi¬ 
sposto anche per l'utilizzo dell'Ima- 
geWriter (o compatibile). 

Gli esempi riportati nelle figure 
1 e 2 illustrano i risultati ottenibili 
con la stampa da ImageWriter. Il 
primo esempio è ricavato dalla stam¬ 
pa in alta definizione, mentre il 
secondo è una stampa a definizione 
standard. Purtroppo il programma 
non riesce ancora a stampare bene le 
figure in alta definizione, mentre rie¬ 
sce a ottenere risultati buoni sul te¬ 
sto. 

Nella stampa a definizione stan¬ 
dard avviene esattamente il contrario: 
si ottiene il testo con qualità video e 
le figure al limite dell'accettabilità. 

Gli esempi riportati nelle figure 
3 e 4 sono stati prodotti con una 
stampante LaserJet-h della Hewlett- 
Packard: la qualità generale è senza 
dubbio più alta delle stampe con l'I- 
mageWriter, ma si ripropongono 
gli stessi limiti sopra indicati. 

E' molto probabile, però, che que¬ 
sti problemi vengano risolti a breve 
termine dalla Aldus, produttrice di 
PageMaker. 

Bisogna ammettere che le prove 
eseguite da Applicando sona 
piuttosto severe e maliziose: abbia¬ 
mo infatti scelto pagine con testo 
molto piccolo e figure ridotte (le vi- 
deate) che logicamente hanno messo 
a dura prova le possibilità delle due 
stampanti. Nella maggior parte dei 
casi, magari con qualche limitazio¬ 
ne nella riproduzione delle figure, si 
possono ottenere risultati ai limiti 
dell'accettabilità almeno come prime 
bozze di stampa. 


Figura 1. 




i ihntcì 


«xm —| 


n 


i- 

A 

□ 


o 



Figura 4. 


viamo di fronte a una pagina di de¬ 
stra, mentre il filetto tratteggiato de¬ 
limita la gabbia interna. In basso so¬ 
no visibili le sedici pagine disponi¬ 
bili per rimpaginazione, contraddi¬ 
stinte dal loro numero. Iniziando da 
17 anziché da 1, i numeri in questio¬ 
ne diventano 17...32, e così via. Gli 
angoli a destra o a sinistra indicano 
rispettivamente pagine di destra o di 
sinistra. Sempre in basso, all'estre¬ 
ma sinistra, ci sono due pagine con¬ 
traddistinte, anziché da un numero, 
da una lettera: L (left, sinistra) e R 
(right, destra). Sono due pagine im¬ 
portantissime, le pagine tipo. E' al¬ 
l'interno di queste che bisogna defini- 


didascalie e i box tre di loto e ai te¬ 
sto può comportare in qualche caso 
una gestione più difficile. 

Cosa offre 
PageMaker 

Non può essere questa la sede per 
riscrìvere un manuale d'uso di Page¬ 
Maker, ma perfino lo stesso manua¬ 
le americano non riporta tutte le pos¬ 
sibilità o le scorciatoie che il pre¬ 


ga dieci righe di più. Legare quindi le 
didascalie e i box tra di loro e al te¬ 
sto può comportare in qualche caso 
una gestione più difficile. 

Cosa offre 
PageMaker 


Non può essere questa la sede per 
riscrivere un manuale d'uso di Page¬ 
Maker, ma perfino lo stesso manua¬ 
le americano non riporta tutte le pos¬ 
sibilità o le scorciatoie che il Dro¬ 


ga dieci righe di più. Legare quindi le 
didascalie e i box tre di loro e al te¬ 
sto può comportare in qualche caso 
una gestione più difficile. 

Cosa offre 
PageMaker 

Non può essere questa la sede per 
riscrivere un manuale d'uso di Page¬ 
Maker, ma perfino lo stesso manua¬ 
le americano non riporta tutte le pos¬ 
sibilità o le scorciatoie che il dto- 


52 
















































































■■ 


re ogni caratteristica fissa delle pagi¬ 
ne, perché così le pagine effettive, 
cioè quelle numerate, riporteranno o- 
gnuna le stesse caratteristiche, nelle 
stesse posizioni, senza bisogno di 
copiarle o di riimpostarle. 

Screen 6 e 7. La gabbia interna 
va suddivisa in colonne, pertanto vie¬ 
ne attivata dai Tools l'opzione Co- 
lumn guides (screen 6) e negli ap¬ 
positi riquadri (screen 7) viene spe¬ 
cificato il numero di colonne deside¬ 
rato e lo spazio che si desidera fra lo¬ 
ro. Nel nostro caso le colonne sono 
tre con uno spazio fra di esse di 
4,50 mm. 

Screen 8. Non solo è possibile, 
attraverso le pagine tipo, impostare 
le colonne, ma se per esempio le co¬ 
lonne sono separate da un filetto sot¬ 
tile, basta tirare questo filetto nella 
pagina tipo di sinistra, perché tutte 
le pagine di sinistra riportino auto¬ 
maticamente i filetti nella medesima 
posizione. Per rendere più semplice 
l'operazione, occorre ingrandire la pa¬ 
gina (lo si può fare fino al 200%, e 
lo screen 8 dà un'idea di questo in¬ 
grandimento). Allo stesso modo è 
possibile creare testatine e quant'al¬ 
tro di fisso deve comparire. Poi si 
compie la stessa operazione con la 
pagina tipo di destra. 

Screen 9 e 10. Il o i file di testo 
(articoli, didascalie, box), creati in 
precedenza con MicrosoftWord, con 
caratteri già impostati, e relativi neri 
e corsivi già determinati nel testo, 
vengono ora automaticamente inseri¬ 
ti nelle colonne per mezzo del co¬ 
mando Place contenuto nel menù Fi¬ 
le. Una volta attivato il Place 
(screen 9), si apre una finestra 
(screen 10) che presenta tutti i do¬ 
cumenti che è possibile “piazzare” 
nell'impaginazione che si sta ese¬ 
guendo. 

Screen 11. La freccia, una volta 
scelto il documento (in questo caso 
un file di testo) si tramuta in un qua¬ 
drato che simboleggia una pagina 
scritta (la si vede bene nel particola¬ 
re dello screen). Basta posizionare il 
quadrato nel punto dove si vuol far 
partire il testo, senza preoccuparsi 
troppo dell'allineamento, tanto que¬ 
st'ultimo avviene automaticamente, 
e fare clic col mouse. 

Screen 12. Dopo aver fatto clic 
col mouse, automaticamemte il te¬ 
sto viene inserito nella colonna. 

Screen 13. In ogni momento la 
colonna di testo può essere spostata 
in qualsiasi punto della pagina, sem- 



SCREEN 9. 


é PU Edit Tools Page Type Lines Shades 



SCREEN 10. 



SCREEN 11. 


53 




















































































































plicemente catturandola col cursore e 
spostandola col mouse. Se poi si 
vuole intervenire sul testo è ancora 
possibile, sia per correggere errori 
scoperti all'ultimo momento, sia per 
aggiungere una frase o per tagliarne 
un'altra, sia per cambiare corpo o ca¬ 
rattere a qualcosa. 

Screen 14. La stessa colonna di 
testo può essere parzialmente richiu¬ 
sa, anche in questo caso con un 
semplice movimento del mouse, per 
far posto a una foto o a un disegno. 
Screen 15. Come già detto, non 
è possibile impaginare direttamente 
delle fotografie, ma il loro ingom¬ 
bro può essere segnato con un rettan¬ 
golo. Infatti non solo è possibile ti¬ 
rare all'intemo di PageMaker, sfrut¬ 
tando gli strumenti del toolbox (in 
alto a destra), linee orizzontali, verti¬ 
cali e oblique, ma, allo stesso modo 
di MacDraw o di MacPaint, è possi¬ 
bile disegnare quadrati, rettangoli 
(sia con angoli retti sia con angoli 
smussati) e cerchi. 

Screen 16. Se invece si piazza 
un disegno, il cursore si tramuta in 
un pennello. Anche in questo caso 
si posiziona il cursore dove si vuole 
che parta il disegno e si fa clic col 
mouse. Il disegno a questo punto 
può essere ridotto, catturandolo in u- 
no dei segnalini che compaiono do¬ 
po che lo si è selezionato con la frec¬ 
cia, esattamente come si farebbe con 
MacDraw. Un'utilissima aggiunta in 
più: se si mantiene premuto il tasto 
delle maiuscole, il disegno viene in¬ 
grandito o rimpicciolito mantenen¬ 
do le sue proporzioni. 

Screen 17. Un disegno però può 
essere posizionato al vivo della pagi¬ 
na, e quindi per questa o per altre ra¬ 
gioni d'impaginazione anziché rim¬ 
picciolito, tagliato in parte. Ecco 
perché il toolbox di PageMaker pre¬ 
vede anche uno strumento che cattu¬ 
ra il disegno e lo taglia. 


Qualche limite 

Indubbiamente i vantaggi di questo 
nuovo modo d'impaginare sono enor¬ 
mi nei confronti dei metodi tradizio¬ 
nali. Basti pensare che una volta im¬ 
paginato un articolo, è sufficiente 
stampare la pagina per avere già in 
mano un originale da cui ricavare la 
pellicola per la stampa* Si evita 
quindi tutto il doppio lavoro di ri¬ 
comporre i testi e di impaginarli in 
tipografia, seguendo un menabò di 



SCREEN 12. 



SCREEN 13. 



SCREEN 14. 


54 























































































































SCREEN 15. 


é File Edit Tools Page Type Lines Shades 


Dimostrazione j 




13 


SCREEN 16. 


* 


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A 

□ 

□ 

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15 


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£1 



SCREEN 17. 


carta tracciato dal grafico, con l'andi¬ 
rivieni di bozze. Qui è il grafico che 
fa in pratica anche da montaggista, 
senza tuttavia perdere nulla del mo¬ 
mento creativo. L'unico vero punto 
dolente di tutta la faccenda è il vi¬ 
deo. Il 9 pollici del Macintosh è dav¬ 
vero piccolo per un lavoro a tempo 
pieno. Meglio sarebbe affiancare un 
video di 20 pollici, sul quale lavora¬ 
re sarebbe una delizia. In Italia videi 
del genere non sono disponibili, ma 
Applicando ha fatto presente il pro¬ 
blema alla Apple, e speriamo che in 
tempi brevi si trovi una soluzione 
soddisfacente. Non appena verremo a 
sapere qualcosa in proposito, lo co¬ 
municheremo subito ai lettori. 

Gli impianti 
per la stampa 

Se si prende in mano un foglio 
stampato con la LaserWriter, pur 
sembrando la stampa, in apparenza, 
di buona qualità, la definizione del 
carattere e la tonalità del nero lascia¬ 
no molto a desiderare, soprattutto 
quando il risultato finale deve essere 
altamente professionale. Se poi si 
prova a stampare un pieno di nero, 
allora sembra proprio che tutto il ca¬ 
stello di carta crolli in un soffio, per¬ 
ché il pieno non è affatto nero, anzi 
è grigino, striato. 

Ma il rimedio esiste, almeno per ot¬ 
tenere i neri pieni: lo provano le pa¬ 
gine che state leggendo. Basta pren¬ 
dere i fogli di carta stampati con la 
LaserWriter e, anziché ricavarne una 
pellicola autopositiva, si usa un co- 
pyproof con una reprocamera, in ab¬ 
binamento alla carta fotografica. In 
questo modo i neri vengono riempiti 
perfettamente e il testo risulta molto 
più inciso. In un secondo tempo vie¬ 
ne fatta l'autopositiva dalla carta fo¬ 
tografica, per realizzare la pellicola. 
Quanto alla definizione del caratte¬ 
re, per ottenere un risultato assoluta- 
mente tipografico si potrà usare la 
LaserWriter solo per stampare le boz¬ 
ze, mentre la stampa finale delle pel¬ 
licole può essere eseguita con la se¬ 
rie 100 della Linotype, che, essendo 
una macchina professionale da tipo¬ 
grafia, permette ovviamente un risul¬ 
tato di grande qualità, che ne giustifi¬ 
ca anche il prezzo: attorno ai 100 mi¬ 
lioni. Per toccare con mano la diffe¬ 
renza fra la stampa della Laser Wri- 
ter e della Linotype 100 andate alle 
pagg. 48 e 49 di questo numero di 


55 
































































































































Altri programmi 
per impaginare 

Page Maker è solo uno degli 
almeno tre programmi disponibi¬ 
li per impaginare su Macintosh. 
Noi di Applicando lo abbiamo 
preferito agli altri ritenendolo 
più pratico e efficace, ma non è 
escluso che per usi che non pre¬ 
vedano la realizzazione di un in¬ 
tero giornale anche ReadySetGo 
e MacPublisher possano rivelar¬ 
si adeguati. 

ReadySetGo. Non consente 
di far continuare su una pagina 
successiva il testo iniziato su 
quella precedente, e dunque può 
considerarsi valido solo per 
pubblicazioni su una pagina so¬ 
la o gestibili con pagine com¬ 
pletamente indipendenti le une 
dalle altre. Inoltre non si può vi¬ 
sualizzare più di mezza pagina 
per volta, e il metodo di scrol- 
ling per la lettura del testo sul 
video è particolarmente fastidio¬ 
so. In compenso il suo prezzo, 
almeno negli Stati Uniti, è un 
quarto di quello di PageMaker: 
125 dollari. E considerando tut¬ 
te le altre caratteristiche del pro¬ 
gramma si può senz'altro dire 
che il suo rapporto prezzo!pre¬ 
stazioni risulta interessante. 

MacPublisher. Negli Stati 
Uniti costa soltanto 99 dollari, 
ed è il programma che meglio i- 
mita il tavolo di lavoro del gra¬ 
fico tradizionale, compreso il ti¬ 
pometro elettronico da sovrap¬ 
porre ai testi per misurarne la 
lunghezza in righe. Consente di 
realizzare fino a 32 pagine insie¬ 
me, ma è un po’ problematico 
eseguire correzioni e modifiche 
una volta impostato il lavoro. 


Applicando : La pagina 48 è stam¬ 
pata con la LaserWriter, la 49 con la 
Linotype 100. La Linotype 100 può 
essere collegata al Macintosh esatta¬ 
mente come se fosse una stampante 
(per maggiori informazioni: Digit- 
graph, Centro direzionale Colleoni, 
Via Paracelso 16, 20041 Agrate Bri- 
anza, Mi, telefono 039/637211). Le 
tipografie all'avanguardia stanno in¬ 
fatti pensando di attrezzarsi per fun¬ 
gere da Service; in questo caso, sarà 
sufficiente inviare il dischetto con i 
vari sedicesimi preparati con Page¬ 
Maker per vedersi recapitare qualche 
ora dopo le pellicole pronte da conse¬ 
gnare allo stampatore. 

Stefano Benvenuti 


Il PostScript: è un linguaggio per stampare, che 
legge come unico documento intere pagine di 
grafica e testo. Come si imposta, come funziona, 
quanto vale? Guardiamolo un po' più da vicino... 


Un linguaggio 
per la Laser 


Il PostScript, studiato e messo a 
punto dalla Adobe System di Palo 
Alto (California), è un linguaggio 
standard realizzato per descrivere pa¬ 
gine intere di testo e grafica come 
un unico documento, partendo da co¬ 
mandi semplici e facili da usare. 
Questo linguaggio è in grado di spe¬ 
cificare quali font di caratteri utilizza¬ 
re, in che posizione e con quale incli¬ 
nazione sull'orizzontale; oppure di 
creare immagini grafiche (linee, poli¬ 
goni o aree) insieme alle specifiche 
relative a scala, gradazione di grigio 
e posizionamento. 

In una tipica applicazione scritta 
in PostScript il programma sorgente 
è composto da due parti: il “prolo- 
gue” e lo “script”. 

Il “prologue” è un'applicazione 
specifica che viene scritta dal pro¬ 
grammatore una volta sola all'ini¬ 
zio; ogni “prologue” contiene per la 
maggior parte le definizioni, come 
le funzioni di output, che saranno in¬ 
corporate poi nel programma. Ad e- 
sempio, se un applicativo viene 
scritto in modo da creare un quadrato 
e disegnarlo, la definizione di una su¬ 
broutine capace di generare il quadra¬ 
to viene inserita nel “prologue”; 
quando questa routine è pronta, essa 
può essere attivata in qualsiasi mo¬ 
mento attraverso una chiamata al si¬ 
stema con una cali. 

La seconda parte del PostScript, 
lo “script”, è l'output o interfaccia 
verso l'estemo di questo linguaggio, 
ed è la parte ripetitiva e semplice di 
tutto l'insieme. Esso consiste in un 
insieme di operandi (stringhe e nu¬ 


meri) seguiti dai nomi degli operato¬ 
ri o delle subroutine predefinite nel 
“prologue”. 

Il PostScript ha una sintassi di e- 
secuzione molto facile da utilizzare, 
in cui viene adoperato il set di carat¬ 
teri ASCII standard, e i caratteri di 
controllo sono estremamente standar¬ 
dizzati. Così come la sintassi, anche 
la semantica di tale linguaggio è 
semplice: infatti sfrutta la caratteri¬ 
stica delle stack-machine con l'insie¬ 
me di operandi, operatori e stack. 

Ma la novità più importante con¬ 
siste nel fatto che per programmare 
in PostScript non si è legati all'har- 
dware da adoperare, in quanto esso 
crea un file in formato standard che 
descrive gli oggetti da rappresentare 
su monitor ad alta o altissima risolu¬ 
zione, oppure da stampare sia in bas¬ 
sa risoluzione, come nelle stampanti 
a matrice, o ad altissima definizione, 
come le stampanti o le fotounità a 
laser; inoltre un programma scritto 
in PostScript non necessita di manu¬ 
tenzione particolare, e può intercon¬ 
nettersi con programmi già esistenti 
senza molta fatica. 


Come viene usato 

Normalmente chi si avvicina a 
questo linguaggio ha due modi com¬ 
plementari di conoscerlo e sfruttarlo: 
uno come linguaggio con funzioni 
di grafica molto raffinate inserite in 
esso, l’altro come linguaggio capace 
di descrivere le pagine di dati in un u- 
nico documento. Ed è in questo mo- 


56 








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per svelarvi tutti i M 9 w pascal 

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g. Ottobre 198* 'fìegarsi'còn'reti 

que modem per c,® c contro //e: 

Vocali e banche dati ;» atì bitt? 

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• Grande offerta WP v //c 0 
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Guida all Ms '®-Sàdntosh • Rota- 

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mone e tras'^'Pfg parallele: se¬ 
ne e som Tra d toP'isP uo ' a * Ga ' 

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Una guida per J e - m temaztonat' 
ne»e reti ° a a a ,| tibro cassa con 

. computerizzate ni una gra . 

il Mac •'-W^etture d'epoca 
duatoria tra le amu profes- 

. Come gestire tre athvimH ple . 

sionah divers ^ erttem ente si 

Niente paura se mav 

batte Nevr o FpJ •_ e u ° mpre i dati 

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immagazzinai eh t ata di 

scomparsi . U Prta ^ mante . 

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Bridge coni^P'fJ'^oné; il computer 
natsi nella dicb awersa- 

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perun totale di 4Wcaseire u[icoiso 

riempire come se« esauriente per rm- 

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ogni articolo, u h Lrtnet nrolessiona- 

usa , e . il primo è un budget p mette 

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un grafico ^Ssu'l? Apple qua- 
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^ Un programrra per impa«e ope([j . 

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stima dei irutteh con esbmo 

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disegnare con uno® d0 insieme an- 
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colonna, a torta, a 
Chart* Hit-parade del mese 



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Un menù protesaonal P ^ wi _ 
grammi, con I ausino q p(0 - 

denziate con una barra lumino » ^ 

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qualsiasi conlronto . lttB perfetto- 
programma per avere fi che suda 

mente centrate s te|u z,onesotto 

SS-SsSf». 

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19 - Settembre ^pj^ndo'sonc 
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Claustrophobia, due gocn ,1» (| 

ni ^rufil SS Tutti se- 

(quanto basto) isecoMo ^ 

greti ^«SfflVTUB I o“h p 
gruppi di 5-25 utenr a per 

dello studio legate, un^ peT ^ 

avvocati scritto da e^J^amma ld ^p- 

care ta memcma u p c 0 d\ce maccU'- 
plesoft al di sop a diun eoo c più 
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mouse '' V S P ^sar^^zino*W- 

per t movimenti «®a ™^| Wa ntr • 

tri cinque onefinws apiw ^ 

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do che è stato sfruttato dalla Apple 
Computer per creare la LaserWriter, 
che è in grado di valorizzare docu¬ 
menti creati con MacDraw o Page¬ 
Maker, o altri ancora. 

Su Macintosh si possono usare 


package di programmi compatibili 
col linguaggio PostScript integrato 
a una LaserPrinter o a una fotounità 
a laser con un Raster Image Proces¬ 
sor. Quest'ultimo può comprendere 
sia software standard (di produzione 


Fotocomposizione con Lisa 

Si chiama PCS, Personal Composition System, è stato sviluppato 
dalla Compugraphic ed è un sistema di fotocomposizione composto 
da un personal computer, Apple Mac XL (ex Lisa), governato da un 
software, Compose 11, e collegato alle fotounità Compugraphic della 
linea MCS. 

Questi tre elementi base operano in connessione strettissima per 
rendere più versatile il normale lavoro di fotocomposizione. Il Mac 
XL si propone come un'eccezionale novità rispetto alle tradizionali 
macchine di fotocomposizione; è capace di sfruttare tutti i vantaggi 
di utilizzo propri di una macchina come Lisa che, malgrado lo scarso 
successo di mercato ottenuto, ha dato il via a una nuova tecnologia, 
ripresa, con ben altri risultati, dal Macintosh. 

In sintesi, l'operatore non dovrà più codificare le parole o i passi 
che vanno in corsivo o in neretto, oppure in un corpo diverso. Sarà 
sufficiente selezionare con il mouse di volta in volta il testo che do¬ 
vrà essere cambiato. 

Ancora, per quanto riguarda il lavoro di impaginazione, verrà vi¬ 
sto a video esattamente come uscirà nel fotocomposto; e sarà possi¬ 
bile inserire anche diagrammi e tabelle, precedentemente preparati 
con i programmi d'ufficio propri delMac XL (LisaWrite, LisaCalc, Li- 
saGraph, LisaProject, LisaList e LisaDraw), nella posizione voluta. 

Il Mac XL, però, non fa tutto da solo: è il software "Compose II" 
il programma operativo che assembla le due parli preminenti, il per¬ 
sonal e la fotocompositrice, in un unico sistema. 

Caratteristiche peculiari di Compose II sono la produzione di gra¬ 
fici ad alta risoluzione con l'eliminazione degli effetti di avanzamen¬ 
to spesso evidenti delle linee ó curve, l'accesso, in maniera comple¬ 
ta, alla vasta gamma di stili disponibili della libreria Compugraphic, 
che conta oggi su oltre 1500 fonti e matrici, ai quali si aggiungono 
gli 11 tipi di caratteri normalmente adottati dal MacXL che possono 
essere tutti modificati elettronicamente. 

Ancora, non vengono poste limitazioni per quanto riguarda corpo 
o dimensione dei caratteri; vastissima è inoltre la flessibilità 
operativa: è possibile mescolare diversi tipi di modifica del carattere 
standard (corsivo, neretto, sottolineato), stili e grandezze alternati 
con incolonnamenti giustificati in maniere differenti, uso di fili e 
cornici di vari spessori ecc. 

Inoltre, Compose II è caratterizzato dalla produzione di grafici ad 
alta risoluzione, con accresciuta densità del carattere ed eliminazione 
degli effetti di avanzamento, spesso molto evidenti nelle linee curve 
o diagonali. 

La capacità di composizione dei testi arriva fino ad una giustezza 
pari a 28 centimetri. La giustificazione risulta ottimale e la 
divisione sillabica delle parole automatica. 

Per la stampa del fotocomposto sono previste le fotounità della li¬ 
nea MCS. Appartengono all'ultima generazione e sfruttano la tecno¬ 
logia CRT (Tubo a Raggi Catodici). Tutti i modelli disponibili, 
8200, 8300, 8400 e 8600, permettono l'utilizzo di una vasta gamma 
di materiali fotografici (sia carta che pellicola). E' possibile però 
usare un qualsiasi modello di fotounità. 

Infine i costi, che fanno cadere un discorso di desktop publishing 
nel senso lato della parola: Pcs è destinato a usi altamente professio¬ 
nali. Il Mac XL ha un prezzo di listino di 8,99 milioni nella versio¬ 
ne base, il pacchetto "Compose II" costa invece 95 milioni. Per 
quanto riguarda le fotounità si parte da una base di oltre 70 milioni. 
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi direttamente alla 
Compugraphic Italia, via Lincoln 47, Cinisello Balsamo, Milano, te¬ 
lefono 02/6120941. 


60 
































Macintosh, sempre Macintosh... E la serie II? 
Editare, impaginare, stampare sugli Apple Ile e 
Ile è possibile e divertente, e i risultati non sono 
certo da dilettanti; The Newsroom, per esempio, 
è un programma che simula tutte le funzioni di 
una vera tipografia. E se poi interviene la Laser... 

E il mio // non 
sta a guardare 


Apple), sia software prodotto da al¬ 
tre case. Vale la pena di ricordare che 
il PostScript contiene una scelta di 
caratteri digitalizzati originali della 
libreria Mergenthaler, che sono vi¬ 
sualizzati anche su Macintosh. 

Ma vediamo un in detteglio come 
si può collegare a un Macintosh una 
unità laser (printer o fotocompositri¬ 
ce) per creare delle stampe attraverso 
il PostScript. 

Innanzitutto durante la fase di ela¬ 
borazione nel Raster Image Proces¬ 
sor, i dati immessi nel Mac vengo¬ 
no tradotti in una mappa di bit, a se¬ 
conda della risoluzione della fotouni¬ 
tà, e introdotti nella periferica come 
sequenza di bit (ricordiamo che la ri¬ 
soluzione è bassa al di sotto dei 70 
punti per pollice, media se è compre¬ 
sa tra i 300 e 600 punti, alta al di so¬ 
pra dei 1000 punti per pollice). 

Ogni elemento prodotto con un 
programma grafico o di testo viene 
calcolato in modo da ottimizzare il 
livello di risoluzione desiderato, e 
quindi ottenere curve veramente arro¬ 
tondate e diagonali diritte, e non sca¬ 
linate. 

Tra le periferiche che possono go¬ 
dere di questi vantaggi si già citata 
la stampante LaserWriter della Ap¬ 
ple; tuttavia vale la pena di sottoli¬ 
neare che esistono delle unità di foto¬ 
composizione a laser in grado di es¬ 
sere collegate al Macintosh e guidate 
attraverso questo linguaggio di pro¬ 
grammazione che è il PostScript: tra 
esse le nuove Linotronic 100 e Lino- 
tronic 300 della Linotype. 

Tuttavia il PostScript ha qualche 
piccolo neo, infatti alcune delle sue 
procedure possono generare degli er¬ 
rori nelle periferiche. Tali procedure 
sono ben note, ma non è stato possi¬ 
bile identificare in quale momento o 
in che modo instaurano l’errore; suc¬ 
cede quindi che nell'inviare i dati alla 
stampante il Mac introduca, senza 
volerlo, queste procedure, che creano 
poi errori nella pagina in stampa o 
in quelle successive. Nella maggior 
parte dei casi basterà spegnere la 
stampante e riaccenderla dopo qual¬ 
che minuto, per eliminare l’errore 
memorizzato nella stampante. 

Tutto sommato si può affermare 
che in un computo totale delle sue 
caratteristiche, il PostScript è molto 
interessante come linguaggio di pro¬ 
grammazione, e per le interessanti 
prerogative grafiche e per la facilità 
d’uso. 

Alfonso Scoppetta 


Anche per la serie II è disponibile 
un programma di impaginazione. A 
metà tra il gioco e lo strumento edu¬ 
cativo facile da utilizzare e di grande 
effetto, si chiama The Newsroom, 
viene prodotto dal Springboard, so¬ 
ftware house americana specializzata 
in programmi di education, e sta ot¬ 
tenendo un grandissimo successo ne¬ 
gli Stati Uniti: è preceduto nelle 
classifiche di vendita solo da The 
Print Shop, il software che permette 
stampe di striscioni, lettere persona- 
lizzate, biglietti di auguri eccetera. 

The Newsroom viene fornito su 
due dischi; il disco programma e un 
disco dati (Clip Art Disk), contenen- 



Figura 1. Risultati di Newsroom. 


te molti disegni che possono essere 
utilizzati per illustrare le vostre pub¬ 
blicazioni. 


Come impagina 

Il menù iniziale presenta sei diver¬ 
se aree di lavoro che aiutano a forma¬ 
re il giornale: il laboratorio fotografi¬ 
co, il reparto stampa, il reparto co¬ 
municazioni, il reparto impaginazio¬ 
ne, la scrivania e il reparto composi¬ 
zione titoli. Eccoli in dettaglio: 

• Laboratorio fotografico (PHO¬ 
TO LAB). Questo laboratorio vi per¬ 
mette di caricare, ed eventualmente 
modificare, una “foto” dal Clip Art 
Disk oppure di crearne una per conto 
vostro. Avete a vostra disposizione 
diversi strumenti come il “Graphic 
tool”, la possibilità di vedere ed e- 
ventualmente correggere la foto pun¬ 
to per punto e altre ancora. 

• Il titolo e il logo (BANNER). 
Prima di iniziare a scrivere il vostro 
giornale dovete decidere quale sarà il 
suo nome e la sua testata. Seleziona¬ 
te l'area chiamata Banner e dopo al¬ 
cuni secondi vedrete otto icone che 
rappresentano le funzioni possibili. 
Troverete l'icona di una fotografia 
che vi permette di caricare un'imma¬ 
gine dal Clip Art Disk, un cestino 
per cancellare tutto il vostro lavoro 
e così via. In questa area di lavoro ci 
sono le stesse opzioni presentate dal 
laboratorio fotografico, potete quindi 
modificare o creare un disegno e, 
quando siete convinti del risultato, 
aggiungere il testo con possibilità di 
scegliere tra cinque caratteri diversi, 
tre grandi e due piccoli. 


61 























Solitudine. 

Solitudine è possedere un computer e non usarlo... 
perchè mancano i programmi o l'assistenza tecnica 
o gli accessorio... 

No! Noi non vendiamo solo computers. 

Ma mettiamo a disposizione tutte le risorse che sol¬ 
tanto una grande organizzazione può offrire. Questo 
è il segreto della nostra continua affermazione. 

No! Noi non vendiamo solo computers. 

■ Via Nizza, 48150152 T. 061844.84.18 

■ Via Nizza, 26/28/30132 T. 061844.11.36 

■ Via Soana, 24/26/28 T. 06/759.15.44 

■ Via P. Fiscali, 257/257a/257b T. 06/811.02.43 

■ Via Q Majorana, 149/153/155 

T. 06/55.77.39*4-55.88.852 
I Ass. Tee.: ViaTerni, 86/86a/86b T. 06/757.89.36 

Computer 


looool 


all’altezza dei tuoi problemi. Sempre. 


Quando avete completato la testa¬ 
ta dovete salvarla su disco e tornare 
al menù principale. 

• Stesura degli articoli (COPY 
DESK). Per scrivere i vostri articoli 
dovete selezionare l'area di lavoro 
chiamata Copy Desk. Anche qui tro¬ 
verete diverse icone a seconda delle 
opportunità a vostra disposizione. I 
vostri articoli possono essere scritti 
in due modi: solo testo oppure testo 
e fotografia. In questo caso dovete ca¬ 
ricare la fotografia prima di scrivere 
il testo. Quando la pagina del video 
è completa dovete salvarla. Se il vo¬ 
stro articolo non è finito potete con¬ 
tinuare a scriverlo su una nuova vi- 
deata; non potete continuare a scrive¬ 
re se il testo non appare sul video. 
Questo perché “The Newsroom” divi¬ 
de la pagina in sei (o a scelta otto) a- 
ree chiamate Panel più lo spazio per 
la testata. 


■ 


• Trasmissione via modem (WI- 
RE TRASMISSION). Se i “colle¬ 
ghi” del vostro giornale lavorano 
lontano potete trasmettere loro i vo¬ 
stri articoli. Per farlo selezionate que¬ 
sta area di lavoro e controllate se il 
setup del programma è corretto; a- 
vete la possibilità di scegliere tra 
28 modem. Uno degli aspetti molto 
interessanti di The Newsroom è la 
possibilità di trasmettere gli articoli 
anche ad altri computer non Apple. 

• Impaginazione (LAYOUT). 
Quando avete completato i vostri ar¬ 
ticoli e la testata, scegliete questa a- 
rea per determinare il layout della pa¬ 
gina. Il programma vi chiederà che 
tipo di foglio utilizzate (8,5 x 11 o 
8,5 x 14 pollici), e se desiderate im¬ 
paginare con o senza la testata, nel 
caso non si tratti della prima pagina. 

• Stampa (PRESS). Questa è l'a¬ 
rea conclusiva; prima di stampare 


Comandi 

Codici 

ASCII 

Codici 

Hex 

BACKSPACE 

BS 

08 

HORIZONTALTAB 

HT 

09 

UNEFEED 

LF 

OA 

VERTICAL TAB 

VT 

OB 

FORMFEED 

FF 

OC 

CARRIAGERETURN 

CR 

OD 

SPACE 

SP 

20 

NEGATIVE UNEFEED 

ESC LF 

1B0A 

NEGATIVEHALFLINE FEED 

ESCO 

1B 44 

HALFLINEFEED 

ESCU 

1B 55 

SET LINES PER PAGE 

ESC FFn 

IBOCn 

SETRIGHT MARGIN 

ESCO 

1B 30 

CLEARALLTABS 

ESC 2 

1B 32 

SETLEFT MARGIN 

ESC 9 

1B 39 

CLEARTOP ANDBOTTOM MARGINS 

ESCC 

1B 43 

SET LOWER PAGE MARGIN 

ESC L 

1B4C 

SETTOP PAGE MARGIN 

ESCT 

1B 54 

OFFSETSELECTION 

ESC DC1 n 

1B 11 n 

DISABLE AUTO CARRIAGERETURN MODE 

ESC ! 

1B21 

ENABLE AUTO LINE FEED 

ESC" 

1B 22 

DISABLE AUTO LINE FEED 

ESC# 

1B 23 

MARGIN CONTROL ON 

ESC $ 

1B 24 

BOLD/SHADOWPRINTOFF 

ESC & 

1B26 

REVERSE PRINTING MODE 

ESC < 

1B3C 

AUTOCENTER ON 

ESC = 

1B3D 

NORMAL PRINTING MODE 

ESC > 

1B3E 

ENABLE AUTOCARRIAGERETURN MODE 

ESC? 

1B3F 

INITIALIZE THE PRINTER 

ESC SUB 1 

1B 1A49 

AUTOMATICUNDERSCOREON 

ESCE 

1B 45 

AUTO JUSTIFY ON 

ESC M 

1B4D 

BOLDPRINTON 

ESCO 

1B4F 

AUTOUNDERSCOREOFF 

ESC R 

1B 52 

SHADOWPRINTON ESCW 

Tabella dei caratteri di controllo delle DIABLO 630. 

Non tutti i caratteri di controllo sono compatibili 
con la LaserWriter. Per maggiori informazioni consigliamo 
la Iattura del manuale della LaserWriter alle appendici D e E, 
rispettivamente del manuale in italiano e in quello inglese. 

1B 57 


62 































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listini ecc. con testo e grafici 
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Sede di Milano: Centro Direzionale Commerciale «Bartolomeo Colleoni» 
Edificio «Andromeda I» - 20041 Agrate Brianza (Milano) - Tel. 039/637211 
Telex Digitgraph 326423 SIAV/B.C.I 

Ufficio di Roma: via Flaminia, 380 - 00196 Roma - Tel 06/390363 























































■■i 


Figura 2. Con quasto breve listato 
inPostScript (a destra), è possibile 
realizzare il logo di Applicando 
visibile a sinistra. 





/logosetup 

{(Times-Boldltalic) findfont 
[110 0 0 110 0 0] makefont setfont 
} def 

/point {150 150 moveto) def 


/rotationloop 
{gsave 
point 

rotangle rotate 

graylevel setgray 
(APPLICANDO) show 

/rotangle rotangle 

rotoffset sub def 

/graylevel graylevel 
.15 sub def 
grestore) def 


% rotate thè whole 
page by rotangle 


/logorot 


{gsave 


ANDO 


20 Q 30 Q 
logosetup 

0.75 0.75 scale 

5 {rotationloop) repeat 


:: 


/Q {7.2 mul} def 

/rotangle 90 def 
/rotoffset 22.5 def 
/graylevel .9 def 


grestore) def 


logorot 

showpage 


controllate il Setup della vostra 
stampante e della vostra interfaccia. 
Potete scegliere tra 48 stampanti e 
39 interfacce. Applicando ha provato 
a stampare con tutte le stampanti 
Apple. Da notare (figura 1) il di¬ 
screto risultato ottenuto con la Scri- 
be su foglio lucido. The Newsroom 
è veramente un programma diverten¬ 
te e simpatico, ha il vantaggio di ri- 
chedere solo 48K, quindi può fun¬ 
zionare con un Apple II+, un Ile, o 
un Ile. Purtroppo non supporta il 
mouse, ma il manuale (86 pagine), 
è abbastanza chiaro. 

The Newsroom costa circa 60 dol¬ 
lari. In Italia è disponibile presso la 
Information Technology di Milano, 
Via dei Bossi 7, tei. 02/802885. 

Come stampa il // 

Il Macintosh non ha problemi di 
stampa: il PostScript, il linguaggio 
su cui opera la Laser Apple, viene 
infatti fornito sul disco-corredo del¬ 


la LaserWriter che consente di instal¬ 
lare in ogni disco programma le ico¬ 
ne contenenti le istruzioni in 
PostScrit per il funzionamento della 
stampante. Per quanto riguarda la se¬ 
rie II, invece, qualche problema sus¬ 
siste. In primo luogo l'interfaccia di 
collegamento deve essere necessaria- 
maente seriale; ciò significa che se 
per il Ile non sussiste problema a- 
vendo già in dotazione entrambe le u- 
scite, per il Ile invece bisogna procu¬ 
rarsi la scheda SuperSerial Card da 
inserire nell'apposito slot. 

Seconda operazione necessaria è 
quella di posizionare il commutatore 
posto sul retro della LaserWriter su 
Special. A questo punto la Laser Ap¬ 
ple lavora come una Diablo 630. Bi¬ 
sogna quindi dare i caratteri di con¬ 
trollo compatibili con quest'ultima, 
riportati nella tabella. 

Nel caso del programma Apple 
Writer basterà inserire questi caratte¬ 
ri di controllo nel testo, mentre per 
l'Apple Works bisognerà “creare” u- 
na nuova stampante andando a sele¬ 


zionare dal menù Altre Attività la se¬ 
zione dedicata alle informazioni sul¬ 
le stampanti e inserendo i caratteri di 
controllo come richiesto. 

Ora la Laser è pronta per stampa¬ 
re qualsiasi file di testo. Attenzione 
però, solo ed esclusivamente file di 
testo. Un altro avvertimento: alla fi¬ 
ne del testo inserite sempre il caratte¬ 
re di controllo per il cambio pagina 
(o fine pagina) altrimenti la laser re¬ 
sterà in attesa di ulteriori dati. Per 
quanto riguarda la grafica il proble¬ 
ma diventa, a oggi, quasi insormon¬ 
tabile. Il discorso PostScript per la 
serie II non è ancora stato affrontato 
seriamente da nessuno, in pratica 
non esistono programmi di uso im¬ 
mediato che permettano di stampare 
con la LaserWriter. L'unica possibili¬ 
tà è studiarsi il linguaggio e crearsi i 
propri programmi. A titolo d'esem¬ 
pio (figura 2) vi proponiamo un 
breve listato, con il quale 
realizzare il logo di Applicando. 

Giuseppe Durazzano 
Mario Magnani 


64 







Se si vuole lavorare con Macintosh e Page Maker, è necessario buttare via 
le macchine della serie II? O forse è possibile stabilire una comunicazione 
tra Apple II e Macintosh, per trasferire dei testi da un computer all'altro, 
per creare un file su Apple 11 e poi impaginarlo su Mac? Apple-Mac transfer 
è la risposta, nuovissima, anzi inedita, a ogni problema di trasferimento. 


Mac e //: 

accoppiata vincente 


Macintosh, i programmi di impa¬ 
ginazione e la Laser Wri ter non devo¬ 
no confondere la vista di chi possie¬ 
de già uno o più computer della se¬ 
rie II. Certo, acquistare un Macinto¬ 
sh in molti casi è ormai indispensa¬ 
bile, ma forse, questo è il punto, si 
può evitare di rinnovare compieta- 
mente il proprio parco macchine: an¬ 
che il Ile e il Ile possono essere uti¬ 
lizzati per redigere testi destinati poi 
a essere “lavorati” su Mac. Basta 
mettere in comunicazione operativa 
i due computer con un programma 
di trasferimento testi. Trasferire dati 
da un computer a un altro può esse¬ 
re infatti una cosa abbastanza sempli¬ 
ce, fatte salve però alcune condizio¬ 
ni: entrambi i computer devono ave¬ 
re un'uscita seriale RS232 e i dati da 
trasferire devono essere convertiti in 
file di testo ovvero devono essere sal¬ 
vati su disco in caratteri ASCII, co¬ 
me lo sono, per esempio, i testi sal¬ 
vati dall'Applewriter. 

Per prima cosa analizziamo come 
devono essere collegati i due compu¬ 
ter; occorre innanzitutto spendere 
qualche parola sull'uscita seriale 
RS232. 

L'uscita seriale è formata da un cir¬ 
cuito più o meno sofisticato compo¬ 
sto da alcuni integrati e componenti 
passivi atti a trasformare l'informa¬ 
zione fornita dal computer in forma¬ 
to “parallelo”, nell'equivalente infor¬ 
mazione in formato “seriale”. Il for¬ 
mato seriale viene utilizzato per la 
trasmissione di dati a lunga distanza 
mediante linee telefoniche commuta¬ 


te o dedicate, poiché sono sufficienti 
due soli fili per il collegamento (u- 
no per la trasmissione e uno per la 
ricezione), mentre se dovessimo usa¬ 
re il formato parallelo sarebbero ne¬ 
cessari otto fili. 

Semplifichiamo con un esempio: 
una lettera dell'alfabeto è formata da 
8 bit. Su un'uscita parallela trovere¬ 
mo gli otto bit contemporaneamente 
affiancati uno all'altro e con livelli 
di tensione zero e 5 volt rispettiva¬ 
mente per bit = 1 e bit = 0. Al con¬ 
trario su un’uscita seriale avremo gli 
stessi 8 bit uno davanti all'altro e 
con livelli di tensione nettamente di¬ 
versi: bit = 1 da - 5 a - 15 volt, 
mentre per bit = 0 da + 5 a + 15 
volt. 

L'Apple Ile e il Mac hanno già al 
loro interno l'interfaccia seriale men¬ 
tre per il Ile occorre inserire una ap¬ 
posita scheda (per esempio la Super 
Serial Card) nello Slot 2, perché è 
quello riconosciuto automaticamente 
da quasi tutti i programmi di comu¬ 
nicazione. I due computer tra i quali 
scambiare i dati devono essere colle¬ 
gati direttamente tra di loro attraver¬ 
so le loro uscite seriali per mezzo di 
un cavo simile a quello usato per i 
collegamenti mediante modem, ma 
con una particolarità: il filo collega¬ 
to all'uscita TX (trasmissione) di un 
computer deve essere collegato al¬ 
l'ingresso RX (ricezione) dell'altro 
computer e viceversa. 

Normalmente gli utenti Apple so¬ 
no in possesso del cavo di collega¬ 
mento tra Apple Ile, o Ile, o Mac e 


stampante. Purtroppo i connettori 
dell'uscita seriale di Mac, Ile e Ile 
non sono uguali e l'unica possibilità 
di collegamento diretto è tra il Mac 
e l'Apple Ile o l'Apple Ile e il Ile u- 
sando rispettivamente il cavo stam¬ 
pante per Mac e per Ile (e precisa- 
mente il cavo stampante per Image- 
writer e non quello per Imagewriter 
II, che ha un connettore diverso). Il 
collegamento tra Mac e Ile non può 
essere effettuato direttamente usando 
i cavi stampante, perché entrambi ter¬ 
minano con un connettore tipo “ma¬ 
schio”, e quindi non collegabili tra 
di loro. Esistono varie soluzioni al 
problema: 

• costruire un cavo adatto allo sco¬ 
po per il collegamento diretto tra Ile 
e Mac (figura 1) o tra Ile e Mac (fi¬ 
gura 2); 

• costruire un cavo intermedio per 
il collegamento tra i vari modelli Ap¬ 
ple utilizzando i rispettivi cavi per 
stampante (figura 3). 

Il programma 

A parte le note tecniche sui colle¬ 
gamenti tra computer Apple, venia¬ 
mo però al caso specifico di trasferi¬ 
mento testi da Apple II a Mac. Esi¬ 
stono in commercio diversi program¬ 
mi di comunicazione con i quali è 
possibile trasferire file di testo da un 
computer a un altro come ACCESS 
II, VISITERM, MAC TRANSFER 
e MAC TERMINAL. Purtroppo i 
programmi che girano su Mac non ri- 




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conoscono le lettere accentate tra¬ 
smesse da Apple, essendo diversi i ri¬ 
spettivi codici ASCII; è quindi neces¬ 
sario, a posteriori, un intervento ma¬ 
nuale sul testo registrato da Mac per 
inserire le lettere accentate. La solu¬ 
zione a questo problema potrebbe es¬ 
sere quella di scrivere il testo su Ap¬ 
ple con le lettere accentate composte 
da lettera più apostrofo; ma non è il 
massimo della professionalità... 

Abbiamo quindi pensato di costrui¬ 
re un programma di trasmissione di 
testi per la serie Apple II e un pro¬ 


gramma di ricezione per Mac specifi¬ 
ci per lo scopo prefissato. 

I programmi sono entrambi in Ba¬ 
sic (Basic 2 per il Mac), molto sem¬ 
plici e supportati da REM adatti a 
chiarire i vari passaggi. Inoltre il pro¬ 
gramma che gira su Mac riconosce 
automaticamente le lettere accentate, 
ed entrambi effettuano controlli sulla 
lunghezza del testo trasmesso per es¬ 
sere sicuri dell'esattezza del trasferi¬ 
mento. 

I listati necessari sono due, uno 
per Apple (listato 1) e uno per 


Mac (listato 2). A proposito del 
listato 1 , poiché il programma per 
Apple gira in DOS 3.3 e in ProDos, 
se viene scelto il sistema ProDos, 
occorre sostituire la parola CATA- 
LOG con CAT alla linea 360 e to¬ 
gliere l'istruzione PRINTDS dopo il 
GET A$ alla linea 570. 


Come funziona 

Copiate il listato 1 su Apple u- 
sando il sistema operativo D.O.S. 


dimensione prestazioni 


PIÙ POTENZA PER L’APPLE 


APPLE II e Ile, sistemi operativi: 

DOS 3.3, diversi DOS, PRODOS, CP/M 2.2 (vers. 56K), PASCAL 1.1 e 1.2 




DISC DRIVE 
SFAP 960 
640 «Byte 
(formattati) 

+ scheda 
controller 




DATATECH s.p.a. 

Centro Direzionale Milanofiori 
Strada 7 - Palazzo TI - 20089 ROZZANO (MI) 
Tel. (02) 82.43.382 


DOPPIO DISC DRIVE 
SFAP 961 
1280 «Byte 
(formattati) 
+ scheda 
controller 
alimentatore 


















































Listato 1 per Apple II 


1 REM TRASFERIMENTO TESTI DA APPLE A MAC 

2 REM DI GIORGIO CAIRONI 

3 REM COPYRIGHT 1986 

4 REM BY 

5 REM APPLICANDO & G.C. 

10 D$ = CHR$ (4): REM — CTRL-D — 

20 Q$ = CHR$ (1): REM — CTRL-A — 

30 ONERR GOTO 1340: REM — ROUTINE ERRORI — 

40 GOTO 130 

50 AC = AC + LEN (X$): REM — APPLE CHECKSUM — 
60 REM — ROUTINE TRASMISSIONE DATI — 

70 PRINT D$"PR# M ;SLOT 
80 PRINT X$ 

90 PRINT D$"PR#0" 

100 RETURN 

110 CALL - 936: CALL - 1059: VTAB 12: HTAB 10: 
INVERSE : PRINT MS$: NORMAL : FOR T = 1 TO 20 
00: NEXT T: CALL - 936:AC = 0: GOTO 300 
120 REM — DEFINIZIONI — 

130 SLOT = 1 
140 SSC = 0 
160 AC = 0 

180 NS = "ERRORE DI TRASFERIMENTO" 

190 NFS = "NOME DEL FILE ERRATO" 

200 EFS = "FINE TESTO" 

210 INS = "TRASFERIMENTO IN CORSO" 

220 FIS = "FINE TRASFERIMENTO" 

230 DR$ = "DRIVE NON PRESENTE" 

240 IOS = "ERRORE LETTURA DRIVE" 

250 CAS = "C = CATALOG - S = CAMBIARE SLOT USCITA 

H 

260 CALL - 936 
270 POKE 34,0 
280 POKE 35,24 
290 GOSUB 900 

300 STS = CAS: GOSUB 1310: VTAB 4: HTAB 16: CALL 
- 868: INPUT "";FA$ 

310 VTAB 5: FOR Z = 0 TO 39: PRINT NEXT Z 

320 IF FAS < > "C" AND FAS < > "S" THEN 410 

330 IF FAS = "S" THEN GOSUB 1030: GOTO 300 

340 IF FAS = "C" AND PEEK ( - 1101) = 6 AND PEE 

K ( - 1088) = 0 THEN VTAB 4: HTAB 16: PRINT 
"CATALOG INPUT " DRIVE (1-2): ";D:S = 6: 

GOTO 360 

350 IF FAS = "C" THEN VTAB 4: HTAB 16: PRINT "CA 
TALOG INPUT " SLOT (1-7): ";S: VTAB 4: H 

TAB 26: INPUT "DRIVE (1-2): ";D 
360 PRINT D$;"CATALOG,S";S;" f D";D 
370 VTAB 24: CALL - 868: PRINT "BATTERE <RETURN> 
PER CONTINUARE "? 

380 GET A$ 

390 IF A$ < > CHRS (13) THEN 380 

400 CALL - 936: GOTO 300 
410 IF FAS = "" THEN 300 

420 IF PEEK ( - 1101) = 6 AND PEEK ( - 1088) « 

0 THEN VTAB 24: CALL - 868: INPUT "DRIVE (1 
-2): ";D:S « 6: GOTO 450 

430 VTAB 24: CALL - 868: INPUT "SLOT (1-7): ";S 

440 VTAB 24: HTAB 20: INPUT "DRIVE (1-2): ";D 

450 VTAB 5: CALL - 936 

460 PRINT D$;"VERIFY";FAS;",S";S;",D";D 

470 PRINT D$;"PR#"; SLOT 

480 PRINT FAS: PRINT D$"PR#0" 

490 PRINT D$"IN#";SLOT 
500 INPUT "";K$ 

510 PRINT D$"IN#0" 

520 FOR Q = 1 TO 1000: NEXT Q 

530 STS = INS: GOSUB 1310: PRINT : CALL - 936 
540 A$ = " " 

550 PRINT D$;"OPEN ";FAS;",S";S;",D";D 
560 PRINT DS;"READ ";FAS 
570 GF.T A$: PRINT DS; 

580 IF A$ = CHRS (13) THEN X$ = B$:.B$ = "": GOSU 
B 50:X$ = "": GOTO 560 

590 IF LEN (B$) > 239 THEN X$ = B$ + CHRS (8):B 
$ = "": GOSUB 50:X$ = "":B$ = B$ + A$: GOTO 5 
60 

600 B$ = B$ + A$ 

610 GOTO 570 

620 CALL - 1059: CALL - 1059: REM — AVVISO D 
I FINE TESTO — 

630 REM — INVIA IL FLAG DI FINE FILE A MAC — 
640. PRINT D$"PR# " ; SLOT 
650 PRINT EFS 

660 REM — INVIA CHECKSUM DALL'APPLE — 

670 PRINT AC 


DOS 3.3 
ProDOS 
APPLE He 
APPLE Ile 


680 PRINT DS;"PR#0" 

690 FOR T = 1 TO 1000: NEXT T 
700 CALL - 936: VTAB 10 

710 PRINT : PRINT " CONFERMA DI RICEZIONE DA MAC. 

720 PRINT : PRINT DS;"IN#";SLOT: INPUT "";ANS$: P 
RINT D$;"IN#0" 

730 IF ANS = "NO" THEN PRINT NS: INPUT "VUOI RIP 
ETERE(S/N)? ";R$: GOTO 750 
740 PRINT : INPUT "RISPOSTA DI CONFERMA(S/N): ";R 
$ 

750 IF R$ = "S" OR R$ = "s" THEN R$ =■ "SI" 

760 IF R$ = "N" OR R$ = "n" THEN R$ = "NO" 

770 PRINT D$"PR#"; SLOT 

780 PRINT R$ 

790 PRINT D$"PR#0" 

800 IF R$ < > "SI" THEN 830 

810 CALL - 936:AC = 0: GOTO 300 
820 REM — FINE TRASMISSIONE — 

830 STS = FIS: GOSUB 1310: PRINT 
840 PRINT D$"PR#"; SLOT 

850 PRINT FIS 

860 PRINT D$"PR#0" 

870 VTAB 20: POKE 34,0: POKE 35,24 
880 END 

890 REM — ROUTINE INTESTAZIONE — 

900 VTAB 3: HTAB 8: INVERSE : PRINT " APPLE —> M 
AC TRANSFER ": NORMAL 
910 PRINT : HTAB 19: PRINT "DI" 

920 PRINT : HTAB 12: PRINT "GIORGIO CAIRONI" 

930 VTAB 23: PRINT "COPYRIGHT 1985 BY APPLICANDO 

940 FOR*t’= 1 TO 1500: NEXT T 

950 VTAB 10: HTAB 14: CALL - 1059: CALL - 1059: 

FLASH : PRINT " ATTENZIONE ": NORMAL 
960 PRINT : PRINT : HTAB 4: PRINT "PRIMA DI TRASM 
ETTERE IL FILE, IL": HTAB 4: PRINT "PROGRAMMA 
DI RICEZIONE SU MAC DEVE": HTAB 4: PRINT "ES 
SERE GIÀ' IN FUNZIONE." 

970 FOR T = 1 TO 2000: NEXT T: CALL - 936 
980 INVERSE : PRINT " TRASFERIMENTO TESTI DA APPL 
E A MAC ": NORMAL 

990 FOR Z = 0 TO 39: PRINT NEXT : PRINT 

1000 PRINT "NOME DEL FILE : " 

1010 FOR Z = 0 TO 39: PRINT NEXT : PRINT 

1020 POKE 34,5 

1030 VTAB 12: HTAB 7: INVERSE : PRINT "SLOT USCIT 
A SERIALE (1/2):": NORMAL 
1040 VTAB 12: HTAB 33: GET SLS: IF SLS < > "1" A 

ND SLS < > "2" THEN 1040 

1050 SLOT = VAL (SLS) 

1060 VTAB 12: HTAB 33: PRINT SLOT 
1070 VTAB 21: HTAB 10: PRINT "SEI SICURO? (S/N)"; 
1080 GET AS: IF A$ < > "N" AND A$ < > "n" AND A 
$ < > "S" AND AS < > "s" THEN 1080 
1090 IF AS = "N" OR AS = "n" THEN 1040 
1100 PRINT 

1110 IF PEEK ( - 1101) - 6 AND PEEK ( - 1088) < 
> 0 THEN 1220 

1120 IF SLOT = 2 THEN SSC = 4 

1130 REM — SET SERIALE APPLE //c — 

1140 POKE 49153,0 

1150 POKE 49237,0 

1160 POKE 1144 + SSC,60 

1170 POKE 1145 + SSC,121 

1180 POKE 1146 + SSC,129 

1190 POKE 1147 + SSC,0 

1200 POKE 49236,0: GOTO 1290 

1210 REM — SET SERIALE APPLE //e — 

1220 PRINT D$;"PR#";SLOT 
1230 PRINT Q$;"12B" 

1240 PRINT Q$;"1D" 

1250 PRINT Q$;"3P" 

1260 PRINT Q$;"1T" 

1270 PRINT Q$;"E E" 

1280 PRINT D$;"PR#0" 

1290 CALL - 936 

1300 VTAB 22: FOR Z = 0 TO 39: PRINT NEXT : 

RETURN 

1310 VTAB 24: CALL - 868: PRINT STS; 

1320 POKE 35,21: RETURN 
1330 REM — ROUTINE ERRORE — 

1340 ER = PEEK (222) 

1350 IF ER = 3 THEN MSS = DRS: GOTO 110 

1360 IF ER = 5 THEN PRINT D$;"CLOSE" 

1370 IF ER = 6 THEN MSS = NFS: GOTO 110 

1380 IF ER = 8 THEN MSS = IOS: GOTO 110 

1390 IF ER = 13 THEN X$ = "NF": GOSUB 50:MS$ = NF 

$: GOTO 110 
1400 GOTO 620 


■■■ 


68 















H 


Listato 2 per Mac (Basic 2.0) 


REM ** APPLE - MAC - TRANSFER 
REM ** di Giorgio Caironi 
REM ** COPYRIGHT BY 
REM ** APPLICANDO & G. C. 

REM ** GENNAIO 1986 

GOTO 100 

50 : REM ** Routine modifica carattere accentato 
position = 1 

WHILE positionoO 

CAR = INSTR(X$,CAR$) 
position = CAR 

IF CARO0 THEN MID$ (X?, CAR, 1 ) = carattere? 

WEND 

RETURN 

100 : REM ** Intestazione e preparazione 
CALL TEXTFONT (4) 

CALL TEXTSIZE (9) 

OPEN "COMI : 4800,E, 7,1" AS#1 LEN = 2000 

EF$ = "FINE TESTO": REM ** Puntatore di fine file 
ONE = 1 

NF$ ="NOME DEL FILE APPLE ERRATO" 

IC = 0 
WIDTH 80 
ON ERR GOTO 800 

CALL TEXTSIZE (15) 

CLS: LOCATE 1,7 

PRINT "TRASFERIMENTO PROGRAMMA DA APPLE A MAC" 
CALL TEXTSIZE (9): LOCATE 3,60 
PRINT" di Giorgio Caironi" 

LOCATE 15,2 

PRINT"ATTESA DI RICEVERE..." 

PRINT" NOME DEL FILE APPLE:" 

INPUTfl,FILE? 

LOCATE 16,23 : PRINT FILE? 

X$ = FILES?(0,"Scrivere il nome del file") 

OPEN X? FOR OUTPUT AS#2 


K$ = "OK - MAC PRONTO A RICEVERE ..." 

PRINT #1, K$ 

CLS 

PRINT 

PRINT "INIZIO RICEZIONE DEL TESTO DA APPLE . . . 
PRINT 
N = 0 


200 : REM ** Prelievo stringa dal buffer seriale 
N= N+ ONE:LINE INPUT #ONE, X$ 

REM ** Routine per nome file errato 
WHILE (X$ = "NF") 

CLOSEil 

CLOSE#2 

CALL TEXTSIZE (14) 

LOCATE 8,10 
PRINT NF$ 

FOR T = 1 TO 1000 
NEXT T 
GOTO 100 
WEND 

300 : REM ** Routine ricerca caratteri accentati 
LET carattere? = "à" 

LET CAR? = CHR? (123) 

GOSUB 50 

LET carattere? = "è" 

LET CAR? = CHR? (125) 

GOSUB 50 

LET carattere? = "é" 

LET CAR? = CHR? (93) 

GOSUB 50 

LET CAR? = CHR? (126) 

LET carattere? = "ì" 

GOSUB 50 

LET carattere? = "ò" 

LET CAR? = CHR?(124) 

GOSUB 50 

LET carattere? = "ù" 

LET CAR? = CHR? (96) 

GOSUB 50 


400 : REM ** Controllo lunghezza stringa 

(Continua) 


3.3, oppure il ProDos, e salvatelo 
con l'istruzione 

SAVE APPLE.MAC.TRANSFER 

Se usate il sistema operativo Pro¬ 
Dos dovete salvarlo con il nome ab¬ 
breviato APPLE.MAC.TRANS, per¬ 
ché il ProDos accetta come massi- 
mol5 caratteri per il nome dei file. 

Per copiare il listato 2 su Mac 
occorre caricare il Basic 2 sul Mac 
stesso, aprire l'icona del Basic con il 
simbolo del $, fare un doppio click 
con il mouse sulla parola LIST della 
finestra del listato per ottenere una fi¬ 
nestra a pieno schermo e quindi ini¬ 
ziare la copiatura. Al termine, sce¬ 


gliendo dal menu FILE l'opzione 
SAVE AS..„ salvate il listato con 
il nome APPLE.MAC.TRANSFER 
e in forma compressa. Ora potete da¬ 
re il RUN al programma su Mac sce¬ 
gliendolo dal menu RUN, e quindi 
dare il RUN al programma su Ap¬ 
ple, ovviamente dopo aver collegato 
le uscite seriali dei due computer 
con il cavo adatto. La prima videata 
su Apple chiederà la scelta della por¬ 
ta seriale alla quale è collegato il 
Mac, quindi si potrà avere il catalog, 
con opzione sui due drive, e introdur¬ 
re il nome del file da trasferire su 
Mac. La scelta del drive è preceduta 


dalla scelta dello Slot per dare la pos¬ 
sibilità di poter usare anche un hard 
disk che normalmente ha la sua sche¬ 
da di gestione inserita in uno slot di¬ 
verso da quello del drive (non per il 
Ile). Il programma per Apple ricono¬ 
sce automaticamente se sta girando 
su un Apple Ile oppure Ile. 

A questo punto occorre aprire una 
parentesi sulla scelta della porta se¬ 
riale su Apple: 

• APPLE Ile: è possibile utilizzare 
sia la porta 2 (modem), sia la porta 
1 (stampante) con lo stesso cavo di 
collegamento. Il programma ha al 
suo interno un sistema di settaggio 
automatico di entrambe le porte. 

• APPLE Ile: se è presente la sche¬ 
da Super Serial Card (SSC) nello 
slot 2 settata come modem, si può u- 
tilizzarla usando il cavo stampante 
collegandolo al cavo stampante del 
Mac; si usa per questo un cavetto di 
collegamento intermedio con i due 
terminali “femmina” collegati tra lo¬ 
ro in modo diretto (figura 3). Se 
invece la SSC è presente solo nello 
slot 1 ed è utilizzata come stampan¬ 
te, si può collegarla al Mac con il 
suo cavo stampante e il cavetto inter¬ 
medio con i due terminali “femmi- 


DB25 FEMMINA - CAVO STAMPANTE APPLE IIC 



DB25 FEMMINA-CAVO STAMPANTE APPLE 



Tutto visto dal 
lato delle saldature 


1 

2 

3- 

6 

7- 

20 


Figura 3. Cavo intermedio per il collegamento a mezzo dei cavi 
stampante Ile e Ile con JUMPER BLOCK della SSC su MODEM. 


•1 

■2 

3 

■6 

7 

•20 


69 

































IC = IC + LEN (X$) 

WHILE RIGHT$ (X$,l) = CHR$(8) 

X$= LEFT$(X$,LEN (X$)-l) 

PRINT #2, X$; 

GOTO 450 

WEND 
PRINT #2, X$ 

450 : REM * * Scrittura stringa su monitor 
PRINT X$ 

IF X$<> EF$ THEN 200 

500 : REM ** Segnalazione di fine testo e controllo 
BEEP: BEEP 

INPUT # ONE, AC: REM** APPLE CHECKSUM 
N= N -1 

FOR T = 1 TO 1000 
NEXT T 

CLS: LOCATE 10,1 

600 : REM** Confronto lunghezze dei testi 
PRINT "NUMERO RIGHE DEL TESTO: ";N 
PRINT 

PRINT "LUNGHEZZA TESTO APPLE:";AC 
IC=IC-LEN(EF$) 


PRINT "LUNGHEZZA TESTO MAC IC 

WHILE IC = AC 

PRINTfl,"RICEZIONE OK. Un altro testo?" 
GOTO 700 
WEND 

PRINT "ERRORE DI LUNGHEZZA. " 

PRINT#1 , "ERRORE DI TRASMISSIONE. VUOI RIPETERE?" 

700 : REM ** Routine di decisione 
INPUT #1, ANS$ 

WHILE ANS$ < >"SI" 

INPUT#1,G$ 

PRINT G$ 

CLOSE #1 
CLOSE#2 
END 

WEND 

CLOSE#l 
CLOSE#2 
GOTO 100 

800 : REM** Routine di errore 

PRINT "ERRORE "; ERR; " ALLA LINEA "; ERL 

CLOSE #1 : CLOSE#2 

STOP 


na”, come quelli di figura 3, i cui 
piedini però devono essere collegati 
in modo incrociato (figura 4). 

Ritornando al programma, una vol¬ 
ta introdotto il nome del file da tra¬ 
sferire e dato il RETURN, sul Mac 
apparirà una finestra per la scelta del 
nome con il quale si vorrà salvare il 
file in ricezione e su quale disco (dri¬ 
ve interno o esterno o hard disk). A 
questo punto il programma funzione¬ 
rà in modo del tutto autonomo fino 
a quando il BEEP su Apple e su 
Mac avviserà dell'avvenuto trasferi¬ 
mento. Il monitor dell'Apple riporte¬ 
rà la lunghezza, in battute, del testo 
trasferito, mentre il monitor del Mac 
riporterà il numero delle linee del te¬ 
sto, la lunghezza ricevuta da Apple e 
la corrispondente lunghezza dello 
stesso testo registrata dal Mac. Se il 
tutto è esatto, sul monitor dell'Ap¬ 
ple verrà stampato un OK di confer¬ 
ma e si dovrà soltanto rispondere se 
occorre trasferire un altro testo (con 
ripresa automatica del programma 
su entrambi i computer) oppure no 
(con termine del programma). Se, 
per un casuale errore di trasmissio¬ 
ne, la lunghezza del testo ricevuta 
dal Mac non corrispondesse a quella 
trasmessa da Apple, si avrà la possi¬ 
bilità di scegliere se continuare lo 
stesso e quindi accettare come valido 
il testo ricevuto, oppure ripetere il 


1 

1 

Figura 4. 

2 

3 

Collegamento 



del cavo 

o - 


intermedio con 

6 — 

— 20 

JUMPER BLOCK 

7 — 

— 7 

della SSC su 

20 — 

— 6 

TERMINAL. 


trasferimento. Come già precisato in 
precedenza, occorre ricordare che i fi¬ 
le da trasferire devono essere file di 
testo in formato ASCII. Quindi i te¬ 
sti scritti in Appleworks vanno tra¬ 
sferiti in DOS con il disco Utilities 
di Sistema oppure stampati in A- 
SCII su disco utilizzando l'ultima 
voce dell'opzione STAMPA; si può 
quindi utilizzare il programma di tra¬ 
sferimento (listato 1) convertito o 
scritto in ProDos. 


I listati 

Il primo listato, per Apple II, è 
molto semplice e di facile lettura, es¬ 
sendo completo di REM che ne spie¬ 
gano i vari punti. I blocchi più im¬ 
portanti sono: 

linee 70-90 trasferimento dati sul¬ 
la porta seriale. 

linee 550-610 lettura dati dal di¬ 
sco e creazione della stringa (variabi¬ 
le B$) per il trasferimento. L'istru¬ 
zione CHR$(8) a metà della linea 
590 serve per annullare il CR invia¬ 
to dall'istruzione PRINT quando la 
stringa viene troncata prima di aver 
incontrato un CR (max 239 carat¬ 
teri). 

linea 1110 identifica il tipo di 
computer sul quale sta lavorando. 

linee 1140-1200 settaggio della 
porta seriale del Ile. 

linee 1220-1280 settaggio della 
porta seriale del Ile. 

I parametri di trasmissione sono 
4800 baud, 7 bit, 1 bit di stop, pari¬ 
tà pari. 

II listato per Mac, invece, è stato 
scritto senza numerazione consecuti¬ 
va, ma diviso in blocchi. 


Blocco 50 routine per l'identifica¬ 
zione e la sostituzione dei caratteri 
accentati. 

Blocco 100 intestazione e prepara¬ 
zione della porta seriale (4800 baud, 
7 bit, 1 bit di stop, parità pari), del¬ 
lo spazio nel buffer di registrazione e 
apertura del file sul disco per il salva¬ 
taggio. 

Blocco 200 l'istruzione INPUT LI¬ 
NE preleva dal buffer della porta se¬ 
riale una stringa di caratteri inviata 
dall’Apple. 

Blocco 300 sceglie il carattere ac¬ 
centato da correggere. 

Blocco 400 controlla la lunghezza 
di ogni stringa di caratteri, elimina il 
CR aggiuntivo e scrive la stringa 
sul disco. 

Blocco 450 scrive la stessa stringa 
sul monitor e ritorna alla routine di 
prelevamento caratteri. 

Blocco 500 avvisa della fine del te¬ 
sto e registra la lunghezza del testo 
inviata dall'Apple. 

Blocco 600 confronta la lunghezza 
del testo ricevuto con il dato trasmes¬ 
so dall'Apple. Se coincidono invia 
un messaggio di OK; nel caso contra¬ 
rio avvisa di un eventuale errore ac¬ 
caduto durante la trasmissione e per¬ 
mette di scegliere se rifare la trasmis¬ 
sione oppure accettare il testo così 
(blocco 700). 

Blocco 800 routine per il riscontro 
di eventuali errori nel sistema. 

Giorgio Caironi 


Questo programma è disponibile 
su dischetto. L'elenco, i prezzi 
e le modalità d'ordine di questo e 
degli altri dischetti disponibili sonol 
riportati nella rubrica Disk Service.! 


70 


















• DNA Inspector 

Questo pacchetto di programmi, scritti in Microsoft 
Basic, è stato realizzato da un gruppo di biologi moleco¬ 
lari e contiene una serie di utility che, sfruttando tutte le 
caratteristiche del Mac, permettono di effettuare l'analisi 
della struttura dei geni e la manipolazione dei frammenti 
di DNA. E' quindi possibile emulare sul computer espe¬ 
rimenti di ricombinazione genetica prima di realizzarli 
in laboratorio. La sequenza nucleotidica di un gene può 
essere inserita e memorizzata su disco e comparata dal 
computer con sequenze inserite anche successivamente. 
Dalla sequenza è possibile in qualunque momento inseri¬ 
re o cancellare nucleotidi e addirittura apporvi i propri 
commenti e osservazioni. Le sequenze del DNA posso¬ 
no essere analizzate dal computer per individuare i siti 


IB Immissione Mouimenti Parametri Controllo Consultazione Fine 


Immissione Movimenti 


Data Documento 
Descrizione 
Causale Movim. 
Codice Articolo 
r Importo 
Quantità' 


111-1 1-B5| | 

Numero Docum [20 

|ACQU APPLE Ile 

1 10| 


1 1 1 


I noooool 


1_Il _ . . 


Totale : | 110000Ò1 


Codice : 10 0 0 I usa I 

Descr. : Carico » Magazzino 



- Comandi - 

Brogliaccio <S> Rttiuato 
1 Annulla Doc. ) O disattiuato 
[ Annulla Parz. 1 BREIHiIini 


Hydroptitltclty Plot 



col : DNfl Irwpocto—B 
fila Smi a^oglooin 

Rooding f me 11 
P.ptid. •: 2 
Stortine ut: * 102 

* asino acide: *01 
Ilei ot: 21750 

Rvoroglng lon: li 
Hot charat: «4 


degli enzimi di restrizione, grazie alla serie di 100 enzi¬ 
mi memorizzati nel programma. Il programma identifi¬ 
ca sulla sequenza i siti corrispondend agli enzimi pre¬ 
scelti e presenta la lista dei frammenti risultanti e delle 
loro dimensioni. Naturalmente può essere generata, pre¬ 
sentata su video o stampata su carta una mappa comple¬ 
ta di restrizione. Le sequenze di DNA possono essere ul¬ 
teriormente esaminate per individuare regioni che posso¬ 
no potenzialmente codificare proteine (open reading fra¬ 
mes). Un’opzione consente all’utente di specificare se l’i¬ 
nizio della sequenza deve rappresentare una open reading 
frante. La sequenza amminoacidica corrispondente e la 
lunghezza del polipeptide risultante possono essere mo¬ 
strate sia sul video che su carta. Il pacchetto costa 
840.000 lire più Iva ed è distribuito da Biotech, Via Va¬ 
lentino 18, 00197 Roma, Tel. 06/877663. 


• FatMag 

Si tratta di un programma di fatturazione e di gestione 
di magazzino. Il programma è costituito da 4 procedure 
collegate: fatturazione, gestione del magazzino, bolletta- 
zione e gestione integrata degli agenti. La grande sempli¬ 
cità di utilizzo, la completezza dei dati, il controllo e la 


segnalazione degli errori d’uso e di inserimento fanno di 
questo programma uno strumento di grande potenza e 
di facile installazione e apprendimento. L’affidabilità dei 
programmi, la sicurezza dei dati memorizzati e le caratte¬ 
ristiche di Macintosh contraddistinguono la procedura co¬ 
me un valido strumento per una moderna e veloce tenu¬ 
ta del magazzino, delle fatture/bolle e delle fatture per a- 
gente. Inoltre la possibilità di utilizzare un collegamen¬ 
to con il programma CoGe consente una gestione auto¬ 
matizzata globale delle problematiche contabili e fiscali 
in regime di contabilità ordinaria. FatMag può essere u- 
tilizzato in correlazione con i più famosi programmi Mi¬ 
crosoft come Multiplan, Chart, Word e File, e con qua¬ 
si tutti i pacchetti software commercializzati per una e- 
ventuale estrapolazione e rielaborazione dei dati. Fa¬ 
tMag, nella versione con collegamento CoGe, sia per 
hard disk che per dischetti costa 500.000 lire ed è prodot¬ 
to e distribuito da Informatica Biella, Piazza S. Paolo 
l/a, 13051 Biella (VC), Tel. (015) 24181 - 29875. 


• Clara 

E’ stata ultimata la nuova versione del pacchetto Cla¬ 
ra, orientato alla gestione del magazzino commerciale. 
E’ disponibile nelle versioni per Mac 128 e 512 e fun¬ 
ziona sia con dischetti (con drive aggiuntivo) sia con 
hard disk. Nella versione a dischetti permette di gestire 
2000 articoli e 2500 movimenti per disco. Il pacchetto 
è composto da un programma per la gestione dell’anagra- 
fica del magazzino e uno per la movimentazione. L’ana- 
grafica consente di gestire tutte le informazioni relative 
a ogni articolo compresi i vari progressivi di carico e 
scarico, dando inoltre modo di suddividere gli articoli in 
categorie merceologiche. E’ possibile poi ottenere stam¬ 
pe valorizzate secondo diversi criteri, stampe degli artico¬ 
li sotto scorta minima e dei listini. Il programma di mo¬ 
vimentazione gestisce in tempo reale i movimenti di 










































































































diventa 
Il mìo Ufficia! 




Uerdi Annibale 


Z'ji ostri Amico re 


Gialli Emonuele 


'opertino 


[Cartella nuoual 


FoHuro 


Moduli 


File Composizione Moduli Grafici Caratteri Stile Stampa 


imbotti fin 

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Bianchi Giovanni 

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Via Rossi 121 




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Completamente in italiano, 
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intestate esattamente come 
avviene nelle tipografie. 
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Per impostare fatture in cui 
basta inserire le quantità 
vendute e i prezzi unitari 
per ottenere i relativi totali. 
Per stampare e mettere 
nell'ordine desiderato 
le etichette degli indirizzi... 












































































(MCE 

THE O FFICE SYSTEM FOR THE MACINTOSH ' 

in italiana 


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Deco Viale dei Plantani 4 Arese MI 
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Via L. da Vinci 36 Trezzano s/n MI 
I.R.P.E. Via dei Carantani 1 Varese 

Liguria 

Emac Via L. Devoto 25 Genova 

Tre Venezie 

P.S.Elettronica Via Tavagnacco 89 Udine 


Emilia Romagna 
E.D.P. Sistemi Viale Pietramellara 61/F Bologna 


Toscana 

Computerà Shop Via Papa Giovanni XXIII 47/49 Grosseto 



□ Si, desidero acquistare My Office. Scelgo la seguente formula di 

I agamento: 

I □ Accludo assegno non trasferibile di lire 295mila (Iva e spese 
_ di spedizione comprese) intestato a Editronica srl. 

I Q Accludo ricevuta di versamento su conto corrente postale n. 
19740208 intestato a Editronica srl, di lire 295mila (Iva e 
spese di spedizione comprese). 


□ SI, desidero provare My Office. Speditemi il dischetto Demo al 
prezzo di lire 25mila (Iva e spese di spedizione comprese). Resta 
inteso che se acquisterò poi il programma tale importo mi verrà 
scontato sul prezzo d’acquisto, e potrò quindi ricevere My Office al 
prezzo di lire 270mila anziché 295mila. Scelgo la seguente formula 
di pagamento: 

I Q Accludo assegno non trasferibile di lire 25mila (Iva e spese 
di spedizione comprese) intestato a Editronica srl. 

□ Accludo ricevuta di versamento su conto corrente postale n. 
19740208 intestato a Editronica srl, di lire 25mila (Iva e 
spese di spedizione comprese). 


Marche 

Sisteda Via Velino 5 Torrette Ancona 



Nome e Cognome 


Lazio 

Computer Center via Prati Fiscali 257 Roma 


Indirizzo 


Cap 


Calabria 

GLM Informatica Via De Nava 98 Reggio Calabria 

Sicilia 

SfEL Piazza Galatea 2 Catania 


Città . 

► 


Prov 


Ritagliare e spedire in busta chiusa a: Editronica srl, 
Corso Monforte 39, 20122 Milano. 


oppure presso i migliori rivenditori 




















































































é flrchiuio Mouimentil 


Ck3gfl£3Gi70ESGXÌY3 E)00G5i3QDiQS 

numero 5 


[S 


Codice orli 

Qnanlita' 

Valore 


Stampa del Giornale di Magazzino 


(•) Di controllo Q Definitine) 
||04l 185 j 


Fino alla data : 


1 tumuliti 1 [Registra] 


E 


©aooEDfl <30 «auto© 

1 Q la' senza ordine 

2 . Q la con ordme 

3 Q ta'/Valore senza ordine 

4 Q ta'/Valore con ordine 

5 Valore 

6 Reso da clìenle 

7 Carico interno 

8 Carico iniziale 

9 Correzione positiva 
10 Ordine a tornitore 


Qcrftmmnfl Q8 £J3GE?fl00 

11 Vendita senza ordine 

12 Vendita con ordine 

13 Reco a tornitore 

14 Scarico interno 

15 Scarto 

16 Omaggio 

17 Correzione negai iva 

18 Ordine da cliente 


entrata e uscita degli articoli, effettuando stampe di con¬ 
trollo e stampe del giornale di magazzino. Inoltre per o- 
gni articolo è possibile visualizzare o stampare la sche¬ 
da dei movimenti a esso relativi. Il programma è com¬ 
mercializzato unitamente agli altri due applicativi della 
Multidata: fatturazione e contabilità, e il prezzo viene 
quindi a essere molto interessante: 1,5 milioni più Iva. 
Multimata, viale Timavo 97, Reggio Emilia, telefono 
0522/30397. 


• Maclnooga Choo-Choo 

Dicendo che è un gioco senz'altro ci si attirerebbe le i- 
re di tutti i ferromodellisti che considerano questo molto 
di più che un semplice hobby. Maclnooga Choo-Choo 
è infatti un simpatico programma che consente di creare | 
sul video del Mac un perfetto plastico ferroviario anche 
molto complesso. La progettazione del proprio plastico 
è molto semplice: lo schermo viene quadrettato e in o- 
gni divisione si possono inserire uno o più pezzi di bi¬ 
nario (per esempio un pezzo rettilineo + una curva + un 
commutatore, tutti e tre sovrapposti su un quadretto, 
formano uno scambio). Tra i vari pezzi disponibili tro- j 
viamo 10 tipi di rotaie, commutatori per scambi, respin¬ 
genti per binari morti, semafori, separatori per staccare 
tra di loro i vagoni e capannoni di ricovero. Tutti i pez¬ 
zi possono ruotare su loro stessi con scatti di 90 gradi fi¬ 
no ad assumere la posizione richiesta nel layout. Per la 
composizione dei treni ci sono poi a disposizione 9 tipi j 



tra locomotori e vagoni. Per i più pazienti c'è anche la 
possibilità di disegnarsi con MacPaint il paesaggio e 
trasferirlo sul plastico. Per i meno pazienti invece esi¬ 
stono sul disco quattro plastici già pronti da usare. Co¬ 
me in tutti i plastici a più treni, possono succedere de¬ 
gli incidenti: a questo punto il treno incidentato può a 
seconda dei casi riprendere la corsa a velocità ridotta op¬ 
pure essere riparato sul posto. Insomma il divertimento 
è assicurato. Costa 39$ ed è prodotto dalla Fortnum So¬ 
ftware 31W. Sierra Madre Boulevard, Sierra Madre, CA 
91024, tei. 001-818-3557144. 


• Disco rigido per Mac 

Tutti sanno quanto sia facile e piacevole lavorare con 
Mac: Ma affinché il Mac possa considerarsi una soluzio¬ 
ne per i problemi “seri” delle piccole e medie imprese è 
necessario che sia supportato da una memoria periferica 
di adeguata potenza. L'Hyperdrive è un disco rigido da 
10 e 20 MBytes che viene montato internamente al Mac 
ed è l'unico a essere collegato direttamente alla CPU. 
Questo, non solo lascia libere entrambe le porte seriali, 
ma riduce anche il tempo di trasferimento che scende fi¬ 
no a 5Mbits/sec. La conseguenza più immediata è la di¬ 
minuzione dei tempi di esecuzione di diverse funzioni. 



Ecco qualche esempio: il boot automatico dell'Hyperdri- 
ve è ridotto del 59%, il caricamento del programma Jazz 
è 2,5 volte più veloce, quello di MacWrite 3 volte e Mi- 
crosoftword ben 4 volte. Oltre alla grande velocità il di¬ 
sco rigido interno offre un’enorme capacità: 20 MBytes 
corrispondono a circa 50 dischetti da 3 pollici. 

Un grande vantaggio deU'Hyperdrive è di eseguire il 
booting del Mac senza aver bisogno del dischetto. Inol¬ 
tre mette a disposizione un ricco software che aiuta l'u¬ 
tente nella gestione ottimizzata del disco rigido; per e- 
sempio un programma consente di ripartire il disco in u- 
na serie di “cassetti”, a capacità variabile, in cui posso¬ 
no essere riposti i file. Naturalmente c'è anche un sofi¬ 
sticato sistema di sicurezza a 3 livelli, un programma di 
backup e infine un print spooler. Hyperdrive è 


74 

























































































m^aenews 


distribuito da Mactronic.V.le Jenner 40/a Milano, Tel. 
02/6882141, e costa 3,8 milioni più Iva nella versione 
da 10 Mb, 5 milioni più Iva nella versione da 20 Mb. 


• McCad 

Un nuovo prodotto per Macintosh è appena sbarcato 
in Italia. Si chiama McCad: è un programma di disegno 
tecnico che permette di creare e sviluppare schede elettro¬ 
niche, interfacce e circuiti anche molto complessi. 

Il programma è già predisposto per la stampa sia su 


ti i costi dell'esperimento reale. Inoltre, lasciando com¬ 
pleta libertà nell'inserimento dei parametri, consente al¬ 
l'utente di chiedersi “cosa accadrebbe se...” senza rischia¬ 
re di far saltare il laboratorio. Infine con Periodic Table 
si hanno sotto mano tutte le informazioni degli elemen¬ 
ti della tavola periodica. MacChemistry costa 145 dolla¬ 
ri e gira anche con Macintosh da 128K, anche se per e- 
saltame le prestazioni occorrerebbe utilizzare il nuovo 
Macintosh Plus da un 1 MByte e lo Switcher. Per mag¬ 
giori informazioni rivolgersi a Fortnum Software 31 
W. Sierra Madre Boulevard, Sierra Madre, CA 91024 U- 
SA, Tel. 001/818/3557114. 



LaserWriter sia su plotter, oltre che su ImageWriter, e 
incorpora nei menù gli integrati, le prese e i contatti 
più noti. Infatti attraverso un menù di tipi, simile a 
quello di Mac Draw, si possono scegliere i formati delle 
basette, l'introduzione di testo, la scelta dei tipi di con¬ 
tatti (singoli o per integrati), il tipo di piste da disegna¬ 
re con diversi spessori e il lato della basetta sul quale si 
intende lavorare; in più è possibile sfruttare le funzioni 
di zoom (ingrandendo fino a 10 volte l'originale) inseri¬ 
te nel programma dall'autore, insieme alle funzioni più 
classiche del Taglia e Incolla tipiche di Macintosh. 

Il distributore unico per l'Italia di questo programma è 
la New Line Srl, Via G. Frua n.12, 20149 Milano, Tel. 
02/469.72.05 - 481.53.94. Il costo del programma non 
è ancora stato comunicato. 


• MacChemistry 

E’ un pacchetto costituito da 4 programmi integrati 
(Templates, Nest, ChemlLab e Periodic Table) e facili 
da utilizzare, nati dalla combinazione tra la tecnologia 
Macintosh e lo studio approfondito delle necessità delle 
applicazioni chimiche. Consente di esplorare tutti gli a- 
petti della chimica organica e inorganica, simulando e- 
sperimenti di laboratorio e consentendo la successiva ela¬ 
borazione di documenti e relazioni. Con il programma 
Templates e grazie a una inesauribile fonte di figure 
(300 elementi chimici e 160 tra attrezzature di laborato¬ 
rio e simboli, facilmente assemblabili) è possibile ela¬ 
borare documenti e relazioni tecniche come fino a oggi 
non era pensabile. Con il programma Nest le immagini 
definite possono essere archiviate e successivamente rita¬ 
gliate e inserite direttamente in documenti MacWrite o 
MacPaint. Chemlab traforma Macintosh in un vero e 
proprio laborario, consentendo di riprodurre i più impor¬ 
tanti esperimenti di chimica di base ed evitando però tut¬ 


• Interface Data Sheet 

E' un pacchetto integrato che consente di utilizzare la 
potenza di un completo data base relazionale, la capacità 
di calcolo di uno spreadsheet e la flessibilità e la comodi¬ 
tà di Macintosh in un sofftware che tutto sommato co¬ 
sta meno di 100 dollari. Alcuni database attualmente in 
circolazione sono semplici da utilizzare, ma non sono 
sufficientemente potenti o flessibili e forniscono solo 
soluzioni parziali rispetto a programmi specifici di archi¬ 
viazione e di spreadsheet. Interface è stato progettato per 
svolgere tutto quello che ci si aspetta da un database so¬ 
fisticato: ordinamenti, ricerche, relazioni tra i vari file. 
Non vi è alcuna limitazione nelle dimensioni dei file se 
non quelle introdotte dal supporto di massa scelto; i dati 
vengono inoltre caricati quanto più è possibile in memo¬ 
ria per evitare la lentezza degli accessi al disco: in que¬ 
sto modo il programma nel suo complesso trae il massi¬ 
mo vantaggio dall'impiego di una maggiore capacità di 
RAM, come nel caso di Macintosh Plus, o delle espan¬ 
sioni per i Mac da 512K. Le operazioni di calcolo sono 
agevolate al massimo dalla possibilità di utilizzare oltre 
50 tra funzioni e operatori tipiche dei più potenti pro¬ 
grammi di spreadsheet. E 1 facile elaborare i resoconti e- 
straendo in tutta libertà dati da qualsiasi database e perfi¬ 
no da resoconti precedenti e visualizzandoli come e dove 
si vuole, nei caratteri e negli stili che si desidera. Il pro¬ 
gramma necessita di un Macintosh nella configurazione 
da 512K, con il solo drive interno, ma l’impiego del dri¬ 
ve esterno aggiunto è vivamente raccomandato. Lavora 
ottimamente con HFS (Hierarchical File System) e Har- 
d Disk 20 e con quasi tutti i dischi rigidi in circolazio¬ 
ne. Può girare sotto lo Switcher con una partizione di 
memoria minima di 256K e può effettuare la stampa 
con la LaserWriter. Il prezzo di Interface Data Sheet è 
95 dollari; per maggiori informazioni rivolgersi a Singu- 
lar Software Ine. 5888 Castano Drive San lose, 95129 
CA USA, Tel. 001/408/446/0207. 



é File Edit Format Describe Oueruiew LUindotu 




— ^ DataBase Oueruieio - ■ - -— 





O 




75 

























































































PER II, //e, //c 

MACINTOSH 



Genitori nell'era del computer. In che modo è 
possibile servirsi del computer nell’educazione 
dei figli? In che misura il computer cambierà la 
scuola? Qual è il software più adatto a stimolare 
la creatività dei bambini? A queste domande - e 
ad altre ancora - Pter Scharf dà delle risposte 
basate sulla sua esperienza in famiglia (quattro 
figli maniaci del computer) e nelle scuole statu¬ 
nitensi. 256 pagine, lire 19.000. 



Il Basic egli Apple II in pratica. Questo volume 
accompagna gradualmente l'utente, al quale 
non è richiesta alcuna conoscenza matematica 
o informatica di base, dai primi approcci alla 
tastiera fino alla completa padronanza del com¬ 
puter e della programmazione. È il lettore a 
decidere se passare al successivo capitolo o 
ritornare ad approfondire quanto gli è stato 
appena spiegato. 310 pagine, 28.000 lire. 



Il Multiplan per il Macintosh. Oltre la pura 
semplice descrizione del funzionamento del fo¬ 
glio elettronico, Introduce l'utente all'uso di 
uno strumento di lavoro integrato che permette 
di svolgere una quantità insospettabile di attivi¬ 
tà diverse in ogni area del lavoro d’ufficio o nella 
professione: modifiche, tagli, spostamenti, ri¬ 
montaggi, dal bilancio di una società al campio¬ 
nato di calcio. 210 pagine, 26.000 lire. 


COMPUTER 

GRAPHICS 

CORSO DI 
PROGRAMMAZIONE 
STEVEN HARRINGTON 



McGraw-Hill 


Computer Graphics. L’approccio seguito da 
Harrington rende accessibile il libro a un pubbli¬ 
co con basi matematiche elementari e concate¬ 
nando la spiegazione dei vari algoritmi in modo 
da portare il lettore anche alla realizzazione di 
un package grafico ben costruito e basato su 
concetti di standardizzazione delle funzioni. 
520 pagine, 39.000 lire. 



Il manuale ProDOS. Il ProDOS costituisce un 
significativo passo avanti rispetto al diffuso ma 
ormai un po' invecchiato DOS 3.3. Questo ma¬ 
nuale introduce ai numerosi e complessi aspetti 
del ProDOS, dedicando particolare attenzione 
alla struttura ad albero dei directory, alla com¬ 
patibilità con il DOS 3.3 e con il SOS e alla 
programmazione in Basic Applesoft sotto Pro¬ 
DOS. 200 pagine, 25.000 lire. 



Il Basic Microsoft. Il libro comprende un’anali¬ 
tica descrizione dell’uso di tutte le istruzioni, 
funzioni, comandi e operatori, organizzata in un 
vero e proprio corso di programmazione: loop, 
array, gestione di stringhe, formattazione del¬ 
l'output, subroutine, debugging, uso dei me¬ 
nu, gestione dei file ad accesso casuale e se¬ 
quenziale, file di chiavi e puntatori. Ricchissima 
documentazione esemplificativa. 432 pagine, 
38.000 lire. 


PASCAL 

GUIDA PER 
PROGRAMMATORI 
OLIVIER LECARME 
JEAN-LOUIS NEBUT 



McGraw-Hill 


Pascal. Guida per programmatori. Il libro può 
essere usato per un corso intermedio da coloro 
che scrivono programmi più avanzati, ma il suo 
fine principale è quello di servire come libro di 
testo per l’autoapprendimento, poiché esso of¬ 
fre una trattazione esauriente del Pascal e una 
descrizione fedele e precisa del linguaggio stan¬ 
dardizzato dall'ISO e dagli isituti nazionali di 
standardizzazione. 292 pagine, 29,000 lire. 














Programmazione umanizzata in Applesoft. 

Riassume tutte le tecniche che vengono comu¬ 
nemente impiegate dagli esperti di software per 
rendere più amichevoli i programmi. Vengono 
infatti affrontati tutti gli aspetti di queste tecni¬ 
che: sia quelli interni al software, come routine 
a prova d’errore o di formattazione deli’input, 
sia quelli esterni, come la documentazione e i 
manuali operativi. Il libro include un quiz mne¬ 
monico e un'agenda telefonica. 208 pagine, 
21.000 lire. 








Grafica e animazione con gli Apple //. Questo 
libro vuole guidare gli appassionati nella com¬ 
plessa materia della grafica e dell'animazione, 
prendendoli per mano dai primi rudimenti attra¬ 
verso numerosi esempi e applicazioni, fino a 
una completa comprensione dei principi e dei 
metodi della computer graphics. Gli esempi 
sono applicati alla famigla degli Apple//: il Plus, 
Ile e Ile 160 pagine, 17.000 lire. 




Il Basic Applesoft. In 16 capitoli, un metodo 
graduale che non presuppone alcuna cono¬ 
scenza di base. Tra gli argomenti trattati: uso 
interattivo del computer, sintassi dei comandi 
DOS, formattazione dell'input e dell'output, ar- 
ray, selezione e ordinamento dei dati, grafica a 
bassa e ad alta risoluzione, trattamento dei file 
su disco, debugging, riepilogo delle istruzioni, 
comandi e funzioni Applesoft. 232 pagine, 
19.000 lire. 



Guida al Macintosh. Fin dal primo approccio, il 
Mac è molto amichevole, e offre sul video una 
scelta tra varie opzioni, rappresentate da icone. 
In questo modo l’utente può scegliere una o più 
di queste funzioni potendo tranquillamente 
ignorare ciò che avviene all'interno della mac¬ 
china e superando così la naturale diffidenza 
che a volte i computer ispirano. Lo strumento 
fondamentale per questo rapporto amichevole 
con il Mac è il mouse. 224 pagine, 22.000 lire. 


Il manuale MC68000. La famiglia di questo 
microprocessore trova un utilizzo vastissimo in 
workstation, sistemi CAD/CAM, sistemi di 
commutazione telematici, robot e controllori di 
processo, oltre che nei microcomputer di re¬ 
cente realizzazione, come Macintosh, Sinclair 
QL, HP 9816. Questo manuale è una preziosa 
fonte di informazione per gli appassionati che 
vogliono cimentarsi con la programmazione in 
Assembler. 168 pagine, 16.000 lire. 


Come usare MacWrite e MacPaint. Molto più 
di quanto facciano i manuali operativi allegati ai 
programmi, questo volume svela ogni trucco 
dei due applicativi per Macintosh, spiegando ed 
esemplificando particolari tecniche di disegno e 
di gestione dei testi, sempre nell'ottica di un 
uso integrato dei due programmi. Il libro è 
riccamente illustrato con immagini prodotte se¬ 
guendo fedelmente i consigli del testo, così da 
offrire ai lettori il risultato grafico di ogni se¬ 
quenza di operazioni. 192 pagine, 20.000 lire. 


Compilare e spedire il tagliando qui sotto a Applicando, Edltronica Srl., Corso Monforte 39, 20122 Milano 



Sì! Inviatemi subito, senza aggravio di spese 
postali, il o i libri contrassegnati con una 
crocetta. 

□ Il Basic e gli Apple II in pratica. 28.000 lire. 

□ Il manuale ProDOS. 25.000 lire. 

□ Programmazione umanizzata in Applesoft. 

21.000 lire. 

□ Grafica e animazione con gli Apple //. 17.000 lire, 
o II Basic Applesoft. 19.000 lire. 

□ Il Multiplan per il Macintosh. 26.000 lire. 

□ Il Basic Microsoft. 38.000 lire. 

□ Guida al Macintosh. 22.000 lire. 

□ Il manuale MC68000. 16.000 lire. 

□ Come usare MacWrite e MacPaint. 20.000 lire. 

□ Genitori nell'era del computer. 19.000 lire. 

□ Computer Graphics. 39.000 lire. 

□ Pascal. Guida per programmatori. 29.000 lire. 


Cognome.Nome. 

Via.Cap. 

Città.Prov. 

Scelgo la seguente formula di pagamento: 

□ allego assegno di L.non trasferibile intestato a Editronica srl. 

□ allego ricevuta versamento di L.sul cc/p n. 19740208 intestato a 

Editronica srl - Corso Monforte, 39 - 20122 Milano 

□ pago fin d'ora l’importo di L.con la mia carta 

di credito BankAmericard N. 

scadenza.autorizzando la Banca 

d'America e d’Italia ad addebitarne l'importo sul mio conto BankAmericard. 

Data 


Firma 































E' possibile presentare “diapositive” con la velocità della RAM. 

Questa utility in linguaggio macchina gestisce lo scambio 
di memoria permettendo di immagazzinare sulla scheda RAM 
fino a 18 immagini in alta risoluzione! 


Diapositive sì, 
ma a stato solido 


Utilizzare lo schermo del compu¬ 
ter a scopo “reclamistico”: ci hanno 
già pensato in molti, ed esistono 
svariati programmi che mettono il 
computer in vetrina e lo usano per 
scritte a scorrimento continuo e per 
qualche effetto grafico. 

Se però si vuole sfruttare la grafi¬ 
ca in alta risoluzione per la presenta¬ 
zione continuata di immagini, allo 
scopo di attirare l’attenzione e di for¬ 
nire informazioni supplementari sui 
propri prodotti? Esistono in commer¬ 
cio sistemi per la presentazione di 
diapositive comandati da dischetto, 
ma non è simpatica l'idea di far gira¬ 
re il drive per ore e ore di seguito. 
Ecco invece un programma che con¬ 
sente di immagazzinare in memoria 
il maggior numero possibile di im¬ 
magini. Funziona su Apple II Plus 
64K e sugli Apple Ile e Ile. E’ an¬ 
che possibile l’utilizzo con una qual¬ 
siasi piastra RAM aggiuntiva fino a 
128K in qualsiasi slot. 

Per utilizzare in modo efficiente 
la memoria a disposizione il pro¬ 
gramma scambia le immagini in me¬ 
moria senza perderne alcuna. Con u- 
na memoria totale di 64K è possibi¬ 
le immagazzinare e visualizzare cin¬ 
que immagini diverse in Hi-Res. 
Ciò potrebbe aprire la prospettiva di 
un utilizzo per i giochi, dato che la 
maggior parte dei possessori di Ap¬ 
ple probabilmente ha quanto meno u- 
na scheda di 16K per lo slot 0, e tut¬ 
ti i nuovi Apple hanno 64K di me¬ 
moria in dotazione standard. 

Il programma funzionerà anche 
con soli 48K di RAM, ma si posso¬ 
no mostrare in questo caso solo tre 


immagini. Un’immagine in alta riso¬ 
luzione richiede 8K di memoria, e 
quindi con ogni 16K aggiuntivi di 
RAM si memorizzeranno due imma¬ 
gini in più. Una RAM board di 
128K può memorizzare 16 imma¬ 
gini. 

Il programma consta di tre parti. 
Una subroutine in assembler denomi¬ 
nata HIRES.EX (listato 1), è il 
cuore della presentazione delle diapo¬ 


sitive, e scambia istantaneamente 
due immagini di 8K senza perdere al¬ 
cuna delle due. 

A tutto il resto provvede un pro¬ 
gramma in Basic di due parti. La pri¬ 
ma parte del programma in Basic ca¬ 
rica il programma in assembler e le 
immagini. La seconda parte visualiz¬ 
za le immagini richiamando a inter¬ 
valli regolari la routine in 
assembler. 


Listato 1: HIRES.EX 


SOORCE FILE: 
0000 : 

0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0000 
0006 
0007 
0008 
00F9 
00FA 
00FB 
00FC 
00FD 


HIRES.EX.SOURCE 
********** 


2 

3 

4 

5 

6 

7 

8 
9 

10 

11 

12 

13 

14 

15 

16 

17 

18 

19 

20 
21 
22 

23 

24 

25 

26 

27 

28 

29 

30 

31 

32 

33 

34 

35 

36 

37 


* UTDPC FY * 

* (C) 1985 BY APPLICANDO 

* & MICROSPARC INC. 

* FUNZIONA CON 16K/128K 

* RAMCARD O RAM BOARDS 

* * 

* BY DAVID EFFLANDT 

* APPLE TOOL KIT ASSEMBLER 
******************************** 

* QUESTA SUBROUTINE SCAMBIA 

* IMMAGINI IN HIRES NELLE 

* PAGINE 1, 2 & 3 PIU* LE PAGI- 

* NE 4 & 5 NELLA RAMCARD DA 16K. 

* OGNI MEMORIA RAM DA 128K IMMA- 

* GAZZINA 16 IMMAGINI IN HIRES 

* PER CIASCUNO DEI 7 SLOTS. 

* * 

* BLOAD HIRES.EX (,A$302,L$BF) 

* POKE 7,(RAM SLOT#: 0 TO 7) 

* POKE 8,(16K RAM BANK: 1 TO 8) 

* POKE 7,0: POKE 8,0 (OR 8,1) 

* FOR 16K CARD IN SLOT #0. 

* * 
******************************** 


* ZERO PAGE USED $06-$08 6 SF9-SFF 

SLOTA EQU $06 ;ADDRESS ADDER (SLOT# * 16) 

SLOT EQU $07 ;«< POKE RAMCARD SLOT# (0 TO 7) 

BANK EQU $08 ;«< POKE 16K RAM BANK (1 TO 8) 

COUNT EQU $F9 ; HIBYTE # OF POINTS PLOTTED 

VIEW EQU SFA /PAGE VIEWED (INDIRECT) 

VIEWH EQU $FB ;HIBYTE OF VIEW 

STOR EQU $FC /PAGE IN STORAGE (INDIRECT) 

STORH EQU $FD /HIBYTE OF STOR 


78 










uamt 








00FE 




38 DO 

EQU 

$FE 

USED FOR BANK SWITCHING RESET 

00FF 




39 D0H 

EQU 

$FF 

HI BYTE OF D0=0 

0000 




40 * RAM BANK READ & WRITE 

SWITCHING 

C081 




41 ROMAW 

EQU 

$C081 

ROM 12K BANK A WRITE ENABLE 

C083 




42 RAMAW 

EQU 

$C083 

RAM 12K BANK A READ & WRITE 

C082 




43 ROMA 

EQU 

SC082 

ROM 12K BANK A WRITE PROTECT 

C08B 




44 RAMBW 

EQU 

$C08B 

RAM 4K BANK B READ & WRITE 

0000 




45 * 





NEXT 

OBJECT FILE NAME IS 

HIRES.EX 


0302 




46 

ORG 

$302 

START ADDRESS (RELOCATABLE) 

0302 




47 * 




0302 




48 * CALLS FROM BASIC: 


0302 




4 9* 




0302 

A9 

60 


50 

LDA 

#$60 

<« CALL 770 P1XP3 

0304 

DO 

1C 


51 

BNE 

PAGE1 


0306 

00 



52 

BRK 



0307 

A9 

60 


53 

LDA 

#$60 

«< CALL 775 P2XP3 

0309 

DO 

1F 


54 

BNE 

PAGE2 


030B 

00 



55 

BRK 



030C 

A9 

DO 


56 

LDA 

# $D0 

«< CALL 780 P1XP4 

030E 

DO 

12 


57 

BNE 

PAGE1 


0310 

00 



58 

BRK 



0311 

A9 

DO 


59 

LDA 

# $D0 

«< CALL 785 P2XP4 

0313 

DO 

15 


60 

BNE 

PAGE2 


0315 

00 



61 

BRK 



0316 

A9 

E0 


62 

LDA 

# $E0 

<« CALL 790 P1XP5 

0318 

DO 

08 


63 

BNE 

PAGE1 


031A 

00 



64 

BRK 



031B 

. A9 

E0 


65 

LDA 

# $E0 

<« CALL 795 P2XP5 

031D 

:D0 

0B 


66 

BNE 

PAGE2 


031F 

:00 



67 

BRK 



0320 

: A9 

40 


68 

LDA 

#$40 

«< CALL 800 P1XP2 

0322 




69 * 




0322 

85 

FD 


70 PAGE1 

STA 

STORH 

SET UP PI EXCHANGE 

0324 

A9 

20 


71 

LDA 

#$20 


0326 

85 

FB 


72 

STA 

VIEWH 

* 

0328 

.DO 

06 


73 

BNE 

SETUP 


032A 

: 85 

FD 


74 PAGE2 

STA 

STORH 

SET UP P2 EXCHANGE 

032C 

: A9 

40 


75 

LDA 

#$40 


032E 

: 85 

FB 


76 

STA 

VIEWH 


0330 




77 * 




0330 

:A5 

07 


78 SETUP 

LDA 

SLOT 

CALCULATE SLOT ADDRESS ADDER 

0332 

•C9 

08 


79 

CMP 

#8 

CHECK FOR VALID SLOT # 

0334 

90 

02 


80 

BCC 

MULT 

•BRANCH IF 0 TO 7 

0336 

A9 

00 


81 

LDA 

#0 

DEFAULT TO SLOT #0 FOR INVALID SLOT 

0338 

0A 



82 MULT 

ASL 

A 

•MULT. BY 16 

0339 

0A 



83 

ASL 

A 


033A 

0A 



84 

ASL 

A 


033B 

0A 



85 

ASL 

A 


033C 

: 85 

06 


86 

STA 

SLOTA 

SAVE SLOT ADDRESS ADDER 

033E 




87 * 




033E 

: A5 

08 


88 

LDA 

BANK 

•SELECT WHICH 16K RAM ON CARD 

0340 

:D0 

02 


89 

BNE 

CHECKB 

;BRANCH IF NOT ZERO 

0342 

: A9 

01 


90 

LDA 

#1 

LOAD 1 INSTEAD OF ZERO 

0344 

:C9 

09 


91 CHECKB 

CMP 

#9 

; CHECK FOR VALID RAM BANK 

0346 

: 90 

02 


92 

BCC 

RAMSEL 

;BRANCH IF BANK IS 1 TO 8 

0348 

: A9 

01 


93 

LDA 

#1 

•DEFAULT TO BANK 1 FOR INVALID BANK 

034A 

:C9 

05 


94 RAMSEL 

CMP 

#5 

;CALCULATE BANK ADDRESS ADDER 

034C 

90 

03 


95 

BCC 

L64K 

•BRANCH ON BANK 4 OR LESS 

034E 

18 



96 

CLC 


FOR 16K BANKS 5 THRU 8 (128K) 

034F 

: 69 

04 


97 

ADC 

#4 

•ADD 4 TO BANK # 

0351 

: 18 



98 L64K 

CLC 


•FOR ALL RAM BANKS 

0352 

: 65 

06 


99 

ADC 

SLOTA 

;ADD SLOT ADDRESS ADDER 

0354 

:A8 



100 

TAY 



0355 

BE 

83 

CO 

101 

LDX 

RAMAW,Y 

; TRIGGER CARD FOR SELECTED BANK 

0358 

: A4 

06 


102 

LDY 

SLOTA 


035A 

BE 

81 

CO 

103 

LDX 

ROMAW,Y 

; RAM READY TO WRITE 

035D 




104 * 




035D 

: A9 

00 


105 

LDA 

#0 

•ZERO MEMORY LOCATIONS 

035F 

: 85 

FA 


106 

STA 

VIEW 


0361 

: 85 

FC 


107 

STA 

STOR 


0363 

: 85 

FE 


108 

STA 

DO 


0365 

: 85 

FF 


109 

STA 

D0H 


0367 




110 * 




0367 

: A9 

DO 


111 

LDA 

#$D0 

CHECK 'VIEW' & 'STOR' FOR $D000 

0369 

:C5 

FB 


112 

CMP 

VIEWH 

CHECK 'VIEW' 

036B 

F0 

30 


113 

BEQ 

DI 

■YES BRANCH 

036D 

:C5 

FD 


114 

CMP 

STORH 

•CHECK 'STOR' 

036F 

F0 

30 


115 

BEQ 

D2 

•YES BRANCH 

0371 

: A9 

20 


116 

LDA 

#$20 

EXCHANGE $2000 POINTS 

0373 

: 85 

F9 


117 

STA 

COUNT 

(0 TO $1FFF) 

0375 

: A4 

06 


118 BANKA 

LDY 

SLOTA 


0377 

BE 

83 

CO 

119 

LDX 

RAMAW,Y 

; RAMCARD BANKA 

037A 

: A0 

00 


120 

LDY 

#0 


037C 




121 * 




037C 

B1 

FA 


122 MOVE 

LDA 

(VIEW),Y 

/EXCHANGE SUBROUTINE 

037E 

AA 



123 

TAX 


TEMP STORE 'VIEW* X-REG 

037F 

B1 

FC 


124 

LDA 

(STOR),Y 

/MOVE 'STOR' TO 'VIEW' 

0381 

91 

FA 


125 

STA 

(VIEW),Y 


0383 

8A 



126 

TXA 


RECOVER OLD 'VIEW' 


0384: 127 * POKE 900, 165 TO PROTECT STORED PICTURES (SKIP NEXT STEP) 

(Continua) 


Prima che vi addentriate in questi 
programmi, va detto che è stato inse¬ 
rito un breve programma denomina¬ 
to HIRES.MOVE (listato 2), che 
può aiutare a comprendere come fun¬ 
ziona quanto viene dopo e a compor¬ 
re le immagini in alta risoluzione. 
Trasferirà la pagina 1 della HI-Res al¬ 
la pagina 2, o la pagina 2 alla pagi¬ 
na 1, quando ci sarà la chiamata 
(CALL) dal Basic. Chi non sa come 
fare a introdurre il programma in as¬ 
sembler consulti “Per chi comincia” 
nelle ultime pagine di questo nu¬ 
mero. 

Battete CALL-151 per accedere al 
Monitor, poi cominciate a introdurre 
il codice dal margine sinistro del pro¬ 
gramma HIRES.MOVE, iniziando 
con 302:A9 20 85 FB e così via. 
Quando siete certi di avere introdotto 
il codice con esattezza battete BSA- 
VE HIRES.MOVE,A$302,L$2E 
per salvare il programma su di¬ 
schetto. 

Per usare il programma fate pri¬ 
ma BLOAD HIRES.MOVE. Poi un 
CALL 770 dal Basic trasferirà l'im¬ 
magine che è memorizzata nella pa¬ 
gina 1 dell'alta risoluzione alla pagi¬ 
na 2, rendendole identiche. Così si 
può memorizzare temporaneamente 
un’immagine alla quale si sta lavo¬ 
rando. Il comando CALL 780 trasfe¬ 
rirà l'immagine dalla pagina 2 alla 
pagina 1, rendendole identiche. Se 
si fa un errore durante la modifica di 
un'immagine a pagina 1 si può così 
riavere all'istante la vecchia immagi¬ 
ne, che è salvata a pagina 2. Queste 
chiamate possono essere usate diret¬ 
tamente dalla tastiera o dall'interno 
di qualsiasi programma in Basic. 


Scambio d'immagini 

HIRES.EX è la subroutine in as¬ 
sembler che esegue istantaneamente 
lo scambio d'immagini per la presen¬ 
tazione di diapositive a stato solido. 
Essa scambia due immagini in Hi- 
Res punto per punto quando viene 
chiamata (con CALL) dal Basic, e 
questo vale per le immagini sia su 
RAM card sia su RAM board. HI¬ 
RES.EX deve essere pilotata da un 
programma in Basic. Può essere uti¬ 
lizzata direttamente da tastiera, con 
un'avvertenza: gli errori di battuta 
possono essere fatali. 

Una routine in assembler è neces¬ 
saria non solo per ragioni di rapidi¬ 
tà, ma anche perché per leggere in 


■Hi 


79 









I 


0384:91 

FC 


128 

STA 

(STOR),Y 

;STORE 'VIEW* 

0386:C8 



129 

INY 


;LOBYTE INDIRECT ADDRESS 

0387 : DO 

F3 


130 

BNE 

MOVE 

; BRANOH UNTIL Y=0 

0389 :E6 

FB 


131 

INC 

VIEWH 

;HIBYTE OF INDIRECT ADDRESS 

038B:E6 

FD 


132 

INC 

STORH 


038D:C6 

F9 


133 

DEC 

COUNT 

;COUNT DOWN 

038F:D0 

EB 


134 

BNE 

MOVE 

;BRANCH UNTIL COUNT=0 

0391 :A5 

FE 


135 

LDA 

DO 

; CHECK FOR BANK SWITCHING 

0393 : DO 

1E 


136 

BNE 

BANKB 

;BRANCH ON BANKB 

0395 : A4 

06 


137 

LDY 

SLOT A 


0397 :BE 

82 

CO 

138 

LDX 

ROMA,Y 

;WRITE PROTECT RAMCARD 

039A:60 



139 

RTS 


; END (OR INSERT JMP) 

039B:00 



140 

BRK 



039C:00 



141 

BRK 



039D-.A9 

FB 


142 DI 

LDA 

#VIEWH 

;PAGE 'VIEW' IS $D000 

039F: DO 

02 


143 

BNE 

SET 


03A1:A9 

FD 


144 D2 

LDA 

#STORH 

; PAGE 'STOR' IS $D000 

03A3:85 

FE 


145 SET 

STA 

DO 

;REMEMBER PAGE TO RESET TO $D000 

03A5:A4 

06 


146 

LDY 

SLOTA 


03A7:BE 

8B 

CO 

147 

LDX 

RAMBW, Y 

;RAMCARD BANKB 

03AA:A0 

00 


148 

LDY 

#0 


03AC:A9 

10 


149 

LDA 

#$10 

; EXCHANGE $1000 POINTS BANKB 

03AE: 85 

F9 


150 

STA 

COUNT 

; (0 TO $0FFF) 

03B0: DO 

CA 


151 

BNE 

MOVE 

;BRANCH ALWAYS TO EXCHANGE SUBR 

03B2:00 



152 

BRK 



03B3:A9 

DO 


153 BANKB 

LDA 

#$D0 

;BANKB FINISHED 

03B5: 91 

FE 


154 

STA 

(DO),Y 

; RESET PAGE TO $D000 

03B7: 98 



155 

TYA 


; TRANSFER 0 TO ACC 

03B8: 85 

FE 


156 

STA 

DO 

; ZERO THE BANK CHECKER 

03BA:A9 

10 


157 

LDA 

#$10 

; EXCHANGE $1000 POINTS BANKA 

03BC:85 

F9 


158 

STA 

COUNT 

;(0 TO $0FFF) 

03BE:DO 

B5 


159 

BNE 

BANKA 

;BRANCH ALWAYS TO BANKA 

03C0:00 



160 

BRK 




*** SUCCESSFUL ASSEMBLY: NO ERRORS 


qualsiasi RAM al di sopra della me¬ 
moria principale di 48K occorre di¬ 
sattivare il Basic e il Monitor. La 
ROM del Basic e l'ulteriore RAM 
occupano lo stesso indirizzo da 
$D000 a $FFFF esadecimale. Quan¬ 
do la ROM del Basic viene disattiva¬ 
ta non funzionerà nemmeno il co¬ 
mando RESET. Non si possono uti¬ 
lizzare le routine del monitor quando 
si legge su RAM card o RAM 
board. 

Per introdurre HIRES.EX biso- 


Definizione 
e memoria 

Per la visualizzazione sia in sola 
grafica sia in modo misto testo/grafi¬ 
ca viene utilizzata la pagina 1 dell'al¬ 
ta risoluzione. L'impiego della pagi¬ 
na 1 rende facile aggiungere testo, 
porre domande o visualizzare l'ora. 
Perché le immagini non siano can¬ 
cellate vengono utilizzati i soft swi- 


tch dello schermo. Per ulteriori infor¬ 
mazioni potete vedere la rubrica Ap- 
plihelp pubblicata a pag. 82 del n. 
14 di Applicando. 

Per caricare le immagini nella 
RAM card si usa la pagina 2 della 
Hi-Res, che viene poi utilizzata per 
immagazzinare le immagini esatta¬ 
mente come le pagine seguenti. La 
pagina 3 è costituita dagli 8K di me¬ 
moria sopra la pagina 2 da $6000 a 
$7FFF esadecimale. 

La pagina 4 occupa i due banchi 
di memoria di 4K da $D000 a 
$DFFF di ciascun banco RAM. La 
pagina 5 è costituita dagli 8 K da 
$E000 a $FFFF compresi nella 
RAM CARD. Una piastra di 128K 
ha otto banchi di 16K e può quindi 
memorizzare 16 immagini. 

Per i programmatori in assembler 
va detto che gli indirizzi di pagina ze¬ 
ro utilizzati sono $06-$08 e $F9- 
$FF. Il contenuto di queste locazio¬ 
ni non viene salvato o ripristinato. 
La cosa non riguarda chi chiama que¬ 
sta subroutine dal Basic. 

HIRES.EX occupa lo spazio di 
memoria da $302 (770) a $3C0. Il 
programma può essere rilocato senza 
cambiamenti. In questo caso occorre 
modificare gli indirizzi di CALL in 
Basic. 


Come si usa 

Sono necessari due POKE dopo 
che si è fatto BLOAD HIRES.EX . 
POKE 7 con il numero di slot della 


gna avere ben chiaro questo concet¬ 
to: è importante salvare qualsiasi la¬ 
voro fatto da questo punto in poi pri¬ 
ma di eseguirlo. Un errore di battuta 
può far restare in sospeso il program¬ 
ma e può darsi che RESET non fun¬ 
zioni. 

Il programma trova posto nell’a¬ 
rea di memoria in pagina tre($300 e- 
sadecimale), ma può essere rilocato 
senza cambiamenti. Chi non ha l'Ap¬ 
ple Dos Tool Kit Assembler introdu¬ 
ca il codice in memoria dopo aver 
battuto CALL-151, a partire da 
302:A9 60 DO 1C e via dicendo. Al 
termine della copiatura provvedete al 
controllo del lavoro battendo 
302L<RETURN>. Con altri L<RE- 
TURN> andrete avanti nel listato. 
Introdotto a dovere tutto il listato si 
battete BSAVE HI¬ 

RES.EX, A$302,L$BF per salvare il 
programma su dischetto. 


Listato 2: HIRES.MOVE 


SOURCE FILE: HIRES.MOVE.SOURCE 
0000 : 1 ********************************* 
0000: 2 * HIRES.MOVE * 

0000: 3 * HIRES MOVE - PAGE 1 TO PAGE 2 * 

0000: 4 * PAGE 2 TO PAGE 1 * 

0000: 5 * (C) 1985 BY APPLICANDO * 

0000: 6 * 6 MICROSPARC INC. * 

0000: 7 * BY DAVID EFFLANDT * 

0000: 8 * APPLE TOOL KIT ASSEMBLER * 

0000: 9 ********************************* 

0000 : 10 * * 

0000: 11 * QUESTO PROGRAMMA TRASFERISCE * 

0000: 12 * L'INTERO CONTENUTO DI UNA PA- * 

0000: 13 * GINA HI-RES IN UN'ALTRA REN- * 

0000: 14 * DENDOLE UGUALI. * 


0000: 

15 

* 



* 

0000: 

16 

* BLOAD 

HIRES.MOVE(,A$302,L$2E) * 

0000: 

17 

* 



* 

0000: 

18 

******* 

* * * * 

****** 

**************** 

0000: 

19 

* 




0000: 

20 

* ZERO 

PAGE 

USED 

$F9-$FD 

00F9 : 

21 

COUNT 

EQU 

$F9 

;HIBYTE # OF POINTS PLOTTED 

00FA: 

22 

FROM 

EQU 

$FA 

;LOAD POINTS FROM (INDIRECT) 

00FB: 

23 

FROMH 

EQU 

$FB 

;HIBYTE OF FROM 

00FC: 

24 

TO 

EQU 

$FC 

;STORE POINTS AT (INDIRECT) 

00FD : 

25 

TOH 

EQU 

$FD 

;HIBYTE OF TO 

0000: 

26 

* 





NEXT OBJECT FILE NAME IS HIRES.MOVE 


DOS 3.3 


APPLE Ila 
APPLE Ile 


80 














Listato 3: SHOW.HELLO 


30 REM ********************** 

40 REM * SHOW.HELLO * 

50 REM * DI DAVID EFFLANDT * 

60 REM * COPYRIGHT (C) 1985 * 

70 REM * BY APPLICANDO S * 

80 REM * MICROSPARC, INC * 

90 REM ********************** 

100 TEXT : HOME :D$ - CHRS (4) 

110 REM POKE 1012,0 RESET REBOOT - FACOLTATIVO 
120 VTAB 2: PRINT " (C) 1985 BY APPLICANDO S MICROSPARC,INC : VTAB 
5: HTAB 5: REM INTESTAZIONE 

130 FOR X - 1 TO 30: PRINT CHRS (95);: NEXT : VTAB 7: HTAB 9 
140 PRINT "PRESENTAZIONE IMMAGINI": PRINT : HTAB 12: PRINT "COMPIUT 
ERIZZATE" 

150 PRINT : PRINT : HTAB 11 
160 PRINT "DI DAVID EFFLANDT" 

170 HTAB 5: FOR X - 1 TO 30: PRINT CHRS (95);: NEXT 

180 VTAB 15: HTAB 11 

190 PRINT " 48K+16K" 

200 VTAB 18: PRINT " PREMI UN TASTO QUALUNQUE PER FERMARE" 

210 PRINT DS;"BRUN OILER" : REM CARICATORE RAPIDO IMMAGINI - FACOL 
TATIVO 

220 PRINT DS;"BLOAD HIRES.EX" 

230 PRINT DS;"BLOAD THREE.PIC" : REM HIRES PAGINE 1,2,3 SALVATE CO 
N BSAVE COME FILE UNICO ’ THREE . PIC,AS2000,LS6000 ' 

240 REM PER AUTOCARICAMENTO CON 64K AGGIUNGERE ISTRUZIONE - AS-"S 
" : GOTO 260 

250 VTAB 21: PRINT "HAI UN APPLE 11+ CON RAMCARD": PRINT : PRINT "O 
UN APPLE //E O //C (S/N) GET AS: PRINT A$ 

260 A = PEEK ( - 16302) + PEEK ( - 16300) - PEEK ( - 16297) - P 
EEK ( - 16304) : REM MOSTRA PAGINA 1 HIRES INTERA 
27Ò POKE 7,0: REM N. SLOT DELLA RAM 

280 POKE 8,1: REM BANCO RAM 16K - FINO A 8 BANCHI PER RAM 128K 
290 IF AS « "S" THEN GOTO 380 

300 IF AS = CHRS (27) THEN TEXT : END : REM <ESC> 

310 IF AS < > "N" THEN TEXT : GOTO 250 

320 REM NIENTE RAMCARD - MOSTRA 3 IMMAGINI - MISTO TESTO/IMMAGINI 
330 HOME : POKE - 16301,0 

340 VTAB 22: PRINT " SOLO 3 IMMAGINI CON RAM 48K" 

350 FOR PAUSE = 1 TO 2000: NEXT PAUSE 
360 PRINT DS;“RUN SHOW. 3" 

370 REM SE RAMCARD E' PRESENTE - VISUALIZZA 5 IMMAGINI 
380 CALL 785: CALL 775: CALL 795: REM SPOSTA PAGINE 2 S 3 A 4 S 
5 

390 PRINT DS,-"BLOAD TWO.PIC,AS4000" : REM LE PAGINE 2 S 3 SONO SALV 
ATE CON BSAVE COME FILE UNICO • TWO . PIC,AS4000,LS4000 1 
400 PRINT DS ;" RUN SHOW. 5" 


DOS 3.3 


APPLE ll« 
APPLE Ile 


RAM che si sta usando (cioè POKE 
7,0 per la RAM card nello slot 0). 
Per uno slot al di fuori della fascia 
0-7 si avrà il default allo slot 0. 
POKE 8 con il banco RAM 16K del¬ 
la scheda che si sta usahdo (cioè PO¬ 
KE 8,1 per una scheda da 16K). 

Una piastra da 64K avrà quattro 
banchi e una RAM board da 128K 
conterrà otto banchi da 16K. Per 
qualsiasi banco RAM fuori della fa¬ 
scia 1-8 si avrà il default al banco 1. 
Per restare nel semplice, POKE 
7,0:POKE 8,0 (default a 1) funzio¬ 
nerà per i 16K più bassi di qualsiasi 
scheda nello slot 0, o nel caso in cui 
non ci sia alcuna scheda. Sono ri¬ 
chiesti nuovi POKE solo quando 
cambia lo slot o il banco di 16K del¬ 
la RAM. 

Si è cercato di tenere le chiamate 
in Basic quanto più possibile sempli¬ 
ci per l'introduzione da tastiera. Le 
seguenti chiamate causano gli scam¬ 
bi di immagine indicati a lato: 


CALL 770 - Pagina 1 e pagina 3 
CALL 775 - Pagina 2 e pagina 3 
CALL 780 - Pagina 1 e pagina 4 
CALL 785 - Pagina 2 e pagina 4 
CALL 790 - Pagina 1 e pagina 5 
CALL 795 - Pagina 2 e pagina 5 
CALL 800 - Pagina 1 e pagina 2 


Non dimenticate che un errore di 
battuta può spedire nel limbo senza 
possibilità di RESET. 

SHOW.HELLO (listato 3) è un 
programma dimostrativo in Appleso¬ 
ft che fa vedere come si caricano la 


subroutine in assembler e le immagi¬ 
ni. A questo punto il programma 
mostrerà tre immagini oppure ne ca¬ 


richerà altre due e ne mostrerà cin¬ 
que. 

La presentazione vera e propria 
delle immagini è gestita da un secon¬ 
do programma, che può essere usato 
come programma HELLO su un di¬ 
schetto di presentazione delle imma¬ 
gini se si tratta di mostrarne solo 
cinque. Notate l'istruzione 240 per 
rendere completamente automatico il 
programma. 

Questo programma può essere 
modificato o sostituito in conformi¬ 
tà con le esigenze personali. 

Per usare il programma è necessa¬ 
rio avere due file binari contenenti le 
immagini, TWO.PIC e 
THREE.PIC. 

Se si dispone di immagini salvate 
come file binari si possono creare 
questi file PIC caricando in memo¬ 
ria, con BLOAD, le immagini una 
di seguito all'altra, e poi salvando 
con BSAVE l'intero blocco come u- 
nico grande file binario. 

Per esempio se volete creare 
THREE.PIC, caricate prima con 


0302: 


27 

ORG 

$302 

;LOAD ADDRESS (RELOCATABLE) 

0302: 


28 * 




0302 : A9 

20 

29 

LDA 

#$20 

;«< CALL 770 PI > P2 

0304:85 

FB 

30 

STA 

FROMH 


0306:A9 

40 

31 

LDA 

#$40 


0308:85 

FD 

32 

STA 

TOH 


030A:DO 

08 

33 

BNE 

ZERO 


030C-.A9 

40 

34 

LDA 

#$40 

;«< CALL 780 P2 > PI 

030E:85 

FB 

35 

STA 

FROMH 


0310:A9 

20 

36 

LDA 

#$20 


0312:85 

FD 

37 

STA 

TOH 


0314 :A9 

00 

38 ZERO 

LDA 

#0 

; ZERO LOBYTES 

0316:85 

FA 

39 

STA 

FROM 


0318:85 

FC 

40 

STA 

TO 


031A-.A8 


41 

TAY 


; ZERO LOBYTE OF COUNTER 

031B-.A9 

20 

42 

LDA 

#$20 

;# POINTS PLOTTED $2000 

031D:85 

F9 

43 

STA 

COUNT 

;($0 TO $1FFF) 

031F.-B1 

FA 

44 MOVE 

LDA 

(FROM) , Y 


0321:91 

FC 

45 

STA 

(TO),Y 


0323 :C8 


46 

INY 


;LOBYTE OF INDIRECT ADDRESS 

0324 : DO 

F9 

47 

BNE 

MOVE 

;BRANCH UNLESS Y=0 ($FF+1=0) 

0326:E6 

FB 

48 

INC 

FROMH 

;HIBYTE OF INDIRECT ADDRESS 

0328 :E6 

FD 

49 

INC 

TOH 


032A:C6 

F9 

50 

DEC 

COUNT 

; HIBYTE OF COUNTER 

032C: DO 

FI 

51 

BNE 

MOVE 

/BRANCH IF COUNT <> 0 

032E:60 


52 

RTS 


;COUNT=0 END 

032F:00 


53 

BRK 




*** SUCCESSFUL ASSEMBLY: NO ERRORS 



81 













1 

REM 

* 

a******************- 

2 

REM 

* 

CREATE.PIC.FILE 

3 

REM 

* 

DI DAVID EFFLANDT 

4 

REM 

* 

COPYRIGHT (C) 1985 

5 

REM 

* 

BY APPLICANDO & 

6 

REM 

* 

MICROSPARC, INC 

7 

REM 

* 

A*************-***** 


DOS 3.3 


APPLE Ile 


10 

20 


30 


REM 

HCOLOR= 3:D$ = CHR$ (4): HGR :N = 4: GOSUB 50: HGR2 :N = 5: GOS 
UB 50: PRINT D$"BSAVE TEMP,A$2000,L$4000" 

HGR :N = 1: GOSUB 50: PRINT D$"BLOAD TEMP,A$4000": PRINT D$ M BSAV 
E THREE.PIC,A$2000,L$6000" 

HGR :N = 2: GOSUB 50: HGR2 :N = 3: GOSUB 50: PRINT D$"BSAVE TWO. 
PIC,A$2000,L$4000": PRlNT D$"DELETE TEMP": TEXT : HOME : END 
FOR I = 1 TO N: HPLOT 100 + (I * 10},100 TO 100 + (I * 10),120: 
NEXT I: RETURN 


Listato 4: CREATE.PIC.FILE 


Listato 5: OILER 


02DE.03B2 


02DE- 

02E0- 

AD 

A8 

84 

C9 

49 

DO 

05 

A9 

20 

8D 

02E8- 

84 

A8 

A9 

00 

8D 

8C 

A3 

A9 

02F0- 

B7 

8D 

8D 

A3 

A0 

B3 

B9 

FF 

02F8- 

02 

99 

FF 

B6 

88 

DO 

F7 

60 

0300- 

AD 

61 

AA 

F0 

04 

C9 

79 

90 

0308- 

03 

4C 

71 

A4 

A2 

05 

[15 

0 0 

0310- 

48 

BD 

C9 

B5 

95 

00 

CA 

10 

0318- 

F5 

AD 

72 

AA 

18 

69 

FC 

8 5 

0320- 

04 

8D 

F0 

B7 

A9 

00 

8D 

EB 

0328- 

B7 

6D 

73 

AA 

85 

05 

C6 

05 

0330- 

8D 

FI 

B7 

A0 

FF 

B1 

02 

91 

0338- 

04 

88 

CO 

03 

DO 

F7 

AD 

60 

0340- 

AA 

C9 

FD 

AD 

61 

AA 

69 

00 

0348- 

85 

04 

A9 

0E 

8 5 

05 

A4 

05 

0350- 

B1 

00 

8D 

EC 

B7 

C8 

Bl 

00 

0358- 

8D 

ED 

B7 

C8 

84 

05 

C6 

04 

0360- 

F0 

0E 

A0 

E8 

A9 

B7 

20 

B5 

0368- 

B7 

EE 

FI 

B7 

90 

E0 

B0 

2C 

0370- 

AD 

F0 

B7 

85 

04 

AD 

FI 

B7 

0378- 

8 5 

05 

A 5 

02 

8 D 

F0 

B7 

A5 

0380- 

03 

8D 

FI 

B7 

A0 

E8 

A9 

B7 

0388- 

20 

B5 

B7 

B0 

0F 

AD 

60 

AA 

0390- 

69 

04 

A8 

18 

88 

31 

02 

91 

0398- 

04 

98 

DO 

F8 

A0 

05 

A2 

00 

03A0- 

86 

48 

68 

95 

00 

E8 

88 

10 

03A8- 

F9 

B0 

03 

4C 

EA 

A2 

A9 

08 

03B0- 

4C 

D2 

A6 







BLOAD un file d'immagini con il 
parametro d'indirizzo: A$2000. Poi 
si fa il BLOAD della seconda imma¬ 
gine ad A$4000. Il terzo file verreb¬ 
be poi caricato con BLOAD ad 
A$6000, e l’intero blocco di memo¬ 
ria salvato con il comando: 


BSAVE 

THREE.PIC, A$2000,L$6000 

Se non disponete di file d'immagi¬ 
ni già pronti potete usare il program¬ 
ma CREATE.PIC.FILE (listato 

4) per generare automaticamente que¬ 
sti file. 

Il programma OILER (listato 

5) permette di fare il BLOAD delle 
immagini dal dischetto in un terzo 
del tempo normalmente occorrente. 
Non è indispensabile ma è certo u- 
tile. 

I programmi SHOW (listati 6 e 


7) attivano la pagina 1 della Hi-Res 
e poi mostrano le immagini in conti¬ 
nuazione, con una pausa fra immagi¬ 
ne e immagine. C'è il monitoraggio 
della tastiera, e se viene individuata 
la pressione di un tasto si esce dal 
loop. I programmi sono identici a ec¬ 
cezione dell'entità del passo del loop 
FOR...NEXT. Notate l'istruzione 
510 del programma SHOW. 5. Per 
mostrare solo tre immagini con un 
Apple 48K cambiate STEP 10 in 
STEP 30. 

E' possibile lasciare uno dei pro¬ 
grammi SHOW, eseguire un altro 
programma, poi eseguire di nuovo il 


programma SHOW. Non sarà neces¬ 
sario ricaricare il programma in as¬ 
sembler e le immagini a meno che 
quelle aree di memoria siano state di¬ 
sturbate. 

Le immagini possono risultare di¬ 
sposte in ordine diverso perché ven¬ 
gono mescolate durante il display. 
Per conservare l'ordine delle immagi¬ 
ni fate POKE 900,165 dopo averle 
caricate, ma prima di far girare il 
programma SHOW. Così si tra¬ 
sforma lo scambio in un trasferimen¬ 
to unilaterale, ma si avrà un'immagi¬ 
ne in meno. L'immagine di pagina 1 
non sarà salvata. 

La possibilità di mostrare all'i¬ 
stante diverse immagini potrebbe es¬ 
sere agevolmente sfruttata per i gio¬ 
chi, tanto più che l'Apple Ile ha 
64K di memoria come caratteristica 
standard. 

Se disponete della scheda orolo¬ 
gio potete facilmente aggiungere l'o¬ 
ra al display. Durante il loop di pau¬ 
sa c'è tempo in abbondanza per leg¬ 
gere e visualizzare l'orologio. 

I programmi in assembler non so¬ 
no limitad al trasferimento delle im¬ 
magini nella memoria. Si può trasfe¬ 
rire qualsiasi blocco di memoria. HI- 
RES .EX potrebbe essere impiegato 


Listato 6: SHOW.3 


10 REM ********************** 

20 REM * SHOW.3 * 

30 REM * DI DAVID EFFLANDT * 

40 REM * COPYRIGHT (C) 1985 * 

50 REM * BY APPLICANDO S * 

60 REM * MICROSPARC, INC. * 

70 REM ********************** 

80 REM PRIMA ESEGUI SHOW.HELLO 
90 REM PRE CARICARE TRE IMMAGINI 
100 REM 

500 A - PEEK ( - 16302) + PEEK ( - 16300) - PEEK ( - 16297) - P 
EEK ( - 16304) : REM MOSTRA PAGINA 1 HIRES INTERA 
510 FOR P - 770 TO 800 STEP 30 

520 CALL P: REM SCAMBIO IMMAGINI - ORDINE VISIONE 1,3,2 

530 FOR PAUSE * 1 TO 300 

540 K - PEEK ( - 16384): REM TASTIERA 

550 IF K > 127 THEN POKE - 16368,0: GOTO 600: REM PREMERE UN TA 
STO PER FINIRE 
560 NEXT PAUSE 
570 NEXT P 

580 GOTO 510: REM LOOP 

590 REM DOPPIO CONTROLLO PER <FINE> 

600 HOME : POKE - 16301,0: VTAB 23: HTAB 5: REM MISTO TESTO/GR 
AFICA 

610 REM SOSTITUIRE L’ISTRUZIONE SEGUENTE CON UNA DOMANDA O PER ES 
EGUIRE UN ALTRO PROGRAMMA 

620 VTAB 23: HTAB 5: PRINT "VUOI FINIRE? (S/N) GET AS: PRINT 

630 IF AS = "N" THEN POKE - 16302,0: NEXT : REM GRAFICA PAGINA 

INTERA - CONTINUA 
640 IF AS < > "S" THEN GOTO 620 

650 TEXT : HOME : VTAB 1: PRINT ” (C) 1985 BY APPLICANDO s MICROSPAR 
C, INC.”: VTAB 5 

660 REM QUANTO SEGUE VALE SE E’ STATO USATO IL CARICATORE RAPIDO « 
OILER" 

670 INVERSE : PRINT ” NOTA "; 

680 NORMAL : PRINT " IL DOS IN MEMORIA E’ STATO” 

690 HTAB 9: PRINT "MODIFICATO PER IL CARICAMENTO": HTAB 9: PRINT "R 
APIDO DELLE IMMAGINI": PRINT 

700 PRINT "FARE IL REBOOT DEL DOS NORMALE PRIMA DI FORMATTARE O 
COPIARE UN DISCHETTO" 


DOS 3.3 


APPLE Ile 
APPLE Ile 






82 


























Listato 7: SHOW.5 


10 

20 

30 

40 

50 

60 

70 

80 

90 

500 

510 

520 

530 

540 

550 

560 

570 

580 

590 

600 

610 

620 

630 

640 

650 

660 

670 

680 

690 

700 


REM ********************** 

REM * SHOW.5 * 

REM * DI DAVID EFFLANDT * 

REM * COPYRIGHT (C) 1985 * 

REM * BY APPLICANDO & * 

REM * MICROSPARC, INC * 

REM ********************** 

REM PRIMA ESEGUI SHOW.HELLO 
REM PER CARICARE CINQUE IMMAGINI 
A = PEEK ( - 16302) + PEEK ( - 16300) - PEEK ( - 16297) - P 
EEK ( - 16304) : REM MOSTRA PAGINA 1 HIRES INTERA 
FOR P = 770 TO 800 STEP 10: REM PASSO 30 PER PRESENTAZIONE 3 P 
AG INE 

CALL P: REM SCAMBIO IMMAGINI - ORDINE DI VISIONE 1,3,4,5,2 
FOR PAUSE = 1 TO 300 
K = PEEK ( - 16384): REM TASTIERA 

IF K > 127 THEN POKE - 16368,0: GOTO 600: REM SALTA SE SI P 
REME UN TASTO QUALUNQUE 
NEXT PAUSE 

NEXT P: REM IMMAGINE SEGUENTE 

GOTO 510: REM LOOP 

REM DOPPIO CONTROLLO SE <FINE> 

HOME : POKE - 16301,0: VTAB 23: REM MISTO TESTO/GRAFICA 
REM SOSTITUIRE L'ISTRUZIONE SEGUENTE CON UNA DOMANDA O PER ES 
EGUIRE UN ALTRO PROGRAMMA 

VTAB 23: HTAB 5: PRINT "VUOI FINIRE? (S/N) GET A$: PRINT 

IF A$ = "N" THEN POKE - 16302,0: NEXT : REM GRAFICA PAGINA 
INTERA - CONTINUA 
IF A$ < > "S" THEN GOTO 620 

TEXT : HOME : VTAB 1: PRINT " (C) 1985 BY APPLICANDO & MICROSPAR 
C,INC .": VTAB 5 

REM QUANTO SEGUE VALE SE E' STATO USATO IL CARICATORE RAPIDO " 
OILER" 

INVERSE : PRINT " NOTA 

NORMAL : PRINT " IL DOS IN MEMORIA E' STATO" 

HTAB 9: PRINT "MODIFICATO PER IL CARICAMENTO": HTAB 9: PRINT "R 
APIDO DELLE IMMAGINI.": PRINT 

PRINT "FARE IL REBOOT DEL DOS NORMALE PRIMA DI FORMATTARE O 
COPIARE UN DISCHETTO" 


DOS 3.3 


APPLE Ile 
APPLE Ile 


per memorizzare programmi in as¬ 
sembler alternativi, o estesi file di 
dati, su una RAM card o su una 
RAM board. L'esplorazione della me¬ 
moria è assai più veloce dell'esplora¬ 
zione del dischetto. Un POKE 
955,48 permetterebbe al programma 
di spostare blocchi di dati di 16K. 
CALL 780 scambierebbe le pagine 
1 e 2 con le pagine 4 e 5. CALL 
785 scambierebbe le pagine 2 e 3 
con le pagine 4 e 5. Qualsiasi altro 
CALL avrebbe conseguenze disastro¬ 
se a meno di apportare altri cambia¬ 
menti al programma. Si è cercato di 
tenere il più semplice e duttile possi¬ 
bile l'accesso al programma in as¬ 
sembler, in modo che lo si possa fa¬ 
cilmente collegare al proprio pro¬ 
gramma in Basic. Ciò permette di 
sfruttare rapidamente e facilmente la 
RAM in più disponibile, per imma¬ 
gini, giochi, ricerche e ordinamenti. 


Questo programma è disponibile 
su dischetto. L'elenco, i prezzi 
e le modalità d'ordine di questo e 
degli altri dischetti disponibili sono 
riportati nella rubrica Disk Service. 


^ Computerlandia 


20035 LISSONE (MI) 
Viale M. Libertà, 72 
Tel. 039 - 461.362 


I NOSTRI COMPUTER 

VALGONO DI PIU r 


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( non vendiamo parole ! ) 



Apple De 


: iMRRHp' 


Apple Center 


V.Xvvswv.v.v 


. .... 



83 



































£ 

^ One-liners 


Seguita sempre con entusiasmo, 
prosegue la rassegna dei programmi 
su una riga sola: da studiare, per im¬ 
parare a essere più sintetici, da trasfe¬ 
rire aU'intemo di un programma, da 
utilizzare così come sono. 

Ecco il primo di questa puntata: 
quando il vostro Apple memorizza 
un programma in applesoft, ciascuna 
parola chiave viene scritta in memo¬ 
ria con un solo byte (token), riducen¬ 
do così lo spazio in memoria e il 
tempo di esecuzione. Questa routine, 
basata sul vettore &, permette di ri¬ 
cavare il valore del token sia in esade- 
cimale che in decimale battendo sem¬ 
plicemente il simbolo & seguito dal¬ 
la parola chiave richiesta. Per esem¬ 
pio: & PRINT. 


Listato 66 

10 POKE 1014,0: POKE 1015,3;FOR 
I = 1 TO 31: READ J: POKE 76 
7 + I,J: NEXT : DATA 173,1,2 
,16,23,72,169,164,32,237,253 
,104,72,32,218,253,32,72,249 
,104, 170,169,0,32,36,237, 104 
,104,76,208,3: TEXT : HOME : 

PRINT "BATTERE S E LA PAROL 
A CHIAVE PER AVERE IL TOKEN 
": POKE 34,1 


Con questo one-liner è possibile 
riordinare dieci numeri inseriti in mo¬ 
do casuale. Dato il <RUN>, inserite 
il primo numero, battete <RETUR- 
N>, quindi inserite il secondo nume¬ 
ro, e così via. Battuto il decimo 
<RETURN>, il programma elabora 
i numeri e li presenta in ordine cre¬ 
scente. 


Listato 67 

1 DIM A(10):FOR X = 1 TO 10:PR 
INT X"..: INPUT"";A(X):NEXT 
:PRINT :PRINT :FOR I - 1 TO 
10: FOR J - I TO 10:B = (A(I 
) > A ( J) } * A (I) + A ( J) * (A 
(I) < - A ( J) ) : A (I ) - ( A (I) > 

A ( J) ) * A ( J) + A (I) * (B < = 
A(J) ) :A(J) - B « (B > A (J) ) + 
A(J) * (B < = A(J) ) : NEXT J 

,1: FOR X - 1 TO 10: PRINT X 
".."A(X): NEXT 


Piccola routine musicale. Dato il 
<RUN> il programma si installa in 
memoria e ritorna il cursore lampeg¬ 
giante. Battete il simbolo &seguito 
da due numeri compresi tra 1 e 255 
(il primo si riferisce alla frequenza e 
il secondo alla durata della nota). 


Scrivendo varie istruzioni, come indi¬ 
cato in precedenza, divise dai due 
punti, potete comporre divertenti mo¬ 
tivi musicali. 


Listato 68 

1 POKE 1013,76:POKE 1014,0:POKE 
1015,3: DATA 32,248,230,134, 
6,32,190,222,32,248,230,134, 
7, 165, 6,240,18,173,48, 192,13 
6, 208, 4, 198,7,240,11, 202,208 
,246,166, 6,76,17,3,32, 168,25 
2,96:FOR A =768 TO 806:READ 
B: POKE A,B: NEXT 


Avete battuto inavvertitamente 
NEW o FP? Non preoccupatevi, il 
programma in memoria non è spari¬ 
to. Con questa utility è possibile re¬ 
cuperarlo. Per prima cosa occorre 
far girare questo programma per crea¬ 
re un file di testo chiamato NEWUN- 
DO. E' questo file che vi permetterà 
di recuperare il programma cancella¬ 
to. Commesso l'errore, battete E- 
XEC NEW UNDO. Alla vista del 
cursore lampeggiante fate il LIST e 
vedrete comparire il vostro pro¬ 
gramma. 


Listato 69 

1 DS =CHR$ (13) + CHRS (4):PRINT 
DS;"OPENNEWUNDO": PRINT DS;" 
WRITENEWUNDO": PRINT "LOMEM: 
38144 :POKE2050, 8 :FORN=0TOl:N 
=0+(PEEK(2053+Y)=0):Y=Y+1:NE 
XT:POKE2049,Y+5": PRINT D$"C 


One-liner musicale in assembler. 
Una volta caricato in memoria, può 
essere attivato con CALL768 e disat¬ 
tivato con CTRL-RESET. Ogni ca¬ 
rattere che compare sul video sarà ac¬ 
compagnato da una piacevole musi¬ 
chetta. Provate a battere CATA- 
LOG.... 


Listato 70 







0300- 

A9 

9C 

85 

FI 

A9 

30 

85 

07 

0308- 

A9 

01 

85 

08 

A9 

1A 

85 

36 

0310- 

A9 

03 

85 

37 

20 

EA 

03 

20 

0318- 

03 

E0 

C9 

A0 

F0 

23 

85 

06 

0320- 

08 

48 

8A 

48 

98 

48 

A5 

08 

0328- 

85 

09 

A6 

07 

A4 

06 

AD 

30 

0330- 

CO 

88 

DO 

FD 

CA 

DO 

F5 

C6 

0338- 

09 

DO 

EF 

68 

A8 

68 

AA 

68 


Ancora un one-liner in assembler 
per effettuare uno scambio rapido tra 
le due pagine grafiche in alta risolu¬ 
zione. Una volta caricato in memo¬ 
ria battete 1 e visualizzerete la prima 
pagina grafica, battete 2 e avrete sul 
video la seconda. 


Listato 71 







0300- A9 

20 

85 

E6 

AD 

50 

CO 

AD 

0308- 52 

CO 

AD 

54 

CO 

AD 

57 

CO 

0310- AD 

10 

CO 

AD 

00 

CO 

10 

FB 

0318- C9 

B1 

F0 

E4 

C9 

B2 

DO 

09 

0320- A9 

40 

85 

E6 

8D 

55 

CO 

DO 

0328- E7 

C9 

C9 

F0 

07 

C9 

A0 

DO 

0330- DF 

4C 

2F 

FB 

A2 

00 

A5 

E6 

0338- 85 

03 

A9 

00 

85 

02 

A0 

00 

0340- B1 

02 

49 

FF 

91 

02 

C8 

DO 

0348- F7 

E6 

03 

CA 

E0 

E0 

DO 

EE 

0350- F0 

BE 

00 







Questa routine vi permette di me¬ 
morizzare su disco il DUMP dello 
schermo a 40 colonne. Può essere u- 
sata come block notes per appunti. 
Dato il <RUN>, il programma pre¬ 
senterà, in alto a sinistra, il cursore 
lampeggiante. Inserite le vostre note 
come un testo. Al termine battete 
CTRL-D e scrivete il nome delle no¬ 
te. Lo schermo verrà salvato come 
NOTE (seguito dal nome che avete 
scelto). Per rivedere le note, battete 
BLOAD NOTE seguito dal nome: a- 
vrete immediatamente sullo schermo 
quello che avevate memorizzato in 
precedenza. 


Listato 72 

10 READ Y:K=K+l:ONK<3GO 
TO 10 : CALL Y: VTAB K:HTAB X + 
1: GET AS: PRINT A$;:X - POS 
(0) :K = PEEK (37) : RESTORE 
: ON A$ < > CHRS (4) GOTO 

10: VTAB 1: HTAB 3: INPUT "* 
NOME NOTE-> ";N$: PRINT CHRS 
(4) ;" BSAVE NOTE. ";NS;", AS400 
,LS400" : DATA -963,-963,-936 


' \ 
Cento programmi One 
liner sono disponibili su 
dischetto. I prezzi e le 
modalità d'ordine di 
questo, come degli altri 
dischetti, sono riportati 
nella rubrica Disk 
Service. 

V__ 


84 






















Dallo schedario all'applicazione: gestire le informazioni in ufficio 
significa ordinarle in modo da poterle rintracciare ed elaborare. 
Due programmi integrati, fieramente made in Italy, permettono 
archiviazione, utilizzo e stampa... come mouse comanda. 


Senza schedario 
si fa così 


In un ufficio, e in generale in ogni 
luogo dove si lavori, ci si trova a do¬ 
ver manipolare informazioni di vario 
genere, ma fondamentalmente distin¬ 
guibili in due tipi fondamentali: 
strutturate e non strutturate. Quelle 
strutturate sono tutte le informazio¬ 
ni che possiedono esplicitamente o 
implicitamente un formato; conside¬ 
rate per esempio le fatture, gli ordi¬ 
ni, il contenuto di una rubrica di in¬ 
dirizzi e numeri di telefono: qualcosa 
che accomuna questi elementi c'è; si 
può infatti dire che in generale in tut¬ 
ti quei casi a ogni informazione cor¬ 
risponde un nome. Per esempio, nel 
caso di una rubrica ogni pacchetto di 
informazioni è costituito da un co¬ 
gnome, un nome, un indirizzo, una 
città e un numero telefonico. Se poi 
si raccolgono delle schede omogenee 


tra di loro in un sol posto, si ottiene 
uno schedario. Lo stesso vale per u- 
no schedario di fatture, di ordini o di 
qualunque altra informazione che 
possa essere strutturata secondo uno 
schema. Ci sono poi le informazio¬ 
ni non strutturate, e quindi sparse e 
logicamente disordinate. Come af¬ 
frontarle? Ecco due programmi che 
nascono (e nascono italiani, è un lo¬ 
ro vanto) come risposta a un interro¬ 
gativo di base: come vanno gestite 
le informazioni in un ufficio? 


Le note sparse 

Come esempio di informazioni 
non strutturate, considerate tutti gli 
appunti e le note che normalmente 
si scrivono su foglietti o agende. 


Ovviamente le informazioni vengo¬ 
no scritte su carta per essere poi ri¬ 
trovate in un tempo successivo. Nor¬ 
malmente si introducono le schede 
in raccoglitori secondo un certo ordi¬ 
ne proprio per facilitare questa opera 
di ricerca; purtroppo, però, tra cerca¬ 
re e trovare il passo non è breve, né 
scontato. 

Solitamente lo stabilire in quale or¬ 
dine riporre le schede non è un com¬ 
pito banale: il problema è di capire 
come cercare una scheda nell'archi¬ 
vio. A volte il problema non si po¬ 
ne: per esempio in una rubrica la ri¬ 
cerca avviene per nome, dato che qua¬ 
si mai si cerca il nome della persona 
a cui appartiene un certo numero te¬ 
lefonico. Quindi in questo caso l'or¬ 
dine di archiviazione è quello alfabe¬ 
tico sul nome. 

Nel caso delle fatture la cosa si 
complica: se si ripongono le fatture 
per numero progressivo sarà poi 
molto lungo e oneroso cercare tutte 
quelle relative a un certo cliente. 
Questo spiega perché molto spesso 
si sia costretti a duplicare le schede: 
una copia della fattura va nel racco¬ 
glitore in ordine di numero, un'altra 
copia nella cartellina del cliente. 

E' facile capire che la cosa si com¬ 
plica ancora di più nel caso di infor¬ 
mazioni non strutturate: quale ordine 
dare a un mucchio di foglietti su cui 
avete preso appunti di varia natura? 

Campi flessibili 

MacCfs Schedario vuole essere una 
risposta semplice ma flessibile e po¬ 
tente al problema del trattamento e 
della manipolazione di schede con e 



85 
























CFS Rrchiuio Modulo loraUeràildw Riuto 


Modulo di stampa i 


MCIì en te 


5E 


Co I orina 
Riga 


N.Fati- 
Dei 
Scad. 
Tot.Fati 
Tot.IUR 


Ritri Campi 


Situazione del fatturato al IDoto 
CI lente H-Fott Del 


i*lmpombil Tot IUR Tot.Fatt. 


j IN. Fa I |Del 


pji i.i.i.n.B| inwtii:M prnwnf 




O 


[51 


Modifica 


Figura 2. Per posizionare i campi nel punto desiderato si utilizza il mouse. 


senza un formato o una struttura rigi¬ 
da. In una scheda di MacCfs i campi 
non hanno una lunghezza predefini¬ 
ta: questa caratteristica, unitamente 
alla flessibilità delle ricerche e sele¬ 
zioni, costituisce la caratteristica pe¬ 
culiare del programma. 

Conviene utilizzare un esempio. 
Supponete di voler archiviare tutte 
le fatture da voi emesse per ottenere 
successivamente dei rapporti scritti 
di vario contenuto informativo, dalla 
stampa completa dei dati inseriti, al¬ 
la lista delle fatture ancora da riscuo¬ 
tere, all'estratto conto da spedire al 
cliente. Per ottenere questi risultati 
dovrete creare un archivio con i cam¬ 
pi che si vedono nella figura 1. 

Solo qualche commento su alcuni 
campi: 

• STATO indicherà con un codice 
se la fattura è già stata pagata o no 
(per esempio "A" per attesa di paga¬ 
mento e "P" per pagata). 

• TIPO è il tipo materiale o ser¬ 
vizio a cui la fattura si riferisce. 

Con questa scheda avete occupato 
solo la prima delle otto pagine di¬ 
sponibili per ogni scheda: le restanti 
pagine possono essere utilizzate per 
note varie che possono essere sogget¬ 
to di ricerche come ogni altro cam¬ 
po. Ora non resta che compilare lo 
schedario con le fatture che mano a 
mano saranno emesse. Grazie alla 
presenza della barra di scorrimento o- 
rizzontale è semplice scorrere le sche¬ 
de per effettuare controlli o modifi¬ 
che. Se poi si vogliono effettuare ri¬ 
cerche anche complesse è sufficiente 
descriverle nella finestra di selezio¬ 


ne. Per esempio se volete seleziona¬ 
re tutte le fatture di servizi o consu¬ 
lenza comprese tra la fattura numero 
10 e quella numero 20 basterà che 
impostiate nei campi interessati la 
seguente selezione: 

N.FATT. : >9,<21 
TIPO : servizi/consulenza 


Con i criteri di selezione disponibi¬ 
li è possibile ricercare: 

• una sequenza di caratteri, qualun¬ 
que sia la sua posizione all'interno 
del campo (all’inizio, alla fine, all'in¬ 
terno); 

• i numeri minori maggiori o ugua¬ 
li a un certo valore; 

• secondo criteri di precedenza alfa¬ 
betici o numerici; 

• per rassomiglianza fonetica (crite¬ 
rio assente in molti altri program¬ 
mi); 

• tutte le possibili combinazioni 
con E e O dei criteri precedenti all'in¬ 
terno dello stesso campo e tra campi 
diversi: per esempio è possibile cer¬ 
care tutte le fatture che contengono 
A nel campo STATO, oppure quelle 
che contengono bonifico nel campo 
PAGATA CON. 

Con MacCfs è poi possibile ottene¬ 
re stampe, non eccezionali ma suffi¬ 
cienti a ottenere semplici rapporti. 
E' possibile stampare : 

• le schede nel loro formato a vi¬ 
deo; 

• etichette per indirizzi (purtroppo 
in una sola colonna); 

• liste di dati, definendo per ogni 
campo la colonna nella quale dovran¬ 
no essere stampati i dati. 


Situazione de 1 

CI lente 

fatturato al 20 

N.Fatt. 

07-1985 

Oel 

ttlmpon ibile 

Tot.IVA 

Tot.Fatt. 

Personal SAS 

1 

1008 

1.000.000 

180.000 

1.180.000 

COMPUTER SPA 

2 

1008 

2.000.000 

360.000 

2.360.000 

PC Shop 

3 

1308 

100.000 

18.000 

118.000 

Personal SAS 

4 

1408 

10.000.000 

1.800.000 

11.800.000 

COMPUTER SPA 

5 

1508 

100.000 

18.000 

118.000 

PC Shop 

6 

1608 

100.000 

18.000 

118.000 

Personal SAS 

7 

1708 

10.000.000 

1 .800 .000 

11.800.000 

Personal SAS 

8 

1508 

200.000 

36.000 

236.000 

COMPUTER SPA 

9 

1908 

100.000 

18.000 

118.000 

PC Shop 

10 

2008 

1.000.000 

180.000 

1.180.000 

PC Shop 

11 

2108 

100.000 

18.000 

118.000 

PC Shop 

12 

2208 

2.000.000 

360.000 

2.360.000 

PC Shop 

13 

2308 

20.000.000 

3.600.000 

23.600.000 

COMPUTER SPA 

14 

2408 

1.000.000 

180.000 

1.180.000 

PC Shop 

15 

2508 

20.000.000 

3.600.000 

23.600.000 

67.700.000 12.186.000 

Figura 3. La stampa della situazione fatture aggiornata. 

79.886.000 






86 





















































marna 


CfJ Rrthlulo Modulo CBrntkrrtiflktu* Aiuto 




Modulo di stampa 





0 


Cliente : 


7 

m 

N.Fat t. 

Scad. 

Del : 


m 

Tot.Fatt. : 

Tot.1 Ufi 



5T 

Stato : fì [ 



Cc 

R 

Pagata i1 : 

Con : 



fi F 
De 

Tipo : 



Scc 




To 



t> 

lo 

mn- 







1 

Ritti Campi | 

[ Modifica ] 



Figura 4. Le specifiche di selezione per la stampa delle fatture in sospeso 
ordinate per cliente. 


CFS Rrchiuio Modulo Cisraitrrisfkhi? Rluto 



Figura 5. Le specifiche di ordinamento per la stampa delle fatture in sospeso. 


Tutte le stampe possono fruire dei 
criteri di selezione delle schede impo¬ 
stati, di un ordinamento su un cam¬ 
po e, ultimo tipo, della possibilità 
di ottenere totali dei campi numeri¬ 
ci. 

Da notare una comodità che il pro¬ 
gramma mette a disposizione: la pos¬ 
sibilità di salvare su disco con un no¬ 
me a piacere le specifiche di stampa 
e di selezione. Questa opzione è par¬ 
ticolarmente utile quando si debbano 
ottenere con una certa ripetitività al¬ 
cuni tipi di tabulati: per esempio o- 
gni mese il riepilogo del fatturato e 
la lista delle fatture in scadenza. 

Un altro problema da risolvere do¬ 
po aver introdotto le schede in uno 
schedario elettronico è quello della 
loro manipolazione; cioè del modo 
in cui è possibile, a partire dalle in¬ 
formazioni presenti nell’archivio, ri¬ 
cavare informazioni sintetiche, rag¬ 
gruppando, ordinando e selezionan¬ 
do le informazioni presenti. Questo 
non è quasi mai un problema bana¬ 
le: una buona parte dei programmi 
"su misura" cercano proprio di risol¬ 
vere questo problema. 

E' vero però che parecchi casi pos¬ 
sono essere risolti da programmi del 
tipo di MacCfs Stampe, che permet¬ 
tono di creare le proprie elaborazioni 
sui dati raccolti senza dipendere da 
terzi, con l'evidente comodità di po¬ 
terne creare a piacere e di poter modi¬ 
ficare quelle già esistenti quasi senza 
perdita di tempo. 

Questo fatto non è trascurabile, 
perché permette di arrivare a un grup¬ 
po di applicazioni stabilizzate con il 
tempo necessario per chiarirsi le idee 
sia sulle proprie necessità sia sulle 
potenzialità del programma che si u- 
tilizza, dato che non è sempre vero 
che si hanno da subito le idee chiare 
sui risultati che si vogliono ottenere 
da un programma. 

In realtà quello che si ottiene con 
programmi come MacCfs Schedario 
e Stampe è proprio una applicazione 
completa che risolve con buona ap¬ 
prossimazione una classe dei proble¬ 
mi dell'utente, dato che è quest'ulti¬ 
mo che si è costruito l'applicazione. 
Per le sue caratteristiche MacCfs 
Stampe estende la possibilità di otte¬ 
nere stampe rispetto a quelle per la 
verità piuttosto limitate di MacCfs 
Schedario. 

Il modo di impostare le stampe è 
veramente molto immediato: il con¬ 
cetto è di lavorare su un fac-simile 
del foglio su cui si vuole stampare, 


le cui dimensioni sono definite a pia¬ 
cere (in termini di linee e colonne 
sulla stampante). 

Vi trovate così davanti a un foglio 
vuoto sul quale potete posizionare 
(fisicamente, con il mouse) nel pun¬ 
to desiderato i campi, dopo averli 
prelevati da una lista (figura 2). 

In ogni istante siete informati circa 
la posizione del mouse sul foglio da 
una indicazione di riga e colonna: in 
questo modo il posizionamento è 
molto preciso, permettendo addirittu¬ 
ra di stampare su moduli prestampa¬ 
ti. E' possibile creare nuovi campi 
calcolati descrivendo la funzione che 
li lega ai campi (numerici) presenti 
nella scheda dell'archivio. 


Altri campi possono essere posi¬ 
zionati sul foglio: sono campi indi- 
pendenti dal contenuto delle schede 
quali ad esempio un numero progres¬ 
sivo, il numero della scheda, la data 
e l'ora corrente, la pagina corrente, e 
campi di tipo testo di dimensione 
qualsiasi che permettono di creare 
delle vere e proprie circolari. 

Sono ovviamente disponibili tutti 
i criteri di selezione presenti in Ma¬ 
cCfs Schedario e due chiavi numeri¬ 
che o alfanumeriche con le quali im- 
pos tare ordinamenti crescenti o decre¬ 
scenti. Per ogni campo si possono 
ottenere totali e sottototali (quando 
cambia il valore della prima chiave 
di ordinamento). 


87 




































































































■ 


wm 


Fatture esigibi1 

CI i ente 

i al 20-07-1985 

N.Fatt. 

Del 

Scad. 

Tot.Fatt. 

COMPUTER SPA 

5 

1508 

1509 

118.000 


9 

1908 

1909 

118.000 


14 

2408 

2409 

1.180.000 

1.416.000 

PC Shop 

11 

2108 

2009 

118.000 


12 

2208 

2009 

2.360.000 


13 

2308 

2309 

23.600.000 


15 

2508 

2509 

23.600.000 

49.678.000 

Personal SAS 

1 

1008 

1009 

1.180.000 


8 

1508 

1509 

236.000 

1.416.000 

52.510.000 

Figura 6. La stampa aggiornata dell'elenco fatture esigibili. 


CFS Archivio Modulo Caratteristiche Aiuto 




Modulo di stampa . ■■ ■ 

_i _ 1 _ É _1_i_1_ì_ ì _1_ . 

-.r 


Ui preqhiamo di contro 11 are 1 a 

posizione delle nostre fatture in 




calce elencate che ci risultano tuttora scoperte 



■ 




1 



Nel caso abbiate già provveduto al pagamento vogliate considerare 




nulla la presente. 








4—4 - \ . -*. 



fi Fatt 

Data fatt 

Totale Fattura 





N.Fatt. 

Del 

Tot.Fatt. 



-- 

^TT 


Co 1onna 64 

5R * 70C 



Riga 1? 




CI iente 




N.Fatt 




Del 





Scad 





Tot.Fatt. 




Tot 

UR 



O 






| Altri Campi j 


| Modifica 



Figura 7. Il testo della lettera di estratto conto si digita direttamente 
in Mac Cfs Stampe. 


Tutti i dati 

Tornando all'esempio dello scheda¬ 
rio di fatture, come si può definire u- 
na stampa generale che riporti tutti i 
dati salienti delle fatture sommando 
i totali? La definizione della stampa 
è visibile in figura 2 e il risultato 
è contenuto nella figura 3. La 
stampa delle fatture in sospeso ordi¬ 
nata per cliente si ottiene dalle speci¬ 
fiche di selezione in figura 4 e dal¬ 
le specifiche di ordinamento in fi¬ 
gura 5. Il risultato compare in fi¬ 
gura 6. 

Un esempio significativo delle po¬ 
tenzialità di MacCfs Stampe è dato 
dalla stampa dell'estratto conto da in¬ 


viare a un cliente. Ovviamente biso¬ 
gnerà impostare una selezione che i- 
dentifichi le fatture ancora da pagare 
e intestate a un certo cliente. 

Il testo della lettera che costituisce 
la parte principale dell'estratto conto 
è digitato direttamente in MacCfs 
Stampe in opportuni campi di tipo 
testo come si vede dalla figura 7, 
mentre il risultato è visibile nella 
figura 8. 

Questo non significa che Stampe 
ha le potenzialità di un programma 
di elaborazione testi, ma è comoda 
la possibilità di battere, sia pure in 
modo limitato, testi liberi mentre si 
definisce il formato di una pagina. 

Anche in MacCfs Stampe è possi¬ 


bile memorizzare su dischetto le spe¬ 
cifiche di stampa, selezione e ordina¬ 
mento. Questo fatto permette di otte¬ 
nere con pochissime operazioni la 
stampa desiderata: aprire lo scheda¬ 
rio, aprire le specifiche di stampa e 
dare il comando di stampa. 

Esistono applicazioni abbastanza 
curiose e singolari create con Ma¬ 
cCfs Schedario e Stampe; il loro e- 
lenco fa capire che con un pizzico di 
immaginazione si possono realizzare 
applicazioni di ogni tipo: 

• Stampa sui moduli bancari delle 
deleghe per i versamenti ILOR e IR- 
PEF. 

• Parcellazione per studi professio¬ 
nali con gestione delle scadenze. 

• Controllo del flusso di cassa. 

• Mailing list selettive. 

• Gestione ordini clienti e fornitori 
con statistiche generali e per perio¬ 
do. 

Programmi 
per il futuro 

MacCfs Schedario e MacCfs Stam¬ 
pe sono programmi per Macintosh 
della Cominfor di Torino, una socie¬ 
tà ormai non più tanto giovane che 
opera nel settore dell'informatica per¬ 
sonale e in particolare nella creazio¬ 
ne di prodotti standard per personal 
computer, e sono i primi due di una 
linea di prodotti tra di loro integrati 
(per la serie II e per Macintosh) che 
la Cominfor sta progettando e realiz¬ 
zando da circa un anno. 

Saranno disponibili tra poco due 
nuovi applicativi :MacCfs Stampe 
Grafico e MacCfs Merge. MacCfs 
Stampe Grafico unirà le caratteristi¬ 
che attuali di MacCfs Stampe con le 
potenzialità grafiche di Macintosh: 
sarà possibile per esempio usare un 
documento creato con MacDraw co¬ 
me sfondo per la pagina, stampando 
così contemporaneamente la carta in¬ 
testata e il contenuto del modulo e- 
stratto dall’archivio. Inoltre si potrà 
assegnare a ogni campo posto sul 
modulo di stampa una serie di attri¬ 
buti di carattere estetico: font, dimen¬ 
sione e stile. I risultati sono rappre¬ 
sentati nelle figure 9 e 10 che ri¬ 
propongono lo stesso modulo delle 
figure 6 e 8 realizzato con il nuo¬ 
vo programma. 

MacCfs Merge è un interessante 
programma di semplicissimo uso, 
che permette di esportare i dati conte¬ 
nuti in un archivio di MacCfs in va- 


88 





















































Figura 9. L'elenco 
aggiornato delle fatture 
esigibili, stampato con 
Cfs Stampe Grafico. 


Figura 10. Un sollecito di 
pagamento, stampato con 
Cfs Stampe Grafico. 



Crealo con MacCfs Senatorio e MaoCfs Stampe Greta) 


Rossi © Verdi S P A 


Via Vccdinettl 12 -10111 San Rossore 
Tel 123-2345678 Tele» ROSSII3487 


Torino, 16-09-1985 


Speli. Nome del Cliente 
Via del Cliente XX 

00000 Città del Cliente 
_ 


Vi preghiamo di controllare la posizione delle nostre fatture In calce 
elencate che ci risultano tuttora scoperte. 

Nel caso abbiate già provveduto al pagamento vogliate considerare nulla la 
presente. 

N .Fattura Col Totale Fattura 


11 2108 

12 2208 

13 2308 

1S 2508 


118000 
2 360.000 
23 600 000 
23.600.000 


In attesa di un vostro cortese cenno di riscontro, vogliate gradire i nostn 
migliori saluti. 


Esente Ba Bullo 

Estratto conto di Iatture con IVA 
R M 431633 del 21/2175 


Crealo con Ma/CIs Spiedate « MacCls Stampe Greta) 


n ini 


ri formati: SYLK, MERGE e TE¬ 
STO. Il formato SYLK è una forma 
di codifica dati usata dalla Microsoft 
per poter effettuare lo scambio di da¬ 
ti tra applicazioni diverse. I dati tra¬ 
sferiti da Cfs in questo formato (ov¬ 
viamente solo i campi che interessa¬ 
no delle schede che interessano se¬ 
condo i soliti criteri di selezione) po¬ 
tranno essere utilizzati da Multiplan, 
Microsoft Chart, Excel, Jazz e da tut¬ 


ti gli altri programmi che accettano 
in ingresso il formato SYLK (che 
sta diventando uno standard non solo 
Microsoft). Con il formato MERGE 
i dati sono immediatamente utilizza¬ 
bili da Microsoft Word per il coman¬ 
do PRINT MERGE, che permette di 
personalizzare lettere e circolari uti¬ 
lizzando dati che appunto risiedono 
in un file di formato particolare. 

Con questa possibilità la tripletta 


di programmi Microsoft Word, Mac- 
cfs Schedario e MacCfs Merge costi¬ 
tuisce un potente sistema per creare, 
mantenere e utilizzare mailing list di 
ogni tipo. Il terzo formato (testo) 
permette di avere a disposizione i da¬ 
ti di MacCfs nel formato più sempli¬ 
ce possibile: un campo dopo l'altro 
separato da una tabulazione o da un 
return. Questo formato è particolar¬ 
mente comodo per passare i dati ad 
altre applicazioni o per la trasmissio¬ 
ne dei dati ad altri calcolatori o su li¬ 
nea telefonica. Ma MacCfs Merge 
permette anche di inserire in archivi 
Cfs dati provenienti da altre applica¬ 
zioni in vari formati: TESTO e 
PGE. Per i file di testo non è neces¬ 
saria alcuna spiegazione; basti sape¬ 
re che quasi tutti i programmi stan¬ 
dard possono emettere dati in questo 
formato. Interessante invece la possi¬ 
bilità di inserire in Cfs dati catturati 
durante una sessione di consultazio¬ 
ne di Pagine Gialle Elettroniche (del¬ 
la Sarin). PGE è un grosso archivio 
accessibile da personal computer tra¬ 
mite linea telefonica contenente in¬ 
formazioni anagrafiche, commerciali 
e merceologiche su un grande nu¬ 
mero di operatori economici italiani 
(a oggi più di 800.000). 

Qui l'utilità di Merge appare eviden¬ 
te: si prelevano i dati dalla banca da- 
tidi PGE, li si trasferisce su un archi¬ 
vio di MacCfs, li si ordina e selezio¬ 
na, e li si passa in formato MERGE 
a Microsoft Word per realizzare 
circolari di qualità completamente 
personalizzate. 

Francesca Marzotto 


Torino 20-07-1985 Spett. Nome del Cliente 

Vi a del Cliente 

10100 Citta" del CIiente 

Vi preghiamo di controllare la posizione delle nostre fatture in 
calce elencate che ci risultano tuttora scoperte. 

Nel caso abbiate già" provveduto al pagamento vogliate considerare 
nulla la presente . 

N.Fatt. Data fatt. Totale Fattura 

1 1008 1.180.000 

8 1508 236.000 


1 .416.000 

In attesa di un Vostro cortese cenno di riscontro, vogliate gradire 
i nostri migliori saluti. 

Esente da boi 1o. 

Estratto conto di fatture con IVA 
R.M. 431633 del 21/2/75 

Figura 8. La stampa di un sollecito con Cfs Stampe. 






89 







































Prosegue l'esplorazione dell'animazione in doppia Hi-Res: 
in questo numero due nuove routine che permettono al driver 
della doppia alta risoluzione lo spostamento orizzontale. 
Viene presentata anche una tecnica per l'uso dell'animazione 
prespostata sullo schermo a DHR. 


Tutto scorre, 
anche i colori 


E' arrivato il momento di conside¬ 
rare con attenzione le potenziali tà del¬ 
l'animazione orizzontale, con qual¬ 
che nuova routine e alcuni metodi 
differenti di animazione. Una routine 
è più adatta alle figure in bianco e 
nero, l'altra alle figure che contengo¬ 
no alcuni dei sedici colori ora dispo¬ 
nibili. Sicuramente ricorderete che 
l'ultimo tentativo di spostare lateral¬ 
mente le figure era men che ideale, 
in quanto bisognava spostare le figu¬ 
re di ben quattordici punti (un indiriz¬ 
zo di schermo) ogni volta. Le routi¬ 
ne trattate in questo articolo permet¬ 
tono invece di spostare lateralmente 
le figure di un punto orizzontale per 
ogni mossa. 

Spostamento DHR 

Per ridurre al minimo la digitazio¬ 
ne, questa volta vengono aggiunte 
al driver due sole routine. I loro no¬ 
mi sono SHIFTR (CALL 37444) e 
SHIFTL (CALL 37374). SHIFTR 
sposterà la figura di un punto a de¬ 
stra, e SHIFTL sposterà la figura di 
un punto a sinistra. I parametri da 
impostare per queste routine sono 
VT; VB, HR e HL. Le routine non 
fanno ricorso a tavole delle figure, e 
quindi non è necessario specificare 
SHNUM. SHIFTR e SHIFTL posso¬ 
no essere utilizzate per muovere qual¬ 
siasi figura che si trovi al momento 
sullo schermo: figure, parti di figure 
e perfino grafica di sfondo. 


Queste routine di spostamento 
presentano a un tempo vantaggi e 
svantaggi. Dal lato positivo creano 
un movimento orizzontale più scorre¬ 
vole possibile, senza il minimo sfar¬ 
fallio. Non sarà mai necessaria una 
cancellazione di qualsiasi tipo, dato 
che le routine sono autocancellanti. I- 
noltre si potrà spostare qualsiasi co¬ 
sa si trovi al momento sullo scher¬ 
mo, anche se non esistono tavole del¬ 
le figure per le parti che vogliamo 
muovere. 

Dal lato negativo le routine sono 
pratiche solo per le figure in bianco 
e nero. Una figura a colori cambierà 
colore a ogni spostamento, dato che 
i bit e i blocchi di colore cambieran¬ 
no allineamento (vedrete più sotto 
come spostare le figure a colori). E 
per quanto molto scorrevoli le routi¬ 
ne di spostamento sono più lente di 
quelle che spostano una figura delle 
stesse dimensioni sullo schermo del¬ 
la Hi-Res normale. Questo perché: 

1. Una figura a doppia Hi-Res ha 
il doppio dei byte di dati che debbo¬ 
no essere elaborati per ciascuno spo¬ 
stamento rispetto a una figura ad al¬ 
ta risoluzione normale di dimensioni 
comparabili. 

2. Dato che un punto a doppia Hi- 
Res è largo soltanto la metà la figu¬ 
ra si muoverà solo di metà distanza 
per ogni spostamento, e richiederà 
quindi un numero doppio di sposta¬ 
menti per coprire la stessa distanza. 

3. Le routine devono occuparsi 
della commutazione dei soft-switch 


per mettere il disegno nel banco di 
memoria appropriato, mansione non 
richiesta nell'animazione a sposta¬ 
mento dell'alta risoluzione normale. 


Come introdurlo 

Caricate dunque in memoria le 
vecchie routine del DHR driver, poi 
aggiungete le nuove routine SHI¬ 
FTR e SHIFTL (listati 1 e 2). U- 
na volta che sono in memoria, 
provando a battere, da ambiente Mo¬ 
nitor, 91FE.95FFL, si dovrebbe ave¬ 
re il listato 3, DHR.DRIVER 
$91FE. Salvate questo programma 
su dischetto con il comando: 


BSAVE DHR.DRIVER $91FE, 
A$91FE, L$402 


Chi ha pratica con programmi as¬ 
semblatori può copiare i listati 1 e 
2, caricarli in memoria con le vec¬ 
chie routine del DHR driver e salvare 
il tutto come indicato sopra. Per co¬ 
loro che hanno poca dimestichezza 
con il linguaggio macchina è 
consigliabile caricare in memoria le 
vecchie routine del DHR driver e co¬ 
piare il listato 3 dall'inizio fino al¬ 
la riga 9280- B0 C6 60 facendo riferi¬ 
mento, per avere aiuto nell'introdu¬ 
zione dei listati di Applicando , alla 
rubrica "Per chi comincia" in questo 
numero della rivista, e quindi salvare 
il tutto su dischetto come indicato 
sopra. 


90 






Spostamento 
a destra 

Cominciamo da SHIFTR (figu¬ 
ra 1). Quando si usa SHIFTR si de¬ 
ve sempre aggiungere uno al valore 
di HR, il che significa che ci sarà un 
indirizzo aggiuntivo (qu attordici pun¬ 
ti) sulla destra (sul davanti) della no¬ 
stra figura. Ciò provvede davanti al¬ 
la figura bit addizionali che non fan¬ 
no parte della figura e nei quali si 
possono spostare i bit della figura. 

Dopo aver spostato la figura in a- 
vanti (verso destra) quattordici volte, 
i quattordici punti supplementari (un 
indirizzo) saranno dietro la figura. A 
questo punto si deve usare la routine 
MOVERT (CALL 37548), che in¬ 
crementerà HR e HL per sostituire i 
quattordici punti di spostamento sul 
davanti della figura, in preparazione 
dei quattordici spostamenti in avanti 
successivi. 

La chiave dello spostamento a de¬ 
stra delle figure è l'istruzione ROL 
(ROtate Left, ruota a sinistra) in co¬ 
dice macchina. Se la faccenda sem¬ 
bra confondervi le idee, rammentate 
che i byte dello schermo Hi-Res so¬ 
no visualizzati in ordine inverso ri¬ 
spetto al modo in cui appaiono in 
memoria. Guardando la figura 1 ve¬ 
drete i bit come appaiono sullo 
schermo e come appaiono in memo¬ 
ria. Per spostare a destra i punti del¬ 
lo schermo si spostano in realtà a si¬ 
nistra i bit della memoria. 

SHIFTR elabora i byte di dati nel¬ 
lo stesso ordine di REVDIR, acce¬ 
dendo al blocco a VB/HL (fondo ver¬ 
ticale/sinistra orizzontale) e conclu¬ 
dendo a VT/HR (sommità vertica¬ 
le/destra orizzontale). Così si spinge 
la figura anziché tirarla avanti. Il pri¬ 
mo byte elaborato in ciascuna linea 
è a HL/pagina IX e l'ultimo byte e- 
laborato è a HR/pagina 1. 

Prima il carry (un bit speciale 
nel registro di stato del 6502) viene 
messo nella condizione 0 o 1 in ba¬ 
se allo stato del BOFLAG (flag del 
bit zero). Si tratta in realtà dello sta¬ 
to di prespostamento del bit 6 del 
byte contiguo sulla sinistra. Poi il 
byte viene ruotato a sinistra con 
ROL, il che sposta il contenuto dei 
bit 0-6 nei bit 1-7, e sposta il carry 
nel bit 0. 

Adesso il byte ruotato viene po¬ 
sto sullo schermo in sostituzione 
del byte esistente a pagina IX. Poi 
viene fatto nuovamente il ROL del 
byte in memoria (nell'accumulato¬ 




re, non sullo schermo), il che spin¬ 
ge nel carry il bit 7 (che è il bit 6 o- 
riginale prima dello spostamento). 

Successivamente ci si porta al 
byte adiacente sulla destra (pagina 1) 
e se ne fa il ROL, spostando anche 
in questo caso il contenuto dei bit 0- 
6 nei bit 1-7 e impostando il bit 0 
(dal carry) sullo stato del bit 6 del¬ 
l'ultimo byte spostato. Poi il byte 
spostato viene sostituito sullo scher¬ 
mo a pagina 1. 

Infine si ruota nuovamente con 
ROL il bit 7 nel carry per trovare lo 
stato del bit 6 prima dello sposta¬ 


mento, e si imposta il BOFLAG pri¬ 
ma di portarsi all'indirizzo seguente 
per vedere se è necessario spostare i 
due byte di quell'indirizzo. 

Noterete che ogni volta che si ini¬ 
zia una nuova riga si comincia con 
il BOFLAG impostato su 0, il che 
imposta automaticamente su 0 il pri¬ 
mo bit 1 che viene incontrato, prov¬ 
vedendo così alla cancellazione men¬ 
tre la figura avanza. Noterete anche 
che qualunque sia lo stato del bit 6 
quando viene spostato fuori del byte 
di HR/pagina 1 quel valore viene 
scartato e non viene portato avanti 


91 



























































Listato 1 


SOURCE FILE 

: SHIFTR.SOURCE 




0000 



1 

** DHR- 

SHIFTR 



0000 



2 

** BY ROBERT 

DEVINE 



0000 



3 

** COPYRIGHT 

1985 BY 

APPLICANDO 4 

MICROSPARC, INC. 

00FC 



4 

VT 

EQU 

$FC 

; DECIMALE 

252 

00FD 



5 

VB 

EQU 

$FD 

; DECIMALE 

253 

00FE 



6 

HR 

EQU 

$FE 

; DECIMALE 

254 

00FF 



7 

HL 

EQU 

$FF 

; DECIMALE 

255 

0026 



8 

HBASL 

EQU 

$26 

; DECIMALE 

38 (INDIRIZZO DELLO 

0027 



9 

HBASH 

EQU 

$27 

; DECIMALE 

39 SCHERMO) 

0006 



10 

YO 

EQU 

$6 

; DECIMALE 

6 

9464 



11 

YADDR 

EQU 

$9464 

; DECIMALE 

37988 (LEGGE YTABLE) 

C054 



12 

PAGE1 

EQU 

$C054 



C055 



13 

PAGE1X 

EQU 

$C055 



0008 



14 

BOFLAG 

EQU 

$08 




NEXT 

OBJECT 

TILE NAME IS 

SHIFTR 



9244 



15 


ORG 

$9244 



9244 

A5 

FD 

16 

SHIFTR 

LDA 

VB 

; CALL 37444 INIZIO SUBROUTINE 

9246 

85 

06 

17 


STA 

YO 

; MEMORIZZA IN $6 PER L'USO CON 

9248 

20 

64 

94 18 

LIA 

JSR 

YADDR 

; RETURNA 

ALLA YTABLE 

924B 

: A4 

FF 

19 


LDY 

HL 

; CARICA NEL REGISTRO Y IL BYTE 

924D 

: A2 

00 

20 


LDX 

#0 



924F 

86 

08 

21 


STX 

BOFLAG 

; AZZERA IL FLAG DEL BIT 0 

9251 

:8D 

55 

CO 22 

L2A 

STA 

PAGE1X 

; DISEGNA 

NELLA MEMORIA AUSILIA 


A SINISTRA 


08 


26 


9254:18 
9255:A5 
9257:F0 01 
9259:38 
925A:B1 
925C:2A 
925D:91 26 
925F:8D 54 ' 
9262-.2A 
9263 :B1 26 
9265:2A 
9266:91 26 
9268:86 08 
926A:2A 
926B:90 02 
926D:E6 08 
926F:C8 
9270:C4 FE 
9272:90 DD 
9274 :F0 DB 
9276:C6 06 
9278:A5 06 
927A:C9 FF 
927C:F0 04 
927E:C5 FC 
9280:B0 C6 
9282:60 


23 

24 

25 

26 

27 J1 

28 

29 

30 

31 

32 

33 

34 

35 

36 

37 

38 

39 NC2 

40 

41 

42 

43 NXTLN 

44 

45 

46 

47 

48 

49 RTN2 


CLC 

LDA 

BEQ 

SEC 

LDA 

ROL 

STA 

STA 

ROL 

LDA 

ROL 

STA 

STX 

ROL 

BCC 

INC 

INY 

CPY 

BCC 

BEQ 

DEC 

LDA 

CMP 

BEQ 

CMP 

BCS 

RTS 


B0FLAG 

J1 

(HBASL) , 
A 

(HBASL), 

PAGE1 

A 

(HBASL) , 
A 

(HBASL) , 

B0FLAG 

A 

NC2 

BOFLAG 

HR 

L2A 

L2A 

YO 

YO 

#$FF 

RTN2 

VT 

LIA 


AZZERA IL CARRY 
CARICA IL FLAG DEL BIT 0 
SE E' ZERO ESEGUE IL SALTO A J1 
PONE IL CARRY AD 1 
CARICA IL BYTE DELLO SCHERMO 
SPOSTA I BITS 0-6 IN 1-7 
RIMPIAZZA IL BYTE SULLO SCHERMO 
DISEGNA NELLA MEMORIA PRINCIPALE 
PONE IL BIT 6 NEL CARRY 
CARICA IL BYTE DELLO SCHERMO 
SPOSTA I BITS 0-6 IN 1-7 
RIMPIAZZA IL BYTE SULLO SCHERMO 
PONE IL FLAG DEL BIT 0 = 0 
PONE IL BIT 6 NEL CARRY 
SE IL BIT 6 ERA 0 ESEGUE IL SALTO A NC2 
PONE IL FLAG DEL BIT 0=1 
PUNTA LA NUOVO INDIRIZZO —> 

HR E' STATA SUPERATA? 

NO-VA ALL’INDIRIZZO SUCCESSIVO 

NO-SI CALCOLA HR 

VA ALLA NUOVA LINEA 

CARICA LA NUOVA COORDINATA Y 

LA COORDINATA Y E' STATA RAGGIUNTA? 

SI-ESCE DALLA ROUTINE 

VT E’ STATA RAGGIUNTA? 

NO-INIZIA LA NUOVA LINEA 
r USCITA DALLA ROUTINE 


DOS 3.3 


APPLE He 
APPLE Ile 


*** SUCCESSFUL ASSEMBLY : NO ERRORS 


nel byte seguente. Qualora si veda 
scomparire lentamente dallo scher¬ 
mo la figura perché si sono fatti 
troppi spostamenti (più di quattordi¬ 
ci), senza incrementare HR e HL per 
aggiungere sul davanti byte di spo¬ 
stamento, ecco dove va la figura: il 
bit che si sta spostando fuori del bit 
6 HR/pagina 1 semplicemente se ne 
va, ed è perduto per sempre. 

Spostamento 
a sinistra 

Considerate ora SHIFTL (figura 
2). Usando SHIFTL si deve sempre 
sottrarre 1 dal valore di HL, il che 
significa che ci sono sempre quattor¬ 
dici punti di spostamento alla sini¬ 


stra (sul davanti) della figura. Come 
nel caso di SHIFTR questo provvede 
davanti alla figura bit addizionali che 
non fanno parte della figura, nei qua¬ 
li si possono spostare i bit della fi¬ 
gura. Quando vi sarete spostati quat¬ 
tordici volte a sinistra i bit di sposta¬ 
mento saranno dietro la figura. Do¬ 
vrete usare la routine MOVELF 
(CALL 37559) che decrementeràHR 
e HL, sostituendo i bit di spostamen¬ 
to davanti alla figura in preparazio¬ 
ne per i quattordici spostamenti se¬ 
guenti. 

La chiave dello spostamento a si¬ 
nistra è l'istruzione ROR (Rotate Ri- 
ght, ruota a destra) in codice macchi¬ 
na. Per spostare a sinistra i punti di 
schermo della figura si devono spo¬ 
stare a destra i bit nella memoria. 


SHIFTL elabora i byte di dati nel¬ 
lo stesso ordine di SCAN e di 
DRAW, cominciando a VB/HR e 
concludendo a VT/HL. Il primo byte 
elaborato in ogni riga è a HR/pagina 
1 e l'ultimo byte è a HL/pagina IX. 

Prima viene fatto il test di 
B6FLAG (flag del bit 6) per deter¬ 
minare se lo stato di prespostamento 
del bit 0 del byte contiguo sulla de¬ 
stra fosse 0 o 1. Se era 1 il bit 7 vie¬ 
ne messo a 1. Poi il carry viene mes¬ 
so a 0, dopo di che il byte viene ruo¬ 
tato a destra con ROR. Questo spo¬ 
sta il contenuto dei bit 1-7 nei bit 0- 
6, mentre il carry (0) è spostato nel 
bit 7. Il bit 7 rimane sempre impo¬ 
stato su 0 dopo ogni spostamento. 

Adesso il byte ruotato viene collo¬ 
cato sullo schermo in sostituzione 


92 
















del byte esistente a pagina 1. Si pas¬ 
sa quindi al byte di pagina IX e si 
fa il test del carry per determinare lo 
stato di pre-spostamento del bit 0 
del byte di pagina 1. Questo rivela 
se il bit 6 di questo byte debba esse¬ 
re impostato su 0 o su 1. 

Se dev'essere 1 si mette anche in 
questo caso il bit 7 a 1. Come sem¬ 
pre il carry viene messo a 0 e il byte 
viene ruotato a destra mediante il tra¬ 
sferimento del contenuto dei bit 1-7 
nei bit 0-6, con lo 0 dal carry che 
mette il bit 7 a 0. Durante il ROR 
il bit 0 cade nel carry. Questo byte 
ruotato viene poi posto sullo scher¬ 
mo in sostituzione del presente byte 
a pagina IX. 


Infine si fa il test del carry per ve¬ 
dere se il valore di prespostamento 
del bit 0 era 0 o 1, e si imposta il 
B6FLAG in modo appropriato per 
l'utilizzo neH'indirizzo seguente. O- 
gni riga inizia con il B6FLAG mes¬ 
so a 0. Questo mette automaticamen¬ 
te a 0 il primo bit 1 che incontra, il 
che provvede alla necessità di cancel¬ 
lazione. 

Nella routine SHIFTL qualsiasi 
valore che si sposti fuori del bit 0 
HL/pagina IX se ne va e viene igno¬ 
rato. Pertanto se lo spostamento è 
più di quattordici volte senza decre- 
mentare HR e HL per aggiungere bit 
di spostamento la figura comincerà a 
sparire dallo schermo. 


Collaudo 
delle routine 

Si è esaminata in modo approfon¬ 
dito la meccanica dell'animazione 
perché i concetti di base possono ap¬ 
parire difficili e tali da disorientare. 
Fate adesso la prima prova di anima¬ 
zione a spostamento sullo schermo 
a doppia Hi-Res. 

Per cimentarvi nel primo collau¬ 
do dovete introdurre il programma vi¬ 
sibile nel listato 4, e salvarlo su 
dischetto con il comando: 


SAVE SHIFT.TEST1 


Sarà inoltre necessario avere sullo 


Listato 2 


SOURCE FILE 

: SHIFTL.SOURCE 




0000: 



1 

** ; DHR-SHIFTL 


0000: 



2 

** ; BY 

ROBERT DEVINE 


0000: 



3 

** ; COPYRIGHT 1985 BY 

APPLICANDO & MICROSPARC, INC. 

00FC: 



4 

VT 

EQU 

$FC 

DECIMALE 252 

00FD: 



5 

VB 

EQU 

$FD 

DECIMALE 253 

00FE : 



6 

HR 

EQU 

$FE 

; DECIMALE 254 

00FF: 



7 

HL 

EQU 

$FF 

; DECIMALE 255 

0026: 



8 

HBASL 

EQU 

$26 

; DECIMALE 38 (INDIRIZZO DELLO 

001B: 



9 

HBASH 

EQU 

27 

; DECIMALE 39 SCHERMO) 

0006: 



10 

YO 

EQU 

$6 

; DECIMALE 6 

9464: 



ii 

YADDR 

EQU 

$9464 

; DECIMALE 37988 (LEGGE TABLE) 

C054 : 



12 

PAGE1 

EQU 

$C054 


C055 : 



13 

PAGE1X 

EQU 

$C055 


0008: 



14 

B6FLAG 

EQU 

$08 


-NEXT 

OBJECT 

1*1 LE NAME IS 

SHIFTL 


91FE: 



15 


ORG 

$91FE 

;INIZIO SUBROUTINE 

91FE:A5 

FD 


16 

SHIFTL 

LDA 

VB 


9200:85 

06 


17 


STA 

YO 

; MEMORIZZA IN $6 PER L'USO 

9202:20 

64 

94 

18 

LIA 

JSR 

YADDR 

; LEGGE LA SUBROUTINE 

9205 :A4 

FE 


19 


LDY 

HR 

; CARICA NEL REGISTRO Y IL BITE PIU' A DESTRA 

9207 : A2 

00 


20 


LDX 

#0 


9209:86 

08 


21 


STX 

B6FLAG 

; AZZERA IL FLAG DEL BIT 6 

920B.-8D 

54 

CO 

22 

L2A 

STA 

PAGE1 

; DISEGNA NELLA MEMORIA PRINCIPALE 

920E:B1 

26 


23 


LDA 

(HBASL),Y 

; CARICA IL BYTE DELLO SCHERMO 

9210 : A6 

08 


24 


LDX 

B6FLAG 

; CARICA IL FLAG DEL BIT 6 

9212 : F0 

02 


25 


BEQ 

J1 

; SE IL BIT 6 E' 0 ESEGUE IL SALTO A J1 

9214:09 

80 


26 


ORA 

#$80 

; METTE IL BIT 7-1 PER SPOSTARE IL BIT 6 

9216:18 



27 

J1 

CLC 


; METTE A ZERO IL BIT 7 

9217:6A 



28 


ROR 

A 

; SPOSTA I BITS 1-7 IN 0-6 E AZZERA IL CARRY 

9218:91 

26 


29 


STA 

(HBASL),Y 

; SOSTITUISCE IL BYTE SULLO SCHERMO 

921A:8D 

55 

CO 

30 


STA 

PAGE1X 

; DISEGNA NELLA MEMORIA AUSILIARIA 

921D:B1 

26 


31 


LDA 

(HBASL),Y 

; CARICA IL BYTE DELLO SCHERMO 

921F:90 

02 


32 


BCC 

J3 

; SE CARRY=0 ALLORA IL BIT 6 SARA' A 0 

9221:09 

80 


33 


ORA 

#$80 

; METTE IL BIT 7-1 PER SPOSTARE IL BIT 6 

9223:18 



34 

J3 

CLC 


; METTE A ZERO IL BIT 7 

9224:6A 



35 


ROR 

A 

; SPOSTA I BITS 1-7 IN 0-6 E AZZERA IL CARRY 

9225:91 

26 


36 


STA 

(HBASL), Y 

; SOSTITUISCE IL BYTE SULLO SCHERMO 

9227 : A2 

00 


37 


LDX 

#0 

; METTE 0 IN B6FLAG 

9229:90 

01 


38 


BCC 

J4 

; SE CARRY=0 ALLORA IL BIT 6 SARA' 0 

922B:E8 



39 


INX 


; INCREMENTA X PER METTERE 1 IN B6FLAG 

922C: 86 

08 


40 

J4 

STX 

B6FLAG 

; CONDIZIONA IL FLA DEL BIT 6 

922E:88 



41 


DEY 


; PUNTA ALL'INDIRIZZO SUCCESSIVO DELLO SCHERMO 

922F: CO 

FF 


42 


CPY 

# $FF 

; IL REGISTRO Y E' STATO AZZERATO? 

9231:F0 

04 


43 


BEQ 

NXTLN2 

; SI-VA ALLA LINEA SUCCESSIVA 

9233 :C4 

FF 


44 


CPY 

HL 

; IL REGISTRO Y E'>=HL ? 

9235:B0 

D4 


45 


BCS 

L2A 

; SI-SALTA A LOOP2A 

9237 :C6 

06 


46 

NXTLN2 

DEC 

YO 

; MUOVE IN SU YO DI UNA LINEA 

9239:A5 

06 


47 


LDA 

YO 

; CARICA LA NUOVA COORDINATA DI Y 

923B:C9 

FF 


48 


CMP 

# $FF 

; YO E' STATO AZZERATO? 

923D:F0 

04 


49 


BEQ 

RTN2 

; SI-FINE 

923F.-C5 

FC 


50 


CMP 

VT 

; E'STATO RAGGIUNTO VT ? 

9241 : B0 

BF 


51 


BCS 

LIA 

; NO-PARTE LA NUOVA LINEA 

9243:60 



52 

RTN2 

RTS 


; FATTO-USCITA DALLA ROUTINE 


*** SUCCESSFUL ASSEMBLY: NO ERRORS 



93 
























93E0- 

FA 

A5 

FD 

85 

06 

20 

64 

94 

Lisxaio j 







93E8- 

A4 

FE 

A2 

00 

8D 

54 

CO 

B1 










93F0- 

26 

81 

FA 

E6 

FA 

DO 

02 

E6 










93F8- 

FB 

8D 

55 

CO 

B1 

26 

81 

FA 










9400- 

E6 

FA 

DO 

02 

E6 

FB 

88 

CO 










9408- 

FF 

F0 

04 

C4 

FF 

B0 

DD 

C6 










9410- 

06 

A5 

06 

C9 

FF 

F0 

04 

C5 

91FE- 

A5 

FD 







9418- 

FC 

B0 

CA 

60 

A9 

04 

85 

3D 

9200- 

85 

06 

20 

64 

94 

A4 

FE 

A2 

9420- 

85 

43 

A9 

07 

85 

3F 

DO 

0A 

9208- 

00 

86 

08 

8D 

54 

CO 

B1 

26 

9428- 

A9 

20 

85 

3D 

85 

43 

A9 

3F 

9210- 

A6 

08 

F0 

02 

09 

80 

18 

6A 

9430- 

85 

3F 

A9 

00 

85 

3C 

85 

42 

9218- 

91 

26 

8D 

55 

CO 

B1 

26 

90 

9438- 

A9 

FF 

85 

3E 

38 

20 

11 

C3 

9220- 

02 

09 

80 

18 

6A 

91 

26 

A2 

9440- 

60 

8D 

5E 

CO 

8D 

OD 

CO 

8D 

9228- 

00 

90 

01 

E8 

86 

08 

88 

CO 

9448- 

50 

CO 

8D 

57 

CO 

60 

8D 

5F 

9230- 

FF 

F0 

04 

C4 

FF 

B0 

D4 

C6 

9450- 

CO 

8D 

OC 

CO 

8D 

51 

CO 

8D 

9238- 

06 

A5 

06 

C9 

FF 

F0 

04 

C5 

9458- 

56 

CO 

8D 

00 

CO 

8D 

54 

CO 

9240- 

FC 

B0 

BF 

60 

A5 

FD 

85 

06 

9460- 

20 

58 

FC 

60 

A4 

06 

B1 

CE 

9248- 

20 

64 

94 

A4 

FF 

A2 

00 

86 

9468- 

85 

26 

B1 

EE 

85 

27 

60 

A9 

9250- 

08 

8D 

55 

CO 

18 

A5 

08 

F0 

9470- 

80 

85 

CE 

A9 

94 

85 

CF 

A9 

9258- 

01 

38 

B1 

26 

2A 

91 

26 

8D 

9478- 

40 

85 

EE 

A9 

95 

85 

EF 

60 

9260- 

54 

CO 

2A 

B1 

26 

2A 

91 

26 

9480- 

00 

00 

00 

00 

00 

00 

00 

00 

9268- 

86 

08 

2A 

90 

02 

E6 

08 

C8 

9488- 

80 

80 

80 

80 

80 

80 

80 

80 

9270- 

C4 

FE 

90 

DD 

F0 

DB 

C6 

06 

9490- 

00 

00 

00 

00 

00 

00 

00 

00 

9278- 

A5 

06 

C9 

FF 

F0 

04 

C5 

FC 

9498- 

80 

80 

80 

80 

80 

80 

80 

80 

9280- 

B0 

C6 

60 

A9 

51 

20 

92 

92 

94A0- 

00 

00 

00 

00 

00 

00 

00 

00 

9288- 

A9 

26 

4C 

9F 

92 

A9 

EA 

20 

94A8- 

80 

80 

80 

80 

80 

80 

80 

80 

9290- 

9F 

92 

8D 

63 

93 

8D 

72 

93 

94B0- 

00 

00 

00 

00 

00 

00 

00 

00 

9298- 

8D 

AB 

93 

8D 

BA 

93 

60 

8D 

94B8- 

80 

80 

80 

80 

80 

80 

80 

80 

92A0- 

64 

93 

8D 

73 

93 

8D 

AC 

93 

94C0- 

28 

28 

28 

28 

28 

28 

28 

28 

92A8- 

8D 

BB 

93 

60 

A5 

FE 

C9 

27 

94C8- 

A8 

A8 

A8 

A8 

A8 

A8 

A8 

A8 

92B0- 

B0 

04 

E6 

FE 

E6 

FF 

60 

A5 

94D0- 

28 

28 

28 

28 

28 

28 

28 

28 

92B8- 

FF 

F0 

04 

C6 

FE 

C6 

FF 

60 

94D8- 

A8 

A8 

A8 

A8 

A8 

A8 

A8 

A8 

92C0- 

A5 

FC 

F0 

04 

C6 

FC 

C6 

FD 

94E0- 

28 

28 

28 

28 

28 

28 

28 

28 

92C8- 

60 

A5 

FD 

C9 

BF 

B0 

04 

E6 

94E8- 

A8 

A8 

A8 

A8 

A8 

A8 

A8 

A8 

92D0- 

FC 

E6 

FD 

60 

A5 

FC 

38 

E5 

94F0- 

28 

28 

28 

28 

28 

28 

28 

28 

92D8- 

E3 

30 

09 

85 

FC 

A5 

FD 

3-8 

94F8- 

A8 

A8 

A8 

A8 

A8 

A8 

A8 

A8 

92E0- 

E5 

E3 

85 

FD 

60 

A5 

FD 

18 

9500- 

50 

50 

50 

50 

50 

50 

50 

50 

92E8- 

65 

E3 

C9 

CO 

B0 

09 

85 

FD 

9508- 

DO 

DO 

DO 

DO 

DO 

DO 

DO 

DO 

92F0- 

A5 

FC 

18 

65 

E3 

85 

FC 

60 

9510- 

50 

50 

50 

50 

50 

50 

50 

50 

92F8- 

A9 

00 

8D 

01 

CO 

85 

FA 

A5 

9518- 

DO 

DO 

DO 

DO 

DO 

DO 

DO 

DO 

9300- 

FD 

85 

06 

20 

64 

94 

A4 

FF 

9520- 

50 

50 

50 

50 

50 

50 

50 

50 

9308- 

8D 

55 

CO 

20 

2B 

93 

8D 

54 

9528- 

DO 

DO 

DO 

DO 

DO 

DO 

DO 

DO 

9310- 

CO 

20 

2B 

93 

C8 

C4 

FE 

90 

9530- 

50 

50 

50 

50 

50 

50 

50 

50 

9318- 

EF 

F0 

ED 

C6 

06 

A5 

06 

C9 

9538- 

DO 

DO 

DO 

DO 

DO 

DO 

DO 

DO 

9320- 

FF 

F0 

04 

C5 

FC 

B0 

DC 

20 

9540- 

20 

24 

28 

2C 

30 

34 

38 

3C 

9328- 

DA 

93 

60 

A2 

00 

Al 

FA 

C9 

9548- 

20 

2 4 

28 

2C 

30 

34 

38 

3C 

9330- 

7F 

F0 

10 

C9 

01 

90 

OC 

86 

9550- 

21 

25 

29 

2D 

31 

35 

39 

3D 

9338- 

F9 

4A 

26 

F9 

E8 

E0 

07 

90 

9558- 

21 

25 

29 

2D 

31 

35 

39 

3D 

9340- 

F8 

A5 

F9 

91 

26 

E6 

FA 

DO 

9560- 

22 

26 

2A 

2E 

32 

36 

3A 

3E 

9348- 

02 

E6 

FB 

60 

A9 

00 

8D 

01 

9568- 

22 

26 

2A 

2E 

32 

36 

3A 

3E 

9350- 

CO 

85 

FA 

A5 

FC 

85 

06 

20 

9570- 

23 

27 

2B 

2F 

33 

37 

3B 

3F 

9358- 

64 

94 

A4 

FE 

A2 

00 

Al 

FA 

9578- 

23 

27 

2B 

2F 

33 

37 

3B 

3F 

9360- 

8D 

54 

CO 

51 

26 

91 

26 

E6 

9580- 

20 

24 

28 

2C 

30 

34 

38 

3C 

9368- 

FA 

DO 

02 

E6 

FB 

Al 

FA 

8D 

9588- 

20 

24 

28 

2C 

30 

34 

38 

3C 

9370- 

55 

CO 

51 

26 

91 

26 

E6 

FA 

9590- 

21 

25 

29 

2D 

31 

35 

39 

3D 

9378- 

DO 

02 

E6 

FB 

88 

CO 

FF 

F0 

9598- 

21 

25 

29 

2D 

31 

35 

39 

3D 

9380- 

04 

C4 

FF 

B0 

D9 

E6 

06 

A5 

95A0- 

22 

26 

2A 

2E 

32 

36 

3A 

3E 

9388- 

06 

C9 

FF 

F0 

06 

C5 

FD 

90 

95A8- 

22 

26 

2A 

2E 

32 

36 

3A 

3E 

9390- 

C6 

F0 

C4 

60 

A9 

00 

8D 

01 

95B0- 

23 

27 

2B 

2F 

33 

37 

3B 

3F 

9398- 

CO 

85 

FA 

A5 

FD 

85 

06 

20 

95B8- 

23 

27 

2B 

2F 

33 

37 

3B 

3F 

93A0- 

64 

94 

A4 

FE 

A2 

00 

Al 

FA 

95C0- 

2 0 

24 

28 

2C 

30 

34 

38 

3C 

93A8- 

8D 

54 

CO 

51 

26 

91 

26 

E6 

95C8- 

20 

24 

28 

2C 

30 

34 

38 

3C 

93B0- 

FA 

DO 

02 

E6 

FB 

Al 

FA 

8D 

95D0- 

21 

25 

29 

2D 

31 

35 

39 

3D 

93B8- 

55 

CO 

51 

26 

91 

26 

E6 

FA 

95D8- 

21 

25 

29 

2D 

31 

35 

39 

3D 

93C0- 

DO 

02 

E6 

FB 

sé 

CO 

FF 

F0 

95E0- 

22 

26 

2A 

2E 

32 

36 

3A 

3E 

93C8- 

04 

C4 

FF 

B0 

D9 

C6 

06 

A5 

95E8- 

22 

26 

2A 

2E 

32 

36 

3A 

3E 

93D0- 

06 

C9 

FF 

F0 

04 

C5 

FC 

B0 

95F0- 

23 

27 

2B 

2F 

33 

37 

3B 

3F 

93D8- 

C6 

60 

A9 

00 

8D 

01 

CO 

85 

95F8- 

23 

27 

2B 

2F 

33 

37 

3B 

3F 


stesso dischetto il DHR driver e la 
solita figura di astronave SHA- 
PE#144 (listato 5). Se non avete 
ancora questo file di figura sul di¬ 
schetto, usate il Monitor per intro¬ 
durre il codice e salvatelo con il co¬ 
mando: 


BSAVE SHAPE#144,A#9000,L$54 

Eseguendo SHIFT.TEST1 vedrete 
la figura che si sposta con moto uni¬ 


forme avanti e indietro attraverso lo 
schermo. Ecco come funziona. 

Le linee 80-120, che dovrebbero 
esservi ormai familiari, caricano il 
driver e la figura e poi inizializzano 
la grafica a tutto schermo in doppia 
Hi-Res. 

La linea 130 disegna la figura sul¬ 
lo schermo. Questa è l'ultima volta 
che la figura sarà disegnata (con 
DRAW) nel programma. Ora che la 
figura è sullo schermo entrano in a- 


zione le routine di spostamento. 

La linea 140 rimuove le righe di 
cancellazione supplementari sopra e 
sotto la figura. Le si era aggiunte 
quandoerastatacreataoriginariamen- 
te la figura, e non ha senso spostare 
byte superflui. 

La linea 150 aggiunge un indiriz¬ 
zo supplementare (14 punti) davanti 
alla figura. 

La linea 160 sposta la figura dal 
lato sinistro al lato destro dello 
schermo. Il FOR HR=3 TO 39 prov¬ 
vede semplicemente un loop di spo¬ 
stamento e mostra i differenti valori 
che HR avrà durante il movimento 
della figura. Per prima cosa 
spostiamo la figura in avanti quattor¬ 
dici volte usando SHIFTR (CALL 
37444), poi incrementiamo HR e 
HL usando MOVERT (CALL 
37548) prima di saltare indietro per 
spostare la figura altre quattordici 
volte. 

La linea 170 sposta la figura ri¬ 
portandola dal lato destro al suo pun¬ 
to di partenza sul lato sinistro dello 
schermo. Non c'è stato bisogno di 
aggiungere bit di spostamento davan¬ 
ti alla figura in quanto una volta rag¬ 
giunto il lato destro e cambiato dire¬ 
zione i quattordici bit supplementari 
che erano dietro la figura al termine 
dell'ultimo spostamento verso destra 
si trovavano davanti alla figura dopo 
il cambiamento di direzione. In prati¬ 
ca questo significa che l'ultimo 
CALL alla routine MOVERT non 
è stato eseguito perché MOVERT 
non permette che HR sia incrementa¬ 
to oltre 39. Per spostarsi a sinistra 
si è semplicemente richiamata la rou¬ 
tine SHIFTL (CALL 37374) quattor¬ 
dici volte e poi usato MOVELF 
(CALL 37559) per decrementare HR 
e HL. 

La linea 180 salta indietro a linea 
160 per ricominciare lo spostamento 
a destra. 


Figure a colori 

Per spostare orizzontalmente le fi¬ 
gure a colori bisogna muovere quat¬ 
tro punti per volta. Il modo miglio¬ 
re per farlo è quello di usare una se¬ 
rie di figure, con ciascuna figura 
spostata di quattro punti rispetto al¬ 
l'ultima. Quando disegnerete la serie 
di figure, una in cima aH’altra, alla 
stessa HR/HL, sembrerà che la figu¬ 
ra si muova in avanti. 

Questo tipo di animazione è defi- 


94 













Listato 4 


10 REM ************************ 

20 REM * SHIFT.TESTI * 

30 REM * DI ROBERT DEVINE * 

40 REM * COPYRIGHT (C) 1985 * 

50 REM * BY APPLICANDO & * 

60 REM * MICROSPARC, INC * 

70 REM ************************ 

80 PRINT CHR$ (4)"BLOAD DHR.DRIVER $91FE": CALL 37999: HIMEM: 3737 
4 

90 PRINT CHR$ (4)"BLOAD SHAPE#144" 

100 CALL 37953: REM INIZIALIZZA 

110 HGR : CALL 37928: REM PULISCE LO SCHERMO DHR 

120 POKE 49153,0: POKE 49234,0: REM 80STORE/TUTTO SCHERMO 

130 POKE 251,144: POKE 252,0: POKE 253,13: POKE 254,2: POKE 255,0: 

CALL 37780: REM DISEGNA FIGURA SULLO SCHERMO 
140 POKE 252,1: POKE 253,12: REM TOGLIE RIGHE SUPPLEMENTARI SOPRA 
E SOTTO 

150 POKE 254,3: REM AGGIUNGE 1 ALL'INDIRIZZO DELLA PARTE ANTERIO 
RE DELLA FIGURA 

160 FOR HR - 3 TO 39: FOR SHFT - 1 TO 14: CALL 37444: NEXT SHFT: CA 
LL 37548: NEXT HR: REM (SHIFTR/MOVERT) INCREMENTA IL LATO DESTR 
O DELLOSCHERMO 

170 FOR HR = 39 TO 3 STEP - 1: FOR SHFT = 1 TO 14: CALL 37374: NEX 
T SHFT: CALL 37559: NEXT HR: REM (SHIFTL/MOVELF)INCREMENTA IL L 
ATO SINISTRO DELLO SCHERMO 

180 GOTO 160: REM RIFA’ TUTTO DA CAPO FINO ALLO SPEGNIMENTO DEL 
COMPUTER 


DOS 3.3 


APPLE Ile 
APPLE Ile 


nito animazione a prespostamento. 
Quando si lavora con figure prespo¬ 
state sullo schermo a doppia Hi-Res 
si utilizza normalmente una serie di 
sette figure, ognuna spostata di quat¬ 
tro punti rispetto a quella adiacente, 
in una figura a blocco più larga di 
due indirizzi (28 punti) rispetto alle 
dimensioni effettive della figura. 

Impiegando le figure prespostate 
sarà il caso di usare sempre la routi¬ 
ne EOROFF (CALL 37517) in mo¬ 
do che la figura precedente della serie 
sia cancellata a dovere quando viene 
disegnata la figura successiva. Un'al¬ 
tra cosa apprezzabile delle figure pre¬ 
spostate è che variando lievemente 
le figure della serie si può ottenere 
l'effetto di animazione (per esempio 
un uomo che cammina) mentre la fi¬ 
gura si muove in avanti. 

Per avere una dimostrazione del¬ 
l’animazione a prespiostamento pote¬ 
te creare una serie di otto figure pre¬ 
spostate. La figura 3 mostra come 
ognuna delle figure della serie sarà o- 
rientata alfintemo della figura a 
blocco. 

Come si ricorderà la figura dell'a¬ 
stronave è larga solo tre indirizzi 
(sei byte); tuttavia nella nostra serie 
prespostata ogni figura sarà larga cin¬ 
que indirizzi (dieci byte). La prima fi¬ 
gura della serie (figura 137) avrà alla 
sua destra due indirizzi vuoti, con la 
figura vera e propria che occuperà le 
coordinate X di doppia Hi-Res 0- 
39, mentre l'ultima figura della serie 


(figura 144) avrà alla sua sinistra 
due indirizzi vuoti, con la figura ve¬ 
ra e propria in residenza alle coordi¬ 
nate X 28-67. Le altre due figure del¬ 
la serie risiederanno in posizione in¬ 
termedia fra questi due estremi. 

Dalla figura 3 potete vedere che 
se doveste disegnare ogni figura del¬ 
la serie, ciascuna sopra la seguente, 
la figura sembrerebbe muoversi a de¬ 
stra (disegnando le figure 137-144) o 
a sinistra (disegnando le figure 144- 
137). Mano a mano che viene dise¬ 
gnata ogni nuova figura della serie, 
le parti esposte dell'ultima figura 
vengono automaticamente cancel¬ 
late. 

CREATE.PRE-SHIFTS (lista¬ 
to 6) è un breve programma che fa 
tutto il lavoro di creazione della se¬ 
rie di otto figure prespostate (vedrete 
fra breve per quale motivo occorrano 
otto figure anziché sette). 


Listato 5 


9000- 00 00 00 00 00 00 00 00 
9008- 01 70 00 00 00 00 7F 7F 
9010- 60 00 00 0F 7F 7F 7E 00 
9018- 00 3F 7F 7F 7F 40 01 7F 
9020- 7F 7F 7F 70 07 7F 7F 7F 
9028- 7F 7C 1F 43 61 70 78 3F 
9030- 1F 7F 7F 7F 7F 7F 01 7F 
9038- 7F 7F 7F 70 00 0F 7F 7F 
9040- 7E 00 00 00 7F 7F 60 00 
9048- 00 00 07 7C 00 00 00 00 
9050- 00 00 00 00 


Le linee 80-130 svolgono esatta¬ 
mente la stessa funzione del test di a- 
nimazione a spostamento del lista¬ 
to 4, predisponendo le cose e dise¬ 
gnando con DRAW la figura sullo 
schermo. Le linee 150-160 conver¬ 
tono la coordinata X (0-559) nel¬ 
l'appropriata coordinata X di 
HPLOT (0-279). 

La linea 170 non fa che disegnare 
attraverso la figura una serie di righe 
verticali nere, il che ha l'effetto di 
cambiare il colore da bianco a 
giallo. 

La linea 180 rimuove le righe 
supplementari che erano state poste 
sopra e sotto la figura quando la si e- 
ra creata, e cambia la larghezza della 
figura da tre indirizzi a cinque indi¬ 
rizzi. 

Le linee 190-220 creano le otto fi¬ 
gure prespostate. Dapprima fate il 
POKE di SHNUM nella locazione 
251, poi mettete con SCAN la figu¬ 
ra in una tavola delle figure. Quindi 
muovete la figura a destra di quattro 
punti e saltate indietro per impostare 
il successivo numero di figura, conti¬ 
nuando fino a che sono state create 
tutte le otto figure. Infine con CAL- 
L 37966 uscite dalla doppia Hi-Res. 

La linea 230 salva la figura sul di¬ 
schetto. 

Dovreste notare a questo punto 
che qui si è piuttosto sciuponi in fat¬ 
to di memoria. Ognuna delle figure 
della serie è lunga solo 120 byte, 
ma si usa per ogni figura un'intera 
pagina di memoria di 256 byte. Ora, 
in un normale ambiente di program¬ 
mazione si vorranno impaccare assie¬ 
me le figure, una subito dopo l'altra. 
Per far questo si introducano due PO¬ 
KE per ciascuna figura. Prima intro¬ 
ducete POKE 251,SHNUM (il byte 
alto delfindirizzo ove ha inizio la fi¬ 
gura) e poi POKE 37781 (il byte 
basso dell'indirizzo ove ha inizio la 
figura). Questo cambia la prima i- 
struzione in DRAW da LDA #0 a 
LDA (byte basso). Usando DRA- 
WDN con le figure impaccate il se¬ 
condo POKE sarebbe POKE 37709 
(byte basso) e usando REVD1R sa¬ 
rebbe POKE 37625 (byte basso). 

Adesso che avete preparato una se¬ 
rie di figure prespostate, provatele in 
un programma. 

SHIFT.TEST2 (listato 7) fa in 
sostanza la stessa cosa di SHIFT.TE- 
ST1, con la differenza che questa vol¬ 
ta muovete attraverso lo schermo u- 
na figura a colori usando una serie di 
figure prespostate. 


95 












I 




Listato 6 



60 REM * MICROSPARC, INC * 
7 0 REM ************************ 


80 PRINT CHR$ (4)"BLOAD DHR.DRIVER S91FE": CALL 37999: HIMEM: 3737 
4 

90 PRINT CHRS (4)"BLOAD SHAPE»144" 

100 CALL 37953: REM INIZIALIZZA 

110 HGR : CALL 37928: REM PULISCE LO SCHERMO DHR 

120 POKE 49153,0: POKE 49234,0: REM 8 OSTORE/SCHERMO INTERO 

130 POKE 251,144: POKE 252,0: POKE 253,13: POKE 254,2: POKE 255,0: 

CALL 37780: REM DISEGNA LA FIGURA SULLO SCHERMO 
140 GOTO 170 

150 POKE 49236,0:C = INT (X / 7) : IF C / 2 = INT (C / 2) THEN PO 
KE 49237,0 

160 XC - INT (C / 2) + X / 7 - C:XC - INT (XC * 7 + .5): RETURN 
170 HCOLOR= 0: FOR X - 0 TO 40 STEP 4: GOSUB 150: HPLOT XC,0 TO XC, 
13: NEXT 

180 POKE 252, 1: POKE 253,12: POKE 254, 4: REM TOGLIE LE RIGHE SOPR 
A E SOTTO - AGGIUNGE 2 ALL'INDIRIZZO DI SPOSTAMENTO 
190 FOR X = 137 TO 144: POKE 251, X: REM PREDISPONE I NUMERI DELLE 
FIGURE 

200 CALL 37850: REM PONE LA FIGURA IN UNA TAVOLA DELLE FIGURE 
210 FOR SHFT = 1 TO 4 : CALL 37 444: NEXT SHFT : REM SPOSTA LA FIGURA 
DI 4 PUNTI 

220 NEXT X: CALL 37966 

230 PRINT CHRS (4) " BSAVE SHAPES 137-144,AS8900,LS800 


Le linee 80-120 sono utilizzate 
anche in questo caso per predisporre 
la doppia Hi-Res. La linea 130 disat¬ 
tiva la funzione EOR di DRAW. 
Questo è sempre necessario quando 
si usano figure prespostate. La linea 
140 predispone la locazione alla qua¬ 
le la figura comparirà da principio 
sullo schermo. 

La linea 150 è un loop che indica 
i valori di HL mano a mano che ci 
muoviamo attraverso lo schermo. 
Step 2 fa un doppio incremento di 
HR e HL dopo ogni serie di sette fi¬ 
gure. 

La linea 160 passa attraverso la 
serie di sette figure una dopo l'altra e 
le disegna in sequenza, tutte alla cor¬ 
rente HR/HL. Chi si chiede perché 
si usano soltanto le figure 138-144 
invece delle 137-144 (tutte le otto fi¬ 
gure), osservi la figura 3. Noterà 
che le figure 137 e 144 sono esatta¬ 
mente identiche tranne per il fatto 
che sono spostate esattamente di due 
indirizzi l'una rispetto all'altra. Se e- 
seguiste la serie da 137 a 144, ecco 
cosa accadrebbe: dopo aver disegnato 
la figura 144, e incrementato due 
volte HR e HL, disegnando la figura 




20035 LISSONE (Milano) - Viale M. Libertà, 72 

Telefoni 039 / 461.362 - 481.449 - Telex 333136 Polli - ITALY 


Ped-One 


PED1 è uno schedario elettronico, facilissimo da usare, 
creato pergestire dei DATI non solo alfabetici ma 
anche numera e con la possibilità di gestire all'interno 
di ogni scheda delle Formule di Calcolo. 

Potete disegnare ii formato della vostra scheda, con 
la possibilità di modificarlo, spostando i campi, 
aggiungendoli ed anche eliminandoli, senza dover reinserire i DATI. 

La possibilità di avere svariati formati di stampa, di inserire dei TESTI nei FORM 
di stampa, di posizionare i campi con il MOUSE ed in misura, vi permette di 
stampare su qualsiasi modulo pre-stampato oppure di personalizzare la stampa 
delle vostre schede. I menù e le finestre video adottano la tecnologia 
Macintosh - Apple //c - Apple//e - con pieno utilizzo del MOLISE. 

E' disponibile presso tutti gli APPLE CENTER. 


Prodotto e distribuito da: 


PPS 


PERSONAL PASCAL SOFTWARE 





















SHAPE NUMBERS 

137 138 139 140 141 142 143 144 



Figura 3. Orientamento all'interno della figura a blocco. 


137 alla nuova HR/HL vi trovereste 
a disegnare alla locazione della vec¬ 
chia figura 144. Il solo modo per te¬ 
nere la figura in costante movimen¬ 
to in avanti è quello di disegnare con 
DRAW la figura 138 dopo la figura 
144. Lo stesso ragionamento si ap¬ 
plica all'utilizzo delle figure 143- 
137 quando si sta muovendo la figu¬ 
ra verso sinistra. 


La linea 170 fa un doppio incre¬ 
mento di HR e HL chiamando due 
volte MOVERT. La linea 190 decre- 
menta di uno HR e HL in preparazio¬ 
ne del viaggio di ritorno. 

Le linee 200-230 spostano la figu¬ 
ra riportandola al lato sinistro con 
gli stessi metodi usati per spostarla 
a destra, ma questa volta si passa at¬ 
traverso le figure 143-137 una dopo 


Listato 7 


10 REM ************************ 

20 REM * SHIFT.TEST2 * 

30 REM * DI ROBERT DEVINE * 

40 REM * COPYRIGHT (C) 1985 * 

50 REM * BY APPLICANDO S * 

60 REM * MICROSPARC, INC * 

70 REM ************************ 

80 PRINT CHR$ (4)"BLOAD DHR.DRIVER S91FE": CALL 37999: HIMEM: 3737 
4 

90 PRINT CHRS (4)"BLOAD SHAPES 137-144" 

100 CALL 37953: REM INIZIALIZZA 

110 HGR : CALL 37928: REM PULISCE LO SCHERMO DHR 

120 POKE 49153,0: POKE 49234,0: REM 8OSTORE/SCHERMO INTERO 

130 CALL 37517: REM DISATTIVA LA FUNZIONE EOR 

140 POKE 252,101: POKE 253,112: POKE 254,4: POKE 255,0: REM LOCAZ 
IONE INIZIALE FIGURA 
150 FOR HL - 0 TO 35 STEP 2 

160 FOR SHNUM = 138 TO 144: POKE 251.SHNUM: CALL 37780: NEXT SHNUM: 

REM DISEGNA UNA SEQUENZA DI 7 FIGURE 
170 CALL 37548: CALL 37548: REM DOPPIO INCREMENTO HR/HL 
180 NEXT HL 
190 CALL 37559 

200 FOR HL - 35 TO 0 STEP - 2 

210 FOR SHNUM = 143 TO 137 STEP - 1: POKE 251,SHNUM: CALL 37780: N 
EXT SHNUM: REM DISEGNA UNA SEQUENZA DI SETTE FIGURE 
220 CALL 37559: CALL 37559: REM DOPPIO DECREMENTO HR/HL 
230 NEXT HL 
240 GOTO 150 


DOS 3.3 


APPLE Ile 
APPLE Ile 


l'altra e si fa un doppio decremento 
di HR e HL per ottenere il movimen¬ 
to a sinistra. Questo metodo di ani¬ 
mazione è scorrevole quasi quanto le 
routine di spostamento, anche se ci 
si muove ogni volta di quattro pun¬ 
ti. Dato che tutta questa attività di a- 
nimazione è diretta esclusivamente a 
questa figura può darsi che si 
riscontri qualche effetto stroboscopi¬ 
co mentre la figura viene disegnata 
con DRAW più e più volte. Adesso 
avete a disposizione due diversi me¬ 
todi di animazione orizzontale per 
la doppia Hi-Res. La possibilità di 
realizzare spostamenti laterali di un 
punto orizzontale per ogni mossa, 
anziché di un intero indirizzo di 
schermo, offre in definitiva un'at¬ 
traente gamma di nuove applicazio¬ 
ni; prima tra tutte quella di spostare 
figure a colori. Nel prossimo artico¬ 
lo potrete completare il driver della 
doppia Hi-Res con raggiunta di alcu¬ 
ne routine che vi permetteranno di fa¬ 
re l'animazione a spostamento verti¬ 
cale, eliminando completamente la 
necessità di usare DRAW o DRA- 
WDN per molti tipi di animazione. 


Questo programma è disponibile 
su dischetto. L'elenco, i prezzi 
eie modalità d'ordine di questo e 
degli altri dischetti disponibili sonol 
riportati nella rubrica Disk Service.] 


; e Applicando 


97 





































Per chi 
comincia 



N uovi lettori, siate i benvenuti. Queste 
pagine sono per voi, e le ripeteremo a 
ogni numero per facilitare il primo incontro 
con Applicando e con il mondo di Apple. 
Ovviamente queste righe non intendono 
sostituire i manuali, dei quali consigliamo 
caldamente la lettura, ma possono bastare 
per chi intende soltanto utilizzare i pro¬ 
grammi che pubblichiamo, copiarli, salvar¬ 
li su dischetto e farli partire. 

Cominciamo con qualche rapidissima 
premessa su Apple //. Quando accendete 
per la prima volta il vostro Apple con un 
dischetto già inserito nel drive e la tastiera 
posizionata sull'inglese (per chi possiede 
Apple //e e Ile), dovreste veder comparire 
sullo schermo il segno chiamato curso¬ 
re, o prompt, in inglese. Mentre se avete la 
tastiera posizionata su italiano, vedrete é. 
La sua presenza significa che potete fare 
una di queste tre cose: 

1) Fornire al computer comandi destinati 
al drive (per esempio CATALOG mostra il 
contenuto del dischetto, se si tratta di un 
dischetto in Basic). 

2) Fornire comandi nella versione per 
Apple del linguaggio Basic (e cioè l'Apple¬ 
soft Basic). 

3) Battere sulla tastiera righe di pro¬ 
grammi in Applesoft Basic. 

Per copiare un programma da Applican¬ 
do potrà essere necesario fare tutte e tre le 
cose. 

Per battere un programma 

di applicando 

Per prima cosa sarà opportuno leggere 
fino in fondo l’articolo che accompagna il 
programma. Può darsi che non capiate pro¬ 
prio tutto la prima volta: non preoccupate- 
vene, in seguito diventerà facilissimo. Cer¬ 
cate soprattutto le eventuali istruzioni che 
spiegano se occorre fare qualcosa di parti¬ 
colare per battere il programma. In ogni 
caso assicuratevi di aver pronto un dischet¬ 
to già inizializzato per poter salvare quel 
che avrete battuto. Per i dettagli su come 
inizializzare un dischetto vergine, guardate 
i manuali: chi proprio ai manuali fosse al¬ 
lergico, faccia così: a Apple spento inseri¬ 
sca il dischetto System Master nel drive 1, e 
accenda il computer: quando il drive avrà 
smesso di girare (lueina rossa di nuovo 
spenta), tolga il System Master dal drive e 
inserisca al suo posto un dischetto sicura¬ 
mente vergine e sicuramente mai usato (at¬ 
tenzione: si possono ri-inizializzare anche 
dischetti già usati, ma il loro contenuto va 
irrimediabilmente perso) ; ora basta battere 
NEW, Return, e poi INIT HELLO, sem¬ 
pre seguito da Return. 

Tutti i programmi in Basic consistono di 
una sequenza di righe di istruzioni. Tutte le 


righe sono numerate all'inizio, e possono 
contenere una o più istruzioni. Se le istru¬ 
zioni sono più d’una, esse saranno separate 
da segni di due punti (:). Per esempio: 


20 FOR J = 1 TO 5 : P R I N T 
CHR$(7):NEXT J 


Per copiare da Applicando un program¬ 
ma, inserendolo nel vostro Apple, occorre 
assicurarsi che la memoria operativa del 
computer sia vuota battendo NEW Return 
(questa istruzione non cancella nulla di ciò 
che è registrato sui vostri dischetti: libera 
soltanto la memoria del computer dall’ulti¬ 
mo programma usato), ed è necessario poi 
battere i listati così come sono stampati, 
riga per riga, compresi i numeri di riga, 
battendo Return solo quando si arriva al 
numero di riga successivo. Quando sarà 
stata copiata anche l’ultima riga e l’ultimo 
Return (a fine riga), si potrà salvare il pro¬ 
gramma su dischetto (il dischetto che avete 
inizializzato, o un altro già inizializzato in 
precedenza su cui ci sia spazio libero a suffi¬ 
cienza). Per salvarlo basterà battere il co¬ 
mando SAVE, seguito dal nome che inten¬ 
dete dare al programma che avete trascrit¬ 
to. Questo è tutto, ma vediamo passo per 
passo un esempio. 


10 REM CAMPANELLO 
20 FOR J = 1 TO 5 : P R 1 N T 
CHR$(7):NEXT J 
30 END 

Listato 1 


Per battere il semplice programma Cam¬ 
panello del listato 1 (produce solo un suono 
simile a quello di un campanello, null'al- 
tro), si seguirà questa sequenza: 

1) Battete NEW Return per cancellare 
dalla memoria qualsiasi programma prece¬ 
dentemente usato. (Se state lavorando su 
un Apple //e o un Ile assicuratevi che il tasto 
CAPS LOCK. il primo in basso a sinistra, 
quello che permette di ottenere tutte maiu¬ 
scole, sia schiacciato). 

2) Battete la linea 10 esattamente com’è 
stampata e premete il tasto Return solo alla 
fine dell'ultima parola (CAMPANELLO). 

3) Battete allo stesso modo anche le linee 
20 e 30. 

4) Con un dischetto già inizializzato nel 
drive (nel drive 1, se ne avete due), battete 
SAVE CAMPANELLO Return, per regi¬ 
strare il vostro programma su dischetto. 

5) Poiché il vostro programma è ancora 
nella memoria del computer, per farlo gira¬ 
re basterà battere RUN e premere il tasto 
Return. Se cancellate la memoria facendo 
girare un altro programma o spegnendo il 


computer, per usare nuovamente il pro¬ 
gramma occorrerà inserire il dischetto nel 
drive e battere RUN CAMPANELLO Re¬ 
turn. 

Alcuni suggerimenti 

I suggerimenti che seguono possono ren¬ 
dere il lavoro di trascrizione un po’ più 
facile: 

1) Se commettete un errore di battitura 
in una riga e non avete ancora premuto il 
tasto Return, basterà tornare indietro con 
la freccetta sinistra, correggere l’errore, e 
tornare al punto in cui eravate con la frec¬ 
cetta destra, premendo Return come al so¬ 
lito solo a completamento dell'intera riga. 
Se invece vi accorgete dell’errore quando 
ormai avete premuto Return e siete passati 
a un'altra riga, completate tranquillamente 
la riga che state scrivendo, compreso il Re¬ 
turn finale; poi ribattete la riga in cui avete 
commesso l’errore: ribattetela per intero, 
con numero di riga e tutto il resto, e la 
nuova versione prenderà automaticamente 
il posto della vecchia. 

2) Siate particolarmente attenti a non 
commettere errori di trascrizione nelle ri¬ 
ghe in cui compare l’istruzione DATA. 
Nelle altre istruzioni un eventuale sbaglio è 
più facile da individuare, perché penserà 
eventualmente il computer a segnalarlo in 
seguito, nelle istruzioni DATA questo in¬ 
vece non avviene. 

3) Salvate periodicamente il programma 
mentre procedete, per minimizzare i guai 
di una eventuale interruzione di corrente. 
Se non avete tempo per trascrivere tutto il 
progamma, trascrivete fin dove potete o 
volete (ma comunque completando fino al 
Return la riga che state battendo), poi sal¬ 
vatelo su dischetto come se aveste finito. 
Per riprendere a trascrivere sarà sufficiente 
inserire il dischetto nel drive, accendere il 
computer, e battere LOAD seguito dal no¬ 
me che avete dato al programma, e da Re¬ 
turn (battete CATALOG se non ricordate 
più con che nome avete salvato il program¬ 
ma). La luce rossa sul drive si accenderà, e 
il vostro programma verrà caricato nella 
memoria operativa del computer. A questo 
punto battete LIST, e vedrete scorrere sul¬ 
lo schermo tutta la parte del programma 
che avevate già battuto. Continuate adesso 
tranquillamente dal punto in cui avevate 
interrotto. 

4) Prima di effettuare modifiche o ag¬ 
giunte, trascrivete l’intero programma e fa¬ 
telo girare per prova. Questo renderà più 
facile la ricerca di eventuali errori, isolando 
quelli commessi durante la battitura e la 
trascrizione. Non preoccupatevi per il nu¬ 
mero di errori di trascrizione che farete: è 
normale. Il computer vi segnalerà, riga per 


98 














riga, dove avete sbagliato. Basterà a questo 
punto controllare la riga, individuare l’er¬ 
rore commesso e ribattere correttamente 
l’intera riga. A questo punto occorre salva¬ 
re di nuovo il programma su dischetto. 

5) Le lettere minuscole possono essere 
usate solo all’interno di comandi che inclu¬ 
dono REM o tra virgolette. 

Programmi in 
linguaggio macchina 

Il Basic e il Dos sono ottimi linguaggi, 
ideati apposta per rendere più facile la pro¬ 
grammazione, ma l’Apple è in grado di 
ricevere comandi anche in un codice molto 
più vicino alla sua logica, chiamato linguag¬ 
gio macchina. Il linguaggio macchina è un 
po’ la lingua madre dell’Apple, un pro¬ 
gramma così composto sarà quindi compre¬ 
so dal computer molto più velocemente di 
un programma scritto in Basic. Per creare 
programmi in questa lingua si usa spesso un 
programma chiamato Assembler. L’As- 
sembler permette al programmatore di 
scrivere in un codice più facile del linguag¬ 
gio macchina: l’assembly. In un secondo 
momento il programma stesso si tradurrà in 
linguaggio macchina. L’Apple infatti non 
conosce l’assembly. 

Molti dei programmi che troverete su 
APPLICANDO saranno scritti in ambe¬ 
due le versioni: assembly e linguaggio mac¬ 
china; in questo modo potrete inserire le 
istruzioni direttamente in linguaggio mac¬ 
china. senza dovervi procurare il program¬ 
ma Assembler. In questo caso le istruzioni 
dovranno essere inserite direttamente nel 
System Monitor (da non confondere col 
monitor video): per raggiungere il System 
Monitor è sufficiente battere CALL -151 e 
schiacciare il tasto Return. A questo punto 
sullo schermo comparirà un asterisco (*) 
che indica che è stato raggiunto il contatto 
con il System Monitor. Per inserire i listati 
scritti in linguaggio macchina occorrerà al¬ 
lora battere, per esempio, i seguenti co¬ 
mandi: 


300:A2 05 20 DD FB CA F0 03 4C 02 03 60 
Return 


In questa serie di istruzioni il ’300' indica 
una locazione di memoria e i due punti 
dicono all’Apple di inserire i seguenti nu¬ 
meri (A2 e gli altri numeri in base 16) in 
quella locazione. I numeri sono in base 16 
(esadecimale); non è necessario saper cal¬ 
colare con questa base per trascrivere ì pro¬ 
grammi in linguaggio macchina, ma è im¬ 
portante sapere che in questo tipo di lin¬ 
guaggio i numeri sono dati sempre in esade¬ 
cimale. 

Facciamo un breve esempio di program¬ 
ma scritto in linguaggio macchina. Il se¬ 
guente listato serve a indirizzare alcuni dati 
in una particolare locazione di memoria: 


300.30B 

0300-A2 05 20 DD FB CA F0 03 
0308-4C 02 03 60 

Listato 2 


I numeri a sinistra delle lineette (atten¬ 
zione: le lineette non vanno digitate, al loro 
posto occorre battere un "due punti") sono 
le locazioni di memoria, vale a dire gli indi¬ 
rizzi dello spazio di memoria in cui il dato 
dovrà essere conservato, e i numeri seguen¬ 
ti sono il contenuto, i dati da memorizzare 
nelle sette locazioni di memoria indicate. I 
due numeri separati da un punto presenti 
nella prima riga indicano gli indirizzi inizia¬ 
li e finali della parte di memoria considera¬ 
ta. Questo programma è la traduzione del 
listato numero tre, scritto in assembly. Co¬ 
me si noterà le colonne a sinistra sono mol¬ 
to simili al listato numero due, contengono 
infatti le locazioni di memoria, mentre la 
parte a destra contiene istruzioni in assem¬ 
bly. Esistono diversi programmi assembler 
e diverse disposizioni dei listati, ma in tutti 
sono presenti queste due diverse colonne. 


1 *RINGER PROGRAM 



2 

ORG 

$300 


3 

BELL EQU 

$FBDD 

0300: A2 05 

4 

LDX 

#$5 

0302: 20 DD FB 5 

LOOP JSR 

BELL 

0305: CA 

6 

DEX 


0306: F0 03 

7 

BEQ 

END 

0308: 4C 02 03 

8 

JMP 

LOOP 

030B: 60 

9 

END RTS 



Listato 3 


Per inserire i listati nella macchina è suf¬ 
ficiente eseguire le seguenti operazioni: 

1) Digitare CALL-151 Return per en¬ 
trare in contatto con il System Monitor, poi 
inserire la locazione di memoria, i due pun¬ 
ti e il contenuto della memoria; nel caso del 
listato numero due ad esempio si digiterà: 


300:A2 05 20 DD FB CA F0 03 Return 
308:4C 02 03 60 Return 


Un programma in Assembler sarà invece 
così inserito: 


300:A2 05 Return 
302:20 DD FB Return 
305 :CA Return 
306: F0 03 Return 
308:4C 02 03 Return 
30B:60 Return 


State attenti a non inserire lo spazio tra i 
due punti e il primo numero seguente, 
mentre invece bisogna mettere lo spazio fra 
le coppie di numeri. 

2) Una volta inserito l’intero listato, 
schiacciate CTRL—C Return per tornare al 
livello BASIC indicato dal segno ’]’. 

3) Al contrario dei programmi in BASIC 
che iniziano nella stessa locazione di me¬ 
moria, e che possono essere salvati con un 
semplice SA VE, i programmi scritti in lin¬ 
guaggio macchina possono iniziare in di¬ 



versi punti della memoria. Per salvare lista¬ 
ti o dati in linguaggio macchina si dovrà 
indicare quindi la locazione alla quale ha 
inizio il programma da salvare e la lunghez¬ 
za dello stesso (in decimale o in esadecima¬ 
le). Per il programma usato prima come 
esempio, il comando sarà: 

BSAVE RINGER, AS300, LSC 


dove AS300 è la locazione di memoria di 
inizio programma e LSC è la lunghezza del 
programma (la lettera C corrisponde al nu¬ 
mero decimale 12). All'inizio dei listati in 
linguaggio macchina pubblicati su Appli¬ 
cando troverete sempre l’indicazione della 
locazione di memoria di inizio e fine pro¬ 
gramma; esempio: 300.3EA mentre nel 
corso dell’articolo troverete i parametri per 
salvare il programma, esempio: BSAVE 
RINGER, A$300,L$C. 

4) Per rivedere il listato che avete tra¬ 
scritto basterà battere 300.30B. e sullo 
schermo si riprodurrà tutto ciò che avete 
battuto. Per ottenere una copia sulla stam¬ 
pante, basterà battere PR # (£ se siete in 
tastiera italiana) seguito dal numero dello 
slot al quale avete collegato la stampante 
(normalmente il n. 1) Return e poi ancora 
300.30B Return. Le correzioni si fanno ri¬ 
battendo solo la riga contenente eventuali 
errori. 

5) Per far girare il programma basterà 
allora digitare BRUN RINGER, senza 
l’indirizzo. 

Quanto esposto sopra è valido sia per il 
DOS 3.3 (sistema operativo per la gestione 
del drive che veniva fornito prima dell’usci¬ 
ta del Ile) sia per il ProDOS (sistema opera¬ 
tivo fornito con il He). Usando il ProDOS 
occorre però fare alcune precisazioni. 

I comandi del tipo SAVE, LOAD, 
RUN, CATALOG, ecc. vengono accettati 
anche in forma minuscola. 

Per formattare un disco non si potrà più 
usare il comando INIT HELLO, ma sarà 
necessario usare il disco UTILITIES di Si¬ 
stema fornito con il computer. Durante 
questa operazione vi verrà chiesto se il no¬ 
me del disco, assegnato automaticamente 
dal computer, va bene oppure se volete 
cambiarlo. Infatti tutti i dischi formattati in 
ProDOS (indicati come Volume) hanno un 
nome e vengono riconosciuti indicando 
questo nome dopo un comando diretto al 
drive. Per esempio se volete vedere il cata- 
log di un disco chiamato BLANK. dovete 
battere CAT/BLANK. 

Per non ripetere continuamente il nome 
del disco potete battere, prima dei comandi 
diretti al drive, PREFIX/nome disco segui¬ 
to da RETURN. Da questo momento tutti 
i comandi al drive saranno diretti automati¬ 
camente al disco scelto. 

Per vedere il catalog è sufficiente battere 
CAT. 

Durante l’uso di alcuni programi scritti in 
ProDOS potreste trovarvi una richiesta del 
tipo "PATHNAME?"; non spaventatevi, il 
pathname è il nome del disco al quale vo¬ 
gliamo fare riferimento, scritto entro due 
barrette (/) e seguito dal nome del file che 
vogliamo salvare o caricare in memoria op¬ 
pure trasferire da un disco a un altro. 


99 

















Nelle due precedenti puntate sono stati visti cinque piccoli trucchi: 
stack, code, liste, garbage collection e strutture hash. L'intento è 
stato quello di avere metodi e strumenti per ottimizzare la memoria e 
i tempi di ricerca dei dati. In questa puntata tratteremo gli ultimi due 
trucchi: ricorsione e alberi binari. Oltre a una ulteriore ottimizzazione 
dello spazio e del tempo, questi argomenti permettono di illustrare 
anche degli algoritmi molto eleganti. 


Ricorsione 
e alberi binari 


Ricorsione (o ricorsività) è un ter¬ 
mine tecnico usato in matematica 
per intendere una formula o una defi¬ 
nizione riflessiva, cioè basata su se 
stessa. Per capirla conviene però usa¬ 
re alcuni esempi al di fuori del cam¬ 
po della matematica: un'immagine, 
per esempio, è ricorsiva quando con¬ 
tiene se stessa, come si può notare 
nel disegno della pagina accanto. Vi 
si vede un uomo che legge un gior¬ 
nale: nel giornale c'è una fotografia 
in cui compare un uomo che legge 
un giornale; qui, a sua volta, un al¬ 
tro uomo con un giornale, e così 
via fino a che il giornale non contie¬ 
ne più l'immagine: proprio come ac¬ 
cade guardandosi in uno specchio, 
avendone un altro alle spalle. 

Un altro esempio di ricorsione si 
può avere in una definizione lingui¬ 
stica; se ne può dare una della parola 
“lista”: “una lista è formata da nulla 
oppure da un elemento seguito da u- 
na lista”. E' intuibile che quest'ulti- 
ma lista è a sua volta formata da un 
elemento seguito da una lista, e così 
via fino a che si ha un elemento se¬ 
guito da nulla (figura 1). 

Una subroutine si dice ricorsiva 
quando al suo interno compare un ri¬ 
chiamo di se stessa. In figura 2 
potete vedere un esempio astratto di 
subroutine ricorsiva espressa in Ba¬ 
sic: notate che l'istruzione GOSUB 
400 compare sia fuori che dentro al 
corpo della subroutine 400. A destra 
compare una rappresentazione grafi¬ 
ca dell'esecuzione: le linee tratteggia¬ 
te rappresentano i salti dovuti ai GO¬ 


SUB e RETURN, le linee piene rap¬ 
presentano le istruzioni effettivamen¬ 
te eseguite. 

Osserviamo che la prima parte del¬ 
la subroutine 400 (denotata con “c”) 
viene eseguita tre volte in ciclo, 
poi, quando il controllo salta la GO¬ 
SUB 400, viene eseguita per altret¬ 
tante volte la seconda parte della su¬ 
broutine (denotata con “d”). 

In basso in figura 2 viene rappre¬ 
sentato questo fatto mettendo in evi¬ 
denza la sequenza cronologica con 
cui vengono eseguite le istruzioni. 
Il fatto che la ricorsione si fermi do¬ 
po tre giri è puramente a titolo di e- 
sempio: il numero effettivo di giri 
di ricorsione viene determinato dalla 


condizione di terminazione, cioè dal¬ 
la “IF...THEN 490” che fa saltare la 
GOSUB 400, scatenando le uscite a 
ripetizione dalla ricorsione. E' dun¬ 
que compito del programmatore scri¬ 
vere correttamente la condizione di 
terminazione, al fine di ottenere il 
numero desiderato di giri di ricor¬ 
sione. 

Ecco un esempio di subroutine ri¬ 
corsiva: vi ricordate la subroutine 
SCAN delle liste? Riscriviamola in 
modo ricorsivo (in italiano anziché 
in Basic): 


subroutine scandisci lista 
IF la lista è vuota THEN ritorna 
PRINT primo elemento della lista 


ELEMENTO '-USTA 


NULLA • 
L I IRTA— I 


ELEMENTO 


- LISTA- 


ELEMENTO 


■ LISTA - 


ELEMENTO 


- LISTA - 


■ LISTA- 


Figura 1. Quello di lista è un tipico concetto ricorsivo. 


100 




























GOSUB scandisci sottolista rima¬ 
nente 


Osservate che per scandire una li¬ 
sta si deve stampare il primo elemen¬ 
to e poi scandire la sottolista ottenu¬ 


ta togliendo il primo elemento dalla 
lista iniziale. Osservate la presenza 
di un GOSUB che rimanda 
direttamente a se stesso. 

Andiamo ora un po' più in detta¬ 
glio: osservando l'istruzione RE¬ 



TURN (sempre in figura 2), notia¬ 
mo che durante i cicli di ricorsione 
fa ritornare alla 490, mentre all'ulti¬ 
mo ciclo fa ritornare alla GOSUB in 
alto (dopo di essa naturalmente). Co¬ 
me farà il calcolatore a sapere dove 
deve far ritornare il controllo quando 
esegue un RETURN? Il trucco sta 
nel fatto che ogni GOSUB viene ese¬ 
guito non solo facendo saltare il con¬ 
trollo, ma anche ricordando il cosid¬ 
detto “indirizzo di ritorno”, cioè il 
numero della linea successiva al 
GOSUB. 

Tale indirizzo di ritorno viene me¬ 
morizzato in un'apposita area di me¬ 
moria strutturata a “stack”: ogni GO¬ 
SUB implica l'inserimento nello sta¬ 
ck di un indirizzo e ogni RETURN 
implica una estrazione dell'ultimo in¬ 
dirizzo inserito. Durante l'esecuzione 
di una subroutine ricorsiva, il calco¬ 
latore esegue parecchie GOSUB con¬ 
secutive prima di eseguire i relativi 
RETURN; le istruzioni che il calco¬ 
latore sente sono poste esattamente 
in quest'ordine: 

GOSUB 400 


GOSUB 400 


GOSUB 400 


RETURN 


RETURN 


RETURN 

Risulta quindi ovvio che durante 
l'esecuzione di una subroutine ricor¬ 
siva lo stack si riempie. 

Purtroppo lo stack di serie dell'Ap¬ 
ple II è piccolo e non permette tanti 
giri di ricorsione. Per ovviare a que¬ 
sto inconveniente, utilizzeremo uno 
stack personale bello grande in mo¬ 
do da permettere tanti giri di ricor¬ 
sione. 

Come già sapete dalla prima punta¬ 
ta, uno stack è una struttura di dati 
accessibile mediante due operatori 
chiamati PUSH e POP, realizzati at¬ 
traverso due subroutine (che si ritro¬ 
vano agli indirzzi 1000 e 1100 ri¬ 
spettivamente). 

Riscriviamo, dunque, il listato di 
figura 2 utilizzando il nostro stack 
personale: tutti i GOSUB vanno so- 


■i 


101 
























P2=1 : REM INDIRIZZO DI RITORNO 

GOSUB 1000 : REM PUSH NELLO STACK 
GOTO 400 : REM CHIAMATA DI XYZ- 


2150. 


400 REM SUBROUTINE DI XYZ^ - 


IF... THEN 490 
P2=2 

GOSUB 1000 
GOTO 400 


REM CONDIZIONE DI TERMINAZIONE- 
REM INDIRIZZO DI RITORNO 
: REM PUSH NELLO STACK 
: REM CHIAMATA RICORSIVA- 


490 


GOSUB 1100 : REM POP INDIRIZZO DI RITORNO 

ON P2 GOTO 2150, 490 

Figura 3. Lo “scheletro” della subroutine 400. 


stituiti da un PUSH dell'indirizzo di 
ritorno nello stack (P2=... :GOSUB 
1000) seguito da un semplice salto 
(GOTO 400, come evidenziato dalla 
figura 3). 

Il RETURN va invece sostituito 
da un POP dell'indirizzo di ritorno, 
seguito da un salto condizionato 
(GOSUB IIOOiON P2 GOTO 
2150,490): il controllo dunque ritor¬ 
na al chiamante sulla base del valore 
estratto con POP, che sarà 1 se il 
chiamante è quello in alto (in figu¬ 
ra 3), 2 altrimenti (osservate P2=l 


e P2=2). Se la subroutine ricorsiva a- 
vesse delle variabili locali, cioè uti¬ 
lizzate solo all'interno, sarà indispen¬ 
sabile inserire anch'esse con PUSH 
nello stack prima della chiamata ri¬ 
corsiva, altrimenti il successivo giro 
di ricorsione le sporcherà. Ovvia¬ 
mente tali variabili dovranno essere 
estratte dopo la chiamata ricorsiva 
(nella figura 3, qui in alto, sareb¬ 
be alla linea 490). 

Quello evidenziato nella figura 3 
è lo scheletro della subroutine 400 
che vedremo più avanti a proposito 




degli alberi binari, nel paragrafo a 
loro dedicato. 


Alberi binari 

Ecco ora una struttura di dati aven¬ 
te alcune caratteristiche simili alla 
struttura “hash”, vista nella puntata 
precedente. Anche qui il problema è 
quello di memorizzare una grande 
quantità di dati caratterizzati da una 
chiave e una informazione (a sua 
volta suddivisa in campi). Ricordan¬ 
do la tabella hash, notate che una ca¬ 
ratteristica fondamentale è la necessi¬ 
tà di avere un array di puntatori che, 
per sua natura, deve essere allocato a 
priori. Inoltre, bisogna tener presen¬ 
te che all'interno delle liste (nella ta¬ 
bella hash) non vi è un particolare or¬ 
dinamento fra gli elementi. 

Utilizzando una struttura ad albero 
binario saremo in grado di memoriz¬ 
zare una gran quantità di dati, mante¬ 
nendoli in ordine e senza dover preal¬ 
locare alcun array in memoria. 

Questi enormi vantaggi si pagano 
a costo di una maggiore complicazio¬ 
ne e un leggero calo di efficienza ri¬ 
spetto alla tabella hash, pur mante¬ 
nendo prestazioni di gran lunga supe¬ 
riori rispetto alla lista semplice: a- 
vendo N elementi, il tempo medio di 
accesso è N/2 per la lista semplice; 
C+(N/2)/K per la tabella hash (dove 
C è il tempo di calcolo della funzio¬ 
ne hash e K è il numero di compo¬ 
nenti delfarray); infine Log N (base 
2) per l'albero binario. 

Per esempio, avendo 400 elementi 


root 



? 


MAR | 



L 

= Left 

key 

= chiave 

inf 

= informazione 

R 

= Right 


L key inf R 




E 




LAU 


r\ 




PEP 


3 


N, 


DAR 


jL. 

ALE 


lì 




4L 

LIA 


.L. 


X 

LEA 




ì 


V 


OLI 




ROB 


3 





NAN 


-X 


V- 



OTT 


-X 


H V- 


TOM 





MIN 




Figura 4. Un tipico albero binario; ogni elemento, detto anche nodo, contiene una chiave identificativa 
e un'informazione. 




102 







































































































L(MX) 

(loft) 


c 


r!> 


MX 


K$(MX) 

(key) 


DAR 


LAU 


LIA 


MAR 


OLI 


PEP 


M$(MX) R(MX) 

(memory) (right) 




ROot 


FRee 


Figura 5. I quattro array da dimensionare per implementare 
un albero binario in Basic. 


saranno necessari in media 
400/2=200 confronti per trovare un 
elemento in una lista semplice; 
l+(400/2)/25=9 confronti per la ta¬ 
bella hash e Log(400)=20 confronti 
per l'albero binario (supponendo che 
il calcolo della funzione hash valga 
un confronto e avendo un array con 
25 componenti). Definizione: un al¬ 
bero binario è formato da nulla oppu¬ 
re da un elemento a cui sono appesi 
due alberi binari. 

Spiegazione: a differenza della li¬ 
sta, in cui ogni elemento ha un solo 


puntatore, nell'albero ogni elemento 
ha due puntatori (ecco perché bina¬ 
rio) che verranno denominati Right 
(destro) e Left (sinistro). Come al so¬ 
lito, ogni elemento contiene una 
chiave idendficativa e una informa¬ 
zione (vedi figura 4). Si tratta dun¬ 
que di un insieme di elementi (detti 
anche nodi) collegati da puntatori (ra¬ 
mi), che formano una struttura gerar¬ 
chica: gli elementi puntatori si diran¬ 
no figli, quelli che puntano si diran¬ 
no padri. 

E' proprio come negli alberi genea¬ 


logici, con la particolarità che gli ele¬ 
menti sono ermafroditi e non posso¬ 
no avere più di due figli. In caso di 
necessità di qualche “parentela” in 
più è lecito parlare di nonni, nipoti, 
fratelli, cugini, zii. 

Quello che implementeremo sarà 
un albero binario avente la seguente 
proprietà: considerando un qualsiasi 
nodo avente una certa chiave, il sot¬ 
toalbero appeso a sinistra conterrà so¬ 
lo nodi con chiave inferiore (in ordi¬ 
ne alfabetico) e quello appeso a de¬ 
stra solo chiavi superiori (vedi figu¬ 
ra 4). 

Con questa convenzione si posso¬ 
no memorizzare gli elementi mante¬ 
nendo un ordinamento fra di loro e 
contemporaneamente avendo buoni 
tempi di accesso: infatti, la subrouti¬ 
ne FIND, che ricerca un nodo data u- 
na certa chiave, dovrà partire dalla ra¬ 
dice e scegliere se scendere a destra o 
a sinistra confrontando la chiave: il 
procedimento va ripetuto con il nodo 
sottostante fino a trovare l'elemento. 

Ogni volta che si scende di un li¬ 
vello vengono esclusi dal confronto 
la metà dei nodi rimanenti; infatti 
scendendo a destra si escludono tutti 
i nodi appesi a sinistra e viceversa: 
per questo motivo la subroutine di ri¬ 
cerca sarà piuttosto veloce, come 
già detto in precedenza (log N base 
2). Per implementare in Basic un al¬ 
bero binario è indispensabile dimen¬ 
sionare quattro array (come eviden¬ 
ziato dalla figura 5 e dal listato 
dalla linea 20 alla 40). 

A differenza dei programmi visti 
nelle scorse puntate, non distinguere- 



103 



























































































































mo fra gli operatori ADD e FIND. 
Implementeremo il solo operatore 
FIND con una modifica: quando l’ele¬ 
mento cercato non viene trovato, ver¬ 
rà automaticamente aggiunto 
all'albero come figlio dell'ultimo no¬ 
do esaminato. 

Si noti che, per come è definito 
l’albero, gli elementi possono soltan¬ 
to venir appesi in fondo e non ver¬ 
ranno mai effettuati inserimenti a 
metà (come avveniva per le liste). 
Provate ad aggiungere a mano l'ele¬ 
mento con chiave NOR nell’albero 
di figura 4 (la soluzione è in fon¬ 
do all'articolo). 

Nel listato che segue la subrouti¬ 
ne FIND si trova all’indirizzo 100 e 
utilizza un puntatore ausiliario AC 
(actual) per percorrere i vari rami: 
parte dalla radice (linea 120) e scende 
verso il basso (linea 190 per scende¬ 
re a sinistra, linea 220 per scendere 
a destra) fino a che trova l'elemento 
cercato (linee 150 e 160) o fino a 
che arriva in fondo senza averlo tro¬ 
vato (linee 180 e 210). Dalla linea 
240 alla 280 viene per così dire ap¬ 
peso l'elemento nuovo come figlio 
dell'ultimo elemento esaminato e dal¬ 
la linea 300 alla 330 viene inserito 
il contenuto. 

1 REM ALBERO BINARIO 

2 REM- 

10 MX - 20 :REfl MAX 

20 om n*(nx), K*(nx) 

30 Din L(nx) :REn LEFT POINTER 
40 Din Rtnx) :REn RIGHT P0INT. 
50 Din Stnx) :REn STACK 
G0 TS - -1 :REn TOP 0F STACK 
70 R0 - -1 :REn R00T 
80 FR - 0 :REn FREE 
30 GOTO 2000 

100 REn - 

110 REn FIND (CERCA ELEMENTO 
CON CHIAVE PI* E STAMPALO 
0 INSERISCILO) 

120 AC - R0 

130 IF AC - -1 THEN 240 
140 IF PI* <> K»(AC) THEN 170 
150 PRINT "CONTENUTO- ";n*(AC) 
1G0 RETURN 

170 IF PI* > K*(AC) THEN 210 
180 IF L(AC) - -1 THEN 260 
190 AC - L(AC) 

200 GOTO 140 

210 IF R(AC) - -1 THEN 280 
220 AC - R(AC) 

230 GOTO 140 

240 R0 - FR 

250 GOTO 290 

260 L(AC) - FR 

270 GOTO 290 

280 R (AC) - FR 

290 IF FR - -1 THEN 370 

300 K*(FR) - PI* 

310 L(FR) - -1 
320 R(FR) - -1 

330 INPUT "CONTENUTO: " : n*(FR) 


340 FR - FR + 1 

350 IF FR > nX THEN FR - -1 

360 RETURN 

370 PRINT " NANCA SPAZIO" 

380 RETURN 

400 REn - 

410 REn SCAN (STAttPA L’ALBERO 
IN ORDINE CRESC. DI CHIAVE) 
420 IF PI - -1 THEN 600 
430 P2 - PI 

440 G0SUB 1000:REn PUSH PI 
450 P2 - 2 

460 G0SUB 1000:REn PUSH INDIR. 
470 PI - L(PI) 

480 GOTO 400 :REtt RI CORSI ONE 
490 G0SUB 1100:REn POP PI 
500 PI - P2 

510 PRINT K* (PI), n*(Pl) 

520 P2 - PI 

530 G0SUB 1000:REn PUSH PI 
540 P2 - 3 

550 G0SUB 1000:REn PUSH INDIR. 
560 PI - R(PI) 

570 GOTO 400 :REn RI CORSI ONE 
580 GOSUB 1100:REN POP PI 
590 PI - P2 

600 GOSUB 1100:REn POP INDIR. 
610 ON P2 GOTO 2150.490,580 

700 REn - 

710 REn VIEU (STAnPA L’ARRAY) 

720 FOR I - 0 TO nX 

730 PRINT I. L(I). K*(I). 

740 PRINT n*(I),R(I); 

750 IF I-RO THEN PRINT“<-R0": 
760 IF I-FR THEN PRINT'^-FR": 
770 PRINT ““ 

780 NEXT I 
790 RETURN 

1000 REn - 

1010 REn PUSH (INSERISCE P2) 
1020 TS - TS + 1 
1030 S (TS) - P2 
1040 RETURN 

1100 REn - 

1110 REn POP (ESTRAE IN P2> 

1120 P2 - S(TS) 

1130 TS - TS - 1 
1140 RETURN 

2000 PRINT "F-FIND, V-VIEU" 
2010 PRINT "S-SCAN. E-EXIT" 
2020 INPUT C* 

2030 IF C»-"F“ THEN 2080 
2040 IF C*-"V“ THEN 2160 
2050 IF C*-“S" THEN 2110 
2060 IF C*o"E" THEN 2000 
2070 GOTO 2190 

2080 REn —ESEGUI FINO- 

2090 INPUT "CHIAVE: ”;P1* 

2100 GOSUB 100 :REn FINO 
2110 PI - RO 
2120 P2 - 1 

2130 GOSUB 1000:REn PUSH INDIR. 
2140 GOTO 400 :REN SCAN 
2150 GOTO 2020 

2160 REn —ESEGUI VIEU- 

2170 GOSUB 700 :REn VIEU 
2180 GOTO 2020 
2190 END 


La subroutine 400 (SCAN) stam¬ 
pa tutti i nodi dell'albero in ordine 
crescente (alfabetico) di chiave. Si 
tratta di una subroutine ricorsiva che 



ha una struttura simile a quella vista 
nella figura 3. 

Il concetto è il seguente: tenendo 
conto che ogni nodo ha un sottoalbe¬ 
ro sinistro contenente le chiavi infe¬ 
riori e un sottoalbero destro con chia¬ 
vi superiori, la subroutine per stam¬ 
pare un albero dovrà partire dal pri¬ 
mo nodo e, prima di stamparlo, 
stampare il sottoalbero sinistro (con 
una chiamata ricorsiva), poi stampa¬ 
re il nodo e, infine, stampare il sot¬ 
toalbero destro (se non vuoto). Pro¬ 
vate a eseguire a mano questo algori¬ 
tmo sull'albero di figura 6, in cui 
sono evidenziati i sottoalberi di ogni 
nodo. 

Nella subroutine 400 osserviamo 
alla linea 420 il test per vedere se il 
sottoalbero è vuoto. Alle linee 470 
e 480 l'entrata in ricorsione sul sot¬ 
toalbero sinistro: alla linea 510 la 
stampa del nodo attuale e alle linee 
560 e 570 l'entrata in ricorsione sul 
sottoalbero destro. Si notino le varie 
GOSUB 1000 e GOSUB 1100 per 
inserire ed estrarre l'indirizzo di ritor¬ 
no e la variabile locale PI, che pun¬ 
ta al nodo attuale. Si noti, infine, al¬ 
la linea 2110 che il primo nodo at¬ 
tuale è quello puntato dalla radice 
stessa e, dalla linea 2120 alla 2140, 
la prima chiamata alla subroutine 
400. Per la comprensione delle su¬ 
broutine PUSH e POP (linee 1000 e 
1100) potete rivedere la prima pun¬ 
tata. 

La subroutine 700 ( VIEW) è analo¬ 
ga a quelle viste nelle puntate prece¬ 
denti: stampa l'array evidenziando i 
vari puntatori. 

Alla linea 2000 inizia l’interprete 
per provare a mano ogni singola su¬ 
broutine e poterne capire il funziona¬ 
mento: nella realtà gli alberi binari 
verranno utilizzati come struttura 
per memorizzare grandi quantità di 
dati e le subroutine di accesso verran¬ 
no chiamate dal programma applica¬ 
tivo in modo generalmente invisibi¬ 
le all'utente. 

Alessandro Mazzetti 

Soluzione. NOR sarà il figlio de¬ 
stro di NAN. Considerando l'albero 
di figura 5, il percorso effettuato 
per l'inserimento è: essendo 
NOR>MAR si scende verso destra; 
essendo NOR<PEP si scende verso 
sinistra; essendo NOR<OLI si scen¬ 
de ancora verso sinistra; essendo 
NOR>NAN si scende verso destra; 
non essendovi più nulla, si appende 
NOR a destra di NAN. 


104 


■ 










- 


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Genova: Computer Center, Via S.Vin- 
cenzo 129r; Sals Informatica spa, Via 
D’Annunzio 2 e Viale B.Partigiane 
132r - Genova Sampierdarena: 
Computer Center sas, Via Storace 4r - 
Lavagna (GE): Raffo Linea Ufficio, 
Corso Genova 100 - La Spezia: So¬ 
ffine srl, Via Piave 19 - Rapallo 
(GE): Raffo Linea Ufficio snc, Via 
della Libertà 130 -Sanremo (IM): 
La Bottega del Computer, Via Martiri 
Libertà 180 - Savona: Briano snc, 
Corso Tardy e Benech 20r - Sestri Po¬ 
nente (GE): All Computer sas, Via 
C. Menotti 136r. 

LOMBARDIA 

Almè (BG): Elcod, Viale Italia 45/A 
Assago (MI): Basic Computers, Cen¬ 
tro Commerciale Milanofiori- Berga¬ 
mo: Il Mondo dell’Informatica, Via Ri¬ 
tentino 8; Studio 15 srl, Via Quarenghi 
60 - Brescia: Alfa Computer, Via 
Bassi 26; Brescia Computer srl, Via 
Malta 12; Il Computer srl, Via Solferi¬ 
no 5; Personal Data, Via Brozzoni 4 - 
Como: Accaesse Informatica srl, Via 
Acquanera 46; D.S.I. srl. Via Dottesio 
8; Irpe Informatica srl, Via Cadorna 
l/a - Cremona: Archimede, Via Pale¬ 
stre 11/b - Gallarate (VA): Irpe 
Computer srl, Va Pegoraro 8 - Gavar- 
do (BS): Bit Shop, Via G.Quarena 
120 - Lecco (CO): Computers Lecco 
snc, Via N.Bixio 18/b; Datamation, 
Viale Turati 40 - Lissone (MI): Com- 
puterlandia. Via Martiri Libertà 72 - 
Mantova: Antek Computer sas, Via 
Cavour 69 - Melegnano (MI): L'A¬ 
mico del Computer, Via Castellini 25 - 
Milano: A.G.Informatica srl, Via G. 
Silva 49; All'Informatica Shop, Via 
Lazzaretto 2; All'Informatica srl, Via 
V i gevan o 8 ; C ommun ications En gi nee- 
ring, Piazza Firenze 4; Deltron srl, 
Viale Gran Sasso 50; Esprit, Via Ber- 
amini 13; Happy System, Piazza Diaz 
; Il Tempio del Computer, Via Patta- 
ri 2; Indico srl. Via Marco d'Agrate 1; 
Indico srl,Via Pier Capponi 12; Infor¬ 
mation Technology, via dei Bossi 7 
ang. Broletto; La Bottega Informatica 
srl, Via Turati 6; Macan sas, Via Bro¬ 
letto 39; Microtech Sistemi, Viale Pia¬ 
ve 7; Polisistemi.Via Dema 19; SH 


Computer srl, Viale Montenero 33; 
Small Business Computers, Via Vitru- 
vio 38; Softec Computer, Viale Jenner 
23 - Monza (MI): ESI srl, Via Cava- 
lotti 11; Nikom Electronics, Via Asia- 
o 7 - Pavia: M.A.S.H. Computer 
ystems, Via della Rocchetta 5; Senna 
Gianfranco snc, Via Calchi 5 - S. Anto¬ 
nio Mantovano (MN): Antek Com¬ 
puter sas, Via Manzoni 49 -Trezzano 
sul Naviglio (MI): Personal Compu¬ 
ter Shop, Via L da Vinci 36 -Varese: 
IRPE srl, Via Carantani 1 - Villasan¬ 
ta (MI): Computer Area show room, 
Via Carducci z; Computer Area snc, 
Via Volta 27/a. 

I&EHTIKQ 

Bolzano: Dataplan, Sparkasse Strasse 
9 - Merano: Computer Market, Via S. 
Maria del conforto 22 - Trento: 
SI.GE. sas, Via Piave 28. 

FRIULI-VENEZIA GIULIA 

Gorizia: Elcom, Corso Italia 149 - 
Pordenone: Electronic Center snc, 
Viale Libertà 79; Electronic Center, 
Viale Martelli 17 - Trieste: Compu- 
termarket, Via Valdirivo 6 -Turriaco 
(GO): Tecno Power Elettronica, Via 
Marconi 19 - Udine: Bit Computers, 
Via Pozzuolo 107; PS Elettronica sas, 
ViaTavagnacco 89/91 c.c. 

VEKE1Q 

Bassano del Grappa (VI): A-Tre 
snc, Piazza Firenze 23 - Conegliano 
(TV): Computing Program, Via 
G.Piovesana 32; De Marin Computers, 
Via Matteotti 142 - Creazzo (VI): 
Uomo Computer, Via Olmo 38 - Me¬ 
stre (VE): Pacinotti sas, Via Torino 
92 -Mirano (VE): Saving Elettroni¬ 
ca, Via Gramsci 40 - Montebelluna 
(TV): Uomo Computer, Corso Mazzi¬ 
ni 53 - Montecchio Magg.(VI): Ef- 
fecomp (Esa), Piazza Carli 2 - Pado¬ 
va: Capovilla & C. sas, Galleria Scro- 
vegni 5; Computer Service srl, Via 
Beethoven 3; EDP Sistemi srl, Via Bor¬ 
romeo 13 - Rovigo: Computer Servi¬ 
ce sas, Via Cavallotti 12 Treviso: A5 
Computers srl, Borgo Cavour 37/a - 
Venezia: Personal Computer, Canna¬ 
regio 5894- Verona: ARMU srl, Via 
Teatro Filarmonico 3; Chip Computer 
(Esa), Stradone S. Fermo 8; Esacomp 
srl, Via Roveggia 43; MOS 80 sas, Via 
Germania 21; MOS 80 Computer 
Shop, Via del Pontere 2; MOS 80 Per¬ 
sonal Computers, Largo Marzabotto 
21- Vicenza: Abc Informatica srl, 
Contrà Porta Padova 19; Abc Informa¬ 
tica srl, Viale S.Lazzaro 19; Sevi sas, 
Via S.Agostino 87 -Villafranca 
(VR): Studio 4, Corso V.Emanuele 
65. 

EMILIA ROMAGNA 

Bologna: Ceda Minicomp sr, Piazza 
Aldrovandi 2/2; Computer Systems, 
Via Ercolani 10/d; Edp Sistemi BO, 
Viale Pietramellara 61/F; Lucky 
Systems, Via Farmi 33/a; Sercom, Via 
B. da Carpi 9/b - Carpi (MO): Iret 
Carpi, Via Berengario 58 - Cesena 
(FO): SHC snc, Via Pisa 40/42 -Ferra¬ 
ra: Mazzacurati Claudio, Viale Ca¬ 
vour 186/188; Soc. Termomeccanica, 
Via Tito Speri 5 ; Tecnomeccanica, Via 
Garibaldi 195 - Fidenza (PR): Archi- 
mede, Via Vito Aimi 2; RCM Compu¬ 
ter, Via Comini Malpeli 11 - lio- 
renzuola d'Arda (PC): Centro 
Computer, Corso Garibaldi 125/a - 
Forlì: A-Z Computer srl, Via Cignani 
7; Icof Impianti srl, Via Masetti 56; 
Kronos, Via O. Regnoli 30 - Imola 
(BO): Computers srl, Via S.P.Grisolo- 
go 38 -Modena: Canalgrande Infor¬ 
matica, Corso Canalgrande 29; Masetti 
Elettronica srl, Via Emilia Centro 211 - 
Parma: Computek sas, Piazzale Boito 
5; Irei spa. Via Cavallotti 3; RCM 
Computer, Va Farmi 51/a - Piacen¬ 


za: PC Personal Computer, Via Chiap¬ 
poni 42; RCM Computer, Corso V. E- 
manuele 96 - Reggio Emilia: Com¬ 
puter Center srl, Via D.Alighieri 4; E- 
saprogetti, Via F.Filzi 2; Iret spa, Via 
Emilia S.Stefano 32 - Rimini: Compu¬ 
ter Line, Via Coletti 61 - Sassuolo 
(MO): Iret Sassuolo, Via Pretorio 65 - 
Scandiano (RE): Informatica 

System, Via Statale 13/a - Viserba di 
Rimini (FO): Computer Center, Via 
Pallotta 25/a. 

TOSCANA 

Arezzo: Sisted srl, Via Galvani 22; Si- 
sted srl, Piazza Risorgimento 10 - Bor¬ 
go a Buggiano (PT): CO-DI snc, 
Via 24 Maggio 119 - Firenze: Anfrel 
Informatica sas, Via Masaccio 50 e Via¬ 
le Gramsci 10/r; Centro Servizi srl, 
Via Petrocchi 24; Computer Line srl, 
Viale Spartaco Lavagnini 20; Elettroni¬ 
ca Cento Stelle srl, Via Cento Stelle 
5/b; Line spa. Via G.Di Vittorio 10; 
Paoletti Ferrerò, Via il Prato 40/42r; 
P.T.E. snc, Via Duccio da Buoninse- 

f na 60; Soluzioni EDP srl, Corso dei 
intori 39r; Tuttocomputer (centro 
servizi), Via Panzani 36/38r - Forte 
dei Marmi (LU): Blu Data, Via Mo- 
rin 95 - Grosseto: C.I.S.I.D. Compu¬ 
ter snc, Via Papa Giovanni XXIII 4 - 
Livorno: Livinform 2, Scali delle 
Cantine 62; Livinform srl, Via Roma 
8 (piazza Attias) - Massa: Euro Com¬ 
puter sas, Piazza C. Bertagnini 4 - 
Montecatini (PT): Co-Di snc, Via 1 
Maggio 20/22, Fraz.Margine Coperta - 
Perignano (PI): Memor Informatica 
srl, Via Togliatti 2/4/8 - Piombino 
(LI): Centro Ufficio sdf, Via F.Fer- 
rer 37/39 - Pisa: Data Pori, due, Via 
Sancasciani 35; Società Elettronica Tir¬ 
rena, Via Fucini 20 - Pistoia: Inter 
Systems, Via Mascagni 14 - Pontede- 
ra (PI): Data Pori srl, Via Brigate 
Partigiane 27 - S.Giovanni Valdfar- 
no (AR): I.C.S. srl, Via Garibaldi 
46. 

UMBRIA 

Cerbara di Città (PG): Computer 
Post, Via Madonna del Vento - Foli¬ 
gno (PG): Linea Informatica snc, Via 
Garibaldi 81- Perugia: Icot Impianti, 
Via Cicioni 8 Ponte S.Giovanni 
(PG): Ready Computer srl, Via Adria¬ 
tica 49. 

LAZIO 

Latina: Easy Byte, Viale XVIII Di¬ 
cembre 44 Lido di Ostia (Roma): 
A.C.S. Advanced Computer System, 
Via Consacchi 10; Cosmic srl, via del¬ 
le Gondole 168/170-Ostia (Roma): AG 
Computer Systems srl. Via A. Carabel¬ 
li 108/112 - Roma: AG Computer 
Systems srl, Via G.Lanza 101/105; 
Biotech srl, Via S.Valentino 18; Bit 
Computers 2, Viale Ionio 333/335; Bit 
Computers 3, Via Nemorense 14716; 
Bit Computers Nord, Via Tuscolana 
350/350a; Bit Computers Star, Via 
F.Satolli 55/59; Compushop, Via No- 
mentana 265/273; Computer Center 
srl, Via Nizza 48/52; Computerai! srl, 
Via Michele di Landò 41 ; Computime 
srl, Via Cola di Rienzo 28; Computime 
srl, Viale Parioli 25; Cosmic srl, Via 
Viggiano 70; Cosmic srl, Via Vespasia¬ 
no 56/b; Easy Byte, Via G.Villani 24; 
EDP Market, Via Somalia 205; EM 
Eur Micro Computer, Viale C. Pavese 
267; FBM di Mario Bagnetti, Via Fla¬ 
minia 395; SIPREL srl, Via Pompeo 
Magno 94 - Roma EUR: Bit Compu¬ 
ters, Via F.Domiziano 10-Viterbo: Al¬ 
fa Computer, Via Palmanova 12/c. 

MARCHE 

Ascoli Piceno: Rinascita Informati¬ 
ca sas, Corso Trento e Trieste 17-Ca- 
merino (MC): MED, Via V.Venanzi 
11/13 - Civitanova Marche (MC): 
NBP Elettronica, Via Don Bosco 


11/13-Fabriano (AN): MED, Piazza 
Rosselli 6-Jesi (AN): EMJ sas, Via 
F.Conti 4; New Computer srl, Via Per- 
golesi 271- Macerata: MED, Via 
Mozzi 72/a -Torrette di Ancona 
(AN): Sisteda spa, Via Flaminia 
286/a; Sisteda srl, Via Velino 5. 

ADRuzza 

Avezzano (AQ): Aspron, Via Ameri¬ 
ca 10/12 - Chieti: Computer sdf, Via¬ 
le Unità d'Italia 5 - L'Aquila: SEAD 
srl, Via Giardini 16a - Lanciano 
(CH): Electronic Microsystems, Via 
della Pace 3- Pescara: OCSA srl, Via¬ 
le Marconi 361 (zona stadio); Ormi 
Computers srl, Via C. Goldoni 5 -Va¬ 
sto Marina (CH): OCSA srl, S.S. A- 
driatica 

MOLISE 

Boiano (CB): Iannotti Giovanni, Lar¬ 
go Duomo 14 - Campobasso: Infor¬ 
matica Molisana, Via B. Buozzi 12. 

CAMPANIA 

Avellino: ICC Elettronica srl, Via de¬ 
gli Imbimbo 126 - Barano d'Ischia 
(NA): Matterà Antonio, Via Roma 61- 
Benevento: Masone Informatica, Via¬ 
le dei Rettori 57- Caserta: Sistel 
Computers, Corso Trieste 124 - Napo¬ 
li: Computer Systems srl, Via Puccini 
19; Golden Computer srl, Via Miche¬ 
langelo 7; IC International Computer 
srl, Via Nuova S.Rocco 62/P.co Solea- 
do; IC International Computer, Via Po- 
sillipo 130; La Barbera Carlo sas, Via 
Toledo 320 - Salerno: Computer 
System, Via E.Bottiglieri 19; SEDA 
sii, Via Parmenide c/o Iannone. 

BASILICATA 

Matera: Lucana Sistemi srl, Via Don 
Minzoni 4. 

TOGLIE 

Bari: Auditorium 3, Piazza Massari 
15; Ciesse spa, Via Re David 176/d; 
L.e L. Computers srl, Largo 2 Giugno 
4-Brindisi: SIC srl, ViaS.Giovanni Bo¬ 
sco 109 - Foggia: ISI srl. Via Matteot¬ 
ti 83 - Lecce: Quasar Informatica srl, 
Via Giacomo Arditi 11 - Molfetta 
(BA): Auditorium 3, Piazza Garibaldi 
12/a - Putignano (BA): Amore & 
Computer, Via Gl^aterza 28-Taran- 
to: Elettrojolly Centro srl, Via De Ce¬ 
sare 13. 


CALABRIA 

Catanzaro: Ce Sim sas. Via Carlo V 
174/180; Visicom srl, Via Minniti Ip¬ 
polito 10 - Cosenza: Micro System 
sdf, Via Roma 75 - Gioia Tauro 
(RC): Tecnocomp snc, Via Nazionale 
SS 111/117 - Reggio Calabria. 
GLM Informatica snc, Via De Nava 98 
- Spezzano Albanese (CS): Iannibel- 
li, Via Stragolia 48. 

SICILIA 

Catania: Carici Francesco, Via Ala 
57/59; Centro Informatica sdf, Via Fi¬ 
renze 211 ; Computer Shop, Via E. Or¬ 
lando 164; SI.EL Informatica snc, 
Piazza Galatea 2 - Messina: CEE srl, 
Via Industriale 116; Cubeta srl, Via 
Cardines 12/14; Libreria Bonanzinga, 
Via dei Mille 110 - Milazzo (ME): 
Tectron Tecnologie Elet. srl, Via dei 
mille - Palermo: Computer Shop (In- 
f.Comm.), Via Notarbartolo 23/bc; In¬ 
formatica Commerciale spa, Via No¬ 
tarbartolo 26 - Ragusa: Sosyco, Corso 
V.Veneto 597 -Trapani: Gualano Eu¬ 
genio, Via Virgilio 11. 

SARDEGNA 

Cagliari: SO, Via S.Lucifero 85 - Sas¬ 
sari: Bajardo, Viale Italia 16. 


105 




































afppOOscuola 

Q \^ Due giornate di intensa discussione, tante informazioni da esperienze 
<&/ molto avanzate, il punto sulla situazione italiana, proposte e idee tutte da 
importare: questo in breve quanto è successo il 5 e 6 dicembre a Pisa 
durante il primo Incontro di esperienze internazionali sulle applicazioni 
deH'informatica nella scuola, organizzato dalla Apple Computer 
in collaborazione con l'Università di Pisa. 


Mind & Byte: 
lo sguardo al futuro 


Lo spunto per questo incontro è 
nato dall'adesione delle Università 
di Pisa e di Padova al Consortium 
Europeo delle Università che hanno 
scelto Apple. 

Il primo giorno è stato dedicato al¬ 
l'informatica nell'università, il secon¬ 
do alle altre scuole (elementari, me¬ 
die inferiori e superiori). 

Dopo l'apertura dei lavori da parte 
del prof. Bruno Guerrini, rettore del¬ 
l'Università di Pisa, e una breve pre¬ 
sentazione della Apple nel mondo 
dell'education di Ian Browde, Marke¬ 
ting programs manager della Apple 
International, si è entrati subito nel 
vivo: Michael Tchaco, che insegna 
informatica alla Stanford University, 
ha presentato per la prima volta in I- 
talia la straordinaria esperienza asso¬ 
ciativa nata due anni or sono negli 
States, dove su iniziativa della Ap¬ 
ple si riunirono per la prima volta al¬ 
cune Università statunitensi. Nel gi¬ 
ro di sei mesi il successo spontaneo 
di questa iniziativa, chiamata Apple 
University Consortium, convinse la 
Apple a sostenere in maniera più tan¬ 
gibile lo sforzo “culturale” dei primi 
“pionieri”. Dapprima l'aiuto fu dato 
alle istituzioni consentendo acquisti 
di materiali a prezzi scontatissimi. 
L'apertura di questa possibilità agli 
studenti confermò dopo poco tempo 
che la strada era quella giusta. Ormai 
in quasi tutte le università il Macin¬ 
tosh è obbligatorio come può esser¬ 
lo un libro di testo; nella sola Stan¬ 
ford ben 7000 personal computer so¬ 
no già all'opera. 

La scelta di personal computer e 


non di terminali collegati con un 
mainframe è stata decisa per rendere 
più immediato il lavoro degli stu¬ 
denti: infatti se solo la metà degli 
studenti dovesse accedere al Word 
Processing sul mainframe i tempi di 
attesa per i collegamenti sarebbero 
insopportabili. All'introduzione del¬ 
l'ausilio informatico nello studio 
hanno fatto seguito i corsi di alfabe¬ 
tizzazione informatica. 

“Wheels for thè mind”: questo lo 
slogan ufficiale del consorzio e della 
pubblicazione periodica per gli asso¬ 
ciati, che riassume molto bene la fi¬ 
losofia dei prodotti Apple. 

Subito dopo, la tavola rotonda 
presieduta dal Prof. Gianni Degli 
Antoni ha visto illustri docenti di¬ 
scutere su “Personal Computer o 
Mainframe?”. L'argomento, come e- 
ra prevedibile, è stato solo spunto 
per parlare più ampliamente del pro¬ 
blema computer nella scuola, dove 
soprattutto si deve creare la massima 
collaborazione tra docenti, studenti e 
computer (attraverso il software). 
Questo comporta il problema del fee¬ 
dback: a tutti i livelli deve essere 
possibile ottenere dei risultati con¬ 
frontabili, se si vuol migliorare la 
qualità di questa collaborazione. 

Se poi il personal computer in 
prima battuta viene utilizzato solo 
per il word processing non c'è da 
scandalizzarsi: è comunque una pri¬ 
ma fase di informatizzazione che 
non può che dare maggior sicurezza 
allo studente nei riguardi della 
macchina. 

A proposito di mainframe, co¬ 



munque, si è detto che chi ha sem¬ 
pre vissuto l’informatica dall'interno 
del proprio camice bianco, si è senti¬ 
to depauperato daH’arrivo dei perso¬ 
nal: questo ha causato molte discri¬ 
minazioni e incomprensioni da supe¬ 
rare. In effetti con il personal c'è sta¬ 
ta una distribuzione di conoscenze di 
software che era del tutto impensabi¬ 
le con i mainframe, anche se è pro¬ 
prio sul software che si vengono a 
creare i maggiori problemi. Infatti 
se da una parte il personal ha un co¬ 
sto molto inferiore per quello che ri¬ 
guarda la parte hardware, dall'altra o- 
gni stazione di lavoro richiede la pro¬ 
pria dotazione di software. D'altron- 


106 










A sinistra: Gianni Degli Antoni, 
direttore dell'Istituto ai 
cibernetica dell'Università degli 
Studi di Milano, durante la sua 
relazione. 

Qui sopra esperti e operatori del 
settore, provenienti da tutta 
Italia, hanno seguito con 
interesse i lavori del congresso. 


de le ferree leggi di un mercato anco¬ 
ra limitato non consentono ai produt¬ 
tori di vendere il software a prezzi 
bassi, problema che si risolverà da 
solo sia con l'auspicata apertura di 
questo mercato anche in Italia sia 
con l'aiuto che possono dare i co¬ 
struttori di personal computer nella 
produzione di buon software a basso 
costo. La giornata dedicata ai proble¬ 
mi dell'informatica nell'Università è 
proseguita con altre due testimonian¬ 
ze. La prima è stata quella del Prof. 
Olof Wameryd, preside della facoltà 
di scienze sociali all'Università di 
Lund, in Svezia. L'esperienza dell'U¬ 
niversità di Lund si può considerare 
il cardine sul quale ruota la creazio¬ 
ne del Consordum Universitario Eu¬ 
ropeo a immagine dell'Apple Con- 
sortium creato in America. Il perso¬ 
nal computer sembra essere la rispo¬ 
sta alla naturale paura umana per le 
cose “più grandi di me”: il mainfra¬ 
me per il fatto stesso di non essere 
lì ma collegato con un cavo al termi¬ 
nale davanti al quale ci sediamo ci dà 
un senso di insicurezza (chissà dove 
vanno a finire le informazioni che in¬ 
serisco? chissà se il mio sapere che 
affido a questo terminale verrà salva- 


guardato dall'altrui curiosità?). Con 
il personal computer questo non suc¬ 
cede: ho lì tutto a portata di mano, 
nessuno può toccare il mio lavoro e 
quando ho finito, metto in borsa il 
mio dischetto e mi porto via il suda¬ 
to lavoro. All'Università di Lund, 
quindi in ambiente educadonal, que¬ 
sta filosofia è risultata vincente e lo 
dimostrano i 700 personal installati. 
L’ultimo intervento della giornata è 
stato quello del Prof. Franco Turrini 
del dipartimento di informatica del¬ 
l'Università di Pisa, che ha portato 
la testimonianza di chi deve insegna¬ 
re l'informatica con i nuovi strumen¬ 
ti come il personal. 

Infatti, in molti casi, finora l'in¬ 
formatica è stata insegnata per “e- 
sempi e chiacchere”, poiché gli stru¬ 
menti sperimentali erano grossi e co¬ 
stosi (leggi mainframe). I personal 
risolvono questo problema e sembra¬ 
no fatti apposta per creare allo stu¬ 
dente una valida base e consentirgli 
di assimilare i tre concetti base per 
chi vuole intraprendere questa attivi¬ 
tà: sintassi, semantica e metodo. 


La scuola media 

Il primo intervento della seconda 
giornata, dedicata alla scuola media e 
alle elementari, è stato quello del 
Prof. Olimpo, direttore dell'istituto 
per le tecnologie didattiche del CNR 
e ordinario di ingegneria del software 
all'Università di Genova. Il Prof. O- 
Iimpo ha brevemente illustrato co¬ 


me il piano nazionale consentirà l'in¬ 
troduzione dell'informatica nella 
scuola secondaria e superiore. La par¬ 
te più importante di questo piano è 
probabilmente quella della formazio¬ 
ne: è prevista, infatti, una fase che 
porterà in cinque anni ad avere tutto 
il corpo docente formato sulle appli¬ 
cazioni informatiche per la scuola. 
Resta però un problema per quanto 
riguarda le nuove leve di insegnanti 
che questa formazione dovranno ri¬ 
cevere direttamente dall'università: 
cosa che invece, almeno per il mo¬ 
mento, non avviene. 

Il Prof. Olimpo ha fatto anche 
un'escursione sul problema del so¬ 
ftware didattico che in Italia certo 
non abbonda. L'importante è che que¬ 
sto software, soprattutto quello in 
preparazione, sia chiaro e facile da u- 
tilizzare anche per gli insegnanti 
non specificamente formati. Un al¬ 
tro punto importante sul software è 
che sia corredato da una precisa gui¬ 
da didattica, consentendo comunque 
a chi interessato l'opportuno spazio 
per la sperimentazione. 

Subito dopo l’intervento del Prof. 
Olimpo, la parola è passata a Patri¬ 
cia Sturdivant, Deputy super inten- 
dent per la tecnologia allo Houston 
Indipendent School District. 

Fin dalle prime battute è stato su¬ 
bito chiaro che si stava scendendo 
su di un altro pianeta. 7000 compu¬ 
ter installati, una TV via cavo pro¬ 
pria, una software-house propria 
composta da 32 persone che studia¬ 
no software didattico nel caso di 
mancanze di specifici prodotti sul 
mercato, un centro proprio di manu¬ 
tenzione operante 24 ore su 24 con 
sostituzione del computer nel caso il 
tempo di riparazione sia superiore ai 
45 minuti, 1000 personal a disposi¬ 
zione degli studenti per essere porta¬ 
ti a casa (ma i genitori devono fare 
prima un corso di 12 ore), una bi¬ 
blioteca di 5000 (cinquemila!) pac¬ 
chetti software per Apple, diverse 
pubblicazioni periodiche, 340 istrut¬ 
tori per la formazione degli insegnan¬ 
ti, un dipartimento per la tecnlogia 
che consente di scartare le apparec¬ 
chiature superate e l’acquisizione dei 
prodotti più avanzati disponibili sul 
mercato, una mostra di tecnologia vi¬ 
sitata ogni anno da oltre 5000 perso¬ 
ne: questo un breve profilo del¬ 
l'attività del distretto scolastico di 
Houston, un'area dove è stato calco¬ 
lato che si parlano 97 lingue diffe¬ 
renti. Nella sua relazione Patricia 


107 













a[p[pOoscuola 




L'area espositiva 

Durante lo svolgimento del congresso è stato possibile per tutti i partecipan¬ 
ti un contatto dirètto con nuove soluzioni che software house e università hanno 
preparato per il mondo educational. Applicando vi offre una breve carrellata su 
alcuni di questi interessanti prodotti. 

• Orili -prod. Dartmouth College -configurazione: Macintosh 128K o 
512K, unità disco : esterna, stampante ImageWriter o LaserWriter (opzionali). 
Drill è un programma didattico, che grazie alla sua struttura estremamente sempli¬ 
ficata, alla sua flessibilità e al supporto della grafica, permette un impiego otti¬ 
mizzato anche a chi non conosce altri linguaggi. Per mezzo di pochi e semplici 
comandi, una ventina in tutto, consente di gestire fino a tre finestre contempora¬ 
neamente: una dove lo studente risponde alle domande che gli vengono poste, 
un'altra dove vengono visualizzati tutti gli help, e l’ultima nella quale appaiono 
figure e disegni esplicativi. Il programma va costruito interamente da MacWrite, 
per quanto riguarda i testi e da MacPaint per quanto rigurda la parte grafica. 

• TEX Preview - prod. Amsterdam Combined Universilies Computing Centre 
- configurazione: Macintosh 512. Si tratta di un programma che interpreta il fi¬ 
le binario DVI (DeVice Independent) generato dal TEX. TEX infatti è un program¬ 
ma per rimpaginazione e la stampa di testi essenziale per la manipolazione di 
testi scientifici ricchi di formule matematiche, altrimenti difficilmente lirìearizza- 
bili. L’output di TEX è appunto il file DVI che va inviato all'unità di stampa. 
TEX Preview; fornisce: la possibilità di simulare sul video: il risultato che si otter¬ 
rebbe con la fotocompositrice, facendo risparmiare lunghe attese per la stampa 
delle bozze. Il programma, guidato dai tipici comandi di Macintosh (menù pull- 
down, bottoni ecc.) offre inoltre la possibilità di osservare la pagina nella sua 
dimensione reale, grazie alla funzione “Zoom”. 

• Venn - prod. Dartmouth College - configurazione: Macintosh. E' un pro¬ 
gramma didattico che attraverso la diagrammazione secondo Venn fornisce un va¬ 
lido supporto per impadronirsi della logica. Il programma presenta sillogismi di 
varia ampiezza con i quali l'utente può esercitarsi nell'individuare le aree o i sot¬ 
toinsiemi die soddisfano le regole di una comunanza di caratteristiche. Il pac¬ 
chetto fornisce un'ottima base dì esercizio e di valutazione sulla casistica delle 
situazioni. 

• Conformai Maps - prod. ICS A/Rice University Huston USA - configurazio¬ 
ne: Macintosh 128K. E' un : programma didattico per applicazioni matematiche 
in ambito universitario. Il programma fornisce lo studio delle variabili comples¬ 
se e grazie all’utilizzo della grafica consente di visualizzare la mappatura del pia¬ 
no complesso su un contorno, permettendo di definire i contorni della trasforma¬ 
zione, agevolando la comprensione di funzioni di non immediata intuizione. 

• SIM - prod. Ecole : Sup. d'Elecricitè, Gif sur Yvette, Francia- configurazio¬ 
ne: Macintosh 128. E’ uno strumento essenziale per l'apprendimento e la proget¬ 
tazione delle reti logiche indicato per studi superiori e universitari. Il program¬ 
ma consente di simulare reti costituite da componenti elementari come porte 
AND, OR, NAND, NOR, eccetera. La costruzione interattiva e la presenza di più 
clock nel sistema consentono di verificare istante per istante il comportamento 
dell'intera rete. 

• SiAu II - prod. alias S.r.l - configurazione: Apple Ile, 128K 80 col., mo¬ 
nitor Ile, disk drive oppure Apple Ile, monitor Ile, stand Ile. E' un programma 
interamente in italiano per la creazione e la gestione di corsi didattici compute¬ 
rizzati. Il pacchetto è provvisto di un altro programma: Assistanf II che esegue 
i corsi precedentemente costruiti. E’ possibile costruire corsi per qualsiasi argo¬ 
mento e a ogni livello. Sono già disponibili una serie di corsi pianificati in una 
biblioteca: il Basic, la statistica, la ragioneria, eccetera. L'interfaccia utente è a- 
naloga all’applicativo AppleWorks sia nell'aspetto grafico sia nella funzionalità 
operativa. Lo studente viene guidato attraverso una serie di lezioni, per mezzo di 
pagine video, domande e illustrazioni. Il corso può essere utilizzato sia come e- 
sercitazione che come valutazione del livello di apprendimento. 

• The C.A.G.E - prod. P. Swann - configurazione: Apple Ile, monitor Ile, di¬ 
sk drive oppure Apple Ile, monitor Ile, stand Ile. E' un corso intensivo sulle 
strutture grammaticali inglesi. Il pacchetto è costituito da 2 dischi: “la frase no¬ 
minale semplice” e “la frase con il verbo indicativo” ciascuno con circa 2000 
domande con altrettante risposte, che impegnano lo studente per almeno 80 ore. 
Una potente caratteristica del programma è di fornire parallelamente domande su 
due tematiche diverse: l'inglese di tutti i giorni e quello tecnico scientifico. Ol¬ 
tre al software vengono forniti un dettagliato manuale bilingue e una copia del 
volume English Grammar di P. Swann. 

Improve Your English - prod. Didael - configurazione: Apple Ile, monitor 
Ile, disk drive oppure Apple Ile, monitor Ile, stand Ile. E’ un pacchetto progetta¬ 
to allo scopo di correggere gli errori più comuni di ordine grammaticale, orto¬ 
grafico e lessicale che commettono gli studenti italiani nell'apprendimento della 
lingua inglese. Il corso è strutturato in tre moduli separati, ognuno di 14 lezio¬ 
ni. Il primo conduce l’utente attraverso le stratture generali della lingua inglese, 
il secondo è dedicato soprattutto agli operatori del settore medico sanitario, il 
terzo a chi lavora in ambiente informatico. Delle 14 lezioni 7 sono dedicate alla 
grammatica e 7 allo spelling e alla comprensione di forme idiomatiche, per un 
totale di 14 ore di lezione per ciascun modulo. 


Sturdivant non si è limitata a espor¬ 
re questi dati, ma ha fatto un vero e 
proprio quadro della situazione del¬ 
l'informatica nella scuola primaria e 
secondaria, puntualizzandone gli a- 
spetti negativi e positivi. 

All'inizio di questa fase di infor¬ 
matizzazione (circa 5 anni fa) c'era u- 
na certa resistenza da parte degli inse¬ 
gnanti. Ma in breve tempo l'entusia¬ 
smo ha preso il sopravvento e tutti 
gli insegnanti hanno partecipato sen¬ 
za alcun compenso a questi corsi. In 
effetti il computer cambia anche i 
rapporti di forza in una struttura bu- 
rocraticae gerarchica come quella del¬ 
la scuola classica. E come il mana¬ 
ger che ormai utilizza l'informatica 
attraverso i programmi per lui studia¬ 
ti, così l'insegnante deve usare la te¬ 
cnologia, non insegnarla. 

In questa situazione si è accertato 
che gli studenti apprendono circa il 
30% in più grazie al computer. Ba¬ 
sti dire che ogni bambino del distret¬ 
to sa usare un personal: il data-base 
che sostituisce la biblioteca classica. 
Ora gli studenti delle scuole elemen¬ 
tari hanno delle conoscenze e delle 
capacità di utilizzo di questi sistemi 
superiori a quelle medie che si ri¬ 
scontravano tre anni fa tra gli studen¬ 
ti delle scuole superiori. 

La Prof.ssa Grazia Fassora, presi¬ 
de dell'Istituto tecnico commerciale 
E. Fermi di Pisa, ha illustrato poi 
l'esperimentodiinformatizzazioneef- 
fettuato alcuni anni fa presso l'Istitu¬ 
to tecnico di Pontedera (PI). I proble¬ 
mi affrontati, come si può ben im¬ 
maginare, erano ancora più nebulo¬ 
si, e le soluzioni possibili molto 
contenute. Tuttavia un attento stu¬ 
dio della realtà locale ha portato a ef¬ 
fettuare le scelte più giuste. Come, 
per esempio, la scelta dei personal 
computer al posto del mainframe, in 
una zona dove le aziende, in mag¬ 
gior parte medio piccole, si stavano 
indirizzando verso questo tipo di in¬ 
formatica. Il rammarico di Grazia 
Fassora è che la scuola nel campo 
della tecnologia resti comunque sem¬ 
pre un passo indietro, a meno che 
non sia sede di ricerca; ma questo lo¬ 
gicamente interessa esclusivamente 
le Università. 

Il Dott. Cacopardi ha poi portato 
la testimonianza del Ministero del la¬ 
voro nel campo della formazione pro¬ 
fessionale, che in Italia viene gestita 
da questo ministero e non da quello 
dell'istruzione. Negli istituti profes¬ 
sionali è in corso la sperimentazio- 


108 



mm 




m 



Apple University Consortium 

Le università che hanno adottato i personal computer Apple per le loro attività didattiche formano un consorzio al quale ap¬ 
partengono università americane, canadesi, europee e australiane. In linea di massima le università del proprio paese sono i nodi 
di questa rete presso i quali si può far capo per ricevere informazioni. Tuttavia presentiamo qui di seguito l'elenco completo di 
queste università, ricordando che solamente le unità educative (scuole, università, ecc.) sono autorizzate a contattare questi enti. 

BOSTON COLLEGE, Chestnut Hill, Boston MA02167 (Frank Campanella). 

BRIGHAM YOUNG UNIVERSITY, 167 TMBC bldg. Provo. UT 84602 (William Gardner). 

BROWN UNIVERSITY, Providence, RI 02912 (William S.Shipp). 

CARNAGIE MELLON UNIVERSITY, 5000 Forbes Avenue, Pittsburgh, PA 15213 (John P. Crecine). 

CITY UNIV. OF NEW YORK, 535 East 80th Street, New York, NY 10021 (Ira Fuchs). 

COLUMBIA UNIVERSITY, 612 West 115 Street, New York, NY 10025 (Brnce Gilchrist). 

CORNWELL UNIVERSITY, 223 Day Hall, Ithaca, NY 14853 (Kenneth King). 

DARTMOUTH COLLEGE, Kiewit Computation Center, Hanover, NH 03755 (William Y. Arms). 

DREXEL UNIVERSITY, Philadelphia, PA 19104 (Brian Hawkins). 

HARVARD UNIVERSITY, Science Center, Cambridge, MA 02138 (Lewis Law). 

NORTHWESTERN UNIVERSITY, Computing & Info Svcs, Rebecca Crown 2-119, Evanstone, IL 60201 (Peter Roll). 

PRINCETON UNIVERSITY, 3 Nassau Hall, Princeton, NJ 08544 (Richard R. Spies). 

REED COLLEGE, 3203 SE Woodstock Ave., Portland, OR 97202 (Ed McFarlane). 

RICE UNIVERSITY, Computer Services, Mudd Bldg - ICSA, Houston, TX 77251 (Pricilla Houston). 

STANFORD UNIVERSITY, Cypress Hall, Stanford, CA 94305 (Michel P. Carter). 

UNIVERSITY OF CHICAGO, Computer Center, 5737 University Ave., Chicago, IL 60637 (George R. Bateman). 

UNIVERSITY OF MICHIGAN, 5006 Fleming Adm. Bldg, Ann Atbor, MI 48109 (Gregory A. Marks). 

UNIVERSITY OF NOTRE DAME, 400 Administr. Bldg, Notte Dame, IN 46566 (Richard A. Spencer). 

UNIVERSITY OF PENNSYLVANIA, 208 C College Hall, Philadelphia, PA 19104 (David Stonehill). 

UNIVERSITY OF ROCHESTER, Computing Center, 727 Elmwood Ave., Rochester, NY 14620 (Charles Betz). 

UNIV. OF TEXAS AT AUSTIN, Data Processing Division, 26th Floor, Univ. Station Austin, Austin, TX 78713 (Robby Sim- 
pson). 

UNIVERSITY OF WASHINGTON, Academic Computing Ctr. HG-45, Seattle, WA 98105 (John Sobelowski). 

YALE UNIVERSITY, Computer Center, 175 Whitney Avenue, New Haven, CT 06520 (Grey Freeman). 

UNIVERSITÀ' CANADESI NEL CONSORZIO: 

University of Montreal, University of Toronto, University of Alberta, University of Manitoba, University of British Columbia, 
Simon Fraser University, York University. 

UNIVERSITÀ’ AUSTRALIANE NEL CONSORZIO: 

Sidney University, New Soth Wales Institute of Technology, Western Australia Institute of Technology, Wallongong Universi¬ 
ty, Melbourne University, Western Australia University, Adelaide University, Tasmania University, Australian National Univer¬ 
sity. 

UNIVERSITÀ' EUROPEE NEL CONSORZIO: 

AUSTRIA Univ. di Linz; BENELUX Univ. di Amsterdam, Univ. di Nimega, Univ. di Lovanio, Univ. di Statale di Liegi, Univ. 
di Namur, Libera Univ. di Bruxelles; FRANCIA National Defense Polytechnique; GERMANIA Univ. di Colonia; GRAN BRETA¬ 
GNA Univ. of Cambridge, Univ. of Aston, Univ. of Reading, Univ. of Glasgow, Univ. of London, Imperiai College, Queenmary 
College, Teesside Polytechnic, Open University; SCANDINAVIA Univ. di Copenaghen, Univ. di Lund; SPAGNA Univ. di Bil¬ 
bao, Univ. di Saragozza; SVIZZERA Univ. di Zurigo, Eidgenossischen Tecnischer Hochschule; ITALIA Univ. di Padova, Scuo¬ 
la Normale Superiore di Pisa. 


ne: il primo passo è stata una gara 
alla quale sono stati ammessi 40 pac¬ 
chetti di software didattico. Tra que¬ 
sti, 7 sono stati selezionati e testati 
durante lo scorso anno scolastico ne¬ 
gli istituti di 4 città italiane su 560 
allievi. A questo punto può essere ef¬ 
fettuata una scelta ponderata, anzi al¬ 
cuni pacchetti sono già stati messi a 
disposizione delle regioni che di fat¬ 
to gesticono questa attività didattica. 
Il ministero è inoltre molto attento 
a tutti i sistemi di comunicazione 
che potrebbero in futuro essere mol¬ 
to utili per la formazione “a di¬ 
stanza”. L'incontro è stato chiuso 
dalla tavola rotonda “Progettazione, 
sperimentazione, metodologia d'uso 
del software didattico” coordinata dal 
Prof. Lionello Cantoni, alla quale 
hanno partecipato esperti in produ¬ 
zione del software didattico. Come 
ha tenuto a sottolineare il Prof. Can¬ 
toni, l'evoluzione tecnologica per¬ 
mette ora la realizzazione di software 


con una migliorata interfaccia mac¬ 
china/uomo (vedi per esempio Ma¬ 
cintosh). Questo non deve essere 
mai dimenticato dai progettisti di so¬ 
ftware didattico. Alla fine dei lavori 
Sergio Nanni, amministratore delega¬ 
to della Apple Computer, ha breve¬ 


mente salutato i partecipanti, dando 
l'assicurazione che Apple Computer 
non abbandonerà mai, anzi incremen¬ 
terà sempre di più, i propri sforzi 
per aiutare la crescita del personal 
computer nella scuola a tutti i li¬ 
velli. Mauro Gandini 


In questi due giorni di lavoro a cui Applicando ha partecipato con 
molto interesse, è stato possibile raccogliere veramente un tesoro di i- 
dee ed esperienze. E’ certo che seppur tra mille difficoltà anche in Ita¬ 
lia qualcosa si sta muovendo nella giusta direzione. Applicando sin 
dai primi numeri ha dedicato una rubrica ai problemi dell'utilizzo dei 
personal computer Apple nell'attività didattica: questo impegno alla 
luce delle tendenze emerse a Pisa non può che essere confermato senza 
riserve. Oltre che Un veicolo di trasmissione delle informazioni, Ap¬ 
plicando vuole diventare anche una platea alla quale tutti gli addetti ai 
lavori si possono affacciare per esporre soluzioni applicative di inte¬ 
resse generale nell'ambiente educational. Per questo sollecitiamo tutti 
coloro che hanno preparato software specifici, lezioni interattive e al¬ 
tri materiali che utilizzano il computer come tool per l'insegnamento 
a tutti i livelli, a inviarci questi materiali per poter creare anche in Ita¬ 
lia come già in altri paesi un utile scambio di soluzioni. Da parte no¬ 
stra continua anche la ricerca all’estero di soluzioni proponibili e inte¬ 
ressanti per il mercato italiano. 


109 









qp[pffiscuola 

,OV> Visualizzazione di grafici tridimensionali? Rappresentazione 
c&s grafica di funzioni z = f(x,y)? Questo programma utilizza lo schermo 
' Hi-Res dell'Apple per generare grafica tridimensionale con la rimozione 
delle linee nascoste. Molto chiaro nelle istruzioni e breve, in Applesoft, 
permette inoltre di personalizzare la funzione e la prospettiva visualizzate. 


Per meglio 
gradire il gradiente 


Uno dei vantaggi dell'Apple è co¬ 
stituito dalla sua grafica in alta riso¬ 
luzione, che può essere utilizzata nel 
campo dell'arte o dell'architettura per 
presentare immagini in forma di 
proiezione o di prospettiva. Inoltre 
molti studenti di calcolo trovano dif¬ 
ficile visualizzaregrafici tridimensio¬ 
nali che esprimano i concetti di deri¬ 
vata parziale, gradiente e piano tan¬ 
gente. 

Il programma qui descritto illustra 
la geometria relativa alla visuale de¬ 
gli oggetti in proiezione e in pro¬ 
spettiva. Una sua importante applica¬ 
zione matematica è la rappresentazio¬ 
ne grafica delle funzioni z = f(x,y) 
con la rimozione delle linee nasco¬ 


ste, ed è appunto questo che viene 
presentato sotto forma di program¬ 
ma in Applesoft. 

Proiezione 
e prospettiva 

Per poter osservare su uno scher¬ 
mo un punto in uno spazio tridimen¬ 
sionale si deve trasformare il punto 
nel sistema di coordinate della gri¬ 
glia di schermo. La figurai mostra 
le relazioni geometriche. L'osservato¬ 
re si trova in (XE,YE,ZE), e per 
semplicità l'origine è posta al centro 
dello schermo. Tutti i punti sono 
proiettati sul piano di osservazione 


XE-YYE'X 

SQR(XE'XE+YE-YE) 

(XE‘XE+YE-YE)‘Z-(X-XE+Y-YE)-ZE 

SQR((XE*XE+YE‘YE)"(XE"XE+YE"YE+ZE*ZE)) 


da linee parallele alla linea di osser¬ 
vazione. Le equazioni riportate qui 
sopra determinano i punti U e V del¬ 
la figurai. Questi valori di U e V 
devono ora essere messi in scala per 
S e centrati sullo schermo di osserva¬ 
zione HGR2 (il termine V ha un me¬ 
no a causa della forma capovolta del¬ 
la videata dell'Apple): 

U = 140 + S * U 
V = 96 - S * V 


z 

x/ 

PROIEZIONE 

,(x,y, 2 ) 

z 

X 

y (x,y,z) 

PROSPETTIVA 

x / 

\ \ 

—\y7 \ \ 

\ 

X 

\ ~ ---- 

\ v XV' u \ 

\ ÌVv J 

piano divista 

\ vVtJ 

piano di vista 

\ (1-k)(x e ,y e j s T^r'— 

^ lx e ,y e ,z e ) 

Figura 1. Proiezione: relazioni geometriche. 

Figura 2. Prospettiva: relazioni geometriche. 


110 

















(1-K) _ 

A- (1 -(X‘XE+Y‘YE+Z*ZE) 
(XE*XE+YE*YE+ZE*ZE) 


A*(XE*Y-YE*X) 

SQR(XE*XE+YE*YE) 

A-((XE-XE-t-YE-YErZ-(X-XE-t-Y-YE)-ZE) 

SQR((XE*XE+YE*YE)*(XE*XE+YE'YE+ZE*ZE)) 


Listato 1 


1 

2 

3 

4 

5 

6 
7 

10 


REM 

REM 

REM 

REM 

REM 

REM 

REM 

TEXT 


LISTAT01 * 

DI RICHARD GOLDSTEIN 
COPYRIGHT (C) 1986 
BY APPLICANDO & 
MICROSPARC, INC. 


APPLE Ile 


APPLE Ile 


COPYRIGHT 1986 BY APPLICANDO 


SQR (SI):S3 = SQR (SI 


HOME : PRINT "* 

: PRINT : PRINT 

20 PRINT "LINEA DI VISTA:": INPUT "XE,YE, ZE=";XE,YE,ZE 
30 INPUT "SCALA=";S 
40 SI = XE * XE + YE * YE:S2 
S4 = 1 / (S2 * S3) 

50 HGR2 : HCOLOR= 3 
60 READ N: REM N=NUMERO DI LINEE 
70 FOR I = 1 TO N 
80 READ X,Y,Z: GOSUB 240 
90 U1 = 140 + S * U:V1 =96 - S * V 


ZE) : 


100 

READ 

X,Y,Z: GOSUB 240 

110 

U2 = 140 + S * U:V2 = 96 - S * \ 

120 

HPLOT 

U1,V1 TO U2,V2 

130 

NEXT 

I 

140 

DATA 

15 

150 

DATA 

0,0,0,4,0,0,4,0,0,4,2,0 

160 

DATA 

4,2,0,0, 2,0,0, 2, 0,0, 0,0 

170 

DATA 

0,0,0,0,0,2,4,0,0,4,0,2 

180 

DATA 

4,2,0,4,2,2,0,2,0,0,2,2 

190 

DATA 

0,0,2, 4,0,2,0,2, 2, 4,2,2 

200 

DATA 

0,0,2,0,1,3,0,1,3,0,2,2 

210 

DATA 

4,0,2,4,1,3,4,1,3,4,2,2 

220 

DATA 

0,1,3,4,1,3Listato 1 

230 

END 


240 

U = (XE * Y - YE * X) / S2 

250 

V - (SI * Z - (X * XE + Y * YE) 

260 

RETURN 


ZE) 


S4 


La figura 2 mostra le relazioni 
geometriche nella prospettiva. L’os¬ 
servatore è ancora situato a 
(XE,YE,ZE), l’origine è ancora al 
centro dello schermo e il piano di os- 
servazioneèancoraperpendicolare al¬ 
la linea vettoriale di visuale. Il pia¬ 
no di osservazione è perforato dalle 
linee che arrivano all’osservatore. E’ 
necessario un ulteriore parametro, 
K, per descrivere la relazione del pia¬ 
no con l’osservatore e con l'origine. 
Si ha K = 0 al punto in cui è l'osser¬ 
vatore e K = 1 all’origine. Un valore 
appropriato è situato in un qualche 
punto intermedio. Il punto (X,Y,Z) 
viene trasformato anche in questo ca¬ 
so nel piano di osservazione UV co¬ 
me (U,V) secondo i valori riportati 
nel riquadro qui sopra. 

Come in precedenza questi valori 
vengono messi in scala per S e cen¬ 
trati sullo schermo di osservazione 
HGR2. Nel programma di traccia¬ 
mento grafico tridimensionale S è 
stato fissato in modo che il grafico 
fosse il più grande possibile lascian¬ 
do l'origine al centro. 

U = 140 + S * U 
V = 96 - S * U 


I listati 

Il listato 1 illustra le formule da¬ 
te nella sezione sulla proiezione per 
disegnare una casa (che si vede prati¬ 
camente in tutti gli articoli sulla gra¬ 
fica tridimensionale). La subroutine 
delle linee 240-260 trasforma 
(X,Y,Z) in (U,V). Le istruzioni DA¬ 
TA delle linee 140-220 possono es¬ 
sere modificate o sostituite nel pro¬ 
gramma mediante INPUT da tastiera 
o input di file di testo sequenziale. 
La figura 3 è una veduta esemplifi¬ 
cativa della casa. E' bene che iniziate 
con un valore piccolo del fattore sca¬ 
lare S, perché non c'è stato alcun te¬ 
st inteso a vedere se U1,V1 e U2,V2 
stiano nell'arco 0-279 e 0-191. Un 
forte valore di S causerà un messag¬ 


gio d'errore di 11 .LE GAI. QUAN- 
TITY. 

Il listato 2 illustra le formule 
presentate nella sezione sulla pro¬ 
spettiva. La figura 4 è la stessa ca¬ 
sa vista in prospettiva. Tutte le li¬ 
nee parallele hanno punti di fuga. 
Questo listato differisce dal preceden¬ 
te solo nella linea 30 e nella subrou¬ 


tine 240-270. 

Il listato 3 (GRAFICA 3-D) è 
per le funzioni grafiche Z = F(X,Y) 
in forma di proiezione. La linea 290 
deve essere modificata per qualsiasi 
vostra funzione particolare. 

Le linee nascoste vengono rimos¬ 
se utilizzando un algoritmo di Tho¬ 
mas J. Wright, seguendo questa 


Listato 2 


REM 

REM 

REM 

REM 

REM 

REM 

REM 


LISTATO 2 

DI RICHARD GOLDSTEIN 
COPYRIGHT (C) 1986 
BY APPLICANDO S 
MICROSPARC, INC. 


******** 


10 

TEXT : 

HOME : 


PRINT : 

PRINT 

20 

PRINT M 

LINEA I 

30 

INPUT " 

SCALA=' 

40 

SI = XE 

* XE - 


4 = 1/ 

(S2 *£ 

50 

HGR2 : 

HCOLOR : 

60 

READ N: 

REM I 

70 

FOR I = 

1 TO I 

80 

READ X, 

Y, Z : G( 

90 

U1 = 140 + S 1 

100 

READ X 

,Y,Z: ( 

110 

U2 = 140 + S 

120 

HPLOT 

U1,V1 r 

130 

NEXT I 


140 

DATA 

15 

150 

DATA 

0,0,0,■ 

160 

DATA 

4,2,0,1 

170 

DATA 

0,0,0,1 

180 

DATA 

4,2,0,' 

190 

DATA 

0,0,2,' 

200 

DATA 

0,0,2,1 

210 

DATA 

4,0,2,■ 

220 

DATA 

0,1,3,' 

230 

END 


240 

A = (1 

- K) , 

250 

U = A 

* (XE 

260 

V = A 

* (S2 

270 

RETURN 


PRINT "** 


COPYRIGHT 1986 BY APPLICANDO 


;K 


+ YE * YE:S2 
S3) 3 

N=NUMERO DI LINEE 


SQR (SI):S3 


SQR (SI + ZE * ZE) :S 


* U:V1 = 96 - S * 
GOSUB 240 
* U:V2 = 96 - S 


, 0 , 0 , 4 , 2,0 

, 2 , 0 , 0 , 0,0 


4,2,2,0,2,0,0,2 
4,0,2,0,2,2,4,2 
0,1,3,0,1,3, 0, 2 
4,1,3,4,1,3, 4,2 
4, 1,3 


(1 - (X 
Y - YE * 
S2 * Z - 


1 XE + Y 
X) / S2 
(X * XE 


YE + Z * 
Y * YE) 


ZE) / (S3 * S3)) 


ZE) 


S4 




■■ 


111 




























Listato 3 


afeMBscuolai 




Figura 3. Veduta 
esemplificativa della casa. 

] RUN 

LINEA DI VISTA: 

XE,YE,ZE=5,10,3 
SCALA=25 



semplice procedura: 

1. Cominciare dall’orlo più vicino 
all’osservatore. 

2. Siano H(I) e L(I) 
rispettivamente il valore massimo e 
il valore minimo sull'asse verticale 
per la posizione orizzontale I. 

3. Congiungere i segmenti disco¬ 
sti di un passo dall'osservatore lun¬ 
go la linea appena tracciata. Se en¬ 
trambi gli estremi sono visibili con¬ 
giungere. Se entrambi gli estremi so¬ 
no invisibili saltare questo segmen¬ 
to. Se è visibile un estremo testare 
ogni punto intermedio a confronto 
con le matrici L e H finché si trova 


io 

20 

30 

40 

50 

60 

70 

80 

90 

100 

110 

120 

130 

140 

150 

160 

170 

180 

190 

200 

210 

220 

230 

240 

250 

260 

270 

280 

290 

300 

310 

320 

330 

340 

350 

360 

370 

380 

390 


REM ************************ 

REM * GRAFICA 3D * 

REM * DI RICHARD GOLDSTEIN * 

REM * COPYRIGHT (C) 1986 * 

REM * BY APPLICANDO & * 

REM * MICROSPARC, INC. * 

REM ************************ 

TEXT : HOME : PRINT "** COPYRIGHT 1986 BY APPLICANDO 
PRINT : PRINT 
DIM H(279),L(279) 

MM = 1E10 :UH = - MM: UL = MM: VH = - MM: VL = MM 


DOS 3.3 


APPLE Ile 
APPLE Ile 


FOR I = 0 TO 279:L(I) = 191: NEXT 

PRINT "LINEA DI VISTA:": INPUT "XE, YE, ZE=";XE,YE,ZE 

SI = XE * XE + YE * YE:S2 = SQR (SI):S3 = SQR (SI + ZE * ZE) : 

S4 = 1 / (S2 * S3) 

INPUT "M=";M: INPUT "N=";N 
DIM X (M) ,Y(N) ,R(M,N,1) 

INPUT "XMINORE =";XL: INPUT "XMAGGIORE=";XH: INPUT "YMINORE = 

";YL: INPUT "YMAGGIORE=";YH 

DX = (XH - XL) / M:DY = (YH - YL) / N 

X0 = XH: IF XE < 0 THEN DX = - DX:X0 = XL 

Y0 = YH: IF YE < 0 THEN DY = - DY:Y0 = YL 

CX = 140:CY = 96 

FOR I = 0 TO M:X(I) = X0 - I * DX: NEXT 
FOR J = 0 TO N:Y(J) = Y0 - J * DY: NEXT 
FOR I = 0 TO M: FOR J = 0 TO N 
X = X (I) :Y = Y ( J) 

REM *** 

REM * FUNZIONE SOSTITUIBILE * 

REM ** SEGUE Z = F(X,Y) ** 

REM *** 

Z = EXP ( - X * X - Y * Y) 

REM *** 

REM * * * 

GOSUB 890 

R (I, J, 0) = U:R(I,J,1) = V: GOSUB 1420 
NEXT J: VTAB 14: PRINT "I="; I ,"MAX=";M: NEXT I 
REM S=F ATTORE DI SCALA 
S = MM: IF UL = 0 THEN 380 

SO = 139 / ABS (UL): IF SO < S THEN S = SO 
IF UH = 0 THEN 400 

SO = 139 / ABS (UH): IF SO < S THEN S = SO 


Applicando a portata di mano 



E' disponibile il raccoglitore di Applicando e gli indici su 
dischetto degli anni 1983/84/85. Ogni raccoglitore 
consente di archiviare le annate 1983 e 1984 insieme 
oppure i numeri del 1985. Ordina subito i tuoi 
raccoglitori: riceverai in omaggio un numero arretrato di 
Applicando a tua scelta (valore L. 7.000) per ogni 
raccoglitore ordinato ( n.b. i numeri 1 e 2 sono esauriti). 



Sì, voglio avere Applicando sempre 
a portata di mano. Inviatemi: 

□ N...raccoglitori per 

Applicando a L. 18.000 cadauno 
In omaggio inviatemi l'arretrato/i 
N.(1 e 2 esauriti) 

□ Disco indici 

□ per Apple il a L.5.000 

□ per Macintosh a L. 10.000 
(utilizzabile con MacWrite) 

Vi invio L.a mezzo 

□ assegno non trasferibile 
allegato intestato a Editronìca srl 

□ versamento su ccp N. 19740208 
Editronica srl Corso Monforte 39 
20122 Milano di cui allego ricevuta 

Nome. 

Cognome. 

Via. 

Cap.Prov. 


mpilare. ritagliare e inviare in busta chiusta allegando il pagamento a Editronica srl - Corso Monforte 39 - 20122 Milano 

































400 IF VL = 0 THEN 420 

410 SO « 95 / ABS (VL): IF SO < S THEN S = SO 
420 IF VH - 0 THEN 450 

430 SO = 95 / ABS (VH): IF SO < S THEN S = SO 
440 REM LOCALIZZAZIONE IN COORDINATE HGR2 
450 FOR I = 0 TO M: FOR J = 0 TO N 

460 R(I,J,0) = INT (S * R(I,J,0) + CX) :R(I, J, 1) - INT (S * R(I,J, 

I) + CY) 

470 NEXT J: NEXT I 

480 REM INIZIO DELLA GRAFICA 

490 HGR2 : HCOLOR= 3 

500 IF ABS (XE) < ABS (YE) THEN 670 
510 FOR I » 0 TO M 

520 REM DISEGNA LE X LINEE FISSATE 
530 FOR J = 1 TO N 

540 U1 - R(I,J - 1,0) :V1 - R (I, J - 1,1) :U2 = R(I,J,0):V2 = R(I,J,1) 

550 GOSUB 950: REM TEST DI VISIBILITÀ' E PLOT 
560 GOSUB 1220: REM AGGIORNA I VETTORI H, L 
570 NEXT J 
580 IF I - M THEN 650 

590 REM DISEGNA I SEGMENTI DELLE Y LINEE FISSATE 
600 FOR J = 0 TO N 

610 U1 = R (I, J, 0) :V1 = R(I, J, 1) :U2 = R(I + 1,J,0):V2 - R(I + 1,J,1) 

620 GOSUB 950: REM TEST DI VISIBILITÀ' E PLOT 

630 GOSUB 1220: REM AGGIORNA I VETTORI H,L 

640 NEXT J 

650 NEXT I 

660 GOTO 820 

670 FOR J = 0 TO N 

680 REM DISEGNA LE Y LINEE FISSATE 
690 FOR I = 1 TO M 

700 U1 - R (I - 1, J, 0) :V1 = R (I - 1, J, 1) :U2 = R(I,J,0):V2 - R(I,J,1) 

710 GOSUB 950 
720 GOSUB 1220 
730 NEXT I 

740 IF J » N THEN 810 

750 REM DISEGNA I SEGMENTI DELLE X LINEE FISSATE 
760 FOR I = 0 TO M 

770 U1 - R (I, J, 0) :V1 = R(I,J,1):U2 - R(I,J + 1,0):V2 - R(I,J + 1,1) 

780 GOSUB 950 
790 GOSUB 1220 
800 NEXT I 
810 NEXT J 

820 PRINT CHRS (7): INPUT "OUTPUT SU CARTA (S/N)?";Q$: IF QS < > 

(Continua) 


il primo punto sopra o sotto il grafi¬ 
co completato e congiungere la parte 
visibile. 

4. Disegnare rette parallele all'orlo 
originale del passo 1, saggiando o- 
gni segmento di linea come nel pas¬ 
so 3, fino a quando viene disegnato 
l'orlo finale, o altrimenti tornare al 
passo 3. La figura 5 mostra l’ordi¬ 
ne di costruzione. 

Secondo l'algoritmo di Thomas 
Wright il tempo dovrebbe essere pro¬ 
porzionale a M*N. Per un grafico di 


20x20 l'esecuzione delle linee 80- 
470 avviene in circa due minuti. Vie¬ 
ne dato a linea 340 un valore pro¬ 
gressivo di I (non è simpatico che il 
computer sembri bloccato). Il grafi¬ 
co di 20x20 richederà circa quattro 
minuti in HGR2. Due esempi di 
realizzazione sono visibili in 
figura 6 e in figura 7. 

Se siete interessati a qualche 
variazione, tenete conto che: 

1. Si può modificare la linea 290 
per qualsiasi nuova funzione. 



2. Si possono trovare le vedute in 
prospettiva cambiando la subroutine 
890. 

3. Si possono modificare le linee 
830-850 per diversi tipi di stam¬ 
pante. 

4. Battete LOMEM: 24576 se M 
e N sono più grandi di circa 25x25. 

Struttura 
del programma 

Ecco l'elenco delle principali linee 
e subroutine. 

Linee 80-220: Inizializzano i valo¬ 
ri, immettono i valori e predispo¬ 
ngono le matrici X e Y. 

Linee 230-340: Valutano la funzio¬ 
ne e trovano le coordinate U,V. 
Linee 360-470: Calcolano il massi¬ 
mo possibile e trasformano in coor¬ 
dinate HGR2. 

Linee 510-650: Algoritmo da usare 
se è più vicino l'asse Y. 

Linee 670-810: Algoritmo da usare 
se è più vicino l'asse X. 

Linea 820: Si avrà un suono di cam¬ 
panello quando viene chiesto se si 
vuole usare la stampante. 

Linee 830-850: Se S (sì) viene stam¬ 
pato un grafico sull'Apple Silen- 
type. 

Subr. 890: Trasformazione di 
(X,Y2) in (U,V). 

Subr. 950: L’algoritmo di Wright 
per la rimozione delle linee na¬ 
scoste. 

Subr. 1220: Aggiorna le matrici H e 
L. 

Subr. 1370: Trova il punto più a si¬ 
nistra sulla linea. 

Subr. 1420: Trova i valori estremi 
nelle coordinate U,V prima di mette¬ 
re in scala. 

Di seguito, ecco inoltre l'elenco 
delle variabili utilizzate. 



113 





















Figura 6. Grafico ottenuto 
inserendo i valori specificati. 

FUNZIONE: Z=F(X,Y)=EXP(-X*X-Y*Y) 

LINEA DI VISTA: 

XE,YE,ZE-2,1,1 



Figura 7. Grafico ottenuto dai 
valori specificati. 

FUNZIONE: Z=F(X,Y)=SIN(X)*SIN(Y) 


LINEA DI VISTA 
XE,YE,ZE=l,-2,1.5 
M=20 
N=20 

XMINORE= -6.2832 

XMAGGI0RE=6.2832 
YMINORE= -6.2832 

YMAGGIORE=6.2832 



"S" THEN END 
830 PR# 1 

840 PRINT : POKE - 12524,0: POKE - 12525,64: PRINT CHR$ (17): PR 
# 0 

850 TEXT : END 
860 REM *** 

870 REM * SUBROUTINE DI TRASFORMAZIONE * 


880 

REM *** 





890 

U = (XE * 

Y - YE 

* X) 

/ S2 


900 

V = (ZE * 

(X * XE 

, + Y 

* YE) 

- 

910 

RETURN 





920 

REM *** 





930 

REM * ALGORITMO 

DI WRIGHT 

* 

940 

REM *** 





950 

TI = 0:T2 

- 0 :G1 

= 0:G2 = 0 


960 

IF VI > 

= H(Ul) 

THEN 

TI = 

1 

970 

IF V2 > 

= H(U2) 

THEN 

T2 = 

1 

980 

IF VI < 

- L (Ul) 

THEN 

Gl = 

1 

990 

IF V2 < 

- L(U2) 

THEN 

G2 = 

1 


1000 IF TI = 1 AND T2 = 1 THEN HPLOT U1,V1 TO U2,V2: RETURN 

1010 IF Gl = 1 AND G2 - 1 THEN HPLOT U1,V1 TO U2,V2: RETURN 

1020 IF TI + T2 + Gl + G2 - 0 THEN RETURN 

1030 GOSUB 1370 

1040 IF KM = KX THEN 1160 

1050 FI = 0:F2 = 0 

1060 FOR K = KM TO KX 

1070 VK = VM + (VX - VM) * (K - KM) / (KX - KM) 

1080 IF VK > H(K) OR VK < L(K) THEN U1 = K:V1 = VK:F1 = 1:K = KX 

1090 NEXT 

1100 FOR K = KX TO KM STEP - 1 

1110 VK = VM + (VX - VM) * (K - KM) / (KX - KM) 

1120 IF VK > H(K) OR VK < L (K) THEN U2 = K:V2 = VK:F2 = 1:K = KM 

1130 NEXT 

1140 IF FI - 1 AND F2 = 1 THEN HPLOT U1,V1 TO U2,V2 
1150 RETURN 

1160 IF VX > H (Ul) THEN HPLOT U1,H(U1) TO U1,VX: RETURN 

1170 IF VM < L(Ul) THEN HPLOT U1,L(U1) TO U1,VM 

1180 RETURN 
1190 REM *** 

1200 REM * AGGIORNA I VETTORI H E L * 

1210 REM *** 

1220 IF VI > H (Ul) THEN H(U1) = VI 

1230 IF V2 > H(U2) THEN H(U2) = V2 

1240 IF VI < L(Ul) THEN L(U1) = VI 

1250 IF V2 < L(U2) THEN L(U2) = V2 

1260 IF ABS (Ul - U2) < =1 THEN RETURN 

1270 GOSUB 1370 

1280 FOR K = KM + 1 TO KX - 1 

1290 VK = VM + (VX - VM) * (K - KM) / (KX - KM) 

1300 IF VK > H(K) THEN H(K) = VK 
1310 IF VK < L(K) THEN L (K) = VK 
1320 NEXT K 
1330 RETURN 
1340 REM *** 

1350 REM * CALCOLA IL PUNTO PIU' A SINISTRA DELLA LINEA * 

13 60 REM *** 

1370 KM = U1:KX = U2:VM = VI: VX = V2 : IF KM > KX THEN KM = U2:KX = 
Ul :VM = V2:VX= VI: RETURN 
1380 RETURN 

13 90 REM *** 

14 00 REM * CALCOLA IL VALORE ESTREMO IN COORD. U,V PRIMA DI EFFETT 

UARE LA SCAL * 

1410 REM *** 

1420 IF U > UH THEN UH = U 

1430 IF U < UL THEN UL = U 

1440 IF V > VH THEN VH = V 

1450 IF V < VL THEN VL = V 

1460 RETURN 


XE, YE, ZE: Coordinate dell'osser¬ 
vatore. 

M: Numero delle partizioni parallele 
all'asse X. 

N: Numero delle partizioni parallele 
all'asse Y. 

XLOW: Valore minimo di X. 
XHIGH: Valore massimo di 
X.YLOW: Valore minimo di Y.YHI- 
GH: Valore massimo di Y. 
MATRICI 

X: Insieme dei valori X. 

Y: Insieme dei valori Y. 

R: Insieme delle coordinate U,V da 
tracciare. 

L: Insieme dei valori minimi nella 
fascia orizzontale 0-279 dell'Apple 
fin qui tracciati. 

H: Insieme dei valori massimi nella 
fascia orizzontale 0-279 dell'Apple 
fin qui tracciati. 


Bibliografia 

essenziale 

Se desiderate approfondire l'argo¬ 
mento della grafica tridimensionale 
computerizzata, infine, potete fare 
riferimento ai seguenti testi: 

Foley, J.D. e A. Van Dam, Funda- 
mentals of Interactive Computer Gra¬ 
phics, Addison-Wesley Publishing 
Co., Reading, Mass., Die. 1982 
Wright, Thomas J. A, Two-Space 
Solution to thè Hidden Line Pro- 
blem far Plotting Functions of Two 
Variables, I.E.E.E. Transactions on 
Computers, Voi. C-22, N. 1, Gen. 
1973, pp. 28-33. 


Questo programma è disponibile 
su dischetto. L'elenco, i prezzi 
e le modalità d'ordine di questo e 
degli altri dischetti disponibili sono ! 
riportati nella rubrica Disk Service. ! 


© ByNibblet 


114 




















un telefono anche al tuo computer 



Personal computer 


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L'accoppiatore acustico CX-21 del¬ 
la Epson è uno strumento conveniente e 
affidabile dalle grandi prestazioni che 
dà la nuova dimensione delle telecomu¬ 
nicazioni al vostro computer. 

Il CX-21 funziona a batterie ricarica¬ 
bili ed è particolarmente adatto ai per¬ 
sonal computer portatili, come il PX-8 e 
HX-20, per esempio. 

Per accedere alle informazioni di 
una banca dati, o più semplicemente 
per comunicare con un altro computer 
basta inserire la cornetta e comporre il 
numero telefonico corrispondente. 

Leggero, compatto, elegante ed af¬ 
fidabile il CX-21 è progettato per adat¬ 
tarsi a tutti gli apparecchi telefonici e 
consentire lo scambio rapido e sicuro di 
programmi e dati. 



Caratteristiche 

- Realizzato con speciali circuiti inte¬ 
grati CMOS 

- Funzionamento a batterie NiCd ricari¬ 
cabili 

- Funzionamento full-duplex o half-du- 
plex 

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sec. 

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- Dimensioni 297x95x42 mm 

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Accoppiatore acustico 




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/'EPSQN'N 

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20124 Milano - Via Tirrt^pg -'Tel. 02-6709136-7-8-9-0 
40121 Bologna - Via Pietratftéllara, 65 A/B - Tel. 051-273686 
35128 Padova - Via Pellizzo, 23/9 int. 4/U - Tel. 049-8070870 
00199 Roma - Via Asmara, 58 - Tel. 06-8395766 


















































aptpmscuola 



Prosegue la divulgazione del software del progetto Seraphim. 
Questa volta è il momento delle verifiche: di scena infatti è un vero 
e proprio trivia di chimica per testare la preparazione degli studenti. 
Attenzione, però: le domande le fa l'interrogato! 


Se con la chimica 
si può giocare 


Quando si parla di verifiche agli 
studenti vengono sempre in mente 
compiti scritti e interrogazioni a tap¬ 
peto. Con l'impiego dei computer, 
invece, si può parlare ora di autoveri¬ 
fiche che hanno il vantaggio di svol¬ 
gersi anche senza la partecipazione fi¬ 
sica dell'insegnante. Un programma 
di autoverifica ha infatti lo scopo e 
il pregio di costringere lo studente a 
rendersi conto della propria prepara¬ 
zione (o impreparazione) e quindi di 
indirizzarlo verso un approfondimen¬ 
to mirato, ottimizzando il tempo e 
la fatica dello studio. 


Undici domande 

Questo programma, prendendo 
spunto dai popolari giochi di quiz, 
può essere definito un trivia di chi¬ 
mica. In questo caso tuttavia è lo 
studente che fa le domande al compu¬ 
ter per arrivare, in base alle risposte, 
a dedurre il nome di un elemento del¬ 
la tavola periodica. Le idee in esso 
contenute e la flessibilità dell'inte¬ 
laiatura principale lo rendono, con le 
dovute modifiche, adattabile a qual¬ 


siasi materia. Lo studente che fa gira¬ 
re questo programma deve individua¬ 
re un elemento utilizzando alcune in¬ 
formazioni che gli vengono fomite 
dal calcolatore. Queste informazioni 
derivano da una lista di 11 domande, 
ma il calcolatore risponde soltanto a 
quattro di esse, liberamente scelte 
dallo studente. Per rispondere bene 
occorre quindi non solo una certa co¬ 
noscenza del sistema periodico, ma 
anche la capacità di selezionare bene 
le richieste al calcolatore in modo da 
ottenere delle informazioni che, com¬ 
binate insieme, consentano di indivi¬ 
duare l'elemento. Seguiamo ora cosa 
fa il calcolatore; la prima operazione 
è la lettura della banca dati che inizia 
alla riga 8000 e termina alla 9210; 
la lettura è effettuata con un ciclo 
FOR-NEXT (linee 9810 e 9820); si 
crea così la matrice S(A,N) in cui A 
va da 1 a 12 ed N da 1 a 36; A ed N 
rappresentano rispettivamente una 
proprietà dell'elemento (espressa 
sempre con un numero) e il numero 
d'ordine in cui il calcolatore legge le 
varie proprietà dei 36 elementi conte¬ 
nuti nella sua banca dati. Da notare 
che anche proprietà non esprimibili 


con un numero, quali per esempio la 
distinzione fra metallo, non metallo 
eccetera, vengono espresse da un co¬ 
dice numerico assegnato dall'autore 
(per esempio alle righe da 8200 a 
8210). 

Come funziona 

Va segnalato che la serie di varia¬ 
bili S(12,N) contiene il numero ato¬ 
mico dell'elemento che ovviamente 
non è a disposizione dell'utente. Nel¬ 
la subroutine 5000 viene generato 
un numero casuale N e si pone B(N) 
uguale ad S(12,N), individuando co¬ 
sì il numero atomico dell'elemento; 
la subroutine continua poi con l’asse¬ 
gnazione di un codice numerico per 
l'elemento scelto che, dopo essere 
stato segnalato dal computer, non 
viene più utilizzato; può darsi che 
l'autore avesse in mente una qualche 
utilizzazione: la creazione di un file 
permanente di codici e risposte a uso 
dell’insegnante, per esempio; infine 
la riga 5095 pone la variabile B pari 
ad N. A questo punto il calcolatore è 
pronto a rispondere alle quattro do¬ 
mande che lo studente sceglie scri¬ 
vendo semplicemente il numero A 
della domanda. A seconda della do¬ 
manda scelta (linee 1015 e 1020) il 
calcolatore va a trovare la risposta 
esatta; se questa è un numero (per 
esempio alla riga 1100) basta inseri¬ 
re il valore della variabile S(A,B) al¬ 
l’interno di una istruzione PRINT; 
se la risposta non è un numero oc¬ 
corre decodificare il valore di S(A,B) 
e poi costruire la frase più opportu¬ 
na; questo tipo di procedura è 
visibile nelle righe fra 1300 e 1390. 


Il progetto Seraphim è sorto negli Stati Uniti allo scopo di diffondere 
e stimolare l'impiego del computer neliinsegnamento della chimica. 
Nel progetto è inserita la Divisione di Didattica Chimica, che ne cura 
la distribuzione nelle scuole italiane interessate. L’intero software, co¬ 
stituito da 44 programmi didattici e da 10 utility, è scritto per calcola¬ 
tori Apple. L'iniziativa non si prefigge scopi di lucro: i dischetti, con¬ 
tenenti diversi programmi, sono in vendita a 7.000 lire + Iva ciascuno. 
Per ogni ulteriore informazione sul progetto e sulle modalità di acqui¬ 
sto dei dischetti rivolgersi al Prof. Giuseppe Irmorta, Istituto Chimico 
“Ciamician", Via Selmi 2, 40146 Bologna. I programmi pubblicati da 
Applicando sono invece aggiunti nei dischetti del Disk Service, senza 
maggiorazione di prezzo. 




116 










ProDOS 


APPLE Ile 


Listato Quiz di chimica 

APPLE Ile 

11 GOSUB 7000 

12 C = 0 

13 DIM 5(14,100) : DIM B(100) 

14 VTAB (10): PRINT "C'E 1 
NE?" 

15 INPUT "S/N ZZ$: IF 

PP = 5 

16 PRINT : PRINT : PRINT 

17 INPUT "HAI BISOGNO DI ISTRUZIONI? (S/N) ";ZZ$ 

18 IF LEFTS (ZZ$,1) = "S" THEN GOSUB 6000 

19 FOR ZZ = 1 TO 600: NEXT ZZ: HOME 

30 PRINT "RICORDA CHE RISPONDERÒ'SOLO A 4 DOMANDE 


DIM S$ (14,100) 

UNA STAMPANTE IN FUNZIO 


LEFTS (ZZ$,1) 


"S" THEN 


35 PRINT : PRINT "CIO' MI FARA' CAPIRE SE SEI UN 


37 

38 

40 

45 

50 

55 

56 
60 
62 

64 

65 

66 
68 

70 

71 

72 


73 

74 

75 

76 
90 
92 
99 

1000 

1005 

1010 

1015 

1020 

1100 


IN CHIMICA!" 

PRINT "ABBI PAZIENZA U 


NON T 


PRINT " VERO": PRINT " DRAGO": P 

RINT " 

PRINT : PRINT : PRINT 
N MOMENTO" 

PRINT : PRINT "NON TOCCARE NULLA FINCHE' 

ORNO !" 

GOSUB 8000:C = C + 1 
GOSUB 5000 
GOSUB 9900 
HOME : VTAB (21) 

VTAB 21 

PRINT "IN OGNI MOMENTO PUOI VEDERE L’ELENCO" 
PRINT "DELLE DOMANDE BATTENDO 99" 

C2 = 1 
POKE 35,20 
HOME 

IF C > 4 THEN GOSUB 3000 

VTAB (18): INPUT "A QUALE DOMANDA DEVO RISPOND 
ERE? ";A 

IF A = 99 THEN GOTO 73 
IF A < 1 OR A > 11 OR A < 

INT "TRA 1 E 11, PREGO 
EXT ZZ: HOME : GOTO 55 
VTAB (C2) 

PRINT "#"C 
GOSUB 1000 

PRINT CHRS (4);"PR#0" 

VTAB (18): CALL - 868 

FOR TT = 1 TO 800: NEXT TT: GOTO 68 

END 

REM BANCA DELLE DOMANDE 

IF A = 99 THEN GOSUB 4000: GOTO 2995 

IF PP > 4 THEN PRINT CHRS (4);"PR#1": PRIN 

T CHRS (9);"80N": PRINT CHRS (9);"I" 

IF A = 11 THEN GOTO 2100 

ON A GOTO 1100,1200,1300,1400,1500,1600,1700 
,1800,1900,2000 

PRINT "IL SUO PUNTO DI FUSIONE E' "S(A,B): P 
RINT " GRADI CENTIGRADI (+-10)" 

GOTO 2999 


> INT (A) THEN PR 
FOR ZZ = 1 TO 600: N 


1200 

PRINT "I CHIMICI LO 

CHIAMANO UN 



1210 

IF S (A, B) = 1 

THEN 

LET 

S$ (A, B) 

= 

"METALLO" 

1220 

IF S (A, B) = 2 
LO" 

THEN 

LET 

S$(A, B) 


"NON-METAL 

1230 

IF S (A, B) = 3 

U »• 

THEN 

LET 

S$ (A, B) 

= 

"METALLOID 

1240 

Ci 

IF S (A, B) = 4 

p » 

THEN 

LET 

S$ (A, B) 

= 

"GAS NOBIL 

1245 

L 

IF S(A,B) = 5 

THEN 

LET 

S$(A,B) 

= 

"..IMPOSSI 


BILE DA DEFINIRE!!" 





1250 

PRINT S$(A,B) 






1299 

GOTO 2999 






1300 

PRINT "LA FORMULA DEL SUO PIU' 

COMUNE (STABI 


1310 

1320 

1330 

1335 

1340 

1345 

1350 

1355 

1360 

1365 

1370 

1375 


1390 

1399 

1400 


LE) " 

PRINT " OSSIDO E’"; 

ON S(A,B) GOTO 1330,1335,1340,1345,1350,1355 
,1360,1365,1370,1375 


"X203" 
"X02": 
"X203" 
"X03": 
"X207" 


SS (A, B) 

SS(A, B) = 

SS (A, B) = 

SS(A, B) = 

SS(A, B) = 

SS(A, B) = 

SS(A, B) = 

SS(A, B) = 

SS(A, B) = 

EGLIERE" 

SS(A, B) = 

I": PRINT "PUÒ' 

390 

PRINT SS(A,B) 

GOTO 2999 

PRINT "CI SONO "S(A,B)" NEUTRONI NEL SUO PIU 

(Continua) 


X20": GOTO 1390 
"XO": GOTO 1390 

GOTO 1390 
GOTO 1390 
GOTO 1390 
GOTO 1390 
GOTO 1390 
...NON NE HA!!": GOTO 1390 
NE HA TANTI CHE NON SO QUALE SC 


VERAMENTE IN QUESTO CASO NON S 
PARLARE DI OSSIDI!!": GOTO 1 





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117 





















bum 


1410 

PRINT " ABBONDANTE ISOTOPO." 

1499 

GOTO 2999 



1500 

PRINT "IL 

GAS 

NOBILE CHE LO PRECEDE E* "; 

1520 

ON S (A, B) 

GOTO 

1530,1535,1540,1545,1550,1555 

1530 

SS(A,B) = 

"HE" 

: GOTO 1590 

1535 

SS(A, B) = 

"NE" 

: GOTO 1590 

1540 

SS(A,B) = 

"AR" 

: GOTO 1590 

1545 

SS(A,B) = 

"KR" 

: GOTO 1590 

1550 

SS(A, B) = 

"XE" 

: GOTO 1590 

1555 

SS(A, B) = 

"NESSUNO!!": GOTO 1590 

1590 

PRINT SS(A,B) 


1599 

GOTO 2999 



1600 

PRINT "IL 

SUO 

RAGGIO COVALENTE (IN A) VARIA 


TRA" 



1605 

QQ - S(A,B) - 

.1 

1610 

PRINT " 

"QQ" 

E "QQ + .2 

1699 

GOTO 2999 



1700 

PRINT "LA 

SUA 

MASSA ATOMICA APPROSSIMATA ALL 


A": INVERSE : PRINT "PRIMA CIFRA DECIMALE";: 
NORMAL 

1710 PRINT " E' XXX."; 

1720 IF S(A / B) - 0 THEN S$(A,B) = "0, CIOÈ' ZERO! 

1725 IF S(A,B) = 9 THEN S$(A / B) = "X X NON E 1 Z 

ERO! " 

1730 INVERSE : PRINT S$(A,B): NORMAL 

1799 GOTO 2999 

1800 PRINT "IL NUMERO DI PROTONI PER OGNI ATOMO E 

1810 IF S(A,B) = 2 THEN S$(A,B) = "PARI" 

1820 IF S(A,B) = 1 THEN S$(A,B) = "DISPARI" 

1830 PRINT S$(A,B) 

1899 GOTO 2999 

1900 PRINT "SE MESSO IN ACQUA TIEPIDA," 

1910 ON S{A,B) GOTO 1920,1930,1940 
1920 PRINT "E 1 INSOLUBILE O QUASI." 

1925 GOTO 1990 

1930 PRINT "REAGISCE RAPIDAMENTE E PRODUCE UN GAS 
GOTO 1990 

1940 PRINT "SI SCIOGLIE SENZA SVILUPPARE GAS.": G 
OTO 1990 
1990 PRINT 

1999 GOTO 2999 

2000 PRINT "IL SUO POTENZIALE DI IONIZZAZIONE 

(KC AL/MOLE) E"' 

2010 QQ = S(A,B) 

2020 QQ = 10 * INT (.1 * QQ + .5) 

2050 PRINT " CIRCA "QQ" (+- 10 UNITA')." 

2090 PRINT : PRINT 

2099 GOTO 2999 

2100 PRINT "CI SONO "S(A,B)“ LETTERE NEL SUO NOME 

2110 PRINT " (SE E' SCRITTO CORRETTAMENTE!)" 
2199 GOTO 2999 
2995 RETURN 

2999 CV - PEEK (37):C2 • CV + 1:C - C + 1: RETUR 
N 

3000 REM COMMENTI FINALI 
3008 GOSUB 9900 

3010 POKE 35,24: HOME 

3015 PRINT " IL MOMENTO DELLA VERITÀ"' 

3020 PRINT : PRINT "ORA DEVI DIRMI IL ";: INVERSE 
: PRINT "NUMERO ATOMICO": NORMAL 
3025 PRINT "DELL'ELEMENTO." 

3030 FOR TT = 1 TO 600: NEXT TT 
3035 PRINT "NON IL NOME!!" 

3040 FOR TT = 1 TO 600: NEXT TT 
3042 PRINT 

3045 HTAB (15): PRINT "E NEPPURE IL SIMBOLO!!" 
3050 FOR TT - 1 TO 1200: NEXT TT 
3055 PRINT : PRINT "ECCOCI QUI" 

3057 IF PP > 4 THEN PRINT CHRS (4);"PR#1" 

3060 PRINT : INPUT "CREDO CHE IL NUMERO ATOMICO S 
IA ";P 

3100 IF P = B(N) THEN GOTO 3200 
3110 PRINT "OIBO', NON SONO DACCORDO." 

3120 PRINT "CREDO CHE SIA L'ELEMENTO NUMERO "B(N> 
3130 PRINT : PRINT "MOSTRA LE RISPOSTE AL TUO INS 
EGNANTE" 

3140 PRINT "E PARLANE CON LUI" 

3145 PRINT CHRS (4);"PR#0" 

3150 FOR TT = 1 TO 1000: NEXT TT 
3160 PRINT : PRINT : PRINT "CIAO!!": PRINT CHRS 
(13); CHRS (4);"RUN HELLO" 

3200 PRINT : PRINT : PRINT : INVERSE : FLASH 
3210 PRINT " CONGRATULAZIONI 

": NORMAL 

3215 FOR TT = 1 TO 3000: NEXT TT 
3220 PRINT ; PRINT "GIUSTO!! 

3230 PRINT : PRINT "HAI COMPLETATO CORRETTAMENTE" 
3240 PRINT : PRINT " LA TUA RICERCA" 


3245 PRINT CHRS (4);"PR#0" 

3250 PRINT : PRINT " VUOI PROVARE ANCORA?" 

3260 PRINT : PRINT "MA PER ORA" 

3270 FOR TT = 1 TO 2000: NEXT TT 
3273 HOME 

3275 HTAB (30): VTAB (22): PRINT "CIAO!!" 

3990 END 

3999 RETURN 

4000 REM STAMPA LA BANCA DELLE DOMANDE 

4002 IF PP < >5 THEN GOTO 4005 

4003 PRINT CHRS (4);"PR#1" 

4004 PRINT CHRS (9);"80N": PRINT CHRS (9);"I" 

4005 HOME 

4010 PRINT " ELENCO DELLE DOMANDE" 

4050 PRINT "#1.QUAL'E' IL SUO PUNTO DI FUSIONE?" 
4060 PRINT "#2.E' UN METALLO, UN NON-METALLO, UN 
METALLOIDE O UN GAS NOBILE?" 

4070 PRINT "#3.QUAL'E' LA FORMULA DEL SUO OSSIDO" 
4075 PRINT " PIU' COMUNE...SE NE HA UNO!!" 

4080 PRINT "#4.QUANTI NEUTRONI CI SONO NEL SUO PI 

U". 

4085 PRINT " ABBONDANTE ISOTOPO?" 

4090 PRINT "#5.DI QUALE GAS NOBILE HA LA CONFIGUR 
A- ZIONE IL SUO GUSCIO PIENO? HE, NE..." 
4100 PRINT "#7.LA PRIMA CIFRA DECIMALE DELLA SUA 
MASSA ATOMICA E' ZERO O NO?" 

4120 PRINT "#8.IL SUO NUMERO DI PROTONI E* PARI O 
DISPARI?" 

4130 PRINT "#9.COSA ACCADE SE VIENE MESSO IN ACQU 
A?" 

4140 PRINT "#10.QUANTO VALE IL SUO POTENZIALE DI 
IONIZZAZIONE?" 

4150 PRINT "#11.QUANTE LETTERE CI SONO NEL SUO NO 
ME?" 

4160 PRINT CHRS (4);"PR#0" 

4170 PP = PP + 1 

4190 GOSUB 9900: HOME : RETURN 

4999 PRINT : PRINT : INPUT "((RETURN)) ";ZZ$ 

5000 REM SETTA IL CODICE 

5005 N = INT (36 * RND (1) + 1) 

5006 B(N) = S(12,N) 

5009 PRINT 

5010 AA = INT (10 * RND (1)):BB - INT (10 * R 
ND (1)) 

5020 CC = INT (.1 * B(N)) 

5040 DD = INT (B (N) - 10 * CC) 

5050 IF AA + BB > 10 THEN GOTO 5010 

5060 IF AA + BB = 10 THEN LET CC = CC - 1 

5070 IF AA + BB < > DD THEN GOTO 5010 

5075 EE = 1000 * RND (1):FF = INT (.1 * EE) 

5078 GG = INT (FF - 10 * INT (.1 * FF)) 

5080 HH = 10000 * AA + 1000 * BB + 100 * INT (.1 

* FF) + 10 * CC + GG 

5085 IF PP > 4 THEN PRINT CHRS (4);"PR#1" 

5090 PRINT "IL CODICE DELL'ELEMENTO E'"; 

5091 IF AA = 0 AND BB = 0 THEN PRINT "00";: GOTO 

5093 

5092 IF AA = 0 THEN PRINT "0"; 

5093 PRINT HH 

5094 PRINT "SCRIVITELO!!" 

5095 B = N 

5097 PRINT CHRS (4);"PR#0" 

5099 RETURN 

6000 REM INDICAZIONI PER IL GIOCO 
6002 HOME 

6005 PRINT : PRINT "PRIMA DI COMINCIARE, DEVI SAP 
ERE CHE" 

6008 PRINT : PRINT "QUANDO ((RETURN)) APPA 

RE SULLO" 

6010 PRINT : PRINT "SCHERMO E IL CURSORE LAMPEGGI 
A, TU" 

6012 PRINT : PRINT "DEVI BATTERE RETURN PER CONTI 
NUARE." 

6014 FOR ZZ = 1 TO 1600: NEXT ZZ 

6016 PRINT : PRINT "PROVA A FARLO ADESSO!!" 

6017 GOSUB 9900 

6018 PRINT : POKE 37,16: CALL - 958: FOR ZZ = 1 
TO 600: NEXT ZZ 

6019 VTAB (16) 

6020 PRINT "ECCO FATTO!! FALLO ANCORA, PER FAVORE 
! " 

6022 PRINT "E IO TI CANCELLERÒ' LO SCHERMO." 

6025 GOSUB 9900: HOME 

6030 HOME : PRINT "NELLA MIA MEMORIA SONO REGISTR 
ATI ALCUNI DATI RELATIVI AGLI ELEMENTI DELLA 
TAVOLA PERIODICA, ESCLUSI QUELLI DI" 
6040 PRINT "TRANSIZIONE." 

6045 PRINT : PRINT "LI HO DISPOSTI IN COLONNE CHE 
INIZIANO" 

6050 PRINT "CON H, BE, B,C,N,O,,F, E HE ." 

(Continua) 




118 










6055 PRINT : PRINT : PRINT " NE SCEGLIERÒ' UNO A 
CASO E LO" 

6060 PRINT : PRINT "IDENTIFICHERÒ* CON UN NUMERO 
DI CODICE" 

6065 PRINT : PRINT " POSSO RISPONDERE A 11 DOMA 
NDE SU DI" 

6070 PRINT "LORO, E PROMETTO CHE SARO' SINCERO!!" 
6080 PRINT : INPUT "((RETURN)) ";ZZ$: HOME 

6085 PRINT " PUOI VEDERE L'ELENCO DELLE DOMANDE" 

6090 PRINT : PRINT "QUANDO VUOI, BATTENDO 99" 

6095 PRINT : PRINT : PRINT " PERCHE' NON PROVI A 

DESSO?!" 

6100 INPUT "SCRIVI ORA 99 ";ZZ$ 

6110 GOSUB 4000 

6120 PRINT " PERFETTO! AVANTI_" 

6122 FOR ZZ = 1 TO 600: NEXT ZZ 

6125 PRINT : PRINT "PUOI CHIEDERE LA RISPOSTA SOL 
O A INVERSE : PRINT "QUATTRO";: NORMAL : 
PRINT " DOMANDE" 

6130 PRINT : PRINT "SOLO QUATTRO, A TUA SCELTA... 

6135 PRINT : PRINT "(SE BATTI 99 NON SARA' CONSID 

ERATA " 

6140 PRINT " UNA DOMANDA. PERO' SI CANCELLERÀ' LO 

6142 PRINT " SCHERMO, E PERCIÒ' ANCHE LE RISPOSTE 

CHE TI HO GIÀ* DATO." 

6143 PRINT 

6144 INPUT "((RETURN))";ZZ$ 

6150 PRINT : PRINT : PRINT "QUANDO AVRÒ'RISPOSTO 
ALL'ULTIMA DOMANDA" 

6155 PRINT "TI CHIEDERÒ' DI DIRMI " 

6157 PRINT 

6160 HTAB (13): INVERSE : PRINT "IL NUMERO ATOMIC 
O": NORMAL 

6165 PRINT : PRINT "DELL'ELEMENTO 'MISTERIOSO'... 
6170 FOR ZZ = 1 TO 800: NEXT ZZ 

6175 PRINT : PRINT " E SPERO CHE INDOVINERAI!!" 
6180 INPUT "((RETURN)) ";ZZ$: HOME : 

6185 VTAB (10): HTAB (15): PRINT "ORA COMINCIA IL 
GIOCO!!" 

6190 FOR ZZ = 1 TO 1000: NEXT ZZ: HOME 

6999 RETURN 

7000 REM TITLE 

7010 HOME : VTAB (10): HTAB (12) 

7020 INVERSE : PRINT "CERCA L'ELEMENTO": NORMAL 
7030 PRINT : PRINT " UN GIOCO DIDATTICO DI" 

7040 PRINT : PRINT " DAVE OLNEY" 

7050 PRINT " LEXINGTON (MASS) H.S." 

7060 FOR TT = 1 TO 1200: NEXT TT 

7100 VTAB (22): PRINT "BATTI RETURN PER INIZIARE" 
7120 GET A$ 

7150 FOR TT = 1 TO 500: NEXT TT: PRINT "GRAZIE": 

FOR TT = 1 TO 500: NEXT TT: HOME 
7170 POKE - 16368,0 
7190 RETURN 

8000 REM LA BANCA DATI ! ! 

8100 REM PUNTI DI FUSIONE IN GRADI CENTIGRADI 
8110 DATA -260,-270,180,1280,2030,3800,-210,-220 
,-220,-250,100,650,660,1420,45,120,-101,-190 
8120 DATA 60,850,30,960,820,220,-10,-160,40,770, 
160,230,630,450,115,-110 
8130 DATA 30,710 

8200 REM (1)=METALLO (2)=NONMETALLO (3)=METALLOI 
DE (4)=GAS NOBILE 

8201 REM (5)=DIFFICILIMMO DA ETICHETTARE 

8210 DATA 5,4,1,1,3,2,2,2,2,4,1,1,1,3,2,2,2,4,1, 


1,1,3,3,2,2,4,1,1,1,1,3,3,2,4,1,1 
8310 REM ( 1)=X20 (2)=XO (3)=X203 (4)=X02 (5) 

=X205 (6)=X03 (7)=X207 (8)=NESSUNO (9) =M 

OLTI (10)=NON APPLICABILE 
8320 DATA 1,8,1,2 ,3 ,4,9,10,1,8,1,2,3,4,5,4,7, 

8 . 1 . 2 . 3 . 4 . 5 . 4 . 1 . 8 . 1 . 2 . 3 . 4 . 5 . 4 . 5 . 6 . 1.2 

8400 REM NUMERO DI NEUTRONI NELL'ISOTOPO PIU' CO 
MUNE 

8410 DATA 0,2,4,5,6,6,7,8,10,10,12,12,14,14,16,1 
6,18,22,20,20,38,42,42,46,44,48,48,50,66,68, 
70,76,74,78,78,82 

8500 REM (1)=HE (2)=NE (3)=AR (4)=KR (5)=XE (6) 
=NESSUNO 

8510 DATA 6,1,1,1,1,1,1,1,1,1,2,2,2,2,2,2,2,2,3, 
3, 3, 3,3,3,3,3, 4,4, 4,4,4,4,4,4,5,5 
8600 REM RAGGIO IN ANGSTROM DEL COVALENTE NON PO 
LARE 

8610 DATA .3,.3,1.2,.9, .8,.8,.7,.7,.7, .7,1.5,1.4 
,1.2,1.1,1.1,1.0,1.0,1.0,2.0,1.7,1.3,1.2,1.2 
,1.2,1.1,1.1,2.2,1.9,1.4,1.4,1.4,1.4,1.3,1.3 
,2.4,2.0 

8700 REM (0)=ALLA MASSA ARROTONDATA A 0 (9)=ALL 

A MASSA NON ARROTONDATA A 0 
8710 DATA 0,0,9,0,9,0,0,0,0,9,0,9,0,9,0,9,0,9,9, 
9, 9, 9, 9,0, 9, 9, 9, 9, 9, 9, 9, 9, 9, 9, 9, 9 
8800 REM (1)=NUMERO ATOMICO DISPARI (2)=NUMERO 
ATOMICO PARI 

8810 DATA 1,2,1,2,1,2,1,2,1,2,1,2,1,2,1,2,1,2,1, 

2 . 1 . 2 . 1 . 2 . 1 . 2 . 1 . 2 . 1 . 2 . 1 . 2 . 1 . 2 . 1.2 

8900 REM (1)=IN ACQUA NON SI SCIOGLIE O REAGISCE 
(2) REAGISCE RAPIDAMENTE (3) SI SCIOGLIE O 
REAGISCE LENTAMENTE 

8910 DATA 1,1,2,1,1,1,1,1,2,1,2,1,1,1,2,1,3,1,2, 
2 , 1 , 1 , 1 , 1 , 3 , 1 , 2 , 2 , 1 , 1 , 1 , 1 , 3 , 1 , 2,2 
9000 REM ENERGIE DI IONIZZAZIONE IN KCAL/MOLE 
9'010 DATA 313, 567,124, 215, 191, 260,336,314,402,49 
7,119,176,138,188,254,239,300,363,100,141,13 
8,187,231,225,273,323,96,131,133,169,199,208 
,241,280,90,120 

9100 REM NUMERO DI LETTERE NEL NOME DELL'ELEMENT 
O 

9110 DATA 8,6,7,9,5,6,8,6,8,4,6,9,8,7,10,6,8,5,9 
,7,7, 9, 7, 9, 7,7, 6, 8,6, 3, 8, 9,6,5, 6,6 
9200 REM AL NUMERO DI ELEMENTO 

9210 DATA 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14,15,16 
,17,18,19,20,31,32,33,34,35,36,37,38,49,50,5 
1,52,53,54,55,56 

9800 REM LETTURA DEI DATI PRESENTI 
9810 FOR A = 1 TO 12: FOR N = 1 TO 36 
9820 READ S(A,N): NEXT N: NEXT A 

9899 RETURN 

9900 VTAB (19): INPUT "((RETURN)) ";ZZ$ 

9910 RETURN 

10000 REM I DATI SONO IN ACCORDO PER UNITA' E V 
ALORI CON QUANTO PUBBLICATO IN THE N.Y. STA 
TE REGENTS 

10005 REM 'NELLA TAVOLA DI RIFERIMENTO DI CHIMIC 
A', VERSIONE 1982 

10010 REM GLI ALTRI DATI SONO STATI OTTENUTI DAL 
LA RISTAMPA TEL TESTO DI SANDERSON, 'CHEMIC 
AL PERIODICITY' 

10020 REM RINGRANZIAMENTI VANNO A THANKS DEREK D 
AVENPORT E AI 

10030 REM COLLABORATORI DEL DREYFUS INSTITUTE DE 
L 1984 

10040 REM PER IL LORO AIUTO PER CIO* CHE RIGURDA 
LA CHIMICA E 

10050 REM LA STRUTTURA DI QUESTO 


Naturalmente dopo ogni domanda 
viene incrementato il contatore C (li¬ 
nea 2999) e quando C diventa mag¬ 
giore di 4 (linea 68) il calcolatore 
passa alla subroutine 3000 in cui ac¬ 
cetta la risposta dell'utente e fa gli 
opportuni commenti; in caso di ri¬ 
sposta sbagliata viene data quella cor¬ 
retta. 

Da notare infine che la risposta al¬ 
le domande rimane sempre sullo 
schermo; ciò è ottenuto con il co¬ 
mando di tabulazione alla riga 73 la 
cui variabile C2 è definita in base al 


valore della locazione di memoria 37 
(riga 2999); se però si usufruisce del¬ 
la possibilità di rivedere l'elenco del¬ 
le domande possibili, vengono can¬ 
cellate le risposte già date. 

Adattare il programma per altri 
scopi è senz'altro laborioso ma non 
difficile dal punto di vista della pro¬ 
grammazione; la vera difficoltà sta 
nella compilazione dell'elenco delle 
domande; occorre infatti che esse sia¬ 
no formulate in modo tale che lo stu¬ 
dente debba sforzarsi di cercare quelle 
significative e che nessuna di esse 


possa portare da sola alla soluzione. 

E’ chiaro che soltanto l'esperienza 
e la capacità didattica di un insegnan¬ 
te appassionato possono aiutare in 
questo compito. 

Giuseppe Innorta 

^Questo programma è disponibile^ 

su dischetto. L'elenco, i prezzi 
eie modalità d'ordine di questo e 
degli altri dischetti disponibili sono 



119 















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Prodotti 

Ausiliari 












pratica 


Cad-Cam per Macintosh 

Molti utenti Macintosh, pur apprezzando le note¬ 
voli capacità grafiche di questa macchina, lamentano 
la mancanza di software grafico appropriato in grado 
di sviluppare disegni tecnici (progetti di sviluppo, 
piante di costruzioni eccetera) e di poterli poi stampa¬ 
re in alta risoluzione. Alcuni potrebbero obiettare che 
tale software esiste già: MacDraw; tuttavia questo 
pacchetto manca di alcune funzioni ritenute essenziali 
dai disegnatori progettisti. Ebbene anche questa lacu¬ 
na è stata colmata, grazie a un interessante pacchetto 
software: MacDraft. Tale programma, pur assomi¬ 
gliando parecchio a MacDraw, offre delle caratteristi¬ 
che particolarmente utili. MacDraft permette di aprire 
fino a quattro differenti documenti a video, mantenen¬ 
do intatte le capacità di Taglia e Incolla. Gli oggetti 
possono essere disegnati in scala, e se si usa l'opzio¬ 
ne Copia fra due diversi documenti, in cui si utilizza¬ 
no scale diverse, l'oggetto copiato verrà dimensionato 
in base alla scala corrente del documento. Possono 
essere utilizzate 16 scale diverse, con la possibilità di 
cambiare scala in qualsiasi momento durante il lavo¬ 
ro. Scegliendo il comando Mostra le dimensioni, si 
possono visualizzare in scala le dimensioni di qualun¬ 
que oggetto (fino a 1/100 di pollice o di centimetro), 
e l'angolo di inclinazione rispetto all'asse orizzontale. 
Inoltre gli oggetti disegnati possono essere ruotati ri¬ 
spetto al loro asse centrale di un grado per volta; tale 
valore viene indicato durante la rotazione e aggiorna¬ 
to mano a mano che l'oggetto ruota. Un'altra caratteri¬ 
stica, gradita ad architetti e ingegneri progettisti, è la 
possibilità della quotatura automatica degli oggetti di¬ 
segnati. Gli archi o le circonferenze possono essere di¬ 
segnati assegnando tre punti diversi o il raggio di cur¬ 
vatura; i cerchi possono essere generati dagli archi e 
viceversa. Inoltre, al contrario di MacDraw che ha la 
griglia fissa, MacDraft permette di dimensionare dina¬ 
micamente la griglia; ma la caratteristica più impor¬ 
tante di MacDraft è di poter effettuare degli zoom su 
un'area del disegno in maniera tale da poter modifica¬ 
re quanto disegnato bit per bit. Un altro pacchetto so¬ 
ftware molto interessante dal punto di vista grafico, 
da usare in abbinamento al MacDraft, è Mac Plot. Ta¬ 
le programma permette di collegare all'uscita di una 
delle porte seriali di Macintosh uno dei sedici più fa¬ 
mosi plotter presenti sul mercato (fino al formato 
A3, pari a 30x43 cm circa); tra i plotter collegabili ri¬ 
cordiamo i due 7470A e 7475A della Hewlett Packar- 
d, il DMP-40 della Houston Instruments, il Roland 
DXY-880, l'Epson HI-80, il Penman Robot Plotter, 
lo Sweet PSP-601, oltre il plotter Apple. Questo pro¬ 
gramma, ad alto livello professionale e tecnico, per¬ 
mette di disegnare oggetti costruiti con programmi 
come MacDraw o MacDraft. Esso determina automa¬ 
ticamente la larghezza delle linee e gli sfondi di riem¬ 
pimento, e li visualizza in due finestre dove si posso¬ 
no scegliere colori e sfondi desiderati. I disegni pos¬ 
sono essere stampati in scale diverse, ruotati di 90 
gradi, e il programma può essere predisposto a lavora¬ 
re con “un pennino per volta” in modo da ottenere 
non solo una maggior precisione, ma anche la combi¬ 
nazione di 30 colori differenti. Tutte queste regolazio¬ 
ni possono essere salvate su disco, e scegliendo 


un'opportuna velocità dei pennini si può lavorare an¬ 
che su lucidi (acetato). Di tale programma esiste an¬ 
che una versione professionale ad altissimo livello 
qualitativo, MacPlot Professional, che è in grado di 
lavorare con plotter di grande formato (fino a 90x120 
cm circa). Per sfruttare al massimo le capacità di que¬ 
sti due pacchetti software conviene usarli insieme con 
Switcher (che è una utility che permette di saltare da 
un programma all'altro, senza passare per il Finder). 

Hard-disk Apple 

Quando fu annunciata l'uscita di un disco rigido da 
20Mb a basso costo da parte della Apple, gli operato¬ 
ri del settore quasi non ci credevano: troppo bello per 
essere vero. L'hard-disk è ora disponibile, ma il suo 
costo basso nasconde dei difetti che secondo noi sono 
troppo marcati per far finta di nulla. Innanzitutto co¬ 
minciamo col dire che questa periferica non può esse¬ 
re utilizzabile in rete AppleTalk, e quindi non condivi¬ 
sibile da più Macintosh; ma forse questo è l’aspetto 
negativo meno importante. Infatti i due più grossi 
nei sono l'impossibilità di partizionare il disco rigido 
e di poter caricare su esso software protetto. Nel pri¬ 
mo caso quindi non è possibile suddividere l'hard-disk 
in più volumi, ma si è costretti a gestirlo attraverso 
una rigida struttura gerarchica dei file che spesso risul¬ 
ta lenta e complicata; nel secondo caso, il più grave 
secondo noi, un utente che sia già in possesso di nu¬ 
merosi pacchetti software originali protetti, sia pur in 
modo semplice, come MS-Chart, MS-Multiplan, 
MS-File, OverVue, Filevision, Jazz, MacDraft e al¬ 
tri ancora, non potrà mai caricare gli applicativi sul 
disco rigido, ma solo salvare i documenti creati da es¬ 
si, dovendo continuare a dipendere dal dischetto inseri¬ 
to nel drive interno. Molti potrebbero obiettare che 
senz'altro le case produttrici di software usciranno con 
versioni nuove in cui sia contenuto un file che per¬ 
metta il caricamento del loro software protetto sul di¬ 
sco rigido, come è il caso della Microsoft, ma questi 
aggiornamenti per i possessori delle vecchie versioni 
non saranno certo gratuiti. E' da sperare che questa ca¬ 
ratteristica non propriamente positiva sia stata una 
“svista” da parte della casa di Cupertino, e che venga 
corretta al più presto, per rimanere in linea con lo sti¬ 
le che la ha sempre contraddistinta. 

Videoregistrazione 

Molti nostri lettori ci chiedono come sia possibile 
collegare il loro computer a un videoregistratore, in 
modo tale da poter inviare le immagini da questo ap¬ 
parecchio al calcolatore e viceversa. Nel primo caso è 
sufficiente fornire alla macchina un'interfaccia video 
per telecamera (Prestel per Apple Ile MacVision per 
Macintosh) ed essere in possesso di un videoregistra¬ 
tore con un buon fermo immagine. Nel secondo caso, 
per quanto riguarda l’Apple Ile o Ile, è sufficiente al¬ 
legare l'uscita video (che normalmente si collega al 
monitor) alla presa d'ingresso video (VIDEO IN) del 
videoregistratore, senza bisogno di altro; per quanto ri¬ 
guarda il Mac, invece, bisogna fornirsi di un'uscita vi¬ 
deo supplementare, ricorrendo a un'interfaccia tipo 
Menthaury. 

_ Alfonso Scoppetta 


121 







a^OBhelp 


L'ultimo programma 

In seguito alla cortese richiesta di un gruppo di let¬ 
tori, vogliamo fare una precisazione in riferimento al- 
l'Applihelp pubblicato sul n. 20 della rivista. Le loca¬ 
zioni di controllo della lunghezza di un programma 
in assembler caricato per ultimo in memoria non so¬ 
no come erroneamente indicato AA61-AA62, ma ben¬ 
sì AA60-AA61. Ci scusiamo per questo errore. 

I segreti del Finder 4.1 

Conoscere a fondo le possibilità del Finder può ren¬ 
dere più agevole il vostro lavoro sulla scrivania. Ec¬ 
covi alcune scorciatoie possibili con il Finder: 

• Usare l'opzione <Riordinare> (Clean Up) dal Me¬ 
nu Strumenti (Special) è una semplice soluzione per 
mettere ordine sulla scrivania allineando le icone del 
disco a una invisibile griglia. Tuttavia spesso questa 
scelta lascia alcuni vuoti tra le icone stesse. Tenendo 
abbassato il tasto <Option> mentre viene selezionata 
la voce <Riordino>, le icone verranno sistemate nel¬ 
la finestra attiva perfettamente allineate. 

• Normalmente quando si cerca di gettare un'icona 
di un file bloccato nel cestino, si ottiene un messag¬ 
gio del tipo “il file è in uso o bloccato”. E' possibile 
sbloccare il file scegliendo la voce <Informazioni> 
dal menu File. Una soluzione più semplice per elimi¬ 
nare un file bloccato è quella di tenere premuto il ta¬ 
sto <Option> mentre si sposta l'icona nel Cestino. 

• Spostando l’icona del disco nel cestino, il disco 
stesso verrà espulso e l'icona rimossa dalla scrivania. 
E' chiaro che il disco non deve essere quello di 
avvio. 

• Premendo simultaneamente i tasti <Shift>, <0- 
ption> e 1, il disco contenuto nel drive interno verrà 
espulso. Nello stesso modo, sostituendo il tasto 1 
con il tasto 2, verrà espulso il disco contenuto nel dri¬ 
ve esterno. 

• Premendo simultaneamente i tasti <Shift>, <0- 
ption> e 3, il contenuto del video verrà salvato sul di¬ 
sco come documento Mac Paint con il nome 
ScreenO. Le successive videate salvate vengono nume¬ 
rate progressivamente. 

• Premendo simultaneamente i tasti <Shift>, <0- 
ption> e 4, la finestra attiva viene inviata alla stam¬ 
pante. Se il tasto <Blocca maiuscole> (Caps Lock) è 
premuto, viene stampato l’intero schermo. Nel caso 
contrario, viene stampata solo la finestra attiva. 

• Per cambiare il disco di Start Up senza dover rifa¬ 
re il Boot del disco stesso, è sufficiente inserire il 
nuovo disco, premere contemporaneamente i tasti <0- 
ption> e <Command> e dare un doppio click con il 
mouse sull'icona del finder del nuovo disco. 

• Quando si hanno diverse finestre aperte sulla scri¬ 
vania, è possibile spostare una finestra nascosta, sen¬ 
za attivarla, premendo il tasto <Command> mentre 
si sposta la finestra stessa posizionando il cursore sul¬ 
la barra contenente il nome. 

Controllo della tastiera 

Le locazioni di memoria, in decimale; 49152 (- 
16384) e 49168 (-16368) sono due speciali locazioni 
che permettono di controllare la tastiera dell'Apple. 


Se nessun tasto è premuto, il valore contenuto in - 
16384 è inferiore a 127. Si può controllare se un ta¬ 
sto è stato premuto con l'istruzione 
IF PEEK(-16384) >127 THEN (un tasto è stato pre¬ 
muto) oppure: 

IF PEEK(-16384) <128 THEN (nessun tasto è stato 
premuto) 

Se viene premuto un tasto, il valore immagazzina¬ 
to nella locazione -16384 corrisponde al codice A- 
SCII del carattere corrispondente al tasto premuto. Ov¬ 
viamente questo valore sarà maggiore di 127. Nel ca¬ 
so contrario nessun tasto sarà stato premuto. 

Una volta attivato un tasto, occorre azzerare il valo¬ 
re letto in -16384 con l'istruzione X = PEEK(-16368) 
oppure POKE -16368,0. In questo caso il valore di 
contenuto in -16384 viene reso inferiore a 128. Il li¬ 
stato sotto riportato è un esempio dell'utilizzo di let¬ 
tura della tastiera. Alla pressione di un tasto viene vi¬ 
sualizzato sullo schermo il valore ASCII del tasto e 
il carattere corrispondente. 

10 IF PEEK(-16384) <128 THEN 10 
20 A = PEEK(-16384) 

30 PRINT A,SPC(2);CHR$(A) 

40 POKE -16368,0 
50 GOTO 10 

Utili subroutine 

Ecco alcune subroutine che possono tornare molto 
utili. I caratteri che seguono il simbolo $ sono gli in¬ 
dirizzi esadecimali; poi viene la sigla del nome della 
routine che è seguita dalla funzione svolta. 

• $FDED - COUT Uscita carattere. E' la 
routine standard per l’uscita di un carattere. Si deve ca¬ 
ricare il carattere nell'accumulatore con l'istruzione 
LDA e quindi chiamare la routine con l’istruzione 
JSR. 

• $FDF0 - COUT1 Uscita carattere sullo 
schermo. COUT1 visualizza il carattere contenuto 
nell'accumulatore sullo schermo nella posizione cor¬ 
rente del cursore e sposta il cursore in avanti di uno 
spazio. 

• $FE80 - SETINV Seleziona il modo in¬ 
verso. Seleziona l'uscita video nel modo inverso per 
la subroutine COUT1. Il contenuto del registro Y del 
6502 viene cambiato in $3F, mentre gli altri registri 
restano invariati. 

• $FE84 - SETNORM Seleziona il modo 
normale. Seleziona l'uscita video nel modo normale 
per la subroutine COUT1. Il contenuto del registro Y 
viene cambiato in $FF e gli altri registri restano inva¬ 
riati. 

• $FD8E - CROUT Genera un RETURN. 
Invia un RETURN sull'uscita selezionata. 

• $FD8B - CROUT1 Genera un RETUR- 
N con pulizia dello schermo. Pulisce lo scher¬ 
mo dalla posizione corrente del cursore fino all'estre¬ 
mo della finestra di testo, quindi chiama la subroutine 
CROUT. 

• $FDDA - PRBYTE Stampa un byte esa- 
decimale. Invia i contenuti dell’accumulatore, in e- 
sadecimale, sull'uscita selezionata. 

• $FDE3 - PRHEX Stampa un numero e- 
sadecimale. Stampa il nibble basso dell'accumula¬ 
tore in una singola cifra. 


122 







lettere 


Un disco 
per i libri 

Ho un problema con il 
Ile : con il programma Da¬ 
ta Base ho catalogato la 
mia biblioteca (6500 tito¬ 
li, con 7 campi a titolo), 
ma ho dovuto riempire 
ben 7 dischetti. Ora, quan¬ 
do devo compiere qualche 
ricerca per rintracciare un 
volume, devo inserire i di¬ 
schi uno per volta nel dri¬ 
ve perdendo così parecchio 
tempo. Vi chiedo pertanto 
se esiste un drive o altra 
periferica per poter salvare 
su un unico disco tutto il 
catalogo della biblioteca. 

EmilioFranc. Falco 
Manziana (Roma) 

Per il suo problema di 
grossi volumi di dati da 
memorizzare con l'Apple 
Ile, sarà sufficiente utilizza¬ 
re il nuovo drive da 800 
Kb per la linea Apple II 
(Applicando di Settembre), 
già in vendita sul mercato 
italiano. Poiché questo dri¬ 
ve ha una capacità circa 8 
volte maggiore di quello 
standard, la sua biblioteca 
potrà trovare posto su un 
unico dischetto. 

80 colonne 

Sono un vostro nuovo 
abbonato e vorrei espande¬ 
re il mio Apple acquistan¬ 
do la Language Card + 
16K, una stampante e una 
scheda 80 colonne. Ho vi¬ 
sto che sul mercato ci so¬ 
no vari tipi di schede: 80 
colonne software switch, 
80 colonne, 80 colonne + 
64K. Io vorrei prendere la 
80 colonne + 64K per uti¬ 
lizzare la memoria in più 
con le variabili e le strin¬ 
ghe, evitando i frequenti ac¬ 
cessi al disco, che sono ab¬ 
bastanza lenti. E’ possibi¬ 
le? Inoltre, con 80 colonne 
su video e 80 colonne su 
stampante, quello che vedo 
sul video viene stampato 
così come è o diversamen¬ 
te (40 colonne, minuscolo 
ovvero caratteri stravaganti 


mancando la eprom delle 
minuscole?) e poi, per usa¬ 
re gli Htab X superiori al 
40 ci sonò problemi? 

Anzio Ferri 
Palmarola Roma 

A quanto sembra di capi¬ 
re dalla sua lettera lei pos¬ 
siede un Apple II Europlus 
da 48K, quindi per quanto 
riguarda un’eventuale e- 
spansione di memoria l'u¬ 
nico passo da compiere è 
quello di avere una Langua¬ 
ge Card da 16K. Inoltre 
per il suo computer vi è la 
possibilità di montare sche¬ 
de da 80 colonne con soft- 
switch, tipo U-Term, Vi- 
dex, ecc., ma non il model¬ 
lo 80 colonne + 64K della 
Apple che è stato realizza¬ 
to per il solo modello Ap¬ 
ple Ile. Con queste schede 
80 colonne (Videx, U-Ter- 
m,...) è possibile avere le 
minuscole a video e vedere 
i listati dei programmi ov¬ 
viamente su 80 colonne, 
ma per avere lo stesso ef¬ 
fetto su stampante bisogne¬ 
rà fornire i seguenti co¬ 
mandi: 

- PR#1 

- CTRL-l 80N 
-UST 

Per quanto riguarda una 
corretta tabulazione con 
qualsiasi scheda 80 colon¬ 
ne (e anche su stampante) 
il comando da dare è il PCO¬ 
KE 36 OCX dove XX è il 
valore da cui si vuole co¬ 
minciare la tabulazione. 

Con la 

Mannesmann 

Sono un appassionato 
lettore e abbonato alla vo¬ 
stra rivista, posseggo un 
Apple II Plus con stampan¬ 
te Mannesmann Tally 80 e 
vi sarei grato se poteste 
aiutarmi a risolvere alcuni 
problemi. 1) ESC "R" + 
CHR$(7) dovrebbe settare 
il carattere intemazionale 
spagnolo. Invece suona il 
beep e riprende con il set i- 
taliano CHR$(6). 2) I ca¬ 
ratteri corrispondenti ai 
CHR$( 128/255) non sono 


stampati, ma sono sempre 
la ripetizione di quelli dei 
CHR$(0/127). Ho consul¬ 
tato manuali e rivenditori: 
niente. Qualcuno mi ha 
suggerito di by passare al¬ 
cuni blocchi dell'interfac¬ 
cia parallela (grafica) con 
un comando non ben preci¬ 
sato. Non ci sono riuscito. 
3) Su Applicando 11/84, 
nell'articolo “Con qualche 
dollaro in più”, si parla di 
eliminare il numero di vo¬ 
lume. E’ possibile cambia¬ 
re in modo reale il numero 
di volume su un disco già 
inizializzato e riempito? 

Ferruccio Lorato 
Verona 

1) Il comando da dare 
per poter ottenere il set 
spagnolo deve essere scrit¬ 
to all'interno di un pro¬ 
gramma basic così: 

PRINT CHR$(27)+ 
CHR$(82)+CHR$(7). 

2) Non può stampare i 
caratteri da 128 a 255 poi¬ 
ché corrispondono a set in 
inverse o flashing; poiché 
lei cerca di stamparli in 
modo testo, non potrà mai 
farlo. 

3) Certamente, può esse¬ 
re fatto, uitilizzando pro¬ 
grammi di accesso ai setto¬ 
ri del disco, anche se le 
consiglieremmo di farlo su 
una copia; non si sa mai. 

Tanti asterischi 

Sono utilizzatore di un 
Apple Ile, corredato di mo¬ 
nitor Hantarex Boxer 12 e 
di una s tampante Imagewri- 
ter 132 colonne. Ho questi 
problemi da sottoporvi: 1) 


stampante: dal manuale, 
scritto in inglese, non rie¬ 
sco a capire come stampa¬ 
re su 132 colonne. 2) lista¬ 
ti: ho copiato il program¬ 
ma Instant Poster di Appli¬ 
cando di marzo, provveden¬ 
do a cancellare, come da 
voi suggerito ad altro letto¬ 
re, i caratteri CTRL, ma 
nonostante ciò il program¬ 
ma produce una stampa 
con degli <*> molto di¬ 
stanziati che la rendono i- 
nutilizzabile. 3) Sul nume¬ 
ro di maggio il listato per 
la conversione dell’Apple- 
writer al Ile non assolve le 
sue funzioni perché, alme¬ 
no sulla copia in mio pos¬ 
sesso, non esiste sul disco 
Applewriter un file <0- 
BJ.APWRT F >. Al suo 
posto esiste il file <0- 
BJ.APWRTI2F>. Ho prov¬ 
veduto a modificare in tal 
senso le linee 
210/290/300 e 310 ma il 
programma dà errore di sin- 
tassi alla linea 210. 4) Il 
programma Pfs File dà gli 
stessi problemi dell’Apple¬ 
writer quando gira sul Ile; 
in particolare, una volta 
creata la maschera, al mo¬ 
mento di usarla laddove so¬ 
no state scritte delle lettere 
in maiuscolo queste diven¬ 
tano illeggibili. Non sareb¬ 
be possibile porvi ri¬ 
medio? 

Romano Bernabò 

Grosseto 

Cominciamo a risponde¬ 
re ai quesiti relativi ai ca¬ 
ratteri illeggibili che ci si 
trova con vari programmi 
sul Ile: è possibile porvi ri¬ 
medio utilizzando la ROM 


Standard : PRINT CHR$(27)+CHR$(78) 
Compresso : PRINT CHR$(27)+CHR$(81) 

9 caratteri : PRINT CIIR$(27)+CHR$(110) 

12 caratteri : PRINT CI1R$(27)+CHR$(69) 

15 caratteri : PRINT CHR$(27)+CHR$(113) 
Proporzionale : PRINT CHR$(27)+CHR$(80) 
Inizio Grassetto PRINT CI1R$(27)+CHR$(33) 
Fine Grassetto : PRINT CIIR$(27)+CHR$(34) 
Inizio Sotto Un.: PRINT CHR$(27)+CHR$(88) 
Fine Sottolineato: PRINT CHR$(27)+CHR$(89) 
Inizio Elongato : PRINT CHR$(14) 

Fine Elongato : PRINT CI1R$(15) 


123 















lettere 


Mouse Inverse di Applican¬ 
do (ordinabile presso un 
qualsiasi rivenditore Apple 
o direttamente ad Applican¬ 
do, C.so Monforte 39, 
22100 Milano). 

Per quanto concerne l'u¬ 
so dei vari caratteri dell'I- 
mage da Basic, nella 
pagina precedente, in bas¬ 
so, proponiamo un sunto 
dei comandi da usare nei 
programmi. 

Creare le 
Shape-tables 

Sono un piccolo posses¬ 
sore di un Apple Ile che si 
affaccia timidamente per la 
prima volta al mondo dei 
computer. Ho appreso qual¬ 
che rudimento di Basic che 
in questi giorni sto appro¬ 
fondendo. Trovo peròqual- 
che difficoltà nella creazio¬ 
ne delle Shape-tables. 
Quello che vi chiedo sarà 
forse una sciocchezza per i 
professionisti: un program¬ 
ma che carichi una o più fi¬ 
gure in memoria più una 
spiegazione dettagliata del 
programma che illustri nel 
modo più semplice le va¬ 
rie fasi del caricamento e il 
chiarimento dell'uso degli 
eventuali POKE e dei nu- 
meretti seguenti il coman¬ 
do (per es. POKE 255,66 
cosa significa e cosa fa il 
numero 66?). 

Domenico 

La definizione delle Sha- 
pe table è un'operazione la¬ 
boriosa e con carta e penna 
è praticamente senza spe¬ 
ranza. Conviene utilizzare 
programmi di grafica che 
permettono di editare sul 
monitor le figure, di salvar¬ 
le su disco e di richiamarle 
nei programmi applicativi 
dove occorrono. Su Appli¬ 
cando sono stati pubblicati 
4 programmi di questo 
tipo: 

1 Applicando 1 pagina 58 
articolo “Figurati un po'”. 

2 Applicando 2 pagina 
44 articolo "Per ripescare 
le figure”. 

3 Applicando 15 pagina 


55 programma “Illustra¬ 
tore” . 

4 Applicando 16 Pagina 
83 programma “Designer”. 

I programmi 1, 3 e 4 so¬ 
no disponibili su disco. Il 
programma pubblicato sul 
numero 2 serve appunto a 
caricare le figure editate 
con il programma del nu¬ 
mero precedente. Tutti i 
programmi sono scritti in 
Applesoft e commentati 
nell'articolo, dovrebbe esse¬ 
re abbastanza agevole sfrut¬ 
tare le particolari routine 
di cui lei ha bisogno. Co¬ 
munque, tenga presente 
che prima di caricare figure 
da un file binario con il co¬ 
mando BLOAD occorre po¬ 
sizionare i puntatori, cioè 
bisogna scrivere nelle loca¬ 
zioni 232 e 233 l'indirizzo 
di partenza della tavola del¬ 
le figure. Le locazioni 254- 
255 ($00FE-$00FF) sono 
rispettivamente il byte bas¬ 
so e il byte alto del punta¬ 
tore alla pagina sintattica 
dell'Integer Basic (synpagl- 
synpagh). Inoltre la loca¬ 
zione 255 è utilizzata dal 
sistema come flag: se è di¬ 
versa da zero esiste una 
condizione di errore. 

Niente Cuisine 

Ho recentemente acqui¬ 
stato due dischetti di Appli¬ 
cando (Applebaby e Com¬ 
puter Cuisine). Per Apple¬ 
baby non ci sono proble¬ 
mi mentre Computer Cui¬ 


sine non funziona affatto. 
Premetto di essere un prin¬ 
cipiante, ma non troppo, 
di possedere un Apple com¬ 
patibile U2200 con 64K e 
la scheda 80 colonne. Leg¬ 
gendo attentamente Appli¬ 
cando 15, dove ci sono le 
spiegazioni del program¬ 
ma, ho provato a copiare 
su un altro dischetto HEL¬ 
LO e su un altro ancora 
HELLO 1 + RICETTE, 
ma purtroppo non funzio¬ 
na. Ho poi provato altre 
combinazioni senza risulta¬ 
to. Dove ho sbagliato? 

Giovanni Ansaldi 
Novara 

Il programma Computer 
Cuisine entra automatica- 
mente in 80 colonne con 
il comando PR # 3, che at¬ 
tiva la scheda 80 colonne. 
Con un Apple compatibile 
può darsi che ci siano dei 
problemi con questa sche¬ 
da. E' possibile che basti 
sostituire questo comando, 
può essere che sia solo un 
problema di numero di 
slot, in ogni caso occorre 
fare delle verifiche in que¬ 
sto senso. 

Troppi dati 

Ho digitato il program¬ 
ma Oroscopo, pubblicato 
sul numero 20 di Applican¬ 
do. Purtroppo, dopo aver 
inserito i miei dati persona¬ 
li: data di nascita 24/5/65, 
ore 9.30, Città Cesena, do- 


ERRATA CORRIGE 


L'Applicosa dal titolo “Proteggiamolo", pubblicata 
su Applicando 22, riportava dei prezzi non esatti. 
Le cifre corrette, non comprensive di Iva, sono: 
92.000 per la borsa imbottita per Apple Ile; 
138.000 per la borsa imbottita per Macintosh; 
365.000 per il Mobil Compact per Macintosh. Ce ne 
scusiamo con la ditta Cover e con i lettori. 


Nella "Guida alle stampanti” di Applicando n. 22 
non risulta esserci il Letter Quality tra le opzioni di 
stampa dei modelli MANNESMANN MT 85 e MT 86; 
inoltre il modello MT 86 viene dichiarato con am¬ 
piezza carrello di 132 colonne, mentre il dato esat¬ 
to è 136. Ce ne scusiamo con la Mannesmann e 
con i lettori. 


po alcune schermate il pro¬ 
gramma si è interrotto con 
un messaggio di errore: 
bad subscript error in line 
80. Ho ricontrollato diver¬ 
se volte il listato, ma non 
sono riuscito a trovare l'er¬ 
rore. Vorrei sapere se di¬ 
pende dalla mia imperizia 
nel copiare il programma 
o se effettivamente Orosco¬ 
po è difettoso. 

Marco Brambilla 

Il messaggio di errore 
bad subscript si ottiene 
quando si tenta di settore 
un elemento di un vettore 
con un indice superiore a 
quello specificato nell'istru¬ 
zione DIM. Nel program¬ 
ma Oroscopo il vettore 
AE$ è stato dimensionato 
a 30 (riga 980) supponen¬ 
do che nella stragrande 
maggioranza dei casi sareb¬ 
be stato sufficiente. Pur¬ 
troppo il suo è stato un ca¬ 
so estremamente sfortuna¬ 
to, perché con i suoi dati 
il programma ha bisogno 
di un vettore AE$ più gran¬ 
de. La soluzione però è 
molto semplice: basta au¬ 
mentare il dimensionamen¬ 
to del vettore AE$ alla li¬ 
nea 980, per esempio a 
40. 

OKI in 
parallelo 

Abbiamo molto gradito 
il servizio sulle stampanti 
pubblicato su Applicando 
n. 22. Per una maggiore 
informazione dei lettori te¬ 
niamo però a precisare che 
per tutti i modelli OKI Mi¬ 
croline è disponibile la ver¬ 
sione per un collegamento 
parallelo ai seguenti prezzi 
(Iva esclusa): 

OKI Microline 182 Lire 
875.000 

OKI Microline 192 Lire 
1.225.000 

OKI Microline 183 Lire 
1.300.000 

OKI Microline 193 Lire 
1.750.000 

Spreca Ing.Sergio 
Direttore commerciale 
Technitron 


124 














MERCATINO DELLE MELE***** 


• Causa passaggio a siste¬ 
ma superiore vendo Apple 
II Plus compatibile 
(M.P.M.) seminuovo con 
garanzia illimitata + langua- 
ge card 16K + drive con 
scheda controller + pai card 
+ monitor fosfori verdi e 
vari programmi. Il tutto a 

L. 2.500.000. Marco Cap¬ 
poni, Via Venezia 1, S.Do¬ 
nato Milanese (MI). Tel. 
02/5271120. 

• Vendo monitor originale 

Apple, modello monitor // 
a fosfori verdi, in imballo 
originale e in perfette con¬ 
dizioni a prezzo da conve¬ 
nirsi. Alessandro Mastrosi- 
mone. Viale Trieste 108, 
Caltanissetta. Tel. 

0934/22248. 

• Al miglior offerente ven¬ 
do scheda 16K originale 
Apple, praticamente musa¬ 
ta, ancora imballata. All'a- 
cquirente regalo Linguag¬ 
gio Pascal. Emilio Guari¬ 
sco, Viale Romagna 2/M, 
Ribera (AG). Tel. 
0925/67690. 

• Cercasi Apple Imagewri- 
ter in buone condizioni, 
prezzo ragionevole, possi¬ 
bilmente ancora in garan¬ 
zia. Massimo Novero, Via 

M. Lessona 46/9, Torino. 

• Possessore Apple //c 
scambierebbe notizie e in¬ 
formazioni, e cercherebbe 
possessori di Apple II, //e, 
Ile e compatibili scopo fon¬ 
dazione Club zona Monza. 
Andrea Cresta, Via U. Fo¬ 
scolo 12, Lesmo (MI). Tel. 
039/6982293 (pomerig¬ 
gio)- 

• Offro a tutti i possessori 
di Macintosh servizio stam¬ 
pa Laser Writer per il Vene¬ 
to. Aldo Francisci, Via Puc¬ 
cini 27, Abano Terme 
(PD). Tel. 049/810956. 

• Causa passaggio a siste¬ 
ma superiore vendo Apple 
Ile, monitor Ile e supporto, 
mouse e Mouse Paint, Ima- 
gewriter 80 colonne e alcu¬ 
ni programmi. Giovanni Ri- 
valta, Via della Resistenza 
17, Bagnacavallo (Raven¬ 
na). Tel. 0545/50737 (do¬ 
po le 20). 

• Causa cambio sistema 
vendo in blocco o separata- 
mente 10 dischi pieni di 
giochi per Apple II a lire 
7.000 cadauno. (Summer 
Games II, Winter Games, 


Captain Goodnight, Impos- 
sible Mission ecc.). Emilio 
Sergi, Via Lorenzo Lotto 
8, Recanati (MC). Tel. 
071/9852161. 

• Vendo in blocco Apple 
compatibile con tastierino 
numerico, 64K di memoria, 
disk drive con controller, 
video fosfori verdi 12", ma¬ 
nuale e software per conta¬ 
bilità generale, magazzino, 
fatturazione, VisiCalc, Ap¬ 
ple Writer, RTTY senza de¬ 
modulatore e programmi 
per radioamatori. Tutto in 
perfetto stato, vendesi per 
passaggio a sistema supe¬ 
riore. L. 1.500.000 fattura- 
bili. Rossano Montorsi, 
Via G.di Vittorio 1, Mara¬ 
no sul Panaro (MÓ). Tel. 
059/793217. 

• Vendo per Apple //e e Ile 
programma AppleWorks 
(Tre per Te) originale, com¬ 
prendente tre dischetti di 
cui uno dimostrativo e il 
manuale per l'uso, causa in¬ 
compatibilità con il mio 
computer. L. 150.000 esclu¬ 
sa spedizione. Giovanni 
Zuanon, Via Brigata Regi¬ 
na 57, Vicenza. Tel. 
0444/561707 (ore pasti). 

• Causa acquisto errato, 
vendo il nuovissimo pro¬ 
gramma Mouse Write; stu¬ 
pendo Macintosh-like, wor- 
dprocessor per Apple II, 
//e, Ile dalle seguenti carat¬ 
teristiche: pulì down me- 
nus, desktop, built-in clo¬ 
ck, multiple window and 
clipboard. Esso può gestire 
oltre ai normali drive (da 5 
1/4") anche un hard disk o 
i nuovi drive Apple da 3 
1/2". Massimo Gilardetti, 
Via Borsi 62, Novara. 

• Vendo Apple Ile + duodi- 
sk + scheda 80 colonne 
128K + monitor Apple + 
scheda stampante. Tutto co¬ 
me nuovo con imballi e ma¬ 
nuali. Disponibile anche 
del software. L. 2.200.000 
fatturabili. Gianni Vargiu, 
Via dei Donoratico 30, Ca¬ 
gliari. Tel. 070/489154. 


• Vendo Apple Ile, monitor 
originale, mouse, supporto 
monitor, drive aggiuntivo 
He a lire 2.500.000. Tutto 
negli imballi originali con 
relativi manuali. Pier Luigi 
Fabbri, Larderello (PI). Tel. 
0588/67421. 

• Vendo Apple Ile 128K, 
duodisk, monitor Ile, Ima- 
gewriter, joystick Apple, 
ventola, manuali e libri. 
Piero Castelli, Via P.L. da 
Palestrina 18, Bologna. 
Tel. 051/482194 (ore 20). 

• Per motivi economici so¬ 
no costretta a cedere buo¬ 
na parte del software in 
mio possesso a chiunque si 
riveli seriamente interessa¬ 
to. Da parte mia si assicura 
la più completa serietà uni¬ 
tamente alla presenza di 
programmi realmente inte¬ 
ressanti quali: Supercalc 
3a, Superbase II, Mousewri- 
te, Winter Games, Intemist 
II e molti altri. Cristina 
Vaitorta, Via crespi 44, No¬ 
vara. 

• Vendo per passaggio a si¬ 
stema superiore Apple Ile, 
monitor, drive aggiuntivo, 
mouse, stampante Image- 
Writer, in blocco a L, 
4.500.000 trattabili. Rega¬ 
lo all'acquirente program¬ 
mi vari (tra cui AppleWri- 
ter, Tre per te, Basic Wri¬ 
ter, Util Writer, Dossier e 
altri di contabilità). Gio¬ 
vanni Zanuso, Via A. Diaz 
8r, Valleggia (SV). Tel. 
019/882508 (ore pasti). 

• Causa partenza vendo Ap¬ 
ple II, drive, scheda colore 
Pai e joystick a L. 
950.000. Augusto Di Sal¬ 
vo, Via Appia Nuova 677, 
Roma. Tel. 06/7858344. 

• Vendo Programma JAZZ o- 
riginale, confezione ancora 
chiusa cellophanata, per er¬ 
rato acquisto. Prezzo ecce¬ 
zionale: L. 1.000.000. Tel. 
02/2718768 Passamonti. 

• Causa passaggio a siste¬ 
ma Macintosh, vendesi Ap¬ 
ple Ile, ancora in garanzia, 
completo di monitor, sup¬ 


AVVISO Al LETTORI 


I quesiti che pervengono in redazione, 
non sono risolti solo attraverso le let¬ 
tere, ma anche nelle rubriche Applihelp 
e Applipratica. 


porto, paddle e adattatore 
TV Color, a L. 1.800.000. 
Ubaldo Ricucci, Via P. Gal- j 
luppi 6, Cecina (LI). Tel. 
0586/681796. 

• Vendo come nuovi Apple 
Ile, duodisk, monitor Ap¬ 
ple Ile, espansione a 128K 
80 colonne, stampante Ima- 
geWriter 80 colonne, ma¬ 
nuali operativi e program- j 
mi (AppleWorks, VisiCalc, 
VisiTrend, VisiPlot). L. 
3.500.000 in contanti. Lu¬ 
ca Sorteni, Via Rovani 16, 
Monza. Tel. 039/323496. 

• Causa passaggio a siste- j 
ma superiore vendo grande 
quantità di software a basso j 
costo. Programmi come Ap¬ 
pleWorks, Pascal 1.2, Ja¬ 
ne, AppleWriter e giochi 
come Zaxxon, Congo Bon¬ 
go, Masquerade e molti al- I 
tri. Massimo Savazzi, Via 
Carlo Osma 2, Milano. 
Tel. 02/3087201. 

• Vendo per Apple Ile inter¬ 
faccia per stampante grafi¬ 
ca parallela, raccolta com¬ 
pleta di Applicando, anche 
separatamente. Prezzo da 
concordare. Telefonare a 
Carlo allo 02/2486140. 

• Vendo Apple Ile con nuo¬ 
ve rom e processore 
65c02, 192Kbyte di ram, 
80 colonne, Z-80A, mou¬ 
se, super serial card, duodi¬ 
sk, monitor, Imagewriter, 
libri, riviste. Telefonare a 
Fabio allo 06/5285929. 

• Vendo in perfetta onestà 
e senza scopo di lucro, cau¬ 
sa passaggio ad altro siste¬ 
ma, vasta biblioteca di so¬ 
ftware per Apple Ile e Ile 
(programmi gestionali, di 
business, di ingegneria, di 
grafica e giochi). Massimo | 
Gilardetti, Via Borsi 62, 
Novara. 

• A Magenta e zone limitro¬ 
fe, scopo formazione "Ap¬ 
ple User's Club", contatte-1 
rei utenti di computer 
Apple per scambio di idee, 
opinioni ed esperienze, j 
Massimo Portaluppi, Via O- 
berdan 4, Magenta (MI)> 
Tel. 02/9798635. 

• Per Apple Ile e Ile cedo 
in blocco e non, causa pas¬ 
saggio a sistema superiore, 
programmi originali corre¬ 
dati di manuale. Luigi Pa- 
lumbo, Via Adelaide Risto¬ 
ri 8, Roma. Tel. | 
06/802783. 















, 1 

applicando 


1 

Disk Service 



Listati senza fatica 


Tutti i programmi di Applicando possono essere trascritti e quindi salvati 
su dischetto. Ma la trascrizione è lenta e noiosa, e sbagliare fin troppo facile. 
Ecco perché Applicando offre, già pronti, i dischetti con i programmi 
sotto indicati: per ottenerli, è sufficiente inviarci il tagliando (pubblicato 
nell'ultima pagina) debitamente compilato. Chi vuole risparmiare non 
perda la favolosa offerta dell'abbonamento al Disk Service e invii 
subito il tagliando di pagina 129. 


APPLICANDO 1 

AP1/I02 Profitti. In tempo reale l'anali¬ 
si del break-even point, punto di pareg¬ 
gio di una qualsiasi azienda. Calenda¬ 
rio perpetuo. Dal 1582 in poi tutto 
quello che si può sapere sui giorni pas¬ 
sati e futuri. 1 tronchi del tesoro. Li¬ 
na spericolata caccia al tesoro a nuo¬ 
to, tra le insidie di tronchi galleggianti. 
Lire 30.000. 

AP1/03 Eliminatore di Dos. Uno 
strumento per aumentare del 10% la ca¬ 
pacità di un normale floppy disk. Orolo¬ 
gio. Per trasformare l'Apple II in un oro¬ 
logio con rintocchi, allarme e lancetta 
dei secondi Pronti puntare fuoco! 
Guardiano di un castello ababndonato, 
hai 25 colpi da sparare contro gli intru¬ 
si. Lire 30.000. 

APPLICANDO 2 

AP2/IN04 Costi chilometrici auto. 
Un programma per calcolare e confron¬ 
tare i costi di qualunque auto. Richia- 
mafigure. Posizionare, ingrandire, 
ruotare, cambiare colore, aggiungere fi¬ 
gure a quelle di una tavola. Laser nel¬ 
lo spazio. Battaglia a colpi di laser 
contro asteroidi e alieni per difendere la 
torretta spaziale. Lire 30.000. 

APPLICANDO 3 

AP3/IN05 Sistema base. Un data ba¬ 
se modulare con tutte le caratteristiche 
essenziali per mettere ordine nei propri 
archivi. Etichette. Etichette spirito¬ 
se e bizzarre, di lavoro o di ogni gene¬ 
re, stampate facilmente e nel numero 
desiderato. Contratti. Con il WPL, il 
linguaggio di programmazione dell'Ap¬ 
ple Writer, bastano cinque minuti per 
un documento di più pagine personaliz¬ 
zato. Gran catalogo. Una routine 
per avere il catalogo del dischetto su 
due colonne, 42 file per volta, e richia¬ 


marli con un solo tasto. Lire 30.000. 

AP3/A06 Equo canone (occorre Visi- 
cale). In Visicalc un modello che per¬ 
mette, a inquilini e proprietari, l'esatto 
calcolo dell'equo canone. Lire 25.000. 

APPLICANDO 4 

AP4/N07 Lettura sprint (versione ita¬ 
liana e versione con frasi in inglese). 
Un reading improver per leggere di più a 
parità di tempo. Rompiquindici. Il pic¬ 
colo rompicapo delle quindici pedine da 
ordinare nei sedici spazi a disposizio¬ 
ne. Tastierino fantasma. Una routi¬ 
ne per avere a disposizione un tastieri¬ 
no numerico anche sull'Apple II. Routi¬ 
ne di input. Due subroutine, una per 
i dati numerici, l'altra per gli alfanumeri¬ 
ci, per il controllo dell'input. Lire 
30.000. 

AP4/A09 Organo, violino, piano¬ 
forte (dischetto Pascal, occorre lan- 
guage card o Apple Ile o Ile). Ecco co¬ 
me, col Pascal, si riesce a simulare i 
tre strumenti attivando l'altoparlante 
dell'Apple da programma. Lire 30.000 

APPLICANDO 5 

AP5/N08 Investor. In tempo reale il 
quadro esatto di come vanno i propri in¬ 
vestimenti finanziari. Con cinque pro¬ 
spetti riepilogativi e 52 periodi di quota¬ 
zione, Investor è uno dei programmi più 
completi in questo settore e in assoluto 
il più economico. Lire 70.000. 

AP5/N09 Agenda personale. Per ri¬ 
cordare ora per ora gli appuntamenti di 
un anno intero memorizzando fino a 15 
appunti ogni giorno. Duello d'arti¬ 
glieria. Vince chi sa calcolare meglio 
la velocità del vento, la gittate e l'eleva¬ 
zione della canna. Mele e freccet¬ 
te. Versione computerizzata del popo¬ 
lare gioco delle freccette che nulla to¬ 
glie al gusto del far centro. Lire 30.000. 


APPLICANDO 6 

AP6/N10 Obbligazioni/Bond Ma¬ 
nager. Per avere un quadro completo 
e concreto dei rendimenti dei titoli a red¬ 
dito fisso. PucMan/Nibbler. Versio¬ 
ne in alta risoluzione per Apple del fa¬ 
moso videogame a gettone. Line fin- 
der. Letteralmente trova righe; questa 
utility permette di localizzare facilmen¬ 
te i segmenti di un programma. Lire 
30.000. 

AP6/N11 Stress. In Pascal (occorre 
language card o Apple Ile o Ile). Per 
giocare, ma soprattutto per inventare 
giochi, il programmasi pone in alternati¬ 
va agli usuali videogame. Lire 55.000. 


APPLICANDO 7 

AP7/N12 Apple pittore. Si possono 
realizzare sullo schermo capolavori di 
pittura, ottenendo effetti speciali di 
grande efficacia. Ottovolante. Un tu- 
torial per insegnare ai bambini a ricono¬ 
scere i numeri che rimbalzano sullo 
schermo. Diskblock. Una routine che 
permette di evitare che qualche curio¬ 
so possa avere libero accesso in pro¬ 
grammi riservati. Archivio per Ap¬ 
ple. Per avere un back-up dei program¬ 
mi più importanti da dischetto a casset¬ 
ta o viceversa. Discoteca. Una ban¬ 
ca dati che tiene sotto controllo la colle¬ 
zione di l.p. e cassette. Aiuto. Alla fi¬ 
ne della battitura di un programma, Aiu¬ 
to vi dirà quanti errori ci sono e a quali 
linee. Lire 30.000. 

APPLICANDO 8 

AP8/N13 Cambiacomandi/Messag- 
gi. Un programma che insegna come 
personalizzare i messaggi propri del 
Dos dell'Apple. Le Mans. Un gran pre¬ 
mio di formula uno da giocare in due o 
da soli contro il computer. Appleorga- 
no. Una combinazione di linguaggio 


126 

















macchina e Applesoft che trasforma 
l'Apple in un melodioso organo. Lire 
30.000. 

AP8/T14 Momento di una for- 
za/Colpo all'asta. La dimostrazio¬ 
ne didattica del ribaltamento di un cor¬ 
po solido appoggiato a un piano quan¬ 
do viene applicata una forza orizzonta¬ 
le che supera il momento in senso oppo¬ 
sto dovuto al peso. Hard copy pagine 
in alta risoluzione. Se la stampante ri¬ 
sponde a determinati criteri di compati¬ 
bilità, con questo programma si posso¬ 
no far miracoli. Lire 30.000. 

APPLICANDO 9 

AP9/N15 Fuoco fatuo. Un appassio¬ 
nante adventure game con un percorso 
intricatissimo, mille trabocchetti, un 
troll e una principessa. Apple arti¬ 
sta. Per destreggiarsi nella grafica ad 
alta risoluzione usando lo schermo co¬ 
me tavolozza e la tastiera come pennel¬ 
lo. Data hello. Una semplice routine 
che permette di disporre di una clock 
card inizializzando i dischetti con gior¬ 
no, mese e anno. Lire 25.000. 

AP9/T16 Sistema di forze paralle¬ 
le. Fissandone l'intensità e la posizio¬ 
ne, questo programma permette di vi¬ 
sualizzare il centro di un sistema di for¬ 
ze sotto forma numerica e grafica. Tra¬ 
slazione e rotazione di una figu¬ 
ra piana. Come far ruotare, traslare, 
rimpicciolire, ingrandire sul video una fi¬ 
gura piana. Lire 30.000. 

APPLICANDO 10 

AP10/N14 Ripristino. Come ripristina¬ 
re programmi persi per un'accidentale i- 
struzione di New o di Fp. Disk Map. 
Un detective del Dos per scoprire dove 
e come vengono immagazzinati i dati a- 
nalizzando la mappa dei bit occupati. 
Autonumber. Una routine per autonu- 
merare automaticamente i programmi e 
allineare le righe con un ritorno carrello 
in input. Lire 30.000. 

AP10/T17 Rette nel piano carte¬ 
siano. Come individuare in cinque mo¬ 
di diversi una coppia di rette in un piano 
cartesiano e avere visualizzate le e- 
quazioni relative ai piani assegnati. 
Statistica. Come analizzare la corre¬ 
lazione tra due fenomeni o due caratte¬ 
ri e l'indice o coefficiente di Bravais 
che ne effettua la misura. Lire 30.000. 

APPLICANDO 11 

AP11/N18 Apple edicola. Una ban¬ 
ca dati per avere sotto controllo un arti¬ 
colo, il suo numero di pagina, la rivista 
su cui è stato pubblicato. Disk Zap. Il 
programma indispensabile per il debug¬ 
ging di un dischetto che ne risolve la 
maggior parte dei problemi. Messaggi 
personali. Quando la persona non 
c'è, per lasciare un messaggio basta 
impostarlo sulla tastiera. L'Apple farà il 
resto. Comparatore di programmi 
in Basic. Una routine per risolvere 
dubbi sulle diverse versioni di uno stes¬ 
so programma. Trappola per po¬ 


chi. Un cacciatore contro tre animali fe¬ 
roci. Vince chi riesce a intrappolare 
senza essere intrappolato. Lire 
30.000. 

AP11/T19 Espressioni. Come risol¬ 
vere un piccolo dramma familiare con 
l’aiuto di un elaboratore personale. Lire 
25.000. 

APPLICANDO 12-13 

AP12/N20 Bridge. Un programma in 
altissima risoluzione grafica che per¬ 
mette di imparare il bridge o di giocarlo 
contro il computer. Microcalc. Un fo¬ 
glio elettronico di calcolo che mette a di¬ 
sposizione 20 righe per 20 colonne, per 
un totale di 400 caselle da riempire co¬ 
me si vuole. Applesoft Line Edi¬ 
tor. Una potente utility che permette 
l'editing dei programmi in Applesoft e 
aggiunge all'Apple un più ampio control¬ 
lo del cursore. Lire 30.000. 

AP12/A21 Budget (occorre Applewor- 
ks). Un prospetto che con l'inserimento 
di dati mensili e di medie preventive cal¬ 
cola automaticamente le medie consul¬ 
tive e i relativi saldi mensili e annui. Lire 
20 . 000 . 

AP12/A22 Budget (occorre Visicalc). 
Un prospetto che con l'inserimento di 
dati mensili e di medie preventive calco¬ 
la automaticamente le medie consulti¬ 
ve e i relativi saldi mensili e annui. Lire 
20 . 000 . 

2/T25 Animazione di una rotazio¬ 
ne tridimensionale. Un esempio di 
come una rotazione tridimensionale per¬ 
mette di rappresentare ali oggetti pro¬ 
prio come li vediamo. Trasformazio¬ 
ne da File a Data. Una utility per ri¬ 
solvere il problema di aggiungere a un 
programma preesistente delle istruzio¬ 
ni DATA ricavate da un altro file. Lire 
25.000. 

APPLICANDO 14 

14/N26 Golf. Un programma in altissi¬ 
ma risoluzione grafica che permette di 
disegnare il proprio percorso di golf per 
poi giocarci a piacimento con gli amici. 
Autopiù. Con l'aiuto di questo program¬ 
ma non dimenticherete più gli appunta¬ 
menti fissi dedicati alla manutenzione 
della vostra automobile. Lire 20.000. 

AP14/N27 Applebaby. Tre giochi di¬ 
dattici: il primo per imparare a contare 
in età prescolastica, il secondo per ri¬ 
passare le tabelline, il terzo per eserci¬ 
tarsi nell'ortografia. Lire 25.000. 

AP14/A28 Rimborso spese (occorre 
Appleworks). Un prospetto che vi per¬ 
mette di preparare le vostre note spese 
automaticamente in cinque minuti. Lire 
20 . 000 . 

AP14/A29 Rimborso spese (occorre 
Visicalc). Un prospetto che vi permette 
di preparare le vostre note spese auto¬ 
maticamente in cinque minuti. Lire 
20 . 000 . 

AP14/T30 Frutteti. Un aiuto a risolve- 


Abbonarsi al 
Disk Service è molto 
conveniente, perché 
ogni dischetto 
viene a costare 
poco più di quanto 
lo paghereste 
vergine in negozio. 
Compilate il buono 
alla pagina seguente 


re uno dei più classici problemi di esti¬ 
mo. Instant Poster. Voi scrivete con la 
tastiera del vostro Apple la frase che 
volete, e subito dalla stampante esce 
un poster formato gigante. Lire 20.000. 

APPLICANDO 15 

AP15/N31 Sintetizzatore di suo¬ 
ni. Con questo programma potete dota¬ 
re i vostri lavori di una colonna sonora 
eccezionale; permette infatti la sinteriz¬ 
zazione dei suoni più diversi: dal canto 
dell'uccellino alla mitragliatrice, dal tre¬ 
no in corsa all'aereo, e tantissimi altri, 
compresa la musica. Volano. Un gio¬ 
co in alta risoluzione per due sfidanti. 
Illustratore. Un programma di grafi¬ 
ca che offre la possibilità di realizzare 
ottimi disegni anche a chi non è molto 
ferrato in materia. Autoschermo. 
Crea in automatico videate di presenta¬ 
zione dei programmi inseriti in un di¬ 
schetto; dall'aspetto molto professiona¬ 
le, evidenzia infatti i programmi con u- 
na barra luminosa comandabile con le 
frecce e fa partire il programma così evi¬ 
denziato con un semplice Return. Lire 
30.000. 

AP15/A32 Computer cuisine. Un ri¬ 
cettario computerizzato sul quale me¬ 
morizzare ingredienti e ricette a centi¬ 
naia, eliminando così sia il fastidio di 
mille pezzetti di carta sparsi per i cas¬ 
setti, sia il pericolo di smarrire preziose 
ricette. Con possibilità di stampa delle 
singole ricette e con un menù comple¬ 
to dei migliori piatti creati da Gualtiero 
Marchesi, il piu famoso cuoco d'Italia. 
Occorre scheda 80 colonne. Lire 
20 . 000 . 

AP15/T33 Euclide. Il massimo comu¬ 
ne divisore e il minimo comune multiplo 
in un programma che ne permette l'im¬ 
mediata comprensione. Isomeri. Fa 
parte del più ampio progetto americano 
Seraphim, per lo studio della chimica. 
Lire 20.000. 

APPLICANDO 16 

AP16/N34 Dieta personalizzata. 
Con questo programma, un pratico si¬ 
stema di data base nutrizionale, è pos¬ 
sibile personalizzare, a seconda della 
propria costituzione fisica e delle abitu¬ 
dini alimentari, una dieta bilanciata, a 
lungo o a breve termine. Il dischetto 


127 













I dischetti che 
ordinate vengono 
spediti per 
RACCOMANDATA 
entro 3 giorni 
dal ricevimento 
dell'ordine, senza 
aggluntaiti 



contiene un file dati di 400 cibi, la cui 
composizione è analizzata in calorie, 
proteine, grassi, vitamine e colestero¬ 
lo. Lire 30.000. 

AP16/N35 Designer. Il concetto dei 
potenti e costosi programmi di 
CAD/CAM alla portata dell'Apple II, per 
fare del computer uno strumento per di¬ 
segnare semiprofessionale. Il gioco 
dei pompieri. E' scoppiato un incen¬ 
dio, e voi siete un pompiere che deve 
salvare il maggior numero di persone 
prima che muoiano soffocate tra le fiam¬ 
me. Se sbagliate tre volte, sarete nei 
guai: il severo comandante... Per li¬ 
stare bene in vista. Programmare 
è divertente, creativo, affascinante. 
Ma talvolta bisogna tornare sul listato 
per correggere e modificare qualcosa. 
Allora può capitare di pentirsi di aver 
preferito la compattezza alla chiarez¬ 
za. A meno che non si faccia uso di 
questo programma. Timer. Un effica¬ 
ce programma per trasformare l'Apple 
Il in un fedele e preciso contasecondi 
che avverte del passare del tempo, e al 
momento giusto... Lire 30.000. 

AP16/N36 Cento One-liner. Utili¬ 
ties, routines, dimostrativi di grafica e 
di suoni, e perfino giochi. Cento pro¬ 
grammi su un solo dischetto, tutti rigo¬ 
rosamente scritti in una sola linea di Ba¬ 
sic. Da usare così come sono, da stu¬ 
diare come esempi di sintesi, o da tra¬ 
sferire nei vostri programmi. Lire 
30.000. 

AP16/N37 Rubrica telefonica (oc¬ 
corre Appleworks). Un'agenda telefoni¬ 
ca che individua in tempo reale qualun¬ 
que numero memorizzato, che stampa 
le etichette per spedire gli auguri di Na¬ 
tale e di Pasqua solo a chi volete voi, 
che seleziona, con molteplici possibili¬ 
tà, gruppi di nominativi e stampa elen¬ 
chi su carta da distribuire aggiornati o- 
gni mese ai collaboratori. Lire 15.000. 

APPLICANDO 17 

AP17/N38 Strade d'America. Pianifi¬ 
ca un qualunque itinerario stradale ame¬ 
ricano tra ben 171 città diverse, fornen¬ 
do le sigle delle strade da percorrere, 
l'elenco delle città intermedie e i calcoli 
della distanza in miglia dei tratti interme¬ 


di, oltre alla distanza totale dalla città 
di partenza a quella d'arrivo. Uraga¬ 
no. Su una piccola città indifesa una 
tempesta si abbatte implacabile: di¬ 
struggerà tutte le case e ucciderà ogni 
abitante, in un crescendo di violenza in¬ 
contrastabile. Un rifugio ci sarebbe, ma 
come raggiungerlo? Non c'è proprio 
speranza. A meno che... Gioco ad altis¬ 
sima risoluzione grafica. Lire 30.000. 

AP17/N39 Regress. Ideale per mani¬ 
polare dati con funzioni statistiche, 
questo programma è destinato soprat¬ 
tutto a chi ha bisogno di uno strumento 
veloce per eseguire analisi di carattere 
statistico, con la conseguente possibili¬ 
tà di chiedere previsioni in base all'an¬ 
damento della regressione sui dati inse¬ 
riti. Calcolatrice RPN. Con questo 
programma l'Apple diventa una sofisti¬ 
cata calcolatrice che impiega per l'in¬ 
put la notazione polacca inversa, con u- 
na catasta operativa di quattro registri, 
e permette calcoli complessi. Spara¬ 
te a vista. Siete appostati contro un 
muro e comandate un potente canno¬ 
ne atomico... ad aria. Dal cielo fluttua¬ 
no oggetti non meglio identificati: alcu¬ 
ni lentamente, altri un po' meno. Voi, 
questi oggetti, dovete respingerli. Pec¬ 
cato, pero, che dall'altra parte ci sia un 
avversario con un altro cannone. Lire 
30.000. 

AP17/A40 I conti del negozio (oc¬ 
corre Appleworks). Diviso in due file, si¬ 
mili per impostazione ma diversi per uti¬ 
lizzo, questo modello di spreadsheet è 
utilissimo perseguire l'andamento gior¬ 
naliero e mensile di un negozio. All'a¬ 
pertura del negozio coincide l'apertura 
di un foglio vuoto del modello: per ogni 
movimento di cassa è possibile memo¬ 
rizzare la causale e il tipo di pagamen¬ 
to. Il computer calcola i totali per ogni 
voce e indica qual è stato il movimento 
di cassa della giornata, tenendo conto 
degli ordini e dei saldi per impegni pre¬ 
cedenti. Un'ultima sezione elabora i da¬ 
ti suddivisi per categoria merceologi- 
che e calcola le percentuali di ripartizio¬ 
ne degli utili su ogni articolo. Lire 
50.000. 

AP17/A41 I conti del negozio (oc¬ 
corre Visicalc). Come AP17/A40, ma 
con Visicalc. Lire 50.000. 

APPLICANDO 18 

AP18/N41 Trivia. Stregherà milioni di i- 
taliani facendoli giocare, la novità che 
viene daH'America: si chiama Trivial 
Pursuit ed è destinato a diventare il gio¬ 
co dell'anno. Per sperimentarlo in ante¬ 
prima, Applicando ne propone una ver¬ 
sione per Apple II, per di più personaliz¬ 
zabile e quindi utile anche per studiare 
o ripassare, oltre che per divertirsi... 
Bioritmi. Ci sono giornate in cui con¬ 
viene non uscire nemmeno di casa, 
erché va tutto storto: e ci sono giorni 
aciati dal destino in cui si naviga sull'o¬ 
lio. Sarebbe bello conoscerli in anticipo 


e organizzarsi meglio la vita. Con que¬ 
sto programma si può seguire l'anda¬ 
mento dei propri bioritmi: tutti e tre i ci¬ 
cli, mese per mese. Occhio ai con¬ 
sumi. Volete sapere quanto consuma 
la vostra auto? Potete annotare diligen¬ 
temente la percorrenza e i litri di carbu¬ 
rante e poi fare i relativi calcoli. Oppu¬ 
re, molto più semplicemente, caricare 
su Apple questo programma, utile per 
valutare anche altri tipi di consumi... Li¬ 
re 30.000. 

AP18/N42 Regolatore del bip. Ci 
sono momenti in cui il Ile, con tutti quei 
suoi bip, sembra ridere dei nostri errori. 
Che fare? Spegnerlo e uscire a fare 
due passi? Cambiarlo con il Ile, che ha 
il volume regolabile? Mettersi i tappi nel¬ 
le orecchie? No, la soluzione è un'altra, 
semplice e davvero simpatica... e so¬ 
prattutto funziona! Comparatore di 
grafici. Avere il grafico dì una funzio¬ 
ne può essere inutile se poi non si pos¬ 
sono esaminare i particolari del suo an¬ 
damento in una certa zona. Se poi si de¬ 
ve vedere la differenza tra due curve di¬ 
verse c'è da fare un difficile e poco pre¬ 
ciso lavoro di comparazione. A meno di 
non utilizzare questo programma che... 
Impaginatore di messaggi. Per a- 
vere Te scritte perfettamente centrate 
sia sul video che sulla stampante oc¬ 
corre tanta pazienza e tanto occhio. 
Oppure avere in memoria questo impa¬ 
ginatore che, all'occorrenza, può servi¬ 
re anche da word processor. Utility 
per ProDOS. Prefix, Subdirectory, 
Pattinarne? Sono termini che bisogna 
conoscere per programmare in Pro¬ 
DOS. Questa utility aiuterà a capire e 
imparare con facilita. Lire 30.000. 

APPLICANDO 19 

AP19/N43 Oracolo. Comperare una 
casa? Cambiare lavoro? Concludere o 
no quell'affare? Alcune scelte sono co¬ 
sì importanti, legate a condizioni così 
complesse, che, per decidere tra le al¬ 
ternative possibili, l'umana saggezza a 
volte non basta. Ci vogliono freddezza 
e distacco, per suddividere il problema 
nelle sue componenti allo scopo di ana¬ 
lizzarle separatamente. Il primo pro- 

E ramma di tipo decision maker disponi¬ 
ne in Italia. Diager. A differenza dei 

g iochi di labirinìo di tipo tradizionale, 
igger vi chiede di risolvere dei rompi¬ 
capo spaziali, e la prontezza di riflessi 
non è tra i fattori del gioco... I marziani, 
inoltre, non sono vostri nemici, anzi, i 
marziani siete voi... Claustrofobia. 
Non distruggete gli alieni, limitatevi a 
controllare che stiano tranquilli! Que¬ 
sto gioco in alta risoluzione, pacifista 
nei risultati, ma non nei metodi, mette 
alla prova l'abilità del giocatore, che de¬ 
ve schivare le bombe mentre spara con¬ 
tro gli alieni, per incolonnarli con ordi¬ 
ne. Ma attenzione che non vi incastri¬ 
no, perché soffrite di claustrofobia... 
Gestione puntatori. Volete carica¬ 
re in memona un progamma in Appleso¬ 
ft al di sopra di questo o quel codice in 


128 














linguaggio macchina? Magari aggiran¬ 
do la memoria di schermo in alta risolu¬ 
zione? O addirittura in cima a un codice 
ormai servito al suo scopo in un pro¬ 
gramma che sta girando? O annullare 
un FP battuto per errore? Con questo 
programma, tutto è possibile. Grafica 
in doppia risoluzione. Tre routine 
in Basic e una in Assembler che vi pe- 
metteranno di creare prorammi in dop¬ 
pia alta risoluzione con 16 colori. Sei 
soluzioni. Il programma, proposto nel¬ 
l'ambito del Progetto Seraphim, è un te¬ 
st che consiste nel presentare allo stu¬ 
dente quantità limitate di un certo nume¬ 
ro di soluzioni in provette numerate. Lo 
studente conosce le sostanze presenti 
e deve, usando esclusivamente le solu¬ 
zioni a disposizione, identificare il con¬ 
tenuto di ciascuna provetta. Lire 
30.000. 

APPLICANDO 20 

AP20/N44 Salute. Purtroppo il medico 
di famiglia non esiste più (ma se ce n'è 
ancora qualcuno, si affretti a usare que¬ 
sto programmai): vaccinazioni da un la¬ 
to, malattie dall altro, analisi, terapie e 
soprattutto costi a non finire. Come ri¬ 
cordare tutto, registrare e listare le spe¬ 
se mediche di tutti i familiari? E al mo¬ 
mento di pagare le tasse, poi... Varia¬ 
bili. Volete caricare in memoria un pro¬ 
gramma in Applesoft al di sopra di que¬ 
sto o quel codice macchina? O addirit¬ 
tura in cima a un codice ormai servito al 
suo scopo in un programma che sta gi¬ 
rando? Grafica. Che cosa sono le fi¬ 
gure a blocco? Perché è importante far¬ 
ne la conoscenza? Per chi possiede 
l'Apple Ile o il Ile con scheda 80 colon¬ 
ne continua l'entusiasmante viaggio 
nel mondo dell'altissima risoluzione. Im¬ 
pariamo in questo numero a duplicare 
sul video la piccola immagine di un'a¬ 
stronave aliena. Simulazione di un 
equilibrio. Un software didattico del 
progetto Seraphim che crea la simula¬ 
zione al computer di un problema di e- 
quilibrio. Lire 30.000. 

AP20/N45 Oroscopo. Dedicato so¬ 
prattutto a chi agli oroscopi non crede, 
forse questo programma può riuscire a 
fargli cambiare idea... Scientificamente 
fondato, permette la creazione di una 
carta del cielo natale che nulla invidia 
ai grafici tracciati dai professionisti. E 
le tabelle con latitudini, longitudini, fusi 
orari eccetera? Ci sono, ci sono... Vo¬ 
ce. Ora non gli manca più la parola: 
con questa routine in linguaggio mac¬ 
china l'Apple può finalmente pronuncia¬ 
re tutto quello che volete. Cos'ha di di¬ 
verso dagli altri programmi del genere? 
L'estrema semplicità, la totale traspa¬ 
renza... L.30.000. 

APPLICANDO 21 


AP21/N46 Architetto. Arredare bene 
la propria casa e il proprio ufficio è im¬ 
portantissimo... senza fare troppa fati¬ 
ca, però, e senza spenderci troppo de¬ 
naro. Un programma per studiare sul vi¬ 
deo la disposizione di mobili, porte, fine¬ 
stre e muri, spostandoli a piacere, mo¬ 
dificandone le dimensioni, duplicandoli, 
facendoli ruotare.. E poi, naturalmente, 





Abbonamento 
DISK SERVICE 

Applicando è lieto di offrire ai propri lettori la 
possibilità di sottoscrivere un abbonamento 
a 5 o 10 dischetti, a scelta fra quelli presentati nel 
Disk Service, a un prezzo super vantaggioso: 

120.000 lire per 5 dischetti 
200.000 lire per 10 dischetti 

Pagherete, rispettivamente, 24.000 o 20.000 lire a 
dischetto, Iva e spese di spedizione comprese 

qualunque sia il prezzo di vendita 
del singolo dischetto. 

Basta che compiliate il tagliando qui sotto e lo 
inviate ad Applicando, abbonamenti Disk Service, 
Corso Monforte 39, 20122 Milano, unitamente a un 
assegno non trasferibile intestato a Editronica srl 
e al vostro primo ordine. 

Per ordinare i dischetti, adesso e 
successivamente, utilizzate il buono d'ordine 
pubblicato alle pagine seguenti, specificando 
sempre che siete un abbonato del Disk Service. 
L'abbonamento non ha una scadenza, e quindi 
i 5 o 10 dischetti potete ordinarli nell'arco di tempo 
che più vi aggrada. 



Sì, desidero sottoscrivere il seguente 
abbonamento al Disk Service: 

5 dischetti, per un importo di 120.000 lire 

! 10 dischetti, per un importo di 200.000 lire 


Nome 


Cognome_ 

Indirizzo_ 

Cap _ _ Città____ PV 


Data 


Firma _ 


I 





























stampando il tutto. Autocorsa. A tut¬ 
ta birra lungo una pista diroccata, con 
vere e proprie voragini e massi da schi¬ 
vare. A ogni videata cambia la difficol¬ 
tà del percorso, e la sosta ai box riser¬ 
va qualche interessante sorpresa. 
By-pass per il dump. Una scorcia¬ 
toia, finalmente, per accedere alla rou¬ 
tine di stampa, e solo a quella, senza 
bisogno di attraversare prima tutto il 
programma: basta by-passarlo! Cur¬ 
sore. Per lo spostamento del cursore 
Apple usa gli ingombranti comandi 
HTABe VTAB; è invece possibile utiliz¬ 
zare speciali caratteri di controllo nelle 
stringhe stampate, grazie a questo 
programma in codice macchina. Grafi¬ 
ca. TJn altro passo avanti verso la per¬ 
fetta padronanza della grafica in altis¬ 
sima risoluzione: come animare sullo 
schermo le figure a blocchi e come da¬ 
re l'impressione che scorrano dietro 
un altro oggetto. Curve di titolazio¬ 
ne. Interessa gli studenti (e gli inse¬ 
gnanti) di chimica questo programma 
del Progetto Seraphim: inserite le debi¬ 
te variabili, e assegnato il nome all'aci¬ 
do che si sta studiando, traccia sul pia¬ 
no cartesiano la relativa curva di titola¬ 
zione. Permette allenamenti succosi e 
intensivi senza troppe perdite di tem¬ 
po. Lire 30.000. 

APPLICANDO 22 

AP22/N47 Impegni. Che le polizze 
scadono si sa; il problema è ricordarsi 
quando. E lo stesso vale per anniver¬ 
sari e compleanni. Per avere sempre 
sotto gli occhi un promemoria elettroni¬ 
co, ecco un calendario da scrivania in¬ 
telligente. Azzardo. Il computer di¬ 
venta mazziere di Blackjack, in una si¬ 
mulazione che ricalca fedelmente il 
funzionamento delle slot machine di 
Las Vegas. Sono previsti infatti anche 
gli special... Effetti speciali. L'im¬ 
portanza di una gradevole presentazio¬ 
ne non va sottovalutata, quando si rea¬ 
lizza un programma. Spinner consente 


lo scorrimento orizzontale di una strin¬ 
ga, alla velocità voluta, per vivacizza¬ 
re un menù, un titolo, oppure... Calen¬ 
dario. Non si possono tenere in ufficio 
decine di calendari, né si possono sem¬ 
pre fare complessi calcoli sugli anni a 
venire; spesso però c'è bisogno di sa¬ 
pere come si corrispondono date e gior¬ 
ni della settimana, anche in anni lonta¬ 
ni... Ecco un calendario perpetuo, per¬ 
fetto, veloce e sempre pronto. Grafi¬ 
ca. Creare intere immagini e figure a 
blocco sullo schermo Hi-Res, e poi ani¬ 
marle. Un'ultima nota tecnica sul funzio¬ 
namento della doppia alta risoluzione 
prima di passare a divertenti routine ap¬ 
plicative. Chimica. Il famoso numero 
di Avogadro e il concetto quantitativo 
di mole: la visualizzazione aiuta a spie- 

e arli e ad apprenderli meglio. Lire 
0 . 000 . 

APPLICANDO 23 

AP23/N48 Obelisk. Un game spazia¬ 
le, alla caccia di obelischi da distrugge¬ 
re, con singoli colpi di fasore o con una 
megaesplosione. Alla caccia, però, an¬ 
che di una promozione sul campo: di¬ 
ventare "comandante di vagante" non è 
da tutti! Programmare TApplemou- 
se. Come programmare sull'Apple in 
modo da utilizzare il mouse? In Appleso¬ 
ft o in Assembler, ecco un aiuto prezio¬ 
so per la programmazione e l'utilizzo 
dell'Applemouse. Più che diapositi¬ 
ve. Per realizzare delle presentazioni 
con il computer, che siano qualcosa di 
più di un continuo scorrere di diapositi¬ 
ve: l'effetto “solid state”! Grafica. 
Quinto programma di Applicando dedi¬ 
cato alla doppia alta risoluzione: scorri¬ 
mento orizzontale di scritte e figure. Li¬ 
re 30.000. 

AP23/N49 Trasferimento da Apple 
a Mac. Un programma eccezionale e 
nuovissimo: trasferire testi dall'Apple 
Ile e Ile al Macintosh è ora possibile e, 
quel che più conta, semplice e ultrasicu¬ 


ro. La confezione comprende un 
dischetto da 3 pollici e mezzo e uno da 
5 poliici e un quarto. Lire 50.000. 

AP23/N50 Grafici 3D. Per gli studenti 
di calcolo, architettura ed arte, un pro¬ 
gramma che consente la realizzazione 
di grafici a tre dimensioni senza linee 
nascoste. Quale elemento? Un tri- 
via di chimica, per ripassare giocando i 
nomi e le caratteristiche di tutti gli ele¬ 
menti della tavola chimica. Le domande 
le fa lo studente, e dalle risposte del 
computer deve ricavare la soluzione fi¬ 
nale. Lire 20.000. 


Compilare e spedire il tagliando qui sotto a Applicando, Editronica Srl., Corso Monforte 39, 20122 Milano 


Vogliate inviarmi i seguenti dischetti: 


n. 

lAlPl 

1/11 1 1 

n. 

lAlPl 

1/1111 

n. 

lAlPl 

l/l 1 1 1 

n. 

lAlPl 

l/l 11 1 

n. 

lAlPl 


n. 

lAlPl 

l/l 1 II 

n. 

lAlPl 

1/11 1 1 


Sono abbonato: sì □ nodi 


Cognome. Nome. 

Via. Cap. 

Città. Prov. 

Scelgo la seguente formula di pagamento: 

□ allego assegno di L.non trasferibile intestato a Editronica srl. 

□ allego ricevuta versamento di L. sul cc/p n. 19740208 intestato a 

Editronica srl. - Corso Monforte, 39 - 20122 Milano 

□ pago fin d'ora l'importo di L. con la mia carta 

di credito Bank Americard N. 

scadenza .......autorizzando la Banca 

d'America e d’Italia ad addebitarne l'importo sul mio conto BankAmericard. 


Data. 


X 


Firma 




















































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^ program Jor Dna anatysis 




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edit ONfl sequence(s) 
load sequence file 
saue sequence file 
saue sequence file as... 
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inuert/recombine ONfl fragments 
delete a file from thè disk 
quit: return to BASIC 
quit: return to Desk Top 


* 


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linear or circular ONR/position of first nucleotide 
conuert text ONfl sequence ---> TOI file 
conuert DNfl file: uersion 1 —> uersion 2 
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